Heredity - Shyar
Sabry2701 ecco qua il mio personaggio! Incrocio le dita!
Nome: Shyar
Cognome: essendo un figlio illegittimo non possiede un vero cognome.
Età: 18 anni.
Sessualità: Omosessuale.
Numero da cui viene caratterizzato: Seventh.
Aspetto: Shyar è un giovane alto (all'incirca un 1.72) slanciato e dal fisico asciutto.
Porta i capelli biondi, caratteristica ereditata dalla madre, corti sulla nuca, con un ciuffo che gli cade al lato del viso. Ha l'abitudine di pettinarseli indietro con le dita quando è nervoso.
Ha la pelle candida, in perfetto accordo con il colore dei suoi occhi: due dischi dorati arricchiti da una nota rosea.
Ama i vestiti scuri, in particolare i kimono o le eleganti casacche, che, oltre a esaltare la sua magrezza, danno alla sua carnagione una sensazione di brillantezza, rendendolo ancora più pallido.
Ha una cicatrice sulla guancia sinistra, sottile e sbiancata dal tempo, a forma di sette (7) ricevuta quando era poco più di un bambino.
Di solito cerca di nasconderla sotto un ciuffo di capelli.
Nonostante l'aspetto sottile possiede una discreta forza fisica, per via dei lunghi allenamenti a cui si è sottoposto, ed è molto abile nel corpo a corpo.
Sentimento Negativo: Ira.
Carattere: Shyar si pone come un giovane sicuro di sé e dai modi seducenti.
Arguto, sensuale e dalla battuta pronta, Shyar sarebbe capace di affascinare chiunque, persino il più casto degli uomini.
La sua sagacia, nutrita da libri di ogni genere, viene spesso scambiata con una fredda arroganza dagli ignoranti cortigiani, che lo considerano una persona vanitosa ed egoista.
Tuttavia Shyar nasconde sotto questa maschera un animo generoso e gentile, che rivela solo alle persone "meritevoli" (ad esempio chi lo tratta con gentilezza, chi va oltre la corazza che si è costruito intorno o, semplicemente, chi non ha paura di mostrarsi per quello che è).
Non ama particolarmente questo lato di sé, per paura di essere considerato un debole, perciò cerca di mostrarsi disinteressato o falsamente infastidito anche quando si prodiga in una semplice gentilezza.
Cerca di mantenere un atteggiamento mite e seducente, irraggiungibile ai più, destinati a doverlo ammirare da lontano, ma di fronte a qualcosa di suo interesse (come ad esempio l'astronomia, sua grande passione o semplicemente davanti a un libro antico), diventa un bambino eccitato e felice, fino a svelare il suo vero sorriso, per nulla paragonabile a quello che indossa sempre.
È spesso vittima di violenti attacchi di ira, soprattutto quando punto sul vivo (come ad esempio per via della sua bassa condizione sociale o quando viene insultata sua madre), che esprime distruggendo tutto ciò che lo circonda (ha una certa predilezione per il mobilio) o scatenando furiose risse.
Per questa caratteristica si è guadagnato il soprannome di "Diavolo bianco" nomignolo che, manco a dirlo, lo manda su tutte le furie.
Quando si arrabbia il viso gli si colora di rosso acceso e gli occhi si dilatano al punto da minacciare di scoppiare.
I denti gli scricchiolano e le mani si fanno fredde e bianche.
Detesta che le persone a lui care lo vedano triste, perciò tende a isolarsi, rifuggendo alle loro domande, quando è avvilito o ferito.
Vorrebbe qualcuno che lo apprezzasse per quello che è, per quanto disastroso e complicato.
È un tipo leale; non esiterebbe di fronte a nulla per difendere un amico, anche se gli costasse la vita.
Vorrebbe imposessarsi di Heredity per riabbracciare sua madre, l'unica persona che lo abbia mai amato, scomparsa da anni a causa di una orrenda malattia.
Storia: Shyar è un "figlio della notte" o, per meglio dire, un "figlio della fornicazione", il frutto dell'amore profano di una povera prostituta.
