there is a way to get all back
Quella sera James e Sirius decisero di andare a trovare Remus visto che la sera prima c' era stata la luna.
- Amore, tu vieni?- chiese James .
A Lily girava la testa ma assentí sorridendo.
- Certo che vengo -.
Sirius e James la guardarono bene e poi il primo le posò la mano sulla fronte.
- Evans, ma scotti da morire, ti sei beccata la febbre - decretó Sirius.
- No, sto bene, lo giuro, voglio vedere Remus - disse lei debolmente, mosse un paio di passi, ma inciampò nei suoi piedi e i due ragazzi fecero in tempo a prenderla per le braccia prima che cadesse faccia a terra.
- Mamma! Lily ha la febbre, la porti al letto?!- urló James.
Dorea uscì dalla cucina.
- Dai cara, vieni, che ti aiuto- disse la signora Potter passandole un braccio sulle spalle e prendendole una mano.
Dorea la fece infilare sotto alle coperte del letto di James.
- Sto male - disse Lily.
La signora Potter le posò una mano sulla fronte.
La ritirò subito dopo.
- Hai la febbre molto alta, sarà stato un colpo di vento- disse alzandosi dal letto .
- Ti porto un thè? - chiese.
- Si, grazie - sorrise lei.
Dorea ripeté il gesto e poi uscì dalla stanza.
Lily si sentiva malissimo.
Sentì gli occhi chiudersi.
Precipitò in un baratro buio, cercò di urlare, ma dalle sue labbra non uscì nemmeno un suono.
Cadde su un pavimento di pietra grigia.
Alzando gli occhi si accorse della magnifica cattedrale che si innalzava dinanzi a lei: era alta almeno centocinquanta metri, aveva varie torri, era. Completamente rivestita di marmo bianchissimo che sembrava splendere al sole, c' era un rosone con una circonferenza di venti metri, il vetro era colorato di viola, verde, giallo, rosso,arancio,azzurro e moltissimi altri colori.
Lily notò che oltre le grandi porte di vetro c' erano una marea di persone che le davano le spalle.
Sentiva che doveva entrare.
Si alzò da terra e si diresse verso l' enorme edificio che le metteva addosso soggezione.
Spostó le porte e rimase impalata dal constatare che i suoi jeans e la maglietta si erano trasformati in un vestito tremendamente scollato con il corsetto bianco perlaceo e la gonna piena di fronzoli bianchi ricamati di brillantini oro.
Non le piaceva quel vestito, a lei erano sempre piaciute le cose semplici e modeste, ma la cosa che la schifava di più, erano le scarpe con il tacco dodici che portava ai piedi al posto dei calzettoni.
I capelli non erano più legati in una treccia ma erano sciolti e la frangetta era tenuta ferma da una molletta a forma di cuore oro sulla tempia.
Tutti la guardavano e la signora Potter le si avvicinò.
-Cara, sali sull' altare, devi fare da damigella - le disse prendendola per una spalla.
Una damigella, lei?
Quando si trovò davanti all' altare vide James vestito con lo smoking e i capelli pettinati, ma proprio pettinati che sembrava aspettare qualcuno.
- Cosa succede?- chiese lei stranita.
-Prego, vai con le altre, e spostati di li se no non vedo mia moglie - disse James.
La marcia nuziale fece sobbalzare Lily forse più delle parole di James.
Si voltò di scatto e vide avanzare una ragazza: era alta, niente a che fare con l' altezza minuta di Lily, era bionda aveva gli occhi azzurri ed... Cazzo, era Marlene.
- Amore, scusami, c' era traffico, io l' avevo detto che erano meglio gli unicorni - disse Marlene tenendosi la lunga gonna bianca e salendo sull' altare mentre il padre la guardava fiero e si andava a sedere in prima fila accanto ai genitori di James.
- Non preoccuparti, tesoro - la tranquillizzò James dandole un bacio sulla fronte.
- Lily, vuoi salire?- chiese Marlene sorridendo.
La rossa, dal canto suo stava per piangere.
- E Sirius? - chiese con la voce che tremava.
- E chi è Sirius?- chiese James confuso.
Lily era talmente incredula che non sentiva nemmeno il bisogno di piangere.
- Un ex, caro, Lily, adesso sali - disse Marlene sbrigativa.
