■CHAPTER SEVEN■

Entriamo in un parco giochi difronte alla scuola e subito i due bambini corrono verso lo scivolo ridendo, mentre io e i ragazzi rimaniamo indietro.
Mi sembra di essere un muro tra i due che continuano ad evitare di parlarsi o anche solo di incrociare gli sguardi. Decido di lasciarli da soli, quindi sorrido ad Ethan che mi guarda confuso per poi correre verso Catherine e Cameron che stanno salendo le scalette dello scivolo proprio in questo momento.
<<Hey Selle! Vieni a giocare con noi?>> Urla Cam salutandomi con la mano.
<<Si. Arrivo>> Urlo a mia volta. Ma per la mia solita fortuna finisco per scivolare sull'unica pozzanghera di tutto il parco cadendo di culo sulla pozzanghera stessa.
<<Sel? Stai bene?>> Chiede Ethan preoccupato raggiungendomi correndo.
<<Si si tranquillo>> Rispondo alzandomi da terra, i miei occhi incontrano quelli di Sebastian che mi sta guardando preoccupato, distolgo lo sguardo con una smorfia di disgusto. Come può pensare che mi interessi quello che prova dopo quello che ha fatto.
<<Stai davvero bene?>> Mi domanda di nuovo il mio migliore amico.
<<Si, ho solo le mutande fradice>> Rispondo facendolo ridere <<Hei non si ride degli amici in difficoltà>> Strillo mollandogli un pugno sul petto.
<<Seb vieni a giocare>> Grida Catherine mentre scende lo scivolo <<Anche tu Ethan>>.
<<Arriviamo>> Risponde suo fratello sorridendole e iniziando a camminare verso di lei.
Io ed Ethan lo seguiamo a ruota.
Per un po giochiamo con i bambini e sembra quasi di essere tornati ai vecchi tempi, ma i continui gesti velati di imbarazzo dei due ragazzi rende difficile dimenticare quello che è realmente accaduto.
<<Cam è tardi, dobbiamo tornare a casa>> Esclama Ethan richiamando il fratello con una mano.
<<Fratellone possiamo andare a casa con Sebastian?>> Domanda il piccolino guardandolo con quei suoi bellissimi occhioni.
Ethan si gira verso di me, ma invece di incrociare il mio sguardo lo vedo puntare i suoi occhi su un punto sopra la mia spalla.
<<Per me non c'è problema>> Esclama una voce dietro di me. Mi volto verso Craig che mi guarda dall'alto del suo metro e ottanta e non posso far altro che ricambiare la sua occhiata con un'occhiataccia del tipo "Vorrei che dal cielo cadesse un fulmine che ti paralizzi lì su quel pezzo di erba su cui stai camminando dannata testa di cazzo".
<<Va bene allora>> Si arrende Ethan sorridendo al fratellino che gli salta addosso circondandogli i fianchi con le minuscole braccine. 
Così tutti insieme torniamo all'auto di Sebastian che dopo averla aperta fa salire dietro Catherine seguita subito dopo da Cameron. Guardo il mio migliore amico chiedendomi che intenzioni abbia e quando lo vedo tirare la maniglia della portiera posteriore capisco che toccherà a me il posto davanti con Sebastian.

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