Akihito Fujiwara + la mia Charlotte
Nome: Charlotte
Età: 18
Arma: Qualsiasi le capiti sottomano per finire la vittima, per poi dissezionarla con il suo coltellino svizzero.
Aspetto: Charlotte ha un aspetto dolce, innocente e con uno sguardo per certi versi un po' perso nel vuoto delle volte, mentre delle altre sembra scrutare all'interno della tua anima. E' alta un metro e sessanta, magra e "piatta". Ha enormi occhi azzurri, lunghi capelli biondo platino, naso piccolo e all'insù, labbra sottili e con l'arco di cupido molto accentuato. Il viso ha la forma a cuore e la carnagione è estremamente pallida, tendente al rosa.
Carattere: Una cosa che ama fare è confondersi tra le persone normali, ingannandole per studiarle. "Ama" vedere le interazioni degli altri, come questi provano emozioni che lei non riesce ne a comprendere ne a provare; questo perché Charlotte ha un'intelligenza di tantissimo sopra la media, portandola ad una razionalità che capisce solo minimamente i sentimenti, o almeno lo avrebbe fatto se non fosse stato per l'incidente, che la deviò. Guarda gli altri come farebbe uno scienziato con le proprie cavie, facendo esperimenti e guardando i risultati, ma nel suo caso lei lo fa con le emozioni, fingendo di essere un'altra persona e facendosi amare o odiare. Nel primo caso gli spezza il cuore per farsi insultare, mentre nel secondo le cose sono più semplici e veloci; sceglie quale strategia usare in base a quanto la incuriosisca la vittima. Cambia personalità in base alla persona che ha davanti.
Storia: Apparentemente, Charlotte non aveva avuto mai nulla che non andasse: nata in una famiglia benestante e felice, che la viziava in qualsiasi modo possibile. Tuttavia, dopo un l'incendio della loro casa e la sua quasi morte a soli tre anni, Charlotte rimase così traumatizzata dall'evento che cominciò a estraniarsi dal mondo esterno e a non provare più alcun tipo di affetto o odio verso le altre persone. Il padre rimase gravemente ferito e dovettero amputargli una gamba che lo portò a non poter più lavorare. La madre, a sua volta, dovette così lavorare il doppio per far fronte alle spese, portandola a esaurirsi e prendersela sempre con il marito e la figlia tornata a casa. Questa cosa però non aveva mai ferito Charlotte, ancora bloccata, anzi le era piuttosto indifferente. I sintomi si aggravarono, portando la bambina a odiare questo suo stato e cercare qualsiasi emozione anche in gesti forti come uccidere prima animali piccoli (lucertole, formiche, criceti ecc.) e poi a quelli più grandi, come cani e gatti di piccola taglia, ma non portò a risultati e la bambina continuava a non sentire nulla. Allorché un giorno, decise di provare con qualcosa di ancora più atroce, ovvero uccidere i suoi stessi genitori.
Orientamento sessuale: Beh, non provando emozioni, non ha proprio un orientamento.
Relazione: direi di no.
Nome: Akihito
Cognome: Fujiwara
Età: 18
Arma: E' bravissimo nel lancio dei coltelli, ha una mira perfetta, ma se la cava bene anche quando deve difendersi corpo a corpo.
Aspetto: alto un metro e ottantatre, dal fisico asciutto, occhi verdi, capelli neri tagliati corti e portati sempre all'indietro, naso dritto con la punta verso il basso, labbra carnose, viso appuntito e carnagione normale. Fisicamente dimostra più dei suoi anni, lo scambiano sempre per ventenne, come minimo.
Carattere: Akihito è un ragazzo solitario e talvolta misterioso, che si limita a guardare il mondo dall'esterno. Questo però non perché sia timido, anzi, ma sa che se interagisse con gli altri verrebbe fuori il suo lato gioioso e pieno di allegria e soprattutto a mostrare la sua grande emotività, entrambe cose che è costretto a nascondere per via del padre. Inoltre, a causa delle costanti critiche ricevute per tutta la vita, è estremamente insicuro di se stesso e fa fatica ad accettare questo suo lato "femminile", come lo chiamerebbe il genitore. Quando però una persona riesce ad avvicinarsi a lui e capirlo davvero, si scioglie mostrando il vero se stesso, ovvero appunto un ragazzo molto estroverso a cui piace fare battute e scherzi innocenti, empatico ed emotivo. E' bravo a combattere dato che suo padre glielo ha insegnato sin da molto piccolo, ma preferisce non farlo a meno che non si tratti di difendersi.
Storia: Nato il 3 luglio in una famiglia patriarcale benestante, dove il padre è un vero e proprio capo famiglia. Sin da quando era molto piccolo, il genitore gli ha sempre imposto certi comportamenti e gliene ha vietati altri, classificandoli in base alla loro "virilità". Tuttavia, questo si scontra con l'animo di Akihito, il quale è, come detto prima, estremamente emotivo, per questo quando stava male e doveva piangere soffocava le lacrime sul cuscino per non farsi sentire o si sfogava nei bagni della scuola, dove nessuno poteva sentirlo. A nove anni, durante una recita scolastica, conobbe il mondo del teatro e per lui fu amore a prima vista. Per frequentare così una compagnia teatrale al di fuori delle lezioni, mentiva al padre dicendo di andare a lezioni di boxe, ma dopo un paio di anni lo scoprì dalla madre di una compagna di corso di Akihito e lo andò a recuperare reagendo molto violentemente. Le botte infatti non mancavano al ragazzo, costretto a sopportarle senza dire nulla. La madre era una donna estremamente sottomessa al marito, la quale non veniva esclusa dalla brutalità dell'uomo che era solito insultarla pesantemente quando faceva qualcosa di sbagliato, ma senza mai metterle le mani addosso. A quattordici anni si innamorò di una sua compagna di scuola che ammirava per via della sua indipendenza e forza d'animo, ma non ebbe mai la forza di dichiararsi e lei si fidanzò con un altro; tuttavia aspira comunque a stare con qualcuno con le stesse principali qualità. Suo padre morì poi in un incidente stradale dopo aver bevuto troppo quando lui aveva sedici anni, lasciandolo da solo con la madre. E' una ferita ancora fresca, dato che si trattava pur sempre di suo padre e anche se è morto ha ancora il vizio di nascondere le proprie emozioni, ormai abituatosi e temendo che anche gli altri possano "rifiutarlo". Si è avvicinato alle leggende metropolitane parlando con un suo compagno di teatro che era fissato e quando poteva ne andava a leggerne qualcuna per passare il tempo.
Orientamento sessuale: bisessuale, tendente alle ragazze, ma se si tratta della "persona giusta" non gli interessa il genere.
Relazione: Disponibile.
Curiosità:
- Odia il cibo piccante e il caffé nero, preferisce di gran lunga il té.
- E' tripofobico e ha paura anche dei serpenti.
- Sogna di riprendere a recitare e diventare un attore, infatti nasconde spesso libri di opere teatrali classiche in camera sua.
- Gli piace più la carne che il pesce.
Spero ti piacciano JustMonika123! Se hai domande, non esitare a farmele.
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