"Maturo per la vittoria"

- Motto casa Redwyne

□ Ruolo e titolo: Lady Erede di Arbor

Nessun fratello maschio a prendere il suo posto. Nessun rivale, nessuna guerra: i sudditi dei Redwyne non hanno avuto altra alternativa se non inchinarsi di fronte a una bambina e a sua madre, la reggente. L'unica persona rimasta in vita con sangue Redwyne nelle vene aveva nove anni all'epoca, gli occhi pieni di lacrime per la perdita del padre e una madre inaffettiva al fianco, il cui posto ha preso appena raggiunti i quattordici anni.
Porta il proprio titolo come un'arma, come una corona, e non esita a usarlo a proprio vantaggio.
A corte la chiamano "rondine viola" per la quantità di viaggi che ha fatto, sbattendo da una parte all'altra del continente alla ricerca di alleanze.

□ Nome: Miriana

Amata dagli Dei. Amata dal padre tanto da darle un nome benedetto, o almeno così sperava Jeor Redwyne. Fu lui a prenderla tra le braccia dalle dame di compagnia di Frynn, fu lui a darle quel nome - sorridendo di fronte al miracolo che aveva tra le braccia.
Una figlia.
Sangue del suo sangue.
La prima di tanti, sperava.
Peccato che il suo sogno non si sarebbe mai avverato.

□ Cognome e casato: Redwyne, Tyrell

L'amicizia tra i Tyrell e i Redwyne è come il vino: più passa il tempo più migliora. Miriana avrebbe voluto che accadesse in circostanze migliori e non per necessità. La lealtà di Miriana è indiscutibile, la sua parola infrangibile: farebbe ogni cosa pur di mantenere il patto stretto con i Tyrell, prendendo le loro difese e la loro parte in eventuali guerre, scontando il vino Redwyne soltanto per loro e fornendogli la propria flotta come supporto per i commerci e le battaglie. Nonostante la situazione difficile ad Arbor, Miriana porterà sempre il viola con orgoglio, perchè il legame che aveva col padre e che ha con la propria gente le hanno dato la forza che necessitava per andare avanti, per migliorare, per imparare ciò che le serviva a governare.

□ Età: 20 anni

È in età di matrimonio da quasi cinque anni, ma la situazione con i Greyjoy e del proprio casato non le ha lasciato il tempo libero per occuparsi della questione. Custodisce con gelosia questa carta come jolly per un'eventuale alleanza, ma dovrà valutare con cura i pro e contro di dare la sua mano a un uomo, i perché e soprattutto, il quando.
In fondo, perchè non sfruttare anche le nozze come occasione di trovarsi nuovi alleati?

□ Aspetto fisico: Jenna Coleman

Miriana unisce nel suo aspetto le Terre dei Fiumi e l'Altopiano: ha i capelli di suo padre, castani e mossi, ma gli occhi sono da parte di Frynn, del colore del mare. Le sfumature bluastre hanno guardato ben più di una volta con severità chi si avvicinava a lei, guardinghi, mentre le labbra che paiono sempre sorridere hanno ingannato molti, facendogli pensare di poter entrare senza troppa fatica nelle sue grazie.
Ha una piccola voglia sotto l'orecchio sinistro che, di solito, tende a nascondere sotto i capelli: una macchietta più scura che suo padre associava a un grappolo d'uva. Sono passati anni, ma Miriana continua a definirla ugualmente così - in balia della nostalgia per ciò che ha perso.

