Are you scared,Evans?{✅}

- Morta - disse Silente prendendo il polso della ragazza.
Le ragazze del dormitorio del sesto anno di Tassorrosso, erano a piangere e tremare in un angolo.
James andò accanto alla ragazza morta in un bagno di sangue sul letto.
Scostò i capelli castano chiaro dal collo e vide due profondi segni.

- Vampiro- disse a bassa voce.
La McGranitt barcollò e Silente la resse per impedirle di cadere a terra.
I Malandrini si avvicinarono e rabbrividirono a quell' orribile morso e una ragazza amica della malcapitata produsse un urlo straziante e si accoccolaó alla spalla di un altra che piangeva in silenzio.

- Ma allora non è morta- disse Sirius.

- Si, ha preso male la vena danneggiando la trachea respiratoria, era affamato e ha fatto in fretta- disse James alzandosi e fissando tutti i presenti con occhi seri.

- James - disse Remus.
James lo fissó.
Remus gli porse un pezzo di carta trovata nella mano chiusa a pugno della vittima.
James la prese.
"Hi omnes debent mori".
Era latino, era davvero così antico Malum?

- Latino - disse Remus.
Il preside sfilò la carta dalle mani di James.

- Devono morire tutti - lesse Silente.

- Karol McRoss, giusto?- chiese Lumacorno scansando un ciuffo di capelli dal viso della morta.
Le ragazze nell' angolo annuirono ammutolite.

- Famiglia babbana- disse la McGranitt tremante.

- Oh no, Lily!- strilló James in preda al panico.

- Professor Lumacorno, corra al dormitorio della sua casa e faccia andare tutti gli studenti nella Sala Grande, professoressa Sprite, lei resti qui è faccia la stessa cosa, proffesor Vitious dai Corvonero e io dai Grifondoro - disse la donna e fece cenno a James e gli altri di seguirla.

- James, scommetto che sta bene - cercò di rassicurarlo Sirius mentre correvano dietro alla McGranitt.

- Lo spero per quella faccia da morto - disse James stringendo i pugni.
Arrivarono alla torre e James preoccupato com' era, riuscì persino a superare lo scivolo che prima erano le scale che portavano al domitorio di Lily.
Aprì la porta.
Tutte si svegliarono e sobbalzarono sui materassi alzandosi le coperte fin sopra al petto.
James venne bersagliato da : spazzole, scarpe, vestiti, trucco, libri, pennelli, penne d' oca pergamene, persino reggiseni e altre mille cose.

- Sono io!- urló James facendo placare il fuoco di effetti personali.

- Potter, che cosa ci fai tu qui!?- urlò Lily nell' oscurità.
James le si avvicinò e studiò il collo della rossa fino all' arrivo della McGranitt e degli altri ragazzi.

- Andate tutte nella Sala Grande, signorina Evans e signorina Prewett state sempre in gruppo con i ragazzi e le altre- disse la McGrunitt
Lily ad un certo punto strilló mentre stavano percorrendo in silenzio un corridoio.
James la fissò turbato.
A Lily tremavano le gambe e fissava un muro.
Sulla parete c' era scritto con il sangue: " Hoc est in sanguimen ita ut Evans".

- Cosa c' è scritto Evans?- chiese James prendendola per spalle.

- Questo è sangue sporco come il tuo Evans - disse Lily in un fil di voce.
Il cuore di James saltò in gola.

- Tranquilla, stammi sempre vicina - disse James cercando di sembrare tranquillo.
Lily se ne stava attaccata a tremare e ansimare al braccio di James e lui le accarezzava la testa non staccando gli occhi dalla fine del corridoio. La rossa aveva sempre pensato ad Hogwarts come l'unico posto sicuro al mondo, ma in quel momento avrebbe dato tutto per starsene a casa sua raggomitolata sotto le coperte, con la sola compagnia del letto vuoto di Petunia.
Andarono nella Sala Grande e trovarono il pavimento cosparso di sacchi a pelo.

- James, rimani vicino a Lily e... Lily non muoverti dal tuo sacco a pelo- disse Silente indicando due sacchi a pelo.

- Ragazzi, io dormo con Evans - disse James ai  Malandrini.

- OK, noi proteggiamo le altre pulzelle - disse Sirius tirandosi indietro i capelli.
James e Lily si stesero in due sacchi a peli vicini.
Alle due e quaranta di mattina ancora i due non accennavano a volersi addormentare.

- Potter - mormorò Lily.

- Si?-.
La mano della rossa si intrecciò nella sua.

- Quel messaggio, ho ancora i brividi - disse Lily a bassa voce.

- Posso fare qualcosa per farti tranquillizzare?- chiese James.
Lily esito un po'

- Posso dormire con te?- chiese lei imbarazzata.
James arrossí e ringraziò il buio silenziosamente.

- Va bene - disse James.
Lily si infilò nel sacco a pelo e si accoccoló al petto di James.
Lui la strinse esitante e sprofondò con il viso nei capelli rossi di lei.

- C'è la mezza luna- mormorò Lily .
James alzò gli occhi sul soffitto incantato.
La luna emanava una meravigliosa luce argentea.

- Hai paura Evans?- chiese James.

- La paura è solo un sentimento che parte dall' istinto Potter-.

- E con questo?-.

- Non lo so, volevo solo specificare - disse la rossa fissando il cielo stellato con una mano sullo stomaco e l' altra dietro alla testa.
James le circondò il bacino con le braccia e le posò la testa sul petto.
Lily prese ad accarezzargli i capelli con delicatezza.

