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PVESMERALDA

Sono in sella ad una ducati rossa e alla guida c'è il mio salvatore,Cullen.

Aspetta cos'ho appena detto??? Ho appena detto la parola mio in un discorso che facevo io?
No, no impossibile.
Cullen non è mio, poi ha già una ragazza ed è felice così, quindi perché dovrebbe essere mio??

Forse perché ti piace...

Cosaaaaa??? No, no. Lui non mi piace,non mi può piacere, insomma è Cullen!!!

Ne sei sicura?

Certo che si, ma che domande fai?

Bah, sarà.

Già.

Sono immersa nei miei pensieri quando ad un certo punto la moto si ferma, mi guardo in giro e noto che siamo davanti ad un gelateria, scendo dalla moto insieme a lui e lo guardo confusa
- cosa ci facciamo qui?-
- perché ho voglia di gelato, tu no?- dice saltellando come un bambino, cosa che mi fa scoppiare in una risata sfrenata.

Anche lui si mette a ridere però ad un certo punto si ferma e mi fissa.
-perché mi guardi così?-
- perché ha un bel suono la tua risata. - dice questo ed io rimango a bocca aperta, non mi aspettavo nulla del genere, e in men che non si dica sono diventata rossa come il pomodoro, dio odio questa parte di me.

Perché devo arrossire? perché devo sempre sembrare un pomodoro?
Uffa, abbasso lo sguardo e gli sorrido, ma è un sorriso vero, di quelli che non si fanno tutti i giorni, ma di quelli che si conservano per le occasioni o meglio, persone speciali.

Ci avviamo dentro il negozio quando ad un certo punto mi prende la mano, ed io mi irrigidiscono subito.
Perché deve prendermi la mano quando ha una fidanzata? E perché poi deve prendere proprio la MIA mano???!!!

Faccio finta di nulla e tolgo subito la mia mano dalla sua presa, poi mi giro dalla sua parte e faccio un pò la bambina dicendo - io voglio il cono grande, con l'amarena e la cioccolata - dico saltellando, cosa che fa ridere molte persone.

Finalmente dopo 2 minuti buoni di fila ho il mio gelato.
- oh finalmente, eccoti- dico guardando il gelato e mangiandomelo con gli occhi.

Dopo due secondi mi decido e gli do la prima leccata, me lo gusto a pieno fino a quando non mi accorgo che Cullen mi sta fissando con un sorrisetto sul volto.
- che c'è?- gli domando con faccia strana
- nulla, e che non ti facevo così-
- così come?-
-così bambina-
- ehi, non sono una bambina- dico spingendolo da una spalla
- si invece,pure i bambini lí dentro si sono messi a ridere per la tua impazienza hahaah-
Lo guardo un attimo male ma poi mi aggrego anch'io alla sua risata.

Ad un certo punto si fa serio e mi guarda negli occhi, poi la bocca e piano piano si avvicina cosa che mi a battere il cuore all'impazzata e non né capisco il motivo.

- che fai?- dico con voce fredda
- hai del gelato vicino alla bocca- e così prende il fazzoletto e mi pulisce sempre guardandomi la bocca come se fosse la cosa che desidera di più al mondo.

Mi schiarisco la voce e lui si allontana subito, - vado un secondo in bagno - dico per poi alzarmi.
Uff che tensione regaz!

PVCULLEN

Le sue labbra, dio le sue labbra erano cosí vicine alle mie che potevo quasi sentirle.

Ho desiderato e desidero ardamente le sue labbra, credo che siano la cosa più perfetta che sia mai stata creata sulla faccia della terra.

Adesso è in bagno ed io sono qui a finire il mio cono al pistacchio, quando per sbaglio stringo troppo forte il cono e lo faccio cadere tutto per terra.
Mi chino per raccoglierlo con un fazzoletto quando noto la borsa di esmeralda per terra e dentro noto un piccolo quaderno che non ho mai visto,mi guardo in torno e ancora nessuna traccia di lei, allora decido di prenderlo e di dargli un'occhiata.

