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PVESMERALDA
Esco di casa e mi incammino per andare a scuola,metto le mie adorate auricolari.
La musica in questi anni è diventata una parte di me, se non c'è lei non ci sono io.
É diventata la mia unica ancora di salvezza da quando Mattew e la mia famiglia non ci sono più.
La musica, le parole in qualche modo mi aiutano ad andare avanti, mi aiutano a superare gli ostacoli ed i momenti duri.
Le parole cantata, urlate o anche semplicemente reppate hanno il potere di inquotermi forza e coraggio, mi danno un motivo per svegliarmi ogni giorno, mi danno la forza di provare ad andare avanti, anche se io avanti non ci vado più.
Sono quasi arrivata a scuola quando per sbaglio vado a sbattere contro qualcuno, alzo lo sguardo ed è Alex, un sorriso si impossessa involontariamente del mio viso.
- scusa- dico arrossendo
- ma ciao, oh non preoccuparti - dice con un sorriso che va da orecchio a orecchio
-tutto bene?- chiedo
- si si e tu? Oddio che hai fatto a quella mano? - dice in tono preoccupanto
- mi sono rotta il polso ma non è nulla di grave -
- mi dispiace, quanto tempo lo dovrai tenere?-
- tre settimane cazzo- dico sbuffando
- wow-
- già- dico in tono un pó triste
- senti che ne dici se per risollevarti il morale ti offrissi un buon cornetto alla cioccolata? Così magari ti ritorna il sorriso- dice facendo su e giú con le sopracciglia cosa che mi fa ridere
- Hahaha ma ti devo rivelare una cosa che ti stupirà- dico e lui corruga le sopracciglia non capendo.
Mi avvicino al suo orecchio e gli sussurro - non mi piace la cioccolata-
Lui ingoia molto rumorosamente, e i suoi occhi sono diventati più scuri.
Che cos'ho appena combinato?
-hahhahah- gli scoppio a ridere in faccia, perché diciamolo ha una faccia da salame in questo momento.
Lui sembra come risvegliato e tutto serio e fiero dice -allora lo prenderai alla crema -
- okay capo - detto questo ci mettiamo a ridere tutte e due.
Ci dirigiamo nel bar di fronte la scuola cosa che non avevo mai notato in queste settimane.
Entriamo ancora ridendo, e devo dire che il bar è proprio carino, è tipo stile americano,mi piace.
- che ne dici se tu prendi un tavolo ed io invece ordino?-
- ok capo- e di nuovo lui scoppia in una risata.
Non l'avrei mai immaginato di trovarmi così bene con questo ragazzo, magari potrebbe nascere veramente una bella amicizia,magari...
Individuo un tavolo che è proprio in mezzo alla sala, mi siedo e mi guardo attorno, c'è gente che studia, chi invece prende al volo un caffè e scappa via, chi invece parla con qualche amica/o e poi c'è la gente che controlla il proprio cellulare.
A proposito di cellulare io è da ieri che non ci guardo, lo estraggono dalla borsa e noto più di 100 chiamate e messaggi da parte della ragazze.
Dio ieri c'era la festa ed io mi sono dimenticata di andarci, mando subito un messaggio alle ragazze dicendo:
Ragazze scusate se non sono venuta e che mi sono fatta male il polso ed ero in ospedale. Scusate ci vediamo dopo :*
Invio il messaggio e proprio adesso vedo Alex che con un vassoio cerca di portare tutto quello che ha ordinato.
Sembra davvero un clown in bilico su filo hahha fa morire.
Scoppio a ridere e lui - ridi ridi vorrei vedere te al mio posto- dice in maniera scocciata ma dopo un pó ride anche lui.
- ma quanta roba hai preso?- dico incredula dalla quantità di cibo che mi si presenta davanti.
Ha preso due brioches alla crema, due bomboloni, due spremute, un caffè e un cappuccino.
A solo vedere tutto questo cibo mi viene da vomitare, la mattina non sono abituata a mangiare perché dopo mi sento male, ma siccome ieri sera non ho cenato mangio qualcosina adesso per non svenire in classe.
Prendo il mio cornetto alla crema e lo addendo - dio che buono mmm-
Lui spalanca gli occhi e fa - ti ecciti solo per un cornetto? -
- ehy ! è il più buon cornetto che abbia mai mangiato - dico facendo la finta offesa.
Lui inizia a farmi il solletico e per poco non mi ribalto dalla sedia
- ahhahahha ba - ahahha sta-
Dopo qualche altro secondo di tortura finalmente ha smesso, mi asciugo gli occhi, perché sono scappate due- tre lacrime per aver riso molto, mi volto e noto che Cullen è proprio qui, davanti a noi con la mascella contratta ed gli occhi che se potrebbero incenerirebbero chiunque.
Io gli sorrido come per salutarlo e poi punto un dito contro Alex - non farlo mai più sennò ti castro ti avviso. -
Detto questo è sbiancato, è diventato peggio di un lenzuolo bianco ed io scoppio di nuovo a ridere, lui mi fa sempre ridere o in modo o nell'altro riesce a farmi dimenticare per un secondo chi sono e che cos'ho fatto, riesce a cancellare per un minuto, un secondo tutto il male che c'è dentro di me.
- non ti farò mai arrabbiare promesso- dice mettendo una mano sul cuore come per suggellare la promessa fatta.
- senti andiamo? Sta per suonare la campanella- dissi un pò scocciata
- si certo - ci alziamo e usciamo fuori, Cullen non ha smesso un secondo di fissarmi e questa cosa un pó mi disturba ma dopo ieri proverò a dargli una possibilità, se lo merita.
- ehy scusa mi sono dimenticata, quanto ti devo per la colazione?-
-ma scherzi? Non mi devi nulla-
-sicuro? -
-sicurissimo-
- allora grazie - dissi sorridendo
- figurati- disse per poi abbracciarmi cosa che io ricambiai.
Un colpo di tosse ci fece allontanare, mi volto e vedo Cullen.
Dio, perché deve fare sempre così??
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