La politica oggetto di intrattenimento
Come è precedentemente emerso, i social network pullulano di pagine che producono meme a seguito di ogni evento che suscita una reazione.
Le più famose si identificano come slegate dai partiti, ma sulla base dei post pubblicati è chiaro come siano politicamente orientate. Gli attori politici a cui si riferiscono non possono assumerle a sé ed esse appaiono come delle realtà indipendenti, sebbene inserite in una strategia volta a favorire la competizione elettorale.
D'altronde, come si è già visto, i meme politici hanno la capacità di destrutturare un concetto e offrirlo con immediatezza, motivo per il quale sono degli stimoli per i meno interessati e possono sollecitare la partecipazione, consentendo all'individuo di farsi un'idea su un certo avvenimento e/o personaggio, condividerla con i seguaci e determinare la produzione delle bolle ideologiche che gli consentono di inserirsi in reti a lui affini.
Oltre a questo, però, la vasta produzione di meme creati dagli internauti hanno anche il potere di orientare il discorso attorno a un candidato o a uno specifico argomento, determinando così l'appropriazione e il reframing dei temi presenti nell'agenda pubblica (Mazzoleni e Bracciale, 2019). È proprio per questo motivo che possono risultare cruciali in una contesa elettorale e non sono uno strumento da sottovalutare.
È interessante, in questa sede, notare come esistano pagine che trattano di eventi politici e pagine che, invece, nascono specificatamente in seguito a un dato avvenimento. Se nel primo caso è il fatto a cui i post si riferiscono a consentire una mappabilità, nel secondo è proprio la pagina stessa a determinare la ricostruzione di momenti e pratiche legate a figure specifiche.
Esempi connessi a quest'ultimo caso possono essere la pagina "Berlusconi conta cose", nata il 14 aprile 2018, due giorni dopo la conferenza stampa, in seguito alle consultazioni al Quirinale,in cui il leader di Forza Italia ha sottolineato i punti programmatici del discorso di Salvini contando con le dita. Oppure ancora la pagina "Giorgia che urla cose" nata anch'essa pochi giorni dopo il discorso di ottobre 2018 di Giorgia Meloni in piazza San Giovanni a Roma.
Queste pagine, così come tante altre sulla stessa falsariga ("Salvini che elenca cose", "Renzi che fa cose", "Zingaretti che fa cose", ecc.), hanno tutte un chiaro intento satirico nei confronti del soggetto cui si riferiscono. Le pagine generiche, invece, criticano e ironizzano su fatti compiuti da più personaggi politici e che suscitano scalpore sulla scena pubblica.
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Riporto l'esempio da cui è tratto "Berlusconi conta cose"
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