Capitolo 12: Present

Lysabeth P.O.V
Siamo ormai arrivati. Apro a porta dopo aver girato le chiavi nella serratura, entrati le appoggio sul comodino. Dopo essere andata a togliermi le scarpe ed essermi messa le mie adorate pantofole, mi sdraio sul divano.

Finalmente oggi è Venerdì e domani non c'è stata scuola.

Mentre guardo "Gravity Falls" ripenso alla giornata di oggi. È stato divertente, la play station, la pizza, le risate... era tutto perfetto; lo sarebbe stato ancora di più se però al posto di Austin ci fosse stato Justin.

La sigla scorreva sul televisore.

<<Hai intenzione di far passare tutti i nomi o ti decidi a cambiar canale?>> dice Mike ridendo.

<<Scusa, mi ero un attimo distratta>> dico cambiando canale.

<<Lascia su li!>> urla lui quando vede Spongebob.

Che bambinone.

<<Non credi di essere un pò grande per queste cose?>> dico ridendo, non mi risponde, mi fa solo una linguaccia.

<<Infatile>> dico.

Lui continua a guardare il televisore, come se non mi avesse sentito.

<<Lysa tesoro vieni ad apparecchiare.>> urla mamma.

Mi alzai dal divano e mio fratello corre subito a prendere il telecomando.
Stavo guardando "Home" ma a lui non interessa come film, essendo poco da persone mature quali io non sono.

[...]

Dopo aver finito di sparecchiare vado in camera mia, prendo il cellulare, premo il tasto di accensione ma non da segni di vita.

Corro da Mike, glielo dico, lui provò in tutti i modi per farlo funzionare, ma niente, non si accende.

<<Credo proprio tu debba andare da mamma...>> dice sconsolato.

Chino il capo e riprendo il cellulare che adesso mi appare solo come una "fonte di guai".
Vado da mamma, ha appena riattaccato la cornetta del telefono. Ha un mega sorriso stampato in viso. Le mostro il cellulare che non si accende rassegnata.

<<Non fa niente tesoro, ne compriamo uno nuovo va bene?>> dice con modo premuroso.

<<Oh, wow, non mi aspettavo una bella reazione... mi devi dire qualcosa per caso?>>.
Sono seriamente preoccupata. Seriamente.

<<Tuo padre torna domani, gli hanno dato il week-end libero>>.

Sono così felice, corro da Mike, dopo averglielo riferito lo abbraccio. È da un mese che non vedo mio padre, sono talmente emozionata da non stare nella pelle.

Penso che avremmo potuto vedere il Gran Premio insieme, oggi c'erano state le prove libere ma non le avevo viste.

Singapore, la gara che domenica mi guarderò seduta sul divano con mio padre.

Mi è sempre piaciuto come circuito, Vettel ha vinto molte volte e bei ricordi raffiorano in me. Vinceremo anche questa volta, ce la faremo.

Dopo aver passato la serata è ormai l'una circa, vado a dormire.
Nessun "Not Afraid" o suono fastidioso mi sveglia quella mattina, solo la luce che entra dalla finestra. Sono felice, vado in bagno e mi lavo la faccia, raccolgo i capelli in un cucù e vado in salotto.

Si sentì un urlo.
Proveniva dal salotto, sono io che sto urlando, urlando di gioia. Mio padre è li, in piedi che sorride. Gli corro incontro e lo abbraccio, lui cottraccambia stringendomi ancora più forte. Da quanto tempo che volevo sentire le sue braccia attorno a me, che mi stringevano e la sua voce che mi sussurrava "Ti voglio bene".
Sono così contenta.

<<Mi sei mancata tantissimo tesoro mio.>> mi dice quasi emozionato. <<Anche tu...>>.

<<Ho una sorpresa per te Lysa, vieni>>.

Lo seguo fino in cucina, c'è una maglia con il numero 5 con i colori della bandiera tedesca. "Vettel" c'è scritto. È appoggiata sul tavolo con un fiocco rosso.

<<Non ci credo! La maglia che volevo.>> dico esterefatta.
Desideravo quella maglia da mesi, ma in ogni negozio Ferrari erano esaurite.

Lo abbraccio di nuovo continuando a sussurrare "Grazie".

Spazio Autrice:
Salve gentahh
Scusate per l'inattività ma le verifiche mi stanno riempiendo le giornate e non voglio prendere 4.

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