the end of curse
-Tre ore e non abbiamo trovato ancora niente, io ci rinuncio- disse James.
- Non puoi rinunciare - disse Lily stropicciandosi gli occhi.
- Lily, sembriamo cadaveri ambulanti, fra un'ora ho gli allenamenti di Quidditch e in ultimo ho un mal di testa tremendo - si lamentò James.
Lily abbassò lo sguardo e prese a piangere senza un motivo valido.
James sospirò e trascinò la sedia affianco a lei.
La rossa gli posò la guancia sulla spalla.
-Mi dici perché piangi adesso?- chiese il moro accarezzandole i capelli pazientemente.
- Non lo so, forse per tutto, forse per niente, forse per troppe cose, non ne ho idea, sono così confusa- disse Lily massaggiandosi le tempie pulsanti.
- Tranquilla , sai che io non ti giudico - disse James all'orecchio della sua rossa.
- Mi sento così debole, ho paura- singhiozzò lei abbracciandolo.
- Paura di cosa?- chiese James.
- Siamo ad aprile , la scuola sta per finire e noi dovremo pensare a cosa fare dopo, non ci sarà più Silente a proteggerci, ce la dovremo cavare da soli-.
- Hai ragione, ma sai che io per te ci sarò sempre - Lily rivide il giorno del suo matrimonio riflesso nella sfera .
- Davvero?-.
- Lils, che stai mettendo in dubbio la mia parola?- ghignò e le diede un bacio sulla tempia. Lily lo abbracciò e James affondò il viso nel incavo del collo della sua amata rossa. Lily prese a baciargli il collo e lui ghignó affondandole una mano nei capelli.
- Lily, mi vuoi mordere il collo? non sei mica un serpente - disse James ridacchiando.
- Sei un genio! - urlò Lily staccandosi. Madama Prince la guardò male intimandole di fare silenzio.
- Perché sarei un genio? - chiese James sottovoce mentre la bibliotecaria andava a riperdere posto oltre al tavolo situato all'ingresso della biblioteca. Lily ripensò al sogno in cui erano apparsi sia Mary che i suoi genitori : basta un dente di basilisco .
- Basilisco! - esclamò sottovoce Lily. Gli prese il viso e gli diede un bacio a stampo prima di alzarsi e scappare dalla biblioteca con un sorriso da orecchio ad orecchio. Entrò nell'ufficio di Lumacrono senza nemmeno bussare.
- Professore, le posso fare una domanda importantissima? - chiese Lily quando il mago capì chi era entrato nello studio.
- Signorina Evans, di solito si busserebbe - disse il professore.
- Mi perdoni, mi può per favore dire dove posso trovare un dente di basilisco? - chiese Lily sedendosi a bersagliera sulla sedia di velluto blu davanti alla cattedra di quercia.
- Perché? - chiese il professore congiungendo le mani e alzando un sopracciglio.
- Ho trovato un modo per liberare le anime - disse Lily alzandosi di scatto e battendo le mani euforica sul banco del professor Lumacorno.
- Con un dente di serpente sproporzionato? - chiese Lumacorno sconcertato.
- Strano lo so, ma un paio di mesi fa ho fatto un sogno: c'era Mary McDonald che mi diceva che mi sarebbe bastato un dente di basilisco dopo aver trovato il medaglione e io mi sono fatta due calcoli, ho letto molto sui denti di questi serpenti e ho capito che sono capaci di trafiggere qualsiasi cosa esistente in questo mondo - cominciò a raccontare Lily torturandosi le mani in grembo.
- Forse ho qualcosa, ma non ne sono sicuro - disse Lumacorno alzandosi e andando verso gli scaffali ripieni di schifose creature tenute in colorate pozioni. Si alzò sulle punte per arrivare ad uno scaffale particolarmente alto.
- Trovato! - esclamò Lumacorno prendendo un vasetto ripieno di una sostanza blu acquamarina. Lily saltò in piedi esultante. Prese il contenitore.
- Grazie professore, non la ringrazierò mai abbastanza - Lily corse fuori dall'ufficio. La rossa entrò in sala comune dove trovò il settimo anno di Grifondoro al gran completo.
-Ragazzi.... ho capito... come - Lily ansimava a causa della lunga corsa di quasi sette piani.
-Esprimiti, Lily - disse Sirius che si teneva a debita distanza da Marlene.
- Voi ancora non avete fatto pace? - chiese la ragazza.
