Sognando storie

Ciao a tutti. Oggi in questo libro farò qualcosa di diverso. Vi racconterò il mio sogno😄 Ho aggiunto cose nuove per renderlo più bello... ma il sogno è quello. I nomi non me lì ricordavo quindi gli ho inventati io ad esempio la protagonista è Tomoko Oreki. E gli altri hanno nomi così a caso. Buona lettura 😆

In un libro si nascondeva un mondo nascosto. Tomoko era andata dalla nonna quando mentre era nella camera di riposo vide un libro abbastanza grande per i suoi gusti. Sfogliando  qualche pagina  noto che non era più dalla nonna, ma era in un supermercato. Con se aveva 2€ , che però erano grandi tipo quanto la medaglia che portava Hercules al petto. Decise di andare a comprarsi qualcosa , e notò che quando metteva i soldi nella macchinetta,i soldi ritornavano, ma scendevano pure altri 2€. Lei si meravigliò e fece la stessa cosa fino a quando non arrivò ad avere 6€ nella sua tasca. Ad un tratto il libro che aveva  con se si illuminò ancora una volta , è lei fù spostata in un altro mondo. Qui si ritrovò davanti ad una casa dove un vecchietto stava riposando all'entrata. Tomoko corse da lui e gli chiese dove si trovassero. L'anziano fece una risatina sotto i baffi e disse:
«Qui siamo a Nantelfied, è tu ragazza da dove vieni?»
«Piacere, io mi chiamo Tomoko, Tomoko Oreki... io vengo dal Giappone.  Ero da mia nonna quando ad un tratto mi sono ritrovata in un supermercato e poi qui davanti a casa vostra.» disse un po spaventata.
Il vecchietto parve incuriosito  per quello che la ragazza le aveva detto, ma sorrise come se non ci fosse nulla di male, le disse:
«Comunque sia entra, non sai dove andare vero? Io mi chiamo Kakeru, vieni ti preparo qualcosa da mangiare.»
La ragazza accettò ed entrò volentieri, aveva fame. L'uomo preparò in fretta il cibo e lo portò a tavola. Mentre lei mangiava si sentirono delle voci provenire da fuori.
«Nonnoo siamo arrivati, abbiamo fatto un buon lavoro oggi!!!» disse una voce giovane susseguita da una in po' più scura «E stai zitto, che ti gridi!» e detto questo entrarono. Erano 3 ragazzi, abbastanza belli da star per affogare la ragazza . L'età che potevano avere era il più giovane di 17 il medio di 21 e il più grande 25.... ebbene lei ha provato ad indovinare ma alla fine avevano 18 il giovane 23 il medio e il più grande 25,almeno uno ne aveva azzeccato. Si dimostrarono sorpresi a vederla a casa loro. E il giovane osò chiedere al nonno chi fosse questa ragazza loro sconosciuta. Il nonno rispose subito dicendo:
«È una forestiera, non sa dove andare quindi l'ho fatta entrare qui.»
Il più grande la vide e le sorrise, in modo che lei si tranquillizzasse(?) la vedeva un po spaventata o di troppo. Il ragazzo di 23 anni la guardò con sguardo di disprezzo e disse:
«Io odio i forestieri, nascondono sempre qualcosa... » e detto questo se ne andò in una camera non tanto lontana. Tomoko rimase un po delusa per il suo atteggiamento, ma subito dopo si spaventò perché si ritrovò il ragazzino di 18 anni davanti.
«Quindi tu saresti?» disse con una voce tranquilla e sorridente.
«Io, mi chiamo Tomoko Oreki, ho 20 anni e sono finita qui per caso...»
«Eh? A caso?? E grazie a cosa???» disse il ragazzino un po confuso.
Lei si ricordò del libro e lo prese. E andò dal signore anziano e gli disse:
«Mi son ritrovata qui grazie a questo libro. L'aveva mia nonna... ma era la prima volta che lo vedevo.»
L'uomo anziano disse:
«Ma questo libro....» ma si fermò perché il nipote più giovane urlò «Waah teletrasporto!!» disse con occhi scintillanti dalla curiosità. Dopo circa 5 minuti uscì il secondo genito e disse al più giovane di voler uscire. L'altro non fece esitazione ed acconsentì. Il nonno era andato a riposarsi e lei era rimasta con il ragazzo più grande che era seduto in una sedia a dondolo fuori. Lei si mise accanto a lui, e cominciarono a parlare assieme.
«Perdona il comportamento arrogante di mio fratello... tempo fa avevamo avuto problemi con dei forestieri» disse amareggiato.
«No tranquillo, posso capire, dopo tutto spunto così a caso a casa sua. Senti... posso sapere i vostri nomi??»
Il ragazzo la vide con un po d'imbarazzo e disse:
«Scusami ancora!! Non ci siamo nemmeno presentati, che maleducati che siamo stati!!!» disse mettendosi le mani sulla faccia in segno di vergogna.
«Oh, no no, non fare così. Non fa nulla... se vuoi me li dici tu.. Non ho problemi.» disse un po confusa.
