La politica che fa in prima persona spettacolo
L' importanza dei meme è evidente e anche gli attori politici hanno iniziato a sfruttarli, dando forma alla participatory propaganda (Wanless e Berk, 2017). Essa punta a manipolare le percezioni e il comportamento del pubblico, nonché cooptare gli internauti affinché diffondano certe comunicazioni e determinino il raggiungimento dell'intento desiderato.
Aggiungono anche che è:
una forma "uno-a-molti-a-molti di più" in cui ogni "target" di influenza (un individuo o un gruppo oggetto di persuasione) può in teoria diventare il nuovo "creatore" (soggetto) della produzione e distribuzione di contenuti, diffondendo messaggi persuasivi ad altri con un effetto "palla di neve". (2017, p. 6)
Molti soggetti politici sono divenuti icone memetiche, ma c'è anche chi ha ricercato la viralitàdella propria figura e dei contenuti generati. Emblematico, in tal senso, è la foto di Matteo Salvini che, il 26 maggio 2019, ringrazia gli italiani per il suo trionfo alle elezioni europee. Essa non nasce come meme, ma è costituita per esserlo.
Come si può vedere, il leader della Lega ha pubblicato uno scatto (fig. 3.1) nel quale è ritratto con un foglio in mano, recante le parole «1° PARTITO IN ITALIA. GRAZIE». Tale immagine, nel giro di poche ore, ha fatto sorgere una produzione inarrestabile di meme, proprio grazie al fatto che risulta semplicissimo modificarla e farla diventare un contenuto ironico-satirico. È un meme che "contiene in sé [...] la potenzialità di una riproduzione creativa" (Lolli, 2017, p. 62).
Prendendo in considerazione le caratteristiche dei meme riportate da Dawkins, si possono trarre diverse riflessioni. La fedeltà si riscontra nel processo di condivisione dell'immagine originale, dove l'intento iniziale dell'autore del contenuto passa sostanzialmente intatto (6). Esso, come emerso in precedenza, non costituisce del tutto una caratteristica dei meme online, motivo per il quale va analizzata la variazione, che determina la modifica della foto da parte degli internauti, che se ne appropriano, attuano il processo di ri-significazione e lo diffondono all'interno di ulteriori campi semantici.
A essi si aggiungono la fecondità che ne ha determinato la diffusione tra gli utenti e la longevità che l'ha fatto resistere nel tempo, tramite i processi di trasmissione e replicabilità.
Tale escamotage della creazione di foto memabili, al fine di renderle virali, è stato utilizzato anche da altri soggetti politici, ma non può essere inteso come l'unico caso in cui la politica fa spettacolo. Va considerata, infatti, anche la condivisione stessa di meme.
Il meme riportato è stato pubblicato dal leader del Carroccio in data 7 febbraio 2018, pochi giorni dopo i fatti di Macerata che hanno visto Luca Traini, candidato nelle fila dell'allora Lega Nord alle elezioni comunali del 2017, sparare a sei cittadini extracomunitari. Da molti Salvini è stato indicato come il "mandante morale" (7) del fatto e il leader, in risposta, ha reagito pubblicando un meme che, con intento ironico, enfatizzava come i suoi avversari, pur di screditarlo, fossero portati ad accusarlo di tutto.
Questo meme racchiude due elementi: il fotogramma di Woody e Buzz del film Toy Story 2 che è l'elemento fisso; la didascalia "Colpa di Salvini. Colpa di Salvini ovunque" che rappresenta l'elemento variabile, la cui frase però è in rapporto dialettico con l'immagine. L'intento della foto non è quello di rimandare ai due personaggi del film, il quale può anche non essere stato visto dall'internauta, ma questa cornice memetica ha comunque dieci anni e si è ormai cristallizzata tra i netizen.
Matteo Salvini ha sfruttato un meme popolare, che punta a usare un contenuto pop per veicolare un certo tipo di messaggio in chiave ironica. Non si tratta di una semplice immagine, ma di un'idea che può anche determinare un cambiamento dell'opinione pubblica, l'orientarsi dell'agenda attorno a quello specifico tema e sollecitare l'interesse della secondary audience.
Qui si assiste alla fedeltà, in quanto il contenuto memetico è già stato ideato dall'autore del post. La variabilità potrà emergere nel momento in cui qualcuno vorrà usare la sua stessa arma per controbattere, ma lo potrà fare mantenendo l'elemento fisso e modificando quello variabile, il quale avrà un intento differente dall'originale.
Il meme di Matteo Salvini presenta anche le caratteristiche della fecondità e della longevità, cosa che non può essere del tutto certa per chi si riapproprierà del meme e ne darà un altro significato.
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(6) Emerge qui che la fedeltà è una caratteristica propria dei contenuti virali, non dei meme. Il contenuto virale si diffonde intatto e, come tale, può essere condiviso dai supporter del leader in questione, non da chi ha altri intenti.
(7) Si veda il post su Facebook di Roberto Saviano: https://www.facebook.com/RobertoSavianoFanpage/posts/10155355699066864/
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