□ Carattere
Lealtà è praticamente il secondo nome di Miriana. Ci sono tre tipi di lealtà su cui si basa la sua vita: verso la sua famiglia, verso i suoi dei e verso i suoi lord.
La lealtà verso i Sette ha temprato i suoi ideali, anche se non vede di buon occhio alcune azioni dei militanti del credo, soprattutto per l'accesso che ha alle fonti della Cittadella e alla storia di Westeros.
La lealtà verso suo padre l'ha spinta a prenderne attivamente il posto, trattando con rispetto e fermezza i propri sudditi, imparando da lady e Lord Tyrell quello che le mancava e utilizzandolo per diventare un'erede degna di tal nome.
La lealtà verso la sua famiglia l'ha resa paranoica e affamata di affetto.
A primo impatto è una persona contenuta, elegante, con una vena di nervosismo ogni volta che si approccia a uno sconosciuto come unico indizio della sua paura costante. Potrebbe non abbassare lo sguardo di fronte a un proprio pari, forse addirittura di fronte a un suo superiore, perchè preferisce guardare le persone negli occhi per comprenderle. Elige il rispetto che deve a chi ha davanti, ma non un grammo in più; si attiene alle regole del galateo e di corte se proprio deve, ma chi l'ha incontrata dice che "somigliava, in alcuni suoi comportamenti, più a un lord erede di una lady". Colpa del suo stato, colpa dei marinai che ha dovuto imitare per guadagnarsi il loro rispetto.
Con chi conosce da più tempo è molto più estroversa: parla tanto, porta sempre il vino alla festa, si sfoga in parolacce e insulti che ha imparato dai marinai e dal suo capitano Jerry, a capo della flotta di Arbor. Si preoccupa degli amici, anche se con alcuni di loro non condivide ogni punto di vista - come la principessa Martell, ma può chiuderci un occhio. A volte due, e forse pure le orecchie.
È disposta a farlo. Finchè le azioni di qualcuno non rischiano di ferire chi ama può pure tapparsi il naso e far finta di non aver visto, sentito o fiutato nulla.

□ Storia: Ostaggio
Perse il padre a nove anni. Pianse a lungo il genitore perduto: era l'unico che le dimostrasse affetto, visto che Frynn Redwyne non era in grado di dargliene alcuno. La sua vita, da allora in poi, si trasformò in una continua lotta alla sopravvivenza: era sola in una corte disperata, che rischiava di cadere a pezzi senza una guida stabile. Frynn fece ciò che poteva fino al quattordicesimo compleanno della figlia, quando la piccola Redwyne decise di prendere in mano la situazione.
Crebbe in fretta. Stando tra la gente e ascoltandone le necessità imparò piano piano come prendersi cura del popolo, della sua isola, della sua flotta.
L'anno dopo, una notte, rimase sveglia fino a tardi a compilare alcune scartoffie quando sentì le porte del castello spalancarsi all'improvviso. L'ora era così tarda che si insospettì; scese le scale solo per ritrovarsi di fronte un uomo con in braccio sua madre, svenuta e fradicia fino al midollo. Chiamò le guardie per far scortare Frynn da un infermiere, ma l'individuo insistette per portarcela da sé.
Il mattino dopo era scomparso.
Non seppe il suo nome finchè non lo rivide a un ricevimento di Lord Tyrell anni dopo. Goren Greyjoy, lord Protettore delle isole di Ferro. Avrebbe voluto ringraziarlo per aver salvato sua madre, ma le voci iniziarono a diffondersi come la peste.
Intuì ci fosse più di un'amicizia tra lui e sua madre poco prima che si spargesse la notizia. Le continue gite a Pyke furono abbastanza per confermarglielo: sua madre stava avendo una storia con l'uomo che l'aveva salvata. Un uomo sposato; un possibile nemico dei Tyrell, al quale avrebbe fatto comodo portarsi sotto l'ala la flotta Redwyne.
O il loro territorio.
O il loro vino.
Dopotutto, i soldi non sono mai di troppo no?
Quei dubbi tormentarono a tal punto Miriana che andò dai Tyrell e fece un ulteriore accordo con loro. La paranoia non diminuì; iniziò a viaggiare per il continente, quando poteva, arrivando fino a Dorne e facendo amicizia con Aliandra. Da allora non ha avuto molto tempo per altre gite del genere, ma non le dispiace tentate di trovare nuovi alleati in altre occasioni, come ricevimenti, feste o matrimoni vari.
La paranoia è diventata il suo migliore amico. E il kraken la tormenta giorno e notte, sia nei suoi pensieri che nei suoi sogni.

□ Obiettivi

1. Consolidare la sua posizione di erede.
Tutte le azioni che intraprende hanno radice in questo unico pensiero. Vuole assicurarsi che niente e nessuno possa prendere il suo posto, togliendole il potere di cambiare le cose.
Di proteggere la sua gente.
Di servire il suo credo e i propri regnanti.

2. Fondare più alleanze possibile.
Ritiene che creare un muro di alleanze attorno a sé possa rendere più arduo spodestarla o ucciderla. Vuole precludere ogni possibilità di toglierla di mezzo con la minaccia concreta di una guerra, soprattutto se i suoi alleati fanno parte di casate potenti come i Martell o i Tyrell. Già parte da una buona base che ha instaurato in questi cinque anni, d'altronde la paura è un'ottima forza motivazionale.

