One-Shot TMR (AU) "Our story"

Alcune cose prima di iniziare:

1. La storia è strutturata in sei parti. La distanza temporale tra le parti aumenta di volta in volta;

2. Ogni parte è divisa a sua volta in due parti: quelle in corsivo vengono dai diari dei due personaggi (si, ho fatto che entrambi hanno un diario) e quelle normali invece raccontano quello che è successo;

3. Visto che questa è un'AU non c'è il labirinto, ma una scuola gestita dagli assistenti sociali. Ogni mese scelgono il ragazzo più meritevole dagli orfanotrofi e lo mandano nella scuola, dove ci sono dei dormitori. Quando compiono ventuno anni possono andarsene (all'inizio ne hanno quindici);

4. I ragazzi hanno formato un gruppo (Si fanno chiamare "Radurai");

5. In questa storia Newt è dislessico, mi sono ispirata al fatto che Thomas Brodie-Sangster lo è.

UN GIORNO (NEWT'S P.O.V.)

"Oggi è arrivato un nuovo ragazzo in classe. Stavo leggendo a ricreazione ed il prof lo ha fatto sedere accanto a me, facendo spostare Alby vicino a Gally."

-Ciao! Io sono Thomas!- si presentò tendendo la mano, ma io non alzai gli occhi dal libro

-Ehm... ci sei?- continuò

-Lascialo stare, Fagio. Se ti ignora è meglio che lo faccia anche tu.- disse Chuck e Thomas ritirò la mano

-Contento di non essere più il Fagio, vedo!- esclamai mentre se ne andava

-Non sai quanto!- rispose uscendo dalla classe

Tornai al libro che stavo leggendo. Ero arrivato alla parte che preferivo quando Thomas me lo strappò di mano.

-Tu hai bisogno di capire come funzionano le cose- dissi -Bè, sappi che qui c'è un gruppo con regole ed una gerarchia ben precisa. Arriva un nuovo ragazzo ogni mese, chiamato Fagio, e non si parla MAI degli orfanotrofi dove eravamo prima. Il capo qui è Alby, ed il suo secondo sono io. Presto troverai il tuo ruolo, che sia nella squadra di atletica o raccogliere la spazzatura della classe.- spiegai riprendendomi il libro

-Sei fortunato, Fagio. Queste sono le frasi più lunghe che gli ho sentito dire da quando...- intervenne Gally, e lo fulminai con lo sguardo -da quando è qui- concluse frettolosamente

-Vaffancaspio, ali di gabbiano- dissi con un sorriso strafottente -Adesso lasciami leggere in pace, sono arrivato alla parte più bella- aggiunsi rivolto a Thomas, riprendendomi il libro

-Cosa leggi?- chiese lui, ed io alzai gli occhi al cielo

-E tu cosa non capisci delle parole "leggere in pace"?! Comunque sto leggendo Harry Potter e la Pietra Filosofale- sbottai

-Ma l'avrai letto almeno 2 volte! Leggi qualcos'altro!- esclamò Gally

-Sto rileggendo questo aspettando che mi arrivi un altro libro- spiegai come se fosse la cosa più ovvia del mondo

-Ma poi come fai a leggere così tanto se sei dislessico?!- continuò Gally, e Thomas mi guardo con occhi stralunati

-Sei dislessico?!- chiese

-Si.- sbuffai -Ci metto tanto ma mi piace leggere- chiusi la conversazione e tornai al mio libro

-Comunque mi chiamo Newton-

Angolo pazza che scrive numero uno (ce ne sarà uno per ogni parte, rassegnatevi)

Cominciamo bene...

"Ali di gabbiano" lo dovevo mettere per forza

UNA SETTIMANA (THOMAS' P.O.V.)