Lily salì sull' altare senza parole.
- Ciao, tu dovresti essere Lily - disse Emmeline allungando una mano verso di lei.
- Emi, ci conosciamo da quando avevamo undici anni- disse lei sorpresa.
- Questa è la prima volta che ti vedo- disse lei altrettanto stupita.
Lily venne riportata alla realtà dal prete.
- Oggi, siamo tutti qui riuniti per celebrare l' unione tra questi due giovani...- disse.
Lily adesso aveva ritrovato la voglia di piangere.
- Vuoi tu, Marlene McKinnon prendere il cuoi presente James Potter come tuo legittimo sposo e giurare di onorarlo sempre? Nella salute e nella malattia, nel bene e nel male?-.
- Lo voglio - disse Marlene prendendo le mani di James.
- Vuoi tu, James Potter prendere la cui presente Marlene McKinnon come tua legittima sposa e giurare di onorarla sempre? Nella salute e nella malattia, nel bene e nel male?-.
James prima di dare il decreto guardò Lily con quella che sembrava... Vendetta?
- Lo voglio-.
- Se qualcuno deve dire qualcosa parli adesso o tacqua per sempre -.
- Io avrei da dire una cosa!- disse Lily tra le lacrime alzando una mano tremante mentre tutta la chiesa volgeva gli sguardi curiosi su di lei.
Il prete la guardò turbato per un paio di secondi ma poi le concesse la parola.
Lily si voltò verso James con il trucco sciolto che le rigava le guance.
- Tu amavi me!- disse.
Marlene fissó James .
Lui per un secondo adottò un' espressione astiosa, ma poi sorrise incredulo.
- Signina, scusi, ma questa è la prima volta che la incontro -.
Lily indietreggiò e scoppió a piangere accasciandosi a terra.
Quando rialzo gli occhi Marlene e James si stavano baciando tra gli applausi della folla.
Ad un tratto tutto si fermò e divenne grigio.
- Sai, Lily, la vita non è mai facile - la rossa si voltò e si trovò davanti due immensi occhi azzurri incorniciati da lunghi capelli color miele.
- Mary?- chiese lei senza fiato, era paralizzata.
- Si e no, sono un sogno, il tuo custode - disse lei sorridendo e sedendole accanto.
- Il mio custode?- domandò lei passandosi una mano sugli occhi e portando via un po' di trucco.
- Si, ognugo di noi ha un custode, e io sono il tuo - disse Mary accarezzandole una spalla.
Lily sentì quel tocco e sobbalzó, sembrava così reale.
- Mary, puoi tornare da me?- chiese Lily mentre altre lacrime apparivano sul suo viso.
Mary sorrise tristemente.
- Tornare indietro, si, sarebbe bello, e ci sarebbe anche un modo - disse lei con voce dolce.
Lily alzò la testa.
- E quale?!- chiese balzando in piedi.
Mary sorrise nuovamente.
- Anima, medaglione, sangue, queste sono le parole chiave per far tornare tutti - Mary cominciò a diventare sbiadita come se la mente di Lily stesse tornando alla realtà.
- Mary, non te ne andare!- urló Lily.
Mary si volatilizzó e tutto tornò a muoversi.
Qualcuno la scosse.
Aprì gli occhi, stava piangendo e urlando, era sudata e la febbre stava salendo.
- Che succede?- chiese James.
Lily lo abbracciò.
- L' ho vista, l' ho vista, c' è un modo per farla tornare !- urlava Lily.
James fissò Sirius al suo fianco senza capire.
- La febbe si è alzata, sta delirando - disse Sirius posando le una mano sulla fronte.
- No, mi è apparsa in sogno Mary, mi ha detto che c' è un modo per far tornare tutti!-.
Tutti nella stanza ammutolirono.
- cosa ti ha detto?- Sirius ruppe il silenzio con quella domanda.
- Delle parole chiave : anima, medaglione e sangue -.
- Ma non ha senso - disse James grattandosi il mento.
- Cara, riposati un po', parlerete stasera, ragazzi, lasciatela in pace per un paio d' ore - disse Dorea scortando i ragazzi fuori molto scossa.
Lily si trovò a fissare la parte di sopra del letto a castello, lei l' avrebbe riportata tra loro
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