Capitolo 9: You Were Right

Lysabeth P.O.V
Durante la lezione mi annoio.

<<Professoressa posso andare in bagno? >> chiedo senza dare importanza a ciò che sta spiegando.

<<Va bene signorina Walker, ma faccia in fretta>>.

Senza acoltare mi dirigo verso il bagno. Inizio a sentire in lontananza una ragazza che parla.

<<Oh, piccolo sei stato bravissimo...>>.

Quelle parole provengono dal bagno, presa dalla curiosità entro di soppiatto, apro la porta in modo cauto e in punta di piedi vado davanti alla porta del bagno da cui provengono le parole della ragazza.

<<Lo so che sono bravo.>>, una voce familiare pronuncia quella frase, con un orgoglio che solo una persona può avere.

Non ci posso credere, anzi, non ci voglio credere; Austin aveva ragione, ragione su tutto.

Justin non è il ragazzo dolce che ha cercato di fingersi, non è neanche un ragazzo serio. Justin è solo come tutyi gli altri, gli interessa solo il sesso, nient'altro, niente sentimenti, né emozioni. Forse per lui siamo solo oggetti, siamo il tramite del suo piacere, nulla di più che qualcosa di utile per essere usate.

La porta si apre e Justin spalanca gli occhi. Guardo Justin mentre aspetto una sua spiegazione, niente; non si decide a parlare. Con una sbuffa mi volto, li lascio stare e corro in classe mentre le lacrime mi rigano le guance.

Entrata in classe tengo la testa china verso il basso, mentre il cappuccio mi copre la fronte e una buona parte degli occhi.

Oggi indosso una felpa blu lunga con le rifiniture bianche, un top grigio e un paio di jeans a vita alta. Le vans nere non sono molto abbinate, ma adesso poco importa.

Arrivata al posto Austin nota subito che sto piangendo ma non dice niente a nessuno. Non mi vuole mettere in imbarazzo e quindi mi sussurra nell'orecchio.

<<Ammazzo chi ti ha ridotta così>>.

Mi calmo un po' per le sue dolci parole, ma continuo a piangere. Anche Annah si è accorta, la professoressa è uscita dalla classe e lei è corsa subito da me. Entrambi mi stanno chiedendo spiegazioni, ma fra un singhiozzo e l'altro poche parole mi escono dalla bocca.

<<Justin, era in bagno...>> la mia voce è insicura e tremolante.

Vedo Annah correre in bagno, mentre Austin mi abbracciava chiedendomi di più.

Austin P.O.V
Continuo a chiederle spiegazioni mentre lei continua a singhiozzare, si calma un po' dopo che la abbraccio, ma io voglio sapere chi l'ha ridotta così.

Lei non si merita di soffrire, è una ragazza stupenda e io cercherò sempre di proteggerla, anche se lei non sarà d'accordo; io continuerò ad amarla.

Lysabeth comincia a spiegare, mentre la rabbia inzia a salire, sto perdendo il lume della ragione.

Quando pronuncia quel nome irritante, Justin, mi vengono i brividi e non riesco a contenermi. Mi alzo di scatto dalla sedia e con passo veloce e pesante mi dirigo in bagno.

Vedo Lysa che mi corre dietro, la prendo per mano e ci andiamo insieme.

Justin P.O.V
Sento la porta sbattere e vedo Annah entrare, mi sta urlando contro.

<<Sei un coglione! Non ti puoi permettere di far del male così alla gente, tu non te ne accorgi ma Lysa sta male per colpa tua, tu devi sempre soddisfare il tuo bisogno ma non capisci che se ti prendi un impegno con altre persone lo devi mantenere!>>.

Le parole di Annah sono molto chiare, secondo lei, io sto facendo del male a Lysa.

<<Cazzo me ne frega di quella bimba, non ho mica scelto io di farla innamorare di me.>>.

Le parole mi escono di bocca, in quel preciso istante entrano in bagno Austin e Lysa.

Mi ha sentito, la vedo accasciarsi a terra, portandosi le ginocchia sul petto, piangendo.

Cosa cazzo ho fatto.

Sono un coglione, un grande pezzo di merda.
Sto per chiederle scusa ma Austin mi interrompe prima.

<<Giuro che ti ammazzo.>> mi dice prima di tirarmi un pugno.

La mia vista è un po' offuscata per il forte colpo, Austin è un ragazzo molto grande e va spesso in palestra, sapevo che mettersi contro di lui non sarebbe stata una buona idea, ma in quel momento non son consapevole di quello che sto per fare.

Mi riprendo e rispondo ad Austin, gli sto per tirare un pugno quando una professoressa entra nel bagno.

Divide me da Austin e porta Lysa a lavarsi la faccia. Annah continua a guardarmi con disprezzo mentre la bionda che era nel bagno con me è già scappata. Portano me e Austin dal preside, mentre mi danno una busta per il ghiaccio da mettere sulla guancia.

Mentre il preside parla non esito ad ascoltarlo.
Ciò che dice non m'importa, adesso posso solo pensare a Lysa, lei sta male per colpa mia solo perché non riesco a trattenere il mio essere puttaniere. Si è vero lo sono, ma devo smettere, non posso più far soffrire la mia piccola.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top