James, are you? [✅]
James quel giorno era più che propenso a dire tutto a Lily, tutto cosa? Tutto quello che provava per lei, era pronto anche a morire pur di provare il sapore delle labbra intoccabili della rossa più bella del castello.
Sapeva dov' era, in biblioteca come ogni venerdì, alle 15:34, era un pó stalker? Naturalmente sì.
Stava camminando per un corridoio quando sentì una voce spiacevolmente famigliare.
- Ehi, Potter -.
- Cosa vuoi Odol?- chiese James senza voltarsi e continuando a tirare dritto.
- Ai miei tempi era maleducato non guardare la gente negli occhi quando questa ti parlava, vale anche adesso o sono rimasto indietro?- chiese lui.
- Tu non sei una persona, tu sei un mostro - disse James fissandolo finalmente negli occhi scuri.
-Potrei prosciugare ogni singola gocciolina del sangue che hai in corpo, ma non posso, sai troppe cose e se io ti dessi l' immortalità... Ti uccideró direttamente - decretó cacciando i canini mentre la luce rossa gli annaspava negli occhi.
- Pensi che non combatteró?- disse James guardandolo con sfida, avrebbe dovuto avere paura, ma nel suo sangue ribolliva solo rabbia.
- Così si ma se io... - pronunciò una formula in latino e James cominciò a restringersi, cercò di mandarlo in quel paese, ma dalla sua bocca uscì solo: " gne gne ", si guardò le mani cicciottele da neonato.
- Così piccolo e indifeso...- Malum si bloccò quando sentì dei passi di corsa provenire dalle scale. Sembrò accorgersi solo allora che in quel castello non erano soli e che erano appena le tre di pomeriggio.
- Per mille canini, non finisce qua Potter, Stanne certo - James per tutta risposta prese ad urlare.
Il vampiro sparì e al suo posto, sulla rampa di scale opposta, apparve Lily affannata.
James tentò di chiamarla.
- Ga ga, gne gne, tata - che cosa orribile gli era capitata.
- Un bambino? - chiese Lily avvicinandosi cautamente.
"Lily sbrigati che mi si sta congelando il sedere " pensò James.
- Ma tu da dove spunti?- chiese Lily prendendolo un braccio mentre gli solleticava il naso.
" Lily sono io!"
- Bu bu -.
- Quanto sei adorabile - sospirò la rossa.
James per la frustrazione prese a piangere, da piccoli era molto più difficile controllare le emozioni.
- Non piangere- disse Lily cullandolo e dandogli un bacio sulla fronte, James si calmó all' istante.
Quella ragazza doveva pur riconoscerlo da qualcosa, ma certo, gli occhi.
James si coprì gli occhietti con le manine cicciottelle.
Lily lo guardò bene scansandogli le dita paffute.
- Santa Statua della Libertà, James, sei tu?- disse lei quasi mollandolo per lo stupore.
" ma che sei matta?" - gu gu- protestò lui.
- Si, scusa scusa, ma chi ti ha ridotto così?-
" Malum, Malum " - Ruru ruru -.
- Non capisco, meglio che ti porti da Silente - disse la rossa.
James fu sopraffatto dalla stanchezza e si addormentò contro il petto di Lily.
Lily lo guardava intenerita, era dolcissimo.
- Confetti alle mandorle - sussurró davanti al gargoyle, quello saltò di lato mostrandole una lunga scala magica.
Cominciò a salire lentamente i gradini per non svegliare James.
Accennó a due leggeri colpi sulla porta e quando Silente le diede il consenso di entrare lei si fece avanti.
- Lily, cosa succede?- chiese il preside.
Non era solo c' erano anche un uomo e una donna: lei era molto riccia, i capelli corvini e gli occhi maledettamente simili a quelli di James, l' uomo era alto e snello, aveva gli occhiali in bilico sul naso , i capelli spettinatissimi e gli occhi azzurri.
Lily si accorse che quelli erano i coniugi Potter, quei giorni degli auror stavano perlustrando il castello in cerca di qualcosa che potesse spiegare le innaturali morti e i genitori di James erano degli auror.
Si spicció a nascondere James dietro alla schiena, come facevano i personaggi dei cartoni animati babbani, menomale che era così piccolo.
- Ehm... Adesso ha da fare, torno magari più tardi - disse lei facendo slittare il suo sguardo per la stanza.
- Non preoccuparti cara, dimmi pure - la invitò Silente sorridendo allegramente.
Lily guardò i Potter che la scrutavano a loro volta con attenzione come se già la conoscessero.
- Dorea, lei deve essere la ragazza di cui ci parla così spesso James - disse il signor Potter sorridendo in una maniera molto simile a quella del figlio.
La donna ghignó, a Lily sembrava di vedere James versione femminile.
- Veramente preside mi sembra opportuno tornare più tardi, ho una punizione con la McGranitt - disse Lily prendendo una scusa al volo.
James da dietro starnutì e lei fece finta di avere un attacco di tosse per coprire il rumore incredibilmente esilarante.
I presenti la guardarono confusi.