Lo prendo e sopra trovo scritto
"Appartiene a esmerlda, pensieri del giorno"

Sfoglio la prima pagina e ci trovo una data:

25/08/2015

"Spesso sorrideva anche quando era difficile trattenere le lacrime"

Ma la data è di quest'anno, prima che iniziasse la scuola... Giro un'altra pagina

31/08/2015

"La vita da una parte leva,d'altra da. Ma nel mio caso la frase si è fermata a metà"

Che cosa vuoi dire con queste parole esmeralda?? Eh? Perché dici queste cose?

Giro un'altra pagina:

3/09/2015

"Siamo nati per morire,
con un grido dentro che nessuno può sentire."

Esmeralda piccola, stai così male?
Stai davvero così tanto male?
Non credevo che potessi sentirti cosí, ma non temere piccola adesso ci sono io.

Sento un porta chiudersi, mi volto e vedo che é uscita dal bagno, mi affretto a chiudere il quaderno e a rimetterlo dentro la borsa, come se nulla fosse successo.

Mi raggiunge al tavolo ed io non posso fare a meno di guardarla, é così dannatamente bella che quando la guardi ti fa mancare il respiro e la cosa piú strabiliante è che lei non se né accorge minimamente.

Mi sorride, ma non è un sorriso vero, é uno dei suoi sorrisi" falsi" di quelli che fa sempre per nascondersi da qualcuno o da qualcosa.
Mi alzo, le afferro la mano e vado a pagare, sempre trascinandola per un braccio.

Usciamo fuori ed io tiro un sospiro di sollievo.
Mi volto e sul suo viso c'è un'espressione della classica persona che non capisce che cosa sia successo.

Mi avvicino a lei e la stringo forte a me come se non ci fosse un domani, prima lei è rigida ma poi poco a poco si rilassa e ricambia l'abbraccio.

- mi permetti di fare una cosa?- le sussurro all'orecchio cosa che la fa di nuovo irrigidire, mi sposto per guardarla dritta negli occhi e poi lei risponde - cosa?-
- permettimi di abbracciati ogni volta che ne ho voglia, ogni volta che noto che ne hai bisogno, ti prego permettimelo. -
Fa una faccia sorpresa ma poi senza rispondere mi abbraccia ancora più forte di prima, se è possibile.
- ok. Ma... La tua ragazza potrebbe prendersela ed io non voglio causarvi problemi - Mi dice guardandomi dritta negli occhi
- lei non é la mia ragazza! - dico in tono alterato. Si, ok è una bella ragazza e tutto ma non è la mia ragazza e mai lo sarà!
Uffa perché non vuole capirlo???

- ti ha chiamato amore...-
-lei non è la mia ragazza!- ripeto sempre più duro e arrabbiato, lei si zittisce e mi guarda dritto negli occhi.

Mi guarda un'ultima volta poi si volta e si incammina nella panchina a pochi passi da noi.
Io la seguo e poi mi siedo di fianco a lei.

Dopo un pò di silenzio decido di raccontarle tutto - lei non è la mia ragazza, è solo una ragazza che ho trovato in un bar poche sere fa e me la sono portata a letto, ma non è la mia ragazza. -
Dico questo senza avere il coraggio di guardarla negli occhi, non so perché ma ho paura di aver combinato un disastro.

Dopo un pò senza ricevere risposta mi volto e la guardo.
Si sta mordendo il labro così forte che per poco non sanguina e poi sul suo sguardo c'è un'espressione come di...schifo e questa cosa mi ha ferito, e non so il perché.

Alza lo sguardo e mi guarda, e nel suo sguardo leggo solo freddezza,vuoto, buio.

Non dice una parola e si reca dove ho parcheggiato la moto senza dirmi una parola, senza fare un gesto, nulla, ed io mi sento uno schifo, un rifiuto umano.

Dio esmerlda, mi fai sentire come un assassino, come se ti facessi schifo, come se la cosa che ho fatto ti abbia fatto cambiare opinione su di me.

Ti prego dimmi cosa stai pensando ...

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