"È passata una settimana da quando sono arrivato nella nuova scuola. Ho provato a farmi accettare dalla classe, ma sono diventato amico solo di Chuck e di un altro ragazzo che si chiama Minho. Sono anche entrato a far parte della squadra di atletica, capitanata proprio da Minho. Ho provato più volte a parlare con Newt, ma senza risposta"

-Ma perchè Newt ce l'ha con me?- chiesi a Minho mentre ci cambiavamo dopo l'allenamento

-Newt non ha niente contro di te- disse

-Davvero? Non mi sembra- sbottai -Se provo a parlargli si chiude in se stesso ancora di più di quanto non lo faccia normalmente-

-Newt era nel gruppo di ragazzi che arrivò per primo il questa scuola di sploff insieme a me, Alby, Gally e altri che ormai se ne sono andati perchè erano più grandi. Era socievole ed estroverso, fino a quando...- cominciò

-Fino a quando?- incalzai

-Non posso raccontarti tutto. Quello lo deve fare Newt, anche se non credo che se la sentirà mai. Ti basti sapere che un mese è arrivato un ragazzo che ha iniziato a prenderlo in giro per la sua dislessia e Newt dopo un po' di tempo non è riuscito a reggere- concluse e capii che non dovevo chiedere altro

Tornai in classe per le lezioni del pomeriggio e trovai Newt che, come al solito, leggeva. Notai che aveva un'espressione molto concentrata e che ci metteva molto a girare pagina. Aveva i capelli tutti arruffati e si mordeva il labbro

-Ciao- salutai e lui alzò gli occhi dal libro

-Ciao...- rispose scocciato

-Vuoi una mano?- chiesi

-Non mi serve- sbottò nervoso, abbassando lo sguardo

-Sicuro?- chiesi ancora

-Poi mi prenderesti in giro- disse

-Prometto che non ti prendo in giro. Che leggi?- lo rassicurai

-Shad... Shadowhunters città di ossa- rispose leggendo il titolo sulla copertina

-Bello! Io l'ho letto! Personaggio preferito? Il mio è Alec- dissi sedendomi accanto a lui

-Anche il mio- disse timidamente

Passammo tutta la ricreazione a leggere

-Grazie... Tommy- disse quando andammo a dormire

-Di niente... Newtie-

Angolo pazza che scrive numero due

AWWWWWWWWWWWWW

La parte finale è tipo TROPPO dolce... aspè ma me lo sto dicendo da sola? Ok non sto bene... ma questo già si sapeva!

Preparatevi per la prossima parte...

UN MESE (NEWT'S P.O.V.)

"È passato un mese da quando è arrivato Tommy, e questo significa che deve arrivare un nuovo ragazzo. Ormai io e Thomas passiamo la maggior parte del tempo insieme a leggere"

-Ma tu guardali, i piccioncini!- esclamò il Fagio e mi si ghiacciò il sangue nelle vene. Non di nuovo. Non poteva, non doveva, esserci un altro ragazzo che mi prendeva in giro

-Newton, ti vedo distratto. Che ne dici di leggere la citazione alla lavagna?- disse il prof. Con un brivido mi alzai e provai concentrarmi sulle parole. In genere i prof non mi facevano leggere ad alta voce, ma lui doveva essere nuovo

-Ehm... si. Allora. Ne... nessuna gr... grande s... sco... scoperta è mai stata f... fatta se... senza u... un'ipo... ipotesi au... aud... audace- lessi molto lentamente

-Ma sai leggere? Insomma, hai quindici anni, non è possibile che tu legga così. Almeno dicci di chi è la citazione- infierì il professore

-La citazione è di Isaac... Newton. Comunque so leggere, sono... solo solo... dislessico. Posso andare al bagno?- spiegai uscendo dalla classe tra gli sguardi attoniti e le risate dei ragazzi che non sapevano della mia dislessia

Percorsi i corridoi di fretta, sentendo dei passi dietro di me. Mi infilai nel primo cubicolo che trovai, sedendomi con la schiena contro la porta e iniziando a singhiozzare. Mi mancava il respiro. Mi sembrava di essere ancora sul cornicione della scuola, con il vento che mi spingeva indietro ed i piedi che andavano avanti

