Ninnananna
Gli insegnanti si scambiarono uno sguardo, prima di passarle un cesto con all'interno un morbido e caldo fagottino…
<<Albus, sei sicuro che sia stata una saggia decisione affidare le cure di quella bambina alla Signorina Granger? Insomma, io non sarei molto felice di avere il ricordo del più grande dei miei traumi sotto il naso, e dovermene prendere cura a diciassette anni, ma andiamo! È ancora una bambina!>> fece la professoressa McGranitt, rivolta al quadro di Silente, a cui non mancava di chiedere consiglio molto spesso.
<<Sono consapevole dei rischi e Delle gravi decisioni che ho messo nelle mani della Signorina Granger, ma sappiamo bene, Minerva, che le famiglie dei genitori di Hermione non sono mai stati fieri del suo modo di essere speciale. Sono Babbani, e come ai maghi, la diversità fa paura, fino a portare come nel caso del Signor Potter, ad atti di sfruttamento o peggio, alla tortura, psicologica o fisica che sia. La Signorina Granger è l'unica vera famiglia della bimba, e dopotutto non si può dire che l’adulta della situazione sia a sua volta una ragazzina. La Guerra l'ha cambiata, Minerva, è come temevamo...purtroppo la sconfitta di Voldemort è tutto quello che c'è stato prima ha trasformato la dolce ragazza che era Hermione Granger, in una giovane donna, altrettanto gentile ma più vulnerabile, e...estremamente più fragile alle spiacevoli circostanze che le sono capitate.
Tuttavia, sono certo che supererà anche questa, ha solo bisogno di un aiuto. Lei non lo sa, ma ha bisogno di un aiuto.>>
<<Intende ad esempio Potter o i Weasley?>>
<<No, Minerva cara, intendo qualcuno che possa farla ricominciare a lottare e a resistere a tutto il male che le è calato sulle spalle. Qualcuno che abbia combattuto duramente, in questi tempi, anche se nel lato sbagliato…>>
Un lampo di comprensione si fece spazio negli occhi dell’attuale Preside.
<<Controllali, fai in modo, che possano conoscersi davvero. È vitale, Minerva. Se tutti i pregiudizi rimasti dalla fine della Guerra non venissero cancellati da loro, la Scuola potrebbe anche chiudere, il Ministero non accettare più l'istruzione dei Nati Babbani e Mezzosangue. E il Mondo Magico, finire in rovina…>>
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Dei singhiozzi riempivano il silenzio del corridoio buio, alternandosi ad urla di pianto.
Seduta sul pavimento, con le gambe al petto, la testa bassa, non sopportando di vedere ancora quei suoi occhi dorati che le ricordavano tanto la madre, e una bambina piangente tra le braccia, Hermione Granger sfogava tutto il suo dolore attraverso calde lacrime, che le rigavano le guance e le arrossavano gli splendidi occhi solitamente intrisi di brillantezza e vitalità. Ora vedere quegli occhi spenti, eppure tanto simili al motivo della sua sofferenza, faceva provare a chiunque parte del dolore della riccia.
<<Perché? Cosa ho fatto di male? Me lo spieghi, eh? Ho tentato di proteggerli, li ho mandati in Australia per salvargli la vita, e scopro che i Mangiamorte rimasti liberi sono riusciti a scovarli anche lì!>> diede voce ai suoi pensieri, sperando che sfogandosi più liberamente, la stretta che provava al petto si allentasse, ma sfortunatamente ammettere la realtà a voce alta non faceva che peggiorare le cose, e lo stomaco si accartocciò del tutto, stringendo il cuore in una morsa che non appena la bambina emise uno strillo acuto, lo fece esplodere in mille piccoli pezzi, che non sarebbe mai più riuscita a mettere insieme.
<<Bene bene. Guarda chi c'è. La stupida Mezzosangue con...una bambina? Wow! La casta Grifondoro Granger con una bambina! Di’ Sanguerporco, Weasley si è dato da fare quest'estate, vero? E pensare che avevi detto di non avere una relazione con lui...allora la nostra Santarellina si diverte a scopare con qualcuno che non è il suo fidanzato! Almeno Lenticchia poteva essere meno stupido piuttosto che lasciarti incinta.>>
Una voce che avrebbe riconosciuto tra mille, una voce che, aveva constatato, poteva essere dolce, oltre che tagliente, ma che di certo in quel momento non lo era. “Lo desideravo, non sai da quanto tempo lo desideravo!”. Erano queste le parole che si rincorrevano nella mente della giovane Grifondoro; ma da quanto, effettivamente, lui lo desiderava? E perché, dopo il bacio, lui sembrava essere ancora più velenoso? Era forse una sua impressione?
