Surprise
<< Ciao Beommie!!>> Esclamò, il mio ragazzo dall'altra parte del telefono.
<<Ciao a te...>> Dissi con voce sussurrata mentre, sulle mie labbra si formò un sorriso nostalgico.
<<Indovina un po' dove sono?>> Mi chiese ridacchiando.
<< Non mi dire, sei al cat café.>> Risposi, sapendo bene quanto amasse quelle creaturine.
<< Sbagliato, Orsetto! >> Esclamò di nuovo con voce cantilenante.
<< Allora dove?>> Gli chiesi incuriosito.
<< Guarda la foto che ti ho mandato.>> Disse in tono divertito; allontanai il telefono dal mio orecchio e, andai sulla sua chat.
<< Scusa da quanto sei lì?>> Gli chiesi leggermente preso dal panico.
<< Sono appena sceso..>> Rispose ridendo.
<< Mi vieni a prendere?>> Domandò di nuovo.
<< Certo! Arriviamo!!>> Dissi frettolosamente, staccando il telefono.
Poi, andai in garage e presi le chiavi di una macchina.
<<Hyung! Vieni presto!!>> Urlai impaziente e, poco dopo Soobin era già lì; ancora mezzo addormentato che, si grattava la testolina confusamente.
<< In tutto ciò non ho ancora capito cos'è successo...>> Mormorò.
<< Il mio ragazzo é qui... Cioè in stazione. >> Gli risposi in preda al panico.
<<Ah adesso capisco... Scusa ho ancora un po' di sonno. Ma sei sicuro che quella la sai guidare?>> Chiese infine, indicando le chiavi di un fuori strada.
<< Vedi sono talmente agitato da, non sapere nemmeno che macchina sto prendendo.>> Risposi, ridacchiando istericamente.
<< Vuoi fare bella figura? Tuo zio aveva una Ferrari d'epoca fra la sua collezione d'auto.... magari...>>
<<No Hyungie...Kai é una persona semplice, non gl'interessano quelle cose.>> Lo interruppi.
<< Una macchina normale c'è?>> Gli chiesi.
<<Si, tranquillo...>> Disse, prendendo le chiavi di un'altra macchina e, mi portò accanto ad un maggiolino rosso fiammante; prendemmo posto e, partimmo.
Di giorno, quella stessa strada che avevo percorso appena tre giorni prima per arrivare in quella che ora è la mia casa, mi sembrava meno spaventosa; ma restava comunque inquietante.
Sembrava che, la foresta sapesse e nascondesse dei segreti.
Mi sentivo messo in soggezione dalla natura.
Pare strano dirlo, ma é così.
Un quarto d'ora dopo, eravamo in stazione e lui era lì; girato di spalle, sicuramente con aria annoiata.
<<Niiing!>> Urlai, correndogli incontro; si girò e gli saltai letteralmente addosso.
Ero felice? Si, da morire.
Ma allo stesso tempo, la situazione si sarebbe complicata e non di poco.
<< Orsetto! >> Esclamò, tirandomi la guancia.
Ci stringemmo in un abbraccio; forse il più bello che abbia mai ricevuto da lui.
<< Mi sei mancato tantissimo...>> Mi disse all'orecchio.
<< Anche tu.>>
Dopodiché, ci staccammo e gli presentai Soobinie.
<< Hai fatto colazione?>> Gli chiesi mentre salivamo ancora in macchina.
<<No, speravo di poterla fare insieme a te.>> Rispose mettendo il broncio.
<<Allora andiamo in paese, io e Soobin abbiamo bisogno di un caffè.>> Gli dissi, accarezzandogli i capelli.
Dopo un paio d'intoppi a causa delle numerose buche che si erano formate nel terreno, siamo riusciti a raggiungere il paesello.
C'era molta gente in piazza, decisamente più del solito; ma non riuscivo a capire cosa fosse successo.
Sembravano spaventati e agitati.
Incuriosito, mi avvicinai per capire cosa fosse successo e, in quel momento realizzai con sommo terrore che il sogno fatto la notte prima, forse era un'esperienza reale; la statua del lupo, era veramente sparita.
<< É colpa del forestiero...>> Borbottò un vecchio signore, indicandomi col dito.
<< Allora la leggenda é reale.>> Disse l'altro anziano sempre guardandomi in malo modo.
Mi avvicinai ancora più curioso di prima.
<< Scusate, non ho potuto far a meno di sentire visto che parlavate del sottoscritto. Cos'è successo?>> Domandai ai due vecchietti, cercando di non risultare troppo acido.
<< Ragazzo, la statua del fondatore é sparita. Questo significa che alla luna piena succederà un disastro inimmaginabile.>> Mi spiegò il nonnetto con tono quasi funereo.