3. Evitare l'estinzione della propria casata.
È un obiettivo molto più complicato: in qualità di moglie dovrebbe prendere il cognome del marito e così farebbero anche i suoi figli, ma sarebbe sua intenzione stringere dei patti che condurrebbero almeno uno dei suoi figli a diventare un Redwyne. Ritiene che il sangue che le scorre nelle vene sia abbastanza da dare almeno a uno dei suoi eredi tale possibilità e non vuole lasciare Arbor senza un lord o alla mercé di qualcuno che non dovrebbe averne il controllo.

4. Arricchirsi e lasciare un'eredità degna di tal nome ai posteri.
I guadagni che ottiene con il vino sono notevoli, ma non sono solo i soldi che contano: Miriana ha intenzione di rivoluzionare la propria flotta, apportando modifiche e innovazioni tali da renderla non pari a quella Greyjoy, ma almeno a un livello relativamente temibile. Non avendo ambizioni per il Trono di Spade, può concentrarsi su questo suo desiderio e rivoluzionare l'agricoltura, le navi, le rotte e gli accordi commerciali per portare la propria casata a un nuovo splendore.
Vuole che il nome dei Redwyne faccia la storia. E se non sarà il suo, allora quello dei suoi discendenti.

□ Relazioni

1. Frynn Redwyne/Wode
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Sua madre non è l'esempio più brillante di affetto materno: non gliene ha mai fornito. Miriana la ricorda da sempre come una persona particolarmente fredda, insensibile, senza neanche una carezza o un abbraccio per la figlia, forse un paio di parole vagamente decenti qua e là. Da piccola, dopo la morte del padre, si sorprendeva a cercare la sua mano senza mai trovarla, arrivando ad abbracciarsi da sola quando le mancava un conforto nei momenti più difficili.
Dopo la comparsa di Goren nelle loro vite la disprezza per le sue azioni, per le sue scelte, per la sua mancanza di rispetto verso qualunque tipo di fedeltà. È pur sempre sua madre, quindi non arriverebbe mai a ucciderla... forse.
Ma il loro rapporto è a dir poco teso. E non perde l'occasione di farle presente ogni singolo errore che sta commettendo, tormentando Frynn come un fantasma.
Come se fosse lei il fantasma di suo padre.

2. Lady Elysia Tyrell
Fa parte del suo gruppetto di anatroccoli, come li chiama la lady di Altogiardino. In realtà è consapevole di qualche segreto in più rispetto al resto del gruppo, soprattutto si rende conto di quanto la propria dipendenza dai Tyrell possa causarle guai, ma è pur sempre una ragazzina stanca, esausta: l'affetto che Elysia Tyrell le fornisce, che sia fabbricato o sincero, le basta come pagamento per stare al suo fianco.

3. Lord Byron Tyrell
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Per Miriana, Lord Tyrell è come un mentore, un protettore e un esattore delle tasse al tempo stesso. Hanno una relazione molto formale, principalmente di affari, ma il rispetto di Lady Redwyne per il proprio mecenate è indiscusso. Gli si rivolge spesso con i suoi dubbi, soprattutto per quanto riguarda eventuali mosse di Goren Greyjoy o di Frynn, ma fa del suo meglio per non dipendere interamente dalle guardie che le vengono assegnate e dal supporto dei Tyrell.

4. Lord Goren Greyjoy
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Miriana teme quest'uomo come fosse le furie dei Sette ficcate in un sol uomo e mandate sulla terra a flagellarla. In realtà la maggior parte delle sue paura sembra essere frutto di una paranoia infondata, siccome lord Greyjoy se ne frega altamente di lei e sembra usi sua madre solo per del temporaneo sollievo, ma l'ha messa in una posizione tale da temere un attentato nei propri confronti e della propria vita. Toglierla di mezzo gli darebbe accesso ad Arbor e a nuove navi, se ne avesse bisogno.
Oltretutto, lo considera complice di Frynn nel suo tradimento del padre. Non riesce a capire come facciano i figli del Geeyjoy a essergli così fedeli, considerando come li tratta.

5. Lord Melynor Velaryon
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Si sono conosciuti quando Miriana ha preso il controllo della flotta. Hanno un rapporto molto professionale e nutrono un certo rispetto reciproco.

6. Eventualmente, work in progress.

□ Piccola curiosità
Miriana ha diversi diari sui quali scrive tutto ciò che le succede, i propri pensieri e le proprie paure. Li tiene gelosamente custoditi ad Arbor, ma nessuno sa dove.
Eccetto Aliandra.

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