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PVESMERALDA
Sono passate alcune settimane da quando Cullen e Domenico hanno litigato ma ancor'oggi non so il motivo.
Sono passate esattamente 3 settimane,21 giorni,504 ore da quando sono entrata in ospedale ed oggi è il giorno in cui dovrei togliere il gesso alla mano e sinceramente non riesco neanche a pensarci che devo tornare in quel posto che già mi sale l'ansia, il cuore comincia a battermi all'impazzata, la gola si secca ed inizio a tremare come una foglia
Ho paura di entrarci di nuovo, ho paura che questa volta da sola non c'é la possa fare.
Ho paura di non riuscire a superarla un'altra volta.
Lucas é dovuto ripartire per prendere la sua roba, ha deciso di trasferirsi qui, a Roma, da me. Ed io non posso esserne più felice anche se mi dispiace molto che debba lasciare tutta la sua vita là per stare con me. Ma a lui sembra non importare perché quando ho cercato di fargli cambiare idea lui mi ha risposto - la mia casa è la mia felicità è dove sei tu. -
In queste tre settimane sono successe alcune cose, Cullen mi ha aiutato a superare il mio attacco di panico, poi è arrivato Lucas e Cullen è come volatilizzato.
Poi ha litigato con Domenico ed infine non viene a scuola d'allora. Cosa gli sarà preso? Perché tutto d'un tratto è scomparso?
È passato dal darmi il tormento 24 su 24 a scomparire totalmente.
Bah i ragazzi sono parecchio strani.
Nelle ultime due settimane ho iniziato a prendere lezioni di danza e devo dire che mi piace molto e mi aiuta a controllare le mie emozioni.
Adesso sono cui nel mio solito posto a fumarmi la mia solita sigaretta ed aspettare che la campanella suoni.
Con Giulia,Luisa e Maria in queste settimane ci ho legato molto e anche lucas le trova molto simpatiche.
Sono immersa nei miei pensieri quando sento un rombo di un motore, e se non sbaglio dovrebbe essere quello di una ducati.
Mi volto,é come pensavo una ducati rosso accesso mi si presenta davanti.
Wow è bellissima, non vedo l'ora di iniziare di nuovo a guidare la mia piccola yahama verde.
Mi manca davvero tanto.
Alzo lo sguardo dalla moto per vedere chi la guida e mi ritrovo l'ultima persona che mi sarei mai aspettata di vedere, Cullen.
Dopo settimane finalmente ha deciso di degnarci della sua presenza?
Lo guardo ed è tremendamente sexy, ma questo non glielo dirò mai.
È vestito con una magliatte nera molto aderente e poi degli skinny neri strappati sulle ginocchia e per finire la sua solita bandana, ma questa volta la tiene in testa per domare i suoi ricci.
Distolgo subito lo sguardo perché non voglio che si accorga che lo stessi guardando, mi volto dalla parte opposta e noto che tutte le ragazze sono rimaste a bocca aperta.
Okay che è bello ma un contegno no?
Sembrano tutte delle cagne in calore, ma sarà?
Sbuffo e intanto finisco la mia cammel tanto desiderata.
PVCULLEN
È da un pò che non vengo a scuola, avevo bisogno di chiarirmi le idee e di riassettare i pensieri.
Oggi Esmerlda deve togliersi il gesso alla mano e come le ho promesso sarò io ad accompagnarla.
Io mantengo sempre le promesse anche se sono difficili da mantenere.
Sono appena arrivato a scuola e noto che tutte le ragazze mi stanno mangiando con gli occhi, in lontananza la vedo, è lí.
Con la testa girata dalla parte opposta della mia che fuma la sua benedetta sigaretta.
Non mi ha rivolto neanche uno sguardo, ed è questo che mi piace di lei, non è come le altre.
La guardo un attimo, mi prendo un minuto per guardarla.
Indossa una gonna a vita alta blu, ma non di quelle di pelle questa è morbida e le ricade appena sopra il ginocchio, poi indossa una maglia bianca di pizzo e sopra la giacca di pelle nere.
È bellissima nella sua semplicità, la guardo meglio e solo adesso noto che è dimagrita.
Perché esmerda? Perché non mangi? Perché devi complicare le cose ancor di più ?
E soprattutto perché mi devi far preoccupare?
Mi avvicino con il mio solito passo sicuro e deciso vado da lei.
PVESMERALDA
Sto dando l'ultimo tiro alla mia sigaretta quando sento una presenza dietro di me.
Non mi volto e la ingnoro.
- scusa hai da accendere?-
Dio, la sua voce, il suo profumo mi è inspiegabilmente mancato.
Mi volto con una lentezza disarmante e lo guardo negli occhi, dopo tanto tempo adesso posso farlo.
Spalanco gli occhi e vedo il suo solito ghigno divertito, un pó quel sorrisetto da play boy.
- si aspetta- e così lo cerco nella borsa ma come al solito non riesco a trovarlo.
Spazientita mi cade pure la borsa per terra e cosí si rovescia tutto.
- cazzo- dico frustata.
Mi abbasso a raccogliere le cose, ma una mano mi precede.
Mi volto a guardarlo e le nostre mani si sfiorato, i nostri occhi danzano una danza tutta loro e io non riesco a distogliere lo sguardo dal suo.
Mi sembra come se ci fosse un filo invisibile che lega i nostri sguardi e non ci fa staccare.
Una voce però mi fa immediatamente allontanare...
- Cullen, amore - guardo oltre le sue spalle e vedo una ragazza con i capelli rossi e gli occhi verde smeraldo chiamare Cullen.
È bellissima, e non mi stupisco affatto che abbia fatto colpo su Cullen, ma la sua vocina mi irrita altamente.
E come se ci fosse un quadro tutto pieno di colori allegri tipo il giallo,il rosso, il verde e poi tutto d'un tratto vedi una chiazza nera, è come un pugno nell'occhio.
Distolgono lo sguardo perché mi sento veramente inferiore a lei, lei ha tutto, io invece come al solito non ho nulla.
Raccolgo velocemente le mie cose, e do un'ultima occhiata a lui, il quale non ha smesso un secondo di guardarmi.
Distolgono subito lo sguardo e mi volto per andarmene, quando mi sento tirare per un gomito.
Mi volto e i nostri sguardi si incrociano ancora una volta, non dice nulla, non parla, non una singola sillaba, neanche un suono.
Sembra come se con lo sguardo mi volesse parlare, ma a me non basta.
Tolgo il mio braccio dalla sua presa e mi volto.
Dopo alcuni passi sento un forte rumore, mi giro di scatto e lo vedo prendere a pugni il cancello, faccio finta di nulla ed entro a scuola.
Alla fine a chi può importare di una come me?
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