Il ragazzo non esitò a sorriderle per il suo comportamento e lei lo fece a sua volta.
«Io mi chiamo Takeshi Makeda, piacere di conoscerti. Le altre due pesti sono Takumi ,il ragazzo dai capelli corvini, e il più piccolo Nagisa.»
«Beh, piacere di nuovo» detto questo lei si mise ad osservare il paesaggio, e notò che gli alberi si muovevano come se fossero di acqua [questo me lo ricordo, mi è rimasto impresso😮] e si spaventò. Per questo motivo ,quindi, chiese a Takeshi il motivo per cui  ondeggiavano in quel modo. Lui la guardò confuso, dopottutto era li da 25 anni e ha sempre visto quegli alberi. E rispose dicendo:
«Si muovono cosi di natura. Da te non sono così??»
«Beh no, da me se ne stanno fermi. A meno ché non ci sia il vento. Ma non si muovono come il mare. Mi mette un po di paura questo mondo..»
Lui la guardò e con uno sguardo perso, pensieroso e si mise a guardare il paesaggio davanti a se. Rimasero un po in silenzio, fino a quando lui le disse di voler farle cambiare idea. Lei rimase un po confusa per quello che stava facendo il ragazzo; aveva preso una specie di slitta e l'aveva messa a terra. Con sguardo divertito le disse:
«Su vieni a sederti!» Lei non ci pensò due volte e salì. Erano su un terreno arido quindi lei si chiese come una slitta poteva muoversi da li. Il ragazzo notò che era un po confusa e quindi le spiegò il procedimento di quello che avrebbero fatto.
«Vedi, questa terra  cristallina dopo circa 2 ore  diventa liquida, è per questo che il nonno ha creato questa slitta, è molto efficace sai? E da 10 anni che l'abbiamo ed è ancora ben funzionante.»
Lei si sbalordí per quella spiegazione, e si mise a fissare il terreno fino a quando diventasse liquido. Non ci volle molto, e la slitta cominciò a muoversi prima lentamente ,ma più velocemente. La loro velocità superava i 100 km. Si sentiva come se fosse nelle montagne russe. Non fece altro che gridare dalla paura, e il ragazzo accanto non faceva che ridere per le sue facce spaventate. Passavano sentieri, case e altre cose simili; fino a quando la slitta si fermò a caddero a terra. Lui ci era abituato quindi nn si fece nulla lei invece era adagiata a terra a fissare il cielo. Il ragazzo andò subito a vedere come stava e si mise a fissarla. Lei vedendolo cosi vicino arrossí leggermente e si alzò di scatto.
«Hey Tomoko tutto apposto??? Non ti sei fatta male vero??» disse preoccupato
«Eh, no.. tranquillo. Ma, woow dove siamo finiti!! Che fiori fantastici, che belli!!!!» si mise a guardali tutti e Takeshi le diede un fiore straordinario. Era unico nel suo genere aveva 3 colori, il lilla il viola e il bianco. Questi colori le piacevano un sacco. Quel bel momento fu interrotto da Nagisa che disse:
«Ciaooo Tomoko!!! Ti piace qui??» era seguito da Takumi che la osservava con uno sguardo confuso. Sono stati lì a parlare tutti e 4 fino a quando il libro (che teneva nella sua borsa) si illuminò. Lei aprì quella pagina illuminata e poté notare che quella luce proveniva da una frase sottolineata, che diceva "e fu così che salutò tutti e tornò a casa". Ci rimasero un po tutti male, ma lei gli promise che sarebbe tornata. I due giovani prepararono la slitta per tornare nella loro abitazione, invece il più grande andò verso Tomoko.
Prese le mani di lei e disse:
«Io ci conto che torni un giorno.» disse arrossendo un po in viso. Lei vedendolo arrossí pure lei e sorridendo le disse:
«Contaci!» detto questo lei si teletrasportò nel divano di sua nonna. Il libro lo aveva ancora sulle gambe. Decise di andare dalla nonna e chiederle se poteva tenerlo, e lei disse:
«Oh, quel libro, ricordo che me l'aveva regalato un uomo tanti anni fa, si chiamava Kakeru ora sarà diventato vecchio come me ahahaah»
Sentendo quello che le aveva appena detto la nonna cedette a terra e disse «Kakeru, il nonno di Takeshi, ma allora... esistono davvero!!!». La nonna la vide con uno sguardo strano e le disse se stava bene. Lei disse di si, prese il libro lo mise nella sua borsa e andò a casa. Da quel giorno in poi quel libro sarebbe stato la sua ragione di vita.

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Leggendo questo libro avrete capito quanta fantasia ho pure quando dormo...😅 e bene ieri sera mi ero vista tanti film in tv e prima di mettermi a letto mi sono letta alcuni capitoli di Orgoglio e Pregiudizio. Ed è uscito questo sogno... direi strano ma davvero forte ahah. A voi com'è perso? Vi è piaciuto??

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