-Newt apri- sentii e cercai di non singhiozzare, peggiorando solo le cose

-Apri- insistette Thomas

-No- dissi tra un singhiozzo e l'altro

-Cosa succede?- chiese

-Io... non posso dirtelo- provai

-Si che puoi. È solo che non vuoi- insistette

-Non te ne andrai fino a quando non parlerò, vero?- chiesi. Anche se non lo vedevo riuscivo ad immaginare che stesse annuendo -E va bene- cominciai a strofinare le mani l'una con l'altra

-Ero nel gruppo che arrivò qui per primo. Un mese arrivò un ragazzo, Edward, che iniziò a prendermi in giro. Mi diceva di leggere parole lunghe e difficile e mi scriveva sul quaderno "Frocio del caspio devi morire". Un giorno... non ce l'ho più fatta. Sono salito sul cornicione della scuola e... e mi sono buttato. Alby mi ha trovato e mi ha salvato- raccontai scoppiando in lacrime

-Ti dava fastidio essere chiamato "Frocio" perchè non lo sei?- chiese Tommy. Mi alzai in piedi ed aprii la porta, asciugandomi le lacrime

-Ma io lo sono- dissi, e con un coraggio che non sapevo di avere lo baciai

-Froci del caspio!- sentimmo dalla porta e ci girano. Il nuovo Fagio ci aveva visto

Angolo pazza che scrive numero tre

AAAAAAAAA STO SCLERANDO PER QUELLO CHE STO SCRIVENDOOO!

TROPPO DOLCIIIII!

Mi sa che sto rovinando l'effetto deprimente del racconto di Newt, vero?

UN ANNO (THOMAS' P.O.V.)

"Sta andando tutto male. È stato un anno difficile per me, ma soprattutto per Newt. I nuovi arrivati ci prendono continuamente in giro, dopo che il ragazzo che ci ha visti in bagno ha sparso la voce. Ci attaccano dei biglietti con scritto "Froci del caspio", "Dovete morire, fateci un piacere" sugli armadietti o sulla porta del dormitorio. Ovviamente ci sono anche persone dalla nostra parte"

-Non hanno fantasia. Sarà il cinquantesimo biglietto uguale agli altri- disse Minho staccandolo dall'armadietto e accartocciandolo. Stavamo andando in classe quando sentii una pacca sulla schiena. Ci misi la mano e staccai un altro biglietto, con scritto "Dammi un calcio"

-Hai ragione. Non hanno fantasia- dissi apatico

Newt era seduto al banco a leggere, come al solito. Mi sedetti staccandogli un biglietto dalla schiena. Me lo prese di mano

-"Ucciditi"- lesse e sbuffò -Ci ho già provato e non ha funzionato, direi- borbottò. Si passò una mano tra i capelli, che gli erano finiti sopra gli occhi. Così facendo la manica si alzò, scoprendo delle cicatrici sottili sui polsi

-Cosa sono queste?- chiesi bloccandogli il polso e tirando ancora più su la manica

-Niente- disse cercando di sottrarsi dalla mia presa

-Adesso tu mi spieghi, perchè sono quelle che penso che siano...- cominciai. Newt rimase in silenzio e abbassò lo sguardo -Ti autolesioni?- chiesi esitante, sperando di sbagliare. Lui annuí. Non mi sbagliavo -Perchè?!- sbottai

-Te lo dico dopo- disse, mentre il prof entrava in aula.

Alla fine delle lezioni trascinai Newt nel dormitorio

-Adesso mi spieghi- esigei

-Ho iniziato un mese fa, dopo l'ennesimo insulto. Ho preso una lametta e mi sono fatto un piccolo taglio. Non faceva malissimo, ma abbastanza da distrarmi dai miei pensieri e dai miei problemi- raccontò abbassando la testa

-Ehi. Ci siamo dentro insieme. Ti aiuterò a smettere, ok? Parlane, non tagliarti- dissi mentre Newt continuava a tenere la testa bassa -Ti aiuterò- ribadii, mettendogli una mano sotto al mento e sollevandogli la testa. Aveva gli occhi lucidi. Avvicinai il mio viso al suo, fino ad essere ad un centimetro di distanza. Sentii il suo respiro sulle mie labbra. Poi annullai la distanza tra di noi e lo baciai. Fu il nostro secondo bacio, il secondo di una lunga serie

-Sempre- dissi

-Sempre- ripetè

Angolo pazza che scrive numero non mi ricordo più

La citazione finale ci stava, no?