<<Malfoy, non è il momento. Vattene!>> disse solo.
“Finalmente!” pensò dentro di sé il biondo. La mancanza di reazioni da parte della ragazza ad un suo insulto era preoccupante.
<<E perché mai? Perdermi tutto il divertimento? Proprio ora che sei così suscettibile?Nah>> disse lui con la solita aria arrogante.
<<Non hai lezione?>> chiese ancora singhiozzante la mora.
<<E tu? Non hai lezione?>> chiese allora lui di rimando.
“Touchè” pensò tristemente la ragazza, stringendo di più al petto la bambina, che lanciò un altro urlo.
<<Malfoy ti prego, ti prego, per una volta lasciami stare, per una volta lasciami soffrire in pace, ti prego, non ne posso più!>>
Lo stava pregando, sembrava impossibile ma lo stava pregando. Lui lo notò, ma per quanto volesse andarsene e lasciarla finalmente sola con sé stessa, una voce dentro di lui gli rammentava del bacio, e subito il suo sguardo cadde sulle labbra arrossate di lei. Ricordava il momento in cui le aveva assaggiate, ricordava come si era sentito ad un metro da terra, cosa avesse provato nel sentire il dolce profumo di vaniglia della ragazza mischiarsi al suo, e come l'unione delle due fragranze ne avesse creata una ancora più bella, più forte.
Ora quelle stesse labbra erano bagnate di lacrime amare, erano leggermente gonfie e sembravano chiamarlo verso il peccato, perché nonostante cercasse di negarselo, le trovava estremamente allettanti, infinitamente confortanti, amabilmente...invitanti.
Si risvegliò bruscamente dai suoi pensieri “malati”, per suo dire, sentendo l'ennesimo strillo della bambina che notò avere gli stessi occhi della ragazza davanti a lui, ma subito ricordò la promessa fatta a sé stesso e così decise di essere ancora più tagliente.
<<Certo che andare a letto con Weasley dev'essere davvero brutto e insoddisfacente, non credo che sia in grado di soddisfare i bisogni di una ragazza, eppure vedo che si è impegnato molto. Gli farò i miei migliori auguri non appena lo incontrerò. Anche se devo dire che la bambina è orribile, proprio come te, Mezzosangue. Non è che potesse nascere niente di meglio dall'unione di te e di Lenticchia, ma lei ti assomiglia davvero tanto. Rivoltante esattamente come lo sei tu.>>
“Meravigliosa esattamente come lo sei tu”. Scacciò quel pensiero dalla testa, concentrandosi sulle lacrime che continuavano a solcare quelle guance morbide e rosee, compiacendosi col cervello di esserne la causa, mentre il cuore, invece, si stringeva in una morsa dolente…
Hermione intanto, trovava quelle parole estenuanti da ascoltare, mentre si chiedeva perché tutto questo dovesse capitare a lei. Si scoprì più vulnerabile nei confronti dei soliti insulti di Malferret, e il cuore si fermava per un paio di secondi ogni qualvolta lui le rivolgesse un'umiliazione.
“Ma come posso dimenticarlo, se lui non fa altro che apparirmi davanti?” si chiedeva senza sosta, mentre non alzava lo sguardo per non incontrare i suoi occhi che era certa avrebbe trovato freddi è pieni di disgusto. Erano invece puro argento sciolto, velato forse da un leggero dispiacere. Ma lei non l'avrebbe mai saputo.
