Parte 3

POV Philip

Avevo passato tutta la notte sveglio. Appena provavo a chiudere gli occhi mi tornava alla mente la faccia di Lukas. Avrei voluto smettere di pensarci, ogni volta era come se rivivessi quell'esatto momento con le stesse sensazioni che mi facevano stare malissimo. Sapevo che avevo deciso di parlargli ma più si avvicinava il momento in cui l'avrei visto e più mi sentivo indeciso. Cosa gli avrei potuto dire? E lui come si sarebbe comportato? Avrebbe fatto finta di niente come se nulla fosse successo? Avevo paura. Non avevo mai avuto così tanta paura in vita mia e di cose brutte ne avevo affrontate parecchie per avere solo 17 anni.

Mi feci coraggio e mi alzai dal letto. Feci una doccia fredda, magari riusciva a rilassarmi, mi vestii e andai a scuola.

Appena sceso dall'autobus lo vidi subito. Era appena arrivato pure lui, scese dalla sua moto, si tolse il casco e rimasi come sempre affascinato non riuscivo a distogliere lo sguardo da lui. Ero ancora immobile quando mi accorsi che si era girato e mi stava guardando. La paura si fece nuovamente strada in me, non riuscivo più a pensare a nulla tutto quello che avrei voluto dirgli era improvvisamente sparito dalla mia mente. Continuavamo a guardarci, notai che aveva delle grandi occhiaie sotto gli occhi, nemmeno lui doveva aver dormito molto. Il mio cuore mi implorava di andare da lui, parlarci e provare a chiarire mentre la mia mente mi ordinava di distogliere lo sguardo e andarmene. Quando vidi arrivare Rose che si attaccò a lui come una cozza allo scoglio, il mio cervello ebbe la meglio ed entrai a scuola. Sarebbe stato meglio affrontarlo più tardi, ma non ero più sicuro nemmeno di volerlo fare.

POV Lukas

Mi ero alzato a fatica quella mattina. Quelle poco ore di sonno che ero riuscito a fare erano state tempestate si immagini di Philip. Il suo dolce sorriso di quando stiamo insieme, i suoi occhi nocciola che mi guardano con delusione ma anche con affetto. Mi sentivo malissimo per il modo in cui lo avevo trattato. Oggi a scuola avrei chiarito la situazione con lui. O almeno ci avrei provato. Presi la moto e andai a scuola.

Ero appena arrivato quando lo vidi. Mi stava guardando e io guardavo lui. Non potevo staccare gli occhi dai suoi. Non capivo cosa fosse quel suo sguardo. Aveva deciso di far finta che non fosse successo niente e continuare la nostra amicizia? Oppure mi odiava? Non riuscivo proprio ad interpretarlo. Sentivo il mio corpo tremare non mi era mai successo con nessun'altro. Quando litigavo con Rose non mi interessava perché sapevo che tutto si sarebbe risolto senza problemi, ma con lui avevo paura che non sarebbe andata a finire bene se non parlavamo di quanto accaduto.

Lo vedevo li fermo a guardarmi. Avrei voluto andare da lui ma eravamo a scuola e chiunque avrebbe potuto vedermi. Avrei aspettato di passargli vicino e gli avrei detto... Cosa? Mi resi conto che non sapevo cosa dire, gli avrei chiesto scusa? Gli avrei detto che quello che era successo non sarebbe mai più dovuto succedere? Forse era meglio stare lontani per un po', avevo bisogno di schiarirmi le idee.
Mi stava ancora fissando, si vedeva che era triste ma anche arrabbiato con me. Così presi la mia decisione. Mi sarei allontanato da lui per capire cosa provavo realmente, ma il solo pensiero di stare lontano da lui mi faceva sentire una sensazione di vuoto come se parte di me mi fosse stata strappata via. Mi ero messo davvero in una situazione incasinata.

Ero talmente perso nei miei pensieri che nemmeno mi accorsi di Rose che mi era corsa incontro e mi aveva baciato. Ricambiai quel bacio insipido, ma non era lontanamente simile a quelli che mi ero scambiato con Philip. Mi era sempre piaciuto baciare Rose dopotutto era una delle ragazze più belle dell'intera scuola e aveva scelto di stare con me, mi ero sempre ritenuto fortunato che mi avesse scelto ma ora non provavo più nulla. Stare con lei era semplice abitudine. Ripensando a me e lei mi accorsi che  ormai non avevamo più nulla in comune. Quando si staccò da me i miei occhi andarono subito a cercare Philip ma non lo trovai, doveva essere entrato a scuola.

