La comunicazione politica ha trovato nei meme uno dei suoi pilastri narrativi, i quali non vanno considerati come mero elemento stilistico ma come meccanismi che consentono l'inserimento in reti online e danno modo all'individuo di comunicare la propria idea e identità politica.

Ciò che si rileva è come, però, il ruolo cambi a seconda delle due facce del politainment online.

Sul piano della politica come oggetto dell'intrattenimento è emerso che, oltre a favorire la partecipazione e consentire lo sviluppo delle bolle ideologiche, hanno la capacità di far ruotare il discorso attorno a uno specifico tema e modificare l'agenda. Per questo motivo vengono considerati strumenti utili per le contese elettorali.

È connesso a ciò il secondo piano del politainment: la politica che fa in prima persona spettacolo, in cui gli attori politici diventano produttori di contenuti di carattere memetico. In un'epoca in cui la partecipazione politica assume nuove forme e vede gli individui avere interessi sempre più fugaci e volatili, riuscire a dominare i media può essere la carta vincente.

Come gli animali che si muovono in gruppo e stanno poco in un posto, così funziona l'interesse dei netizen. La produzione di meme legata a un evento o un personaggio specifico determina il dominio della rete, motivo per il quale è utile per un attore politico sfruttare la viralità dei propri contenuti. Il tutto anche mediante la produzione di contenuti memabili.

A seguito di queste osservazioni, è chiaro come il meme sia un nuovo modo attraverso cui gli attori sociali interagiscono e uno strumento mediante il quale ci si può appropriare dell'agenda pubblica. Sebbene destrutturi e semplifichi i concetti, svilendo quella che può essere l'arte della politica, allo stesso tempo si inserisce alla perfezione nel quadro del sovraccarico informativo cui gli individui sono soggetti. È, infatti, uno strumento che attira l'attenzione del pubblico.

Dalle produzioni scientifiche analizzate è emerso come il contesto italiano non sia ancora sviluppato a livello di meme come quello statunitense. In Italia, infatti, ancora non si è assistito alla creazione di legami tra profili istituzionali e non, secondo la logica di sfruttarli per comprendere gli animi del pubblico e orientare i contenuti online. Non si esclude, però, che esso possa essere lo sviluppo futuro di questo strumento, determinando l'unione dei due aspetti del politainment e condensando i vari ruoli del meme in un unico apparato.