- Comunque sì, ho paura Potter - mormorò Lily.

- Scommetto che ti senti anche sola- disse James con un mezzo sorriso, stringendola.

- Non stavamo parlando di questo- disse Lily.
James sorrise, quella ragazza si sentiva tremendamente incompresa, le serviva qualcuno di speciale, qualcuno in grado di capirla veramente, James si immaginò al posto di quella  persona, consolare la ragazza della sua vita, farla ridere, tirarle su il morale e amarla di un amore ricambiato.

- Va bene, ho capito- disse James sorridendo e si girò da un lato dandole le spalle.

- Che cosa hai capito?- chiese Lily.

- Buonanotte Evans- disse James sempre sorridendo.

- OK, ma cosa hai capito?- chiese Lily

- 'Notte Evans - ripeté James.

- Potter, e dai!- disse lei vagamente divertita.

- Non lo dico -.
Lily lo fece girare sulla schiena e gli salì a cavalcioni sul bacino fermando gli i polsi.

- Allora?- chiese lei alzando un sopracciglio.
Anche nella flebile luce delle stelle e e della luna si riuscivano a vedere i due immensi occhi verdi della ragazza che brillavano allegri nel buio.

- Tu e Malum state insieme?- chiese James per sviare il discorso.

- No, era solo un bacio Potter, non una questione di stato -.

- Dii la verità, volevi passare la notte con lui- disse James cercando di sorridere e di non far sentire la nota piccata nella sua voce.

- Veramente ero curiosa - disse Lily arrossendo lievemente.
James sorrise , la prese per i fianchi e la adagió nel caldo del sacco a pelo per poi stendersi sopra di lei reggendosi sui gomiti.

- Sei molto bella- disse James accrezzandole uno zigomo.

- Nah - disse lei distogliendo lo sguardo dagli occhi di lui.
James prese a farle il solletico e Lily scoppiò a ridere.

- Signorina Evans, signor Potter, smettetela immediatamente - disse la McGranitt arrivando saltando corpi qua e là.

- Suvvia professoressa, sono ragazzi - li difese Silente arrivando piano vicino alla professoressa.

- Questo non li autorizza a ridere in questo modo o a dormire nello stesso sacco a pelo!- disse la McGranitt.

- Signor Potter ad ogni modo è ora del suo turno di ispezione come Caposcuola- disse.

- Anche il mio allora, sono Caposcuola anche io- protestò Lily mentre James usciva dal sacco a pelo.

- È più sicuro per te rimanere qui - disse Silente.

- No! -ribatté Lily.

- La tengo d' occhio io - disse James.
Silente e la professoressa si fissarono per poco, non sapendo bene che cosa fare

- Va bene, ma attento James - disse il preside.
I due andarono verso il portone della Sala Grande e uscirono nel corridoio nero e pieno di spifferi.
La luna era alta nel cielo scuro e i gufi tubavano cupi.

- Potter, ho l' impressione di essere osservata - disse Lily guardandosi intorno.

- Stammi vicina - disse James.
Il moro percepiva qualcosa, una presenza non esattamente rassicurante.
James prese la mano di Lily.
Lei la strattonò via e lo fissò.

- che sia chiaro Potter, domani sarà tutto come prima, non è cambiato nulla tra noi- disse lei.
James la guardò per un po' con sguardo vuoto.

- Ma certo - disse e tirò dritto.

- Abbiamo ancora un corridoio da perlustrare, non possiamo tornare in Sala Grande- disse Lily mette James la trascinava per il corridoio che portava alla sala per un polso.

- Io ho da finire la perlustrazione, tu va dormire e se hai paura abbraccia Remus- disse James freddamente.

- Ti sei offeso per prima? - chiese Lily addolcendosi un pó.

- No! E non fare quella faccia da ragazzina dispiaciuta che con me non attacca, mi odi, va bè, non me ne importa niente di te, vai adesso- James era uscito di testa, era arrabbiato con Lily, arrabbiato sì, ma non avrebbe mai alzato le mani su di lei, l' amava troppo.

- Potter -  mormoró lei sconvolta.

- Potter non ci sarà più per te, Evans, da oggi sei sola- disse James.
Si incamminò verso il fondo del corridoio.

Lily si sentiva incredibilmente in colpa, ne era sicuro, aveva visto gli occhi, quando era triste luccicavano sempre di più.
James si costrinse a guardare avanti e non voltarsi, era difficile. Sentiva gli occhi della rossa ancora puntati sulla schiena.

- Fai attenzione - disse Lily e poi James la sentì rientrare a passo lento nella Sala Grande.
Verso le cinque e tre quarti di mattina James rientrò nella Sala Grande e trovò Lily addormentata nel suo sacco a pelo abbracciata alla sua felpa da Quidditch.
Si sedette accanto a lei e prese ad accarezzarle i capelli rossi.
Sospirò e poi le cinse di nuovo il bacino con le braccia.

- Ci sei ancora allora - disse ad un tratto Lily voltandosi.

- Dipende da te - disse James e poi poggiò la testa.
Lily gli tolse gli occhiali e gli scansò il ciuffo.

- O da tutti e due - sussurró all' orecchio del moro.

Buonsalve
Terzo capitolo, spero che ci piaccia, se ci piace mettete un like e se volete un commento, io ne sono felice.
Che dite? Li faccio mettere insieme nel prossimo o devo aspettare e rendere le vostre attese talmente snervanti da far si che abbiate bisogno di uno psicologo?
By Isabelle_Potter_

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