Zulmira, la madre di Shyar, era una delle tante donne che, con il calare della sera, vendevano il loro corpo in cambio di qualche moneta.
Rimasta incinta, la donna, invece di abortire, decide, contro ogni ragione, di tenere il bambino, quel figlio di nessuno dai troppi padri, nonostante la consapevolezza di condannarlo a vivere una vita di miseria.
Decide di chiamarlo Shyar, nome nobile e poco adatto a un figlio di una meretrice, per via degli strani occhi del bambino, quasi per nulla umani, che paiono due pietre preziose.
Shyar, quindi, trascorre i suoi primi anni di vita sulla strada, tra i vicoli malfamati dei quartieri di periferia, amato come un principe da una donna che di regale non ha proprio nulla.
A sei anni prende le difese della madre, aggredita da un cliente violento che, con il cadavere di una bottiglia frantumata, gli deturpa la guancia, disegnandogli un orrendo 7 sulla pelle morbida.
Da quel giorno la gente dei vicoli inizia a storpiare il nome di Shyar in "Scar", cicatrice, o appellandosi a lui con un banale "Sfregiato", cosa che trasforma quel bimbo sorridente e allegro, in un ragazzino furioso e attaccabrighe.
I suoi attacchi diventano più violenti e pericolosi con il passare degli anni, tanto da guadagnarsi la nomea di "Diavolo".
A dodici anni, la svolta.
Durante uno dei suoi consueti attacchi di rabbia, viene fermato da un vecchio guerriero, famoso maestro di spada. Impietosito da quel bambino cencioso, l'uomo decide di prendere Shyar sotto la sua ala e, con pazienza, gli insegna qualche trucco per trattenere al meglio la rabbia e lo aiuta a muovere i primi passi nella via della spada.
In pochi anni, sotto la guida del guerriero, Shyar diventa un abile schermidore, capace di incanalare la furia che lo anima per piegare la spada al suo volere.
Tuttavia l'uomo muore nonappena Shyar conclude l'addestramento, lasciandogli in dono la propria lama.
Dopo quella perdita, Shyar, ormai sedicenne, continua la sua vita nella periferia, migliorando i suoi modi grazie ai consigli del maestro e occupandosi della madre gravemente ammalata.
Nonostante le premure del ragazzo, Zulmira muore nel giro di un mese, lasciando Shyar alla deriva, solo e devastato dal dolore.
È proprio in quel periodo che viene rintracciato dal re, che dichiarandosi suo padre biologico, lo porta a corte, dove lo nomina Bastardo Reale, elevandolo a una condizione seconda solo a quella dei principi.
Shyar nutre grossi dubbi in merito a tutta questa faccenda.
Ruolo che ha a corte: Bastardo Reale, ovvero un principe che non può auspicare a salire al trono, in quanto illegittimo (dimmi se va bene, altrimenti cambio)
Arma: spada corta.
La lama, ricevuta in dono dal suo maestro, è di un particolare tipo di metallo, di un intenso color pece, più duro del ferro e più resistente di un diamante.
Cosa ama: i vestiti eleganti, le stoffe e i ninnoli, ovvero tutto ciò che di bello si può indossare.
Mettere in imbarazzo le guardie e i domestici, flirtando con loro o portandoseli addirittura a letto, considerandolo un piacevole passatempo (se incontrasse la persona giusta, però, diventerebbe fedele e abbandonerebbe, seppur a malincuore, questa abitudine).
Guardare le stelle, di cui conosce a menadito nomi e leggende.
E riposare nei giardini reali, tra i fiori, mangiucchiando qualche dolce rubato nelle cucine, leggendo un buon libro.
Cosa odia: chi si riferisce a lui con nomignoli dispregiativi, quali "Scar", "Sfregiato", "Diavolo Bianco" o, anche "Puttana".
Svegliarsi presto, lo scombussola e lo rende di cattivo umore.
I cibi troppo amari.
Curiosità (perché non sapevo dove metterla): si imbarazza e arrossisce quando qualcuno definisce i suoi occhi "bellissimi".
Ok ho fatto! Spero ti piaccia! Per qualsiasi errore o dubbio non esitare a scrivermi;)
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