13
Continuo a camminare quando sento che qualcuno mi tira per un gomito, mi fermo ma tengo lo sguardo basso perché non voglio che mi veda piangere, non voglio che mi veda un'altra volta fragile e scoperta dalle mie mille armature.
Mi volto e lui è lì, di nuovo.
Ogni volta lui è sempre lì ma io non capisco il motivo.
Perché dovrebbe stare sempre dietro ad una come me quando avrebbe di meglio da fare con qualche sua "Amica" ?
Perché ha passato tutto il pomeriggio con me? E Perché adesso è di nuovo qui a cercare di recuperare qualcosa, che alla fine non c'è mai stato.
- guardami- dice in tono molto duro, io lo ignoro e continuo a guardare per terra.
- cazzo guardami- dice urlando.
Alzo lo sguardo e lo vedo molto serio e molto arrabbiato.
- perché cazzo di motivo mi hai detto quelle cose? - dice guardandomi negli occhi, ma non sono del solito colore di sempre adesso sono diventati di un blu scuro, quasi nero e questa cosa mi provoca una sorta di brivido.
Ma adesso è lui quello arrabbiato? È lui che si è offeso per avergli detto solo la verità?
- perché non è vero? -
- ma cosa cazzo, cosa? -
- mi hai portata a casa tua solo per farmi venire a letto con te, pensi davvero che io sia come una delle tue amichette? Pensi davvero che io sarei salita a casa tua e avrei fatto sesso con te? No dai Cullen dimmelo, forza su. Lo credevi veramente? -
Le parole che gli ho appena finito di urlare in faccia sono stati peggio di uno schiaffo per lui, ha spalancato gli occhi ed è impallidito.
- ma che cazzo hai capito eh?
Io ti ho solamente portato a casa mia non per portati a letto cazzo, non me ne forte nulla di quello ma perché volevo farti svagare un pò, volevo semplicemente che tu per una volta non pensassi a tutto ciò che ti affligge. Ed io, sai, sono stato così stupido da portati qui solo per farti passare un pó di tempo in armonia. - disse questo e tornò indietro senza dire una parola.
Dio ma che cazzo ho fatto ?
Ma come ho fatto ad essere così stupida? Come ho potuto?
Che palle!!!!!!!
Torno indietro e mi metto a correre come non ho mai fatto prima d'ora.
L'ho quasi raggiunto quando lo vedo che sta tirando un pugno al muro, corro più veloce ed in pochi secondi sono vicino a lui.
Lo stringo da dietro e lui all'inizio si irrigidisce ma poi si rilassa.
-scusami- gli dico in un sussurro quasi poco udibile ma so che lui è riuscito a sentirlo perché mi ha stretto la mano.
Si volta, mi guarda e sul viso ha un bellissimo sorriso.
- vieni andiamo - afferro la sua mano ma lui sussulta.
Mi fermo e lui si blocca corrugando le sopracciglia.
- che c'é?- mi dice
- hai la mano che ti sanguina, mi dispiace davvero tanto -
Dico abbassando lo sguardo, lui mi mette due dita sotto il mento ( ormai è diventata un'abitudine ) e i nostri sguardi si incrociano per la millionesima volta oggi.
- smettila, non è nulla dico davvero. -
Dice in tono serio ma dolce.
Gli prendo la mano "sana" anche a lui ed entriamo dentro casa.
Wow, ha una casa bellissima, non è gigante ma non è neppure piccola.
È abbinata con dei mobili di colore nero e bianco, è una casa molto moderna.
Sulle pareti sono presenti alcune foto di lui quando era piccolino, altre invece era con una ragazza e la teneva per mano, in altre ancora era con Adriano e Domenico oppure con la sua band.
Nella foto con la ragazza ha un sorriso vero e spontaneo, sembra che sia davvero molto felice, invece nelle altre non è lo stesso sorriso, non ha lo stesso sguardo sereno e intenso, nelle altre foto sembra un pó spento.
Chi è questa ragazza? E adesso dov'è?
- ti piacciono?- sobbalzo alla sua voce, ancora non mi ci sono abituata, le mie guance si colorano di un rosso accesso, mi sembra come se fossi stata beccata a rubare qualcosa ma invece guardavo solo.
Annuisco con la testa e continuo a guardare le foto nel più religioso silenzio possibile.
Sento ad un certo punto qualcuno stringermi da dietro, e quel qualcuno è lui.
É sempre lui.
È peggio di una cicca, ti si attacca addosso ed è impossibile scrollartela di dosso.
Sorrido,un'altra volta.
Abbasso lo sguardo alla sue mani che mi abbracciano da dietro e solo adesso mi ricordo della mano sanguinante.
Gli afferro piano la mano e ci soffio sopra.
- hai una cassetta del pronto soccorso?- chiedo un pò timida?! Ma che cazzo?! Io non sono una ragazza timida e per quale motivo lo sto diventando adesso?
-si in bagno perché? -
- dov'é il bagno? -
- prima porta a destra perché?-
Non rispondo e gli prendo la mano, lo porto dentro il bagno e lo faccio sedere sulla tavoletta del water.
Vicino al lavandino, per terra ho trovato la cassetta, la prendo e dentro di essa trovo tutto il necessario.
Prendo il disinfettante per disinfettare la ferita, poi prendo una garza con la quale gli copro la ferita e tutta la mano.
Lui intanto continua a guardarmi, non riesce a togliermi gli occhi di dosso e questa cosa mi mette un pó di ansia.
- ecco finito- gli dico con un lieve sorriso
- grazie, ma dove hai imparato a farle?-
- mia madre era un'infermiera -
- come era?-
Cazzo, cazzo, cazzo e adesso cosa gli dico?
Non posso raccontargli tutta la mia storia, non posso farlo, non adesso non qui, non con lui.
Io non ci riesco, il bagno sta diventando più piccolo e l'aria inizia ad essere pesante, esco dal bagno e vado davanti ad una finestra aperta per respirare meglio.
Mi manca l'aria.
PVCULLEN
Non capisco perché cazzo ha detto che sua mamma ERA un'infermiera, perché adesso non lo é piú? E lei dov'è adesso?
Esmeralda è uscita dal bagno, credo che si sia pentita di avermi confidato questa cosa, la rincorro e la vedo davanti alla finestra, che cerca di prendere un pó d'aria.
L'abbraccio da dietro e lei si gira e si butta tra le mie braccia e si mette a piangere.
- shh piccola shh, ci sono io. Adesso starai bene , te lo prometto.- detto questo mi stringe più forte a se, rimaniamo un pó di tempo in questa posizione quando la prendo a mò di sposa e la porto in camera mia.
La faccio sdraiare sul letto ed io mi tolgo la maglia, rimango a petto nudo, Esmeralda tra le mie braccia è crollata e adesso dorme.
Dio sembra così tranquilla quando dorme, sembra come se per un istante lei stia bene quando invece non è cosí.
Le tolgo quelle cazzo di calze che oggi mi hanno fatto incazzare all'inverosimile ma devo dire che però le stanno molto bene.
Le tolgo le calze a la felpa enorme e gli infilo la maglia che mi sino appena tolto, così almeno dormirà con il mio profumo.
Mi metto sotto le coperte anch'io e la trascino sul mio petto, la faccio sdraiare su di me e la tengo stretta fra le mie braccia, almeno per stanotte...
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