<<Lasciala stare, lei non ha nulla a che fare con noi. Lei…>>
<<Noi? Che significa “noi”? Cosa intendi con “noi”? Non c'è nessun “noi”! Quel bacio non ha significato niente, era una cosa stupida, un enorme errore, un momento di distrazione, non ho sentito assolutamente niente se non il disgusto assalirmi. Non sai baciare, non hai nessuna esperienza nel campo e compatisco Weasley che è costretto a baciarti e a fare sesso con te, che di certo non sai soddisfare un uomo.>> Draco scattò sull’attenti, non appena sentì quella parola, “noi”, sfiorare le labbra di lei e riferirsi a loro due. Mentre il suo cervello eliminava il pensiero che un “noi” costituito da lui ed Hermione fosse bello esiliandolo in un angolo, il suo cuore si gonfiò, ribellandosi alla prigione di ghiaccio dove era rinchiuso. Ghiaccio che, inevitabilmente, la primavera avrebbe sciolto. E la primavera poteva non essere costituita necessariamente da un cambiamento climatico, ma anche da una persona capace di cambiarti...di tirare fuori il meglio di te…
“E da quando lei ha smesso di essere 'La Mezzosangue’ per te, iniziando ad essere 'Hermione’?”
Ora faceva anche discussione con sé stesso? Doveva essere pazzo.
“Non ignorarmi Draco. Sono la tua coscienza”
Va' via. Non ho bisogno di te.
“Eppure non hai ancora risposto alla mia domanda. Stai cercando di aggirare l'argomento?”
Da mai! Hermio-...la Mezzosangue rimane e rimarrà per sempre la Mezzosangue.
“E basta?”
E basta.
“Beh...convinto tu...ma sappi Draco, che il tuo cuore riuscirà a liberarsi dal blocco di ghiaccio in cui l'hai rinchiuso”
Allora io ne costruirò uno più resistente.
“Certi sentimenti sono capaci di sciogliere il ghiaccio più resistente, di scalfire la pietra più dura, di portare la gioia nella vita più triste…”
Sentimenti? Io non provo sentimenti. Sparisci ora!
“Come vuoi. Ma tanto ho ragione io.”
Vedremo.
Hermione era rimasta sconvolta dal cambiamento di umore del Serpeverde. Era passato dall'essere strafottente e bullo, all'essere suscettibile e irritabile...è tutto questo solo perché lei aveva usato la parola “noi”.
<<Calamati! Non mi riferivo a quello che c'è stato ma…>>
<<Non c'è stato niente>>
“Se certo, come no”
Zitta tu!
<<Ok! Non mi riferivo allo stupido errore che ho commesso, mi riferivo al fatto che tu mi disprezzi, mi odi, mi insulti senza fine. D'accordo. Mi va bene. Ma lascia in pace lei! E per la cronaca, nemmeno per me quel bacio ha significato niente. E per l'ultima volta: IO-NON-VADO-A-LETTO-CON-RONALD!>> concluse finalmente lei, mentre la bambina tra le sue braccia continuava a piangere rumorosamente, il fiato corto per aver urlato quelle parole. Bugia. Grande bugia. Per lei quel bacio aveva significato più di quanto non ammettesse a sé stessa, da allora non riusciva più a toglierselo dalla testa. Ma era vero che non andava a letto con Ronald. E soprattutto non sopportava l'idea che lui la vedesse come una madre diciassettenne.
<<Herm! Hey Herm! Sei qui?>> la voce di Harry rumbombò per il corridoio, mentre si avvicinava velocemente ai due. Andò vicino alla ragazza, sedendosi affianco a lei nel vederla in lacrime, e abbracciandola fraternamente. <<Malferret, che le hai fatto?>> chiese in modo brusco.
<<Niente Harry>> cercò di spiegare Hermione.
<<Non sono affari tuoi, Potter>> disse invece Draco. <<Quello che faccio con lei non deve interessare nessuno>>
<<Malfoy, è meglio che te ne vai se non vuoi finire male>>
<<Oh davvero? Potterino difensore della giustizia e dell’uguaglianza, il caro San Potter, si sporcherebbe le mani schiantandomi?>> chiese allora il biondo con aria di sfida.
<<Posso sempre lanciarti un Sectumsempra!>> rispose Harry, alzandosi con uno scatto e puntando la bacchetta alla gola di Malfoy. <<Ti ricordo però, che questa volta non ci sarà Piton a salvare il tuo regale fondoschiena>> aggiunse sibillando minaccioso.
<<Ma che bravo Potter. Hai imparato a difenderti anche senza Silente>>
Colpo basso, davvero molto basso. I morti della Guerra erano il punto debole di Harry.
Fortunatamente intervenne Blaise.