- Cosa ha combinato signorina?- chiese Silente.
- Mi hanno trovata nella sezione proibita, colpa di Sirius, storia lunga, ciao - e se ne andó correndo come una matta. Avrebbe aspettato la sera, intanto avrebbe dato la notizia ai Malandrini.
- Ragazzi! - esclamò entrando in dormitorio facendo sbattere la porta al muro.
Tutti i presenti sobbalzarono.
- Lily, santo Godric, tu e James mi farete morire di infarto un giorno di questi.... Quel coso cos' è?- Sirius accennó al baby James che ridacchiava tra le braccia della rossa guardando la polvere che turbinava nell' aria.
- Questo coso è James- disse lei.
- COSA?! - urlarono Sirius, Remus e Peter in coro.
- Non so, l' ho ritrovato così, volevo dirlo a Silente ma lui è con i genitori di James e...- Lily parlava tutto d' un fiato.
- Calma - disse Remus.
James prese a piangere.
- Che c'è?- chiese Lily dolcemente sedendosi sul letto di Remus e cullando James come avrebbe fatto una mamma con il suo bebè.
James si dimenava e le tirava la maglietta.
Sirius allungò una leggera gomitata a Remus sorridendo complice, lui rimase serio e si sedette accanto alla rossa.
- Forse ha fame - azzardò.
- E cosa gli do da mangiare?- chiese Lily.
- Sirius, vai in cucina e torna con un biberon, latte caldo, non troppo, temperatura ambiente riscaldato in acqua tiepida....- cominciò Remus.
- ehi ehi ehi, calmo amico, non mi ricordo nemmeno il mio nome figurati una cosa del genere - disse lui.
- Allora aiuta Lily, ci vado io- disse lui scocciato correndo fuori.
- E come?- gli urló dietro Sirius.
- Inventati qualcosa!- gridò in risposta Remus.
- Ti pesa?- chiese Sirius.
- Un pó - confessò Lily.
Sirius prese con delicatezza James.
- James, aspettiamo quel cretino di Lunastorta e poi mangi - disse Sirius cullandolo per tutta la stanza.
Remus arrivò dopo dieci minuti con un biberon stretto in mano.
Cercò di infilare la tettarella in bocca a James ma quello strilló e prese a tirare di nuovo la maglietta di Lily.
- Forse era abituato a prendere il latte da seno - disse Lily cullandolo disperata.
- Vai allora- disse Sirius.
- Sir, non funziona così, serve una vera madre per allattare un bambino - spiegò Lily arrossendo.
- E allora come facciamo?-.
- L' unico modo è chiedere alla madre di James finché è ancora al castello - disse Sirius.
-Non funziona co... - ma i tre erano già fuggiti via con James.
- Dorea!- urló Sirius sventolando una mano. La donna si voltó e sorrise ampiamente.
- Tesoro! - strilló abbracciandolo forte.
- Dorea, c' è stato un problema con James - disse Sirius .
- Che cosa ha combinato sta volta?- chiese il signor Potter scuotendo la testa sconfitto.
- Lui niente, ma...- e Lily mostrò il piccolo imbronciato.
Dorea si coprì la bocca con le mani.
- Oh Priscilla, ma che gli è successo?- chiese.
- Ba ba!- disse James illuminandosi e stendendo le bracciette verso di lei.
- Piccolino - disse la madre prendendolo e coccolandolo mentre lui le tirava i capelli ridendo.
- Non riusciamo a dargli da magiare - spiegò Lily.
- Questo è un problema, l' ho allattato io fino ai due anni - disse Dorea guardando preoccupata il figlio.
- Lily, quanto potrebbe volerci per una pozione invecchiate?- chiese Sirius.
- Dipende di quanti anni dobbiamo farlo invecchiare - disse Lily massaggiandosi il mento. - Stando ai calcoli... Due mesi - disse lei.
- Due mesi?! Questo coso non resiste nemmeno tre ore senza svuotare le cucine, figurati due mesi!- esclamò Sirius prendendola per le spalle.
- A cuccia, troveremo un modo, per la pozione lascia fare a me , lo diciamo a Silente e ....-.
- Non è questo il problema, fra tre settimane abbiamo la seconda partita di Quidditch - Sirius respirava affannosamente.
- Questo è un problema, forse esiste una formulala inversa, ma io me la cavo in pozioni non in incantesimi, quello esperto è James -.
- Lilian Marie Evans -.
- chiamami un' altra volta Lilian e ti faccio male - disse Lily battendogli l' indice sul petto.
- James però puó farlo-.
- Sai come dice " io può tutto "-.
- Corri in biblioteca, donna!- esclamò Sirius.
- Maschilista fallito! - urló Lily.
- Prendi James-.
Lily tornò in dietro, prese James e diede un calcio a Sirius prima di correre verso la biblioteca.
Molti sospiravano vedendo James che rideva mentre Lily schivava gente.
Arrivata in biblioteca si lasciò calmare dal meraviglioso odore della pergamena.
Cominciamo la ricerca.... Si disse affondando in un libro che trattava di vecchie maledizioni.
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