- No, finchè lei non ammetterà di aver baciato Remus - disse lui incrociando le braccia e guardando attentamente la bionda.
-Ma non l'ho fatto apposta, smettitela! - Marlene scoppiò a piangere con le mani sul viso.
- Sirius stai esagerando! - sibilò Remus.
- Tu non hai il diritto di parlare! Taci! -strilló Emmeline alzandosi e fronteggiandolo con la sua statura da miss.altissima.
- Ragazzi, non litigate ho una splendida notizia da darvi - disse Lily mettendosi tra i due.
-Hai una mazza che possa dargli in testa?- chiese Emmeline.
- No -.
- E allora quale sarebbe la buona notizia ?- chiese Sirius incrociando le braccia.
- Ho trovato un modo per liberare le anime- tutti la guardarono come per chiedere conferma di quello che avevano sentito, tutti tranne Marlene che continuava a piangere senza quasi respirare.
Lily si i ginocchiò sul tappelo, si sfilò il medaglione dal collo e cacciò dalla tasca la zanna di basilisco.
- COME FAI AD AVERE UNA ZANNA DI BASILISCO?! - urlò James, sin da piccolo aveva sempre avuto una certa fobia per gli oggetti appuntiti e quella zanna, oh, quella zanna era più che appuntitta, sembrava una lama di rasoio.
- Cosa ti fa credere che una zanna di basilisco possa rompere quella specie di prigione retrò? - chiese Sirius sarcastico, da quando aveva "rotto" con Marlene era diventato ingestibile, non gli importava di niente, beveva, fumava, insomma, era anche peggio del periodo a.M ( avanti Marlene).
- Ho letto che è in grado di squarciare qualsiasi matriale, e mi sono detta: perchè non provare? - fece la rossa alzando le spalle.
-Beh, come dicono i babbani: tentar non nuoce - disse Alice.
Lily impugnò la zanna come se fosse un pugnale e poi vi infilzò con violenza la pietra verde.
Una crepa nel vetro, una luce bianca e poi il caos: figure viola con un alone nero attorno che vagavano senza pace urlando e piangendo come nei sogni o meglio, negli incubi di Lily.
La rossa strisció fino a James con il forte vento che le sferzava il viso e le faceva svolazzare i capelli.
Lui la strinse con fare protettivo.
Poi un urlo che proveniva da Marlene.
La bionda si aggrappó ad un bracciolo del divano per non essere risucchiata dal ciclone d'anime.
Molló la presa, ma prontamente, Sirius si stese verso di lei e le afferrò un gomito portandosela sopra.
- Penso che qualcuno debba andare ad aprire l'entrata - disse Frank.
Remus sorprese tutti e si alzó correndo come un fulmine verso l'ingresso della sala comune.
Aprì il ritratto e le anime uscirono con un ultimo sonoro strillo agghiacciante e liberatorio.
- Grazie - balbettò Marlene ancora aggrappata alla maglietta di Sirius.
Lui si scansò feddamnete.
L'entrata si aprì nuovamente e ne entrò una ragazza bionda tutta malconcia reggendosi al telaio della "porta".
- MARY! - strillarono tutte le ragazze saltandole addosso: Lily urlava gli eventi degli ultimi mesi, Marlene piangeva ancora più forte, Emmeline non era da meno e Alice ancora poco e sarebbe svenuta.
- Ciao ragazze!- disse lei. - Certo che la buca potevate farla un pò meno profonda, c'ho messo venti minuti per risalire - aggiunse togliendosi un po'di terra dalla testa.
Anche i ragazzi si alzarono.
Sirius si fiondó subito ad abbracciarla, i due avevano avuto da sempre una bellissima amicizia.
Mary rise.
- Tu non puoi capire quanto mi sei mancata - disse Sirius prendendola in braccio mentre lei protestava.
Marlene scappó dalla sala.
- Sirius, vai da lei, basta fare i bambini! - urlò James non potendone più di quella commedia. - Anche voi due - disse accennando a Emmeline e Remus-.
- Io vorrei sapere una cosa- disse Lily. - Cosa ne volevano fare delle anime?-.
- un'anima senza cervello è più facile da governare e raggirare e voleva creare una specie di esercito di anime - spiegò Mary.
-Che cosa orribile - squittì Peter.
-Già, ma ora siamo tutti qui, ed è questo l'importante - disse la bionda sorridendo e posando un braccio sulle spalle di Alice e l'altro su quelle di Lily.
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