<< In che senso?>> Chiesi di nuovo, non capendo assolutamente ciò che stava dicendo.
<< Sei capitato nella tana dei Lupi, ragazzo. Faresti meglio a non uscire di casa la settimana prossima altrimenti ti troverà e verrà a prenderti.>> Rispose.
Chi verrà a prendermi?
Ero sempre più confuso.
Più parlavo con quell'anziano signore, più numerose erano le domande che mi ponevo ogni volta che mi rispondeva.
Il nonnetto, mi diede una strana collana e mi disse di non toglierla per nessun motivo se, ci tenevo alla mia libertà.
Lo ringraziai e, raggiunsi di nuovo Soobin e Kai che, nel frattempo stavano chiaccherando mentre mangiavano e bevevano il caffè.
Gli diedi un bacino sulla guancia e, mi misi seduto accanto a loro.
<< Allora che ti ha detto il vecchio?>> Mi chiese Binie, ridacchiando.
<< Che qualcuno ha rubato la statua.>> Gli risposi pragmaticamente; non volevo coinvolgere Kai in questa storia, pensavo che non avrebbe capito.
<< Accidenti. Che forza bestiale deve avere il ladro.>> Disse ridacchiando.
Ci lanciammo uno sguardo piuttosto complice e risi a mia volta; nel mio caso, più per non piangere.
<< Piccino, quanto tempo ti fermerai qui?>> Gli chiesi in tono dolce.
<< Penso un paio di giorni, Hyungie. Poi devo tornare a scuola...>> Rispose in tono triste.
<< Non preoccuparti, puoi tornare comunque durante il prossimo weekend.>> Lo consolai.
<<Ora pensiamo a passare il tempo insieme.>> Gli dissi, abbracciandolo.
<<Va bene, Hyung.>> Mi sorrise, poi lo riempii di bacini.
Finita la nostra colazione, la seconda per l'esattezza, decidemmo di andare in giro come il giorno prima. Questa volta del "mitico" Yeoncoso non c'era traccia.
Meglio così, non ho voglia di umiliarlo ancora davanti a tutti.
Ma, incrociammo più volte uno strano individuo dai modi di fare inquietanti; era incappucciato, perciò non riuscii mai a capire chi fosse. Non si avvicinò mai a noi, ma sentivo che ci stava fissando in modo prepotente.
Decisi di non dire nulla per il momento, non volevo mettere in agitazione Kai.
Una volta tornati in macchina, il mio ragazzo si addormentò stanco per il lungo viaggio e la passeggiata.
<< Lo hai visto anche tu vero?>> Domandai sommessamente a Soobin.
<< Si e ti giuro che non vedevo l'ora di andare via.>> Rispose con voce sussurrata.
<< Non lo conosci vero?>> Gli chiesi di nuovo.
<< No, Beommie. Non l'ho mai visto prima in paese.>> Mi rispose leggermente agitato.
<<Allora lo scopriremo,Hyung.>> Gli dissi, in tono deciso.
La conversazione non durò molto a lungo; entrambi avevamo paura di svegliare Kai.
Ci guardammo con aria complice e decidemmo di rimandare la conversazione a stanotte, in biblioteca.
Mi fidavo di Soobin e, in questo momento era l'unica persona che avrebbe potuto aiutarmi.
Arrivati a casa, portai il mio ragazzo ancora addormentato sul divano.
Poi, presi la sua valigia dal bagagliaio e la portai dentro casa; fu in quel momento che vidi dietro ad uno dei cespugli, due occhi.
Rossi e opalescenti che mi fissavano.
Seguivano i miei movimenti avidamente, come se non volesse perdersi nemmeno un'istante.
Accellerai il passo e una volta sicuro di essere all'ingresso chiusi la porta e, tirai un sospiro di sollievo poggiandomi a terra.
In quel momento, ripensai alle parole che disse l'anziano signore quella mattina e realizzai quanto avesse ragione.
Ma, non potevo tornare a casa, ormai era questa casa mia.
Affronterò la situazione di petto e, ne uscirò vincente come al solito.
Nessuno, può decidere come posso vivere la mia vita; neanche una statua secolare.
E con questi pensieri, tornai in salotto non sapendo minimamente cosa mi sarebbe aspettato quella notte.
Angolo autrice:
Buonsalve, scusate il ritardo ma, sono stata preda del blocco dello scrittore, piuttosto che scrivere cagate ho deciso di rinviare la pubblicazione a questo lunedì :')
Secondo voi, cosa si cela dietro tutto questo mistero?
E perché il nonnetto ha donato una strana collana a Beommie?
Sarà per proteggerlo?
Oppure peggiorerà la situazione?
Spero come al solito che, il capitolo vi sia piaciuto 😊
Buona lettura e alla prossima ❤️
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