<<Draco! Amico ti ho cercato ovunque!>>
<<Ero qui, Blaise>> rispose il biondo, guardando freddamente Hermione che cercava di calmare la bambina. <<Ah e, Mezzosangue, fai gli auguri più sinceri a Weasley da parte mia.>> aggiunse con un ghigno malefico e tanta cattiveria, che la ragazza scattò in piedi.
<<ADESSO BASTA!>> urlò Hermione, ma così facendo, svegliò la bimba che ricominciò a piangere rumorosamente.
Hermione si calò di nuovo, sedendosi con la schiena appoggiata alla parete, mentre le lacrime cominciavano a scendere sulle sue guance.
<<Malfoy vattene.>> disse Harry.
<<Andiamo Draco.>> disse Blaise.
Ma Draco non sentì nessuno di tutti e due. Nello stesso momento in cui la Grifona era scattata in piedi, aveva intravisto nei suoi magnifici occhi dorati tutta la fierezza che la caratterizzava, quella stessa fierezza che aveva scorto poco prima di baciarla. Era affascinante anche in quello stato, con i capelli fuori posto, gli occhi arrossati, le guance rosee bagnate e le labbra tremanti. SOPRATTUTTO con le labbra tremanti.
Era bella di una bellezza unica e semplice. Non rientrava nelle ragazze più belle di Hogwarts, c'erano molte Serpeverde che la superavano in bellezza, ma quella di lei...era disarmante. Ti incantava.
<<Draco!>> lo richiamò Blaise, scuotendolo per una spalla. Draco lo seguì, con ancora nella mente quello sguardo fiero e dorato, che lo imcatenava così tanto a lei…
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<<Stai bene?>> chiese Harry premuroso.
<<Si. Si, sto bene>> rispose Hermione, ancora un po’ scossa per il violento scontro con l'argento delle iridi di Draco.
<<Allora... è di Ron?>> chiese preoccupato.
<<HARRY!>> lo richiamò Hermione, con gli occhi sgranati dalla sorpresa.
<<Scusa, dovevo chiedertelo.>> disse lui, abbassando lo sguardo. <<...di chi è?>>
Stavolta gli occhi di lei erano accesi di una forte rabbia.
<<Tu credi che sia mia figlia?>> chiese, leggermente alterata dalla supposizione del suo migliore amico.
<<Beh ecco…>> iniziò, sistemandosi gli occhiali sul naso nervosamente. <<Non saprei che altra spiegazione dare.>>
Hermione sospirò, mentre le lacrime ritornavano ad inondarle lo sguardo.
<<No, Harry>> disse con una nota di amarezza nella voce. <<Questa...questa è mia sorella.>>
Harry sgranò gli occhi. <<Tua...t-tua sorella?>>
La ragazza singhiozzò, e passò un foglio all'amico che lo lesse silenziosamente. Alla fine della lettura, strinse Hermione in un forte abbraccio.
<<Mi dispiace tanto Hermione. Mi dispiace davvero tanto.>> le sussurrò tra i capelli, accarezzandoglieli.
<<Oh Harry! Non so che fare! Non so davvero che fare! Devo capire come sono morti, cosa volevano i Mangiamorte da loro…>>
<<Mangiamorte?>> chiese Harry.
Hermione si asciugò le lacrime con una mano.
<<La McGranitt dice che secondo le ricerche, sono stati gli ultimi Mangiamorte lasciati in libertà ad uccidere i miei genitori. Il Ministero ha preferito mentirmi poiché nulla è ancora certo, ma io davvero non so cosa devo fare!>> spiegò, ricominciando a piangere. <<E poi c'è lei...lei che crescerà per sempre senza una famiglia, senza i suoi genitori.>> aggiunse, guardando la bambina che di smettere di piangere non aveva alcuna intenzione. <<Non so come calmarla.>> concluse in un sussurro strozzato.
<<Prova con una ninnananna>> disse Harry.
<<C-cosa?>> chiese Hermione, guardandolo.
<<Una ninnananna. L'ultimo ricordo che ho dei miei genitori, prima che mia madre mi mettesse la protezione del suo amore, è l'immagine di lei che mi cantava una ninnananna. Magari, funziona anche con lei.>>
<<O-ok>> decise Hermione dopo qualche minuto di silenzio.
Ed iniziò a cantare una dolce melodia… (mettere il via alla canzone)
<<Ninna nanna di pace che invento
Pensando a un bambino
Che è arrivato stanotte dal mare col freddo che fa
Trasportato sulle ali del vento
Da un paese lontano, fin qua
Con in tasca il ricordo più dolce di un’altra città.