Dai mi piace come sta venendo. A voi?

CINQUE ANNI (NEWT'S P.O.V.)

"Ora io e Tommy stiamo insieme. Lo sa solo Minho, che è stato felicissimo, perchè gli altri ci prenderebbero in giro ancora di più in giro. Tommy mi ha aiutato a smettere di tagliarmi, e quando Minho lo ha saputo ha cercato di uccidermi"

-Che c'è- chiese Minho quando lo bloccai in corridoio dopo la lezione di matematica

-Oggi è il compleanno di Tommy- spiegai. Minho fece un sorrisino quando dissi "Tommy"

-Si. Immagino che tu volessi organizzargli una festa- disse

-Esatto. Niente di che, una festicciola nel dormitorio- aggiunsi

-Dammi mezza giornata e organizzo la festa più bella che abbia mai visto- Ebbi paura. Chissà che avrebbe potuto combinare -Tu occupati solo di portarlo nel dormitorio alle sei-

Alle sei andai a cercare Thomas e lo bendai, accompagnandolo al dormitorio. Bussai e Minho venne ad aprire.

-Ah ah! Ora dovete baciarvi!- esclamò Minho quando varcammo la porta. Guardai in alto: aveva appeso del vischio

-Mi da che lo dobbiamo fare- disse Tommy con un sorriso, avvicinandosi e baciandomi. Mi mise le mani tra i capelli e approfondì il bacio

-Ok ok, le cose sconce tenetevele per "obbligo verità"- ci interruppe Minho. Tempo mezz'ora ed entrambi erano praticamente ubriachi. Io invece reggevo bene l'alcool

-Obbligo o verità?- chiese Minho

-Verità!- esclamò Thomas

-Quando ti sei innamorato di Newt?-

-Qualcosa di più semplice no?! Credo subito, quando abbiamo parlato le prima volta- rispose, poi si rivolse a me -Obbligo o verità?-

-Ehm... obbligo dai- buttai un po' a caso

-Togliti la maglietta!- esclamò

-Fa freddo- protestai

-Dai...- insistette

-E va bene- dissi togliendola. Thomas mi fissò prima di fiondarsi sulle mie labbra, poggiandomi le mani sul petto e spingendomi per terra. Con la coda dell'occhio vidi Minho andarsene.

Fu una notte bellissima

Angolo pazza che scrive numero cinque

Non sono capace a scrivere cose sconce, quindi immaginate voi

Minho fanboy dovevo metterlo per forza

La prossima parte è l'ultima, preparatevi perchè vi assicuro che sclererete un botto (sarà più corta delle altre ma vi assicuro che sclererete)

DIECI ANNI DOPO (THOMAS' P.O.V.)

"L'ho spiazzato. Completamente. Siamo andati a mangiare in un ristorante al mare e al tramonto ne ho approfittato per fare il grande passo. Con gli occhi lucidi per l'emozione, Newt ha accettato"

-Vuoi tu, Thomas Murphy, prendere il qui presente Newt Isaacs come tuo legittimo sposo?-

-Si, lo voglio-

-E vuoi tu, Newt Isaacs, prendere il qui presente Thomas Murphy come tuo legittimo sposo?-

Nella mia testa si formarono molle scenari, che furono prontamente interrotti

-Si, lo voglio-

-Vi dichiaro marito e... marito. Potete baciarvi- disse il prete. Ci baciammo, ma non era come le altre volte. Ora eravamo sposati. E come avevamo detto in qual bagno, ci saremmo stati sempre l'uno per l'altro. Sempre.

Angolo pazza che scrive numero sei

Questo è molto più corto degli altri.

Avete sclerato?

Io si

Addei semidei!

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