Capitolo 5: Looks Can Be Deceiving

Lysabeth P.O.V
Al cambio d'ora ero rimasta seduta e chiesi ad Annah cosa sapesse su quel ragazzo.

<<Justin mi ha detto che ha avuto un paio di corsi con lui, poi lo hanno espulso dall' università per due volte, adesso deve rifarli ancora...>> disse con un tono di voce sottile.

<<Sai come mai sia stato espulso?>>

<<Beh non so molto, so solo che ha picchiato una ragazza, insomma, io lo eviterei...>> concluse dicendomi.

La porta si aprì e la professoressa Xu, di cinese, richiamò l'attenzione. Si sedette sulla sedia della cattedra e aprì il libro a pagina 186.

<<Signorina Smith, venga alla lavagna.>> disse la Professoressa.

Guardai Annah mentre si incamminava verso la lavagna, ha uno stile tutto suo. I jeans che lasciano intravedere le caviglie per i risvoltini e le all-star alte bordò, mentre sopra una camicetta blu jeans con un cardigan bianco con allacciato solo il primo bottone. È la classica ragazza gentile ed educata, simpatica e solare, l'amica che tutti vorrebbero e che io ho la fortuna di avere.

<<Adesso basta ragazzi! Mi avete stancato! Ma è possibile che con voi non si riesca a fare lezione? Forza, prendete le vostre cose e andate in fondo alla classe, oggi si cambiano i posti!>> urlò la professoressa facendomi tornare alla realtà.

Feci come detto, e andai in fondo alla classe, non mi voglio spostare da Annah, è l'unica persona che conosco in questa università.

<<Walker si metta accanto ad Anderson, ultima fila>>.

Fatico un po' nel capire chi potesse essere Anderson, poi vedo una figura maschile dai capelli mori e gli occhi verdi andare verso il mio posto.
Lo guardo bene e mi accorgo che era proprio il ragazzo che l'ora prima mi stava fissando.
Perfetto, l'unica persona che avrei voluto evitare la ho accanto. Presi le mie cose e andai verso il banco, arrivata buttai il mio Eastpack nero per terra e mi sedetti sulla sedia di peso.

<<Che entusiasmo.>> disse il moro.

<<Che spiritoso.>> ribattei io un po' scocciata.

<<Oh, permalosa, piacere Austin>> allungò la mano.

<<Lysabeth>>.

Parlammo per tutta la lezione, avevo paura però a chiedergli della sua prima espulsione per aver aggredito una ragazza, quindi evitai l'argomento. Gli dissi che mi piaceva il Basket-Ball e la Formula 1, e soprattutto i videogiochi, mentre lui ne rimase stupito.

<<Però non sono molto brava con il basket...>> dissi.

<<Emh, e se ti insegnassi io? Solo se ti va...>> mi disse arrossendo un pò.

Austin P.O.V
Quanta speranza nelle mie parole, ho voglia di stare con lei, ho voglia di farla sorridere, farla ridere; perché ne ho bisogno io. Ne ho bisogno dal momento che l'ho vista, non ho mai guardato una persona così ammirevolmente. Credo di essermi innamorato, può sembrare banale, ma mi affascina.

<<Okay, se a te non da fastidio io accetterei..m>> disse lei sorridendo e forse con un filo di preoccupazione.

<<Bene, domani al campo di basket, verso le 15:30 va bene?>>

<<Emh, non so se riesco ad arrivare in tempo, con lo skate non vado molto veloce...>> ammise lei.

<<Vengo a prenderti in moto se per te va bene?>>

<<Oh, non sapevo andassi in moto. Mi posso fidare vero? Sennò mi faccio portare da mio fratello che ha anche lui la moto. Si dai, mi faccio portare da lui così non ti disturbo ancora di più.>> mi disse.

No, voglio venire a prenderti io, voglio andare veloce in modo da far stringere le tue braccia attorno a me, voglio sentirti sulla mia schiena, io ti voglio.

<<Oh okay, comunque non disturbavi.>> dissi facendole l'occhiolino.

Lysabeth P.O.V
Finì la frase e mi fece l'occhiolino. Cosa voleva significare? Che mi avrebbe fatto uno scherzo e non si sarebbe presentato? O che solamente era felice per domani? Non lo so, ma domani mi presenterò. Mi sta simpatico, mi sbagliavo sul suo conto.

È appena suonata la campanella e vedo Annah venirmi incontro con passo veloce e preoccupato, mi prese per un braccio e mi tirò ad un angolo della stanza.

<<Ti ha minacciata? Ti vuole picchiare? Perché gli sorridevi? Te l'ho già detto è un cattivo ragazzo; lascialo stare, evitalo!>> disse con aria preoccupata.

<<Annah ti sbagli, è un ragazzo molto gentile, è stato molto carino con me e domani ci rivedremo; mi insegna insegna giocare a Basket-Ball.>>

Mentre lo dissi usai un tono rassicurante, e vidi subito negli occhi di Annah meno preoccupazione, era più calma.

<<Io non mi fiderei, ma scegli tu con chi stare, non sono cose che mi riguardano>> sorrise mentre mi mise una mano sulla spalla.

Le ore seguenti di scuola passarono e tornai a casa. Entrata a casa portai lo zaino in camera mia, mi tolsi le scarpe e mi dirisi verso la cucina. La fame non arrivava, quindi decisi di mangiare solo una mela. Mia mamma ovviamente non era d'accordo ma feci finta di niente.

Pensavo ad Annah, a Justin ed a Austin. Ci piace la stessa persona, non può accadere, sembra andare tutto bene fino a quando la mia migliore amica si innamora del ragazzo che mi piace. In più Justin è come se fosse bipolare, cambia troppo spesso d'umore e questo mi spaventa. Ed infine, Austin, il quale solo l'idea mi spaventa, ma l'apparenza inganna, infatti è una brava persona e inizio a credere che avesse i suoi buoni motivi per aver picchiato quella ragazza.

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