Ninna nanna di pace e domani sarà un giorno nuovo
Come dentro una fiaba che parla di felicità
Senza l’ombra del lupo cattivo e la strega non arriverà
Con un Re che assomiglia a mio nonno e la guerra non fa.
E canterò piano in una lingua che oggi tu non sai,
E all’improvviso ogni parola capirai.
E sarà un canto di pace, di amicizia e fantasia
Ninna nanna e la tua mano é nella mia.
Ninna nanna di pace per chi oggi tende la mani
Oltre il muro cercando quacuno che giochi con lui.
Basta solo aspettare domani
E quel muro vedrai svanirà.
Ninna nanna di pace a chiunque la pace non ha…
E nella mia casa la tua casa tu ritroverai
è piena di giochi e, se ne hai voglia, sono i tuoi
Ma forse il gioco più bello, me lo insegni proprio tu
Ninna nanna e la paura non c’è più!
Corri con me per un grande nascondino
Felice perché sai che io ti troverò
E dentro un bel sole il tuo sorriso
Brillerà insieme al mio
E saremo due fratelli tu ed io
Ninna nanna e la tua mano è nella mia!>>*
La bambina si addormentò piano, cullata dalle dolci note che Hermione cantava, con la sua magnifica voce melodiosa che era in grado di eseguire delicatamente perfino le note più alte.
Quando finì di cantare, si girò verso Harry, che la fissava come ammaliato, e l'amico subito le disse:<<Herm, non so che dire...insomma...sei davvero...davvero...sei davvero molto brava…>>
<<Grazie.>> rispose Hermione con un sorriso leggero. <<Me la cantava mia madre ogni sera, ed io ogni sera le chiedevo di cantarla di nuovo. Non mi stufava mai. Lei non ha più una famiglia Harry. Ha perso la sua vita. È come te, non ha mai potuto conoscerli davvero. Loro erano formidabili! Io invece, ho vissuto con loro per sedici anni. Ho pensato che, almeno questo, glielo devo.>> spiegò, lasciando che il sorriso abbandonasse nuovamente il viso candido, ora velato di tristezza.
Harry la guardò.
<<Sai una cosa? Può darsi che lei sia in una situazione simile alla mia, ma lei ha una cosa che io non ho avuto. Una cosa, davvero speciale.>> sentenziò
<<Cosa?>> chiese Hermione, lo sguardo dorato intrisi di una curiosità splendente.
<<Te.>>
Hermione sgranò gli occhi.
<<Sono certo che sarai una sorella formidabile, e che le darai tutto quello che non ha potuto avere da Jean e Robert. Sei una persona meravigliosa, e sono certa che renderai anche lei tale. Io ho fiducia in te Herm. Abbine anche tu.>> concluse Harry, attirandola in un abbraccio affettuoso.
Hermione sospirò, chiudendo gli occhi e poggiando il capo sulla spalla del ragazzo.
<<Come la chiamerai?>> chiese ancora Harry.
La ragazza riaprì gli occhi, e con sguardo sognante rispose.
<<Katniss Primrose Granger>>
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ANGOLO AUTRICE
Salve! Sono riuscita a pubblicare!!!
Ok, ci ho messo un po' ma...dai non potete lamentarvi: solo il capitolo (senza l'angolo autrice) è di 2918 parole, quindi...
Bene: in questo capitolo c'è un altro scontro tra Draco ed Herm, ma stavolta la coscienza di Draco si fa sentire...credo che la troverete tutti simpaticissima! ;-)
E poi il nome della bambina...da quando ho iniziato la storia sapevo che la sorella di Hermione si sarebbe chiamata Katniss Primrose Granger, anzi: lo sapevo da quando ho avuto l'idea!
Bene...questo capitolo è dedicato a _sissy85_, tutto per te tesoro! Te lo dedico con l'anima e il cuore!❤
Detto questo, cercherò di aggiornare al più presto anche l'altra storia e...se non ci avete ancora dato un'occhiata...beh, se vi va pasaateci.
Un bacio enorme!
Mezzosangue_Mudblood
*Personalmente trovo questa ninnananna troppo bella ed emozionante! Teoricamente è di Natale, ma...mi piaceva troppo! E poi era adeguata...❤ Alla prossima.
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