Capitolo 6
"Quindi ragazzi, non dovete mai e poi mai farvi scoprire dal vostro umano" continuò a ripetere quell'angelo della professoressa; sarà la decima volta.
Non stavo seguendo per niente la lezione... Il mio unico pensiero in quel momento era di farmi perdonare dal biondino e di prendere il numero di Logan.
"Miney mi stai ascoltando?" chiese la prof.
"Si" mentii.
"Sai che non è permesso dire bugie qui" ribadì lei.
"Ok, non le stavo dando ascolto. Contenta ora?" chiesi retoricamente alzandomi ed uscendo dall'aula; non ero mai stata una fan della scuola.
Appena aprii la porta, ritrovai difronte a me lo sguardo severo di Pietruzzo.
"La lezione era noiosa" mi giustificai, incrociando le braccia al petto.
"Come devo fare con te Miney. DIMMI COME?!" gridò spazientito.
Abbassai il capo mortificata.
"Vai dal tuo amichetto" disse dopo un po'.
"Cosa?" chiesi incredula.
"Muoviti prima che cambi idea" disse con un pizzico di negligenza.
Scappai da scuola e iniziai a vagare tra quelle nuvole in cerca di una mappa.
Dopo qualche minuto, ne trovai una.
Inserire nome e cognome
Digitai il nome, ma il cognome non lo ricordavo.
Aspetta... Come lo aveva chiamato San Pietro? Shimt? No. Smith? No
"SCHMIDT MINEY, SCHMIDT"
"GRAZIE"
Inserii anche il cognome e, dopo aver dato un'occhiata a quella lista di circa 100 ragazzi, restringendo il campo con informazioni secondarie, riuscii a trovarlo.
Inserii quella specie di via, ovvero 'Nuvola 1203, Schmidt 201' sul cellulare e, grazie a Paradise maps, riuscii dopo circa un quarto d'ora, a trovare la casa di quello scemo.
Bussai e mi venne aperto da un uomo di mezza età, alto più o meno quanto Kendall.
"Salve... Cerco Kendall Schmidt. È qui?" chiesi.
"Mio nipote? Si è qui, in camera sua. Prego accomodati" rispose cordialmente lo zio, facendomi strada.
"Kendall hai visite" gridò lui.
"Arrivo" rispose il biondo.
Dopo qualche istante, comparve 'occhi verdi'.
Appena mi vide, la sua faccia divenne cupa.
"Vi lascio soli" ci informò lo zio, andandosene in un'altra stanza.
"Cosa vuoi?" chiese.
"Fare pace con te" risposi, allungando la mano; ma lui non ricambiò, anzi mise le sue in tasca.
"Dai Kendall" quasi lo pregai "Non era mia intenzione risponderti male" mi giustificai.
Lui roteò gli occhi, sbruffò e alla fine mi strinse la mano.
"Perdonata, ma guai a te la prossima volta" mi avvertii.
"Grazie Ken" esultai abbracciandolo.
"Ken?" chiese sorridendo divertito.
"Si... È il tuo nuovo soprannome" risposi scombinandogli i capelli.
"Ehi" si lamentò ridendo "Devo darti un soprannome anche io" continuò.
"Ho un nome troppo corto per avere un soprannome" gli feci notare.
"Tappa" disse.
"Cosa?" domandai.
"Tappa... Il tuo soprannome sarà Tappa"
"Perché?" domandai nuovamente.
"Io sono un metro e ottanta... Tu si e no uno e cinquanta" constatò ridendo.
"Sono uno e sessantacinque" bofonchiai.
"Sto scherzando, Tappa" disse il burlone.
"Trovami un altro soprannome"
"Nana" rispose prontamente.
Sbruffai.
"Mi dai il numero di Logan?" chiesi dopo un po'.
"Ecco qua" disse porgendomi un biglietto.
Salvai il numero sul cellulare con 'Log'.
"Anche a lui hai dato un soprannome?" chiese Kendlal sbirciando.
Annuii.
"Noi lo chiamavamo Logie Bear" disse serio.
Lo guardai per qualche secondo e poi scoppiai a ridere, credendo fosse una battuta, ma Kendall non mosse un ciglio.
"Sul serio?" chiesi stupida, cessando la mia risata.
"Lo chiamava così la mamma... Noi lo abbiamo scoperto e per prenderlo in giro, spesso usavamo questo diminutivo" spiegò.
Logie Bear
Mi morsi il labbro sorridendo: effettivamente quelle dannate fossette lo rendevano un cucciolo tanto tenero, per non parlare dei suoi occhioni e...
"Nana ci sei?" chiese Ken sventolando una mano difronte la mia faccia.
"Oh ehm, si" risposi ricomponendomi.
"A che stavi pensando?"
"A nulla" balbettai arrossendo.
"Dai dillo al tuo Ken" mi pregò guardandomi supplichevole.
"A una persona" risposi vagamente.
"Chi?" chiese ancora.
Si beccò un'occhiataccia atroce dalla sottoscritta.
"Ok, non vuoi dirmelo"
"Io ora vado... La mia missione con Logie Bear" risi "Sta per iniziare"
"Va bene... Ci vediamo"
Salutai anche lo zio e me ne tornai a casa.
Guardai il suo profilo su 'WingApp'... Mi era stati detto che era compatibile con 'WhatsApp' degli umani.
La sua foto di profilo era molto molto molto tumblr: lui seduto su una specie di muretto con lo sguardo perso a pensare all'infinito manco fosse Leopardi.
Lo stato ero molto chiaro: fuck everyone 🚫
In quel momento era online.
Decisi di mettere un'immagine di profilo: fotografai le mie ali...
Ok, forse anche io sono un po' tumblr
Come stato scrissi semplicemente: I'm an angel in the sky ☁🌈☁
Mi feci coraggio, e la conversazione iniziò.
#SpazioAutrice#
Dopo mesi e mesi, ho deciso di aggiornare questa storia, semplicemente perché non sto avendo ispirazione per le altre :)...
Forse questo capitolo è un po' corto, ma almeno ho aggiornato XD.
Le conversazioni saranno composte dalle foto come quella che vedete alla fine del capitolo.
~SleepwalkerH
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top