La campanella suonò e dovetti entrare anche io, sarebbe stata una lunga giornata. Evitare Philip non si rivelò molto facile visto che avevamo la maggior parte delle lezioni in comune.

POV Philip

Ecco ovviamente l'unica volta che voglio evitare Lukas me lo ritrovo ovunque, cosa ho fatto di male per essere così sfigato? Più lo vedevo e più il mio cuore prendeva il sopravvento. Le lezioni passavano troppo lentamente, non ero riuscito a seguirne nemmeno una, l'unico mio pensiero era lui. La campanella dell'intervallo finalmente suonò, presi la mia roba e andai sul tetto. Volevo stare completamente solo e quello era il posto perfetto, nessuno andava mai li. Non appena mi sedetti contro il muro tutte quelle lacrime che avevo trattenuto iniziarono a uscire copiose, era un pianto silenzioso il mio, stavo cercando di scacciare tutto il mio dolore, approfittavo del fatto che nessuno mi avrebbe ne visto ne sentito. Nessuno doveva vedermi così,  se già ero preso di mira da tutti figuriamoci se mi avessero visto in questo stato, si sarebbero divertiti il doppio.

Erano passati pochi minuti quando sentii la porta aprirsi, mi asciugai in fretta le lacrime e misi su, per quanto riuscivo, una faccia impassibile. Chi cazzo aveva avuto proprio oggi la bellissima idea di salire qua su? Appena alzai lo sguardo la risposta arrivò immediata: Lukas.

POV Lukas

Era lì sul tetto anche lui. Sembrava quasi che il destino non volesse tenerci distanti. Lo osservai bene aveva sicuramente pianto e ancora più sicuramente sapevo che la causa ero io, o almeno ciò che era successo tra noi. Non sopportavo di vederlo così, i suoi occhi sempre luminosi ora così spenti e tristi, il suo dolce sorriso sparito. Era tutta colpa mia. Mentre pensavo mi ero avvicinato a lui, i nostri occhi incatenati gli uni agli altri, i nostri visi vicinissimi. Da quella poca distanza notai che era messo ancora più male di quanto mi sembrava. Aveva gli occhi arrossati per le lacrime e delle grandi occhiaie probabilmente dovute alla mancanza di sonno come era accaduto a me.
-Mi dispiace- non riuscii a dire altro e prima che potesse dire qualcosa lo baciai. Stavolta ricambiò subito e fui felice. Era come tornare a respirare. Perché mi faceva questo effetto? Cosa aveva questo ragazzo di così speciale? Non mi interessava, in quel momento esistevamo solo noi.

POV Philip

Ed ecco che di nuovo mi stava baciando. In pochi secondi era riuscito a farmi cedere, ogni mio proposito di stargli lontano era andato a farsi fottere.
Ero felice ma il ricordo del giorno prima mi si ripresentò di nuovo. Non potevo permettergli di fare quello che voleva, non potevo permettergli di cacciarmi via dopo avermi usato di nuovo. Con molto sforzo mi staccai da lui e tutto ciò che volevo dirgli mi uscì dalla bocca come un fiume in piena.
-No basta! Non puoi baciarmi e poi mandarmi via! Non puoi fare finta che non sia successo nulla e poi di nuovo venire qui dire che ti dispiace e poi baciarmi di nuovo pensando che non ci siano problemi! Non sono un fottuto oggetto da usare quando ti pare e piace e poi buttarmi via quando non ti va bene. Ho dei sentimenti pure io. Anche io sono confuso non pensare che il mondo gira solo attorno a te.- finalmente mi ero sfogato, era una sensazione liberatoria. Recuperai il mio zaino e mi incamminai verso la porta senza degnarlo di uno sguardo perché se lo avessi guardato tutto quello che gli ho detto avrebbe perso valore e gli avrei assaltato quelle labbra perfette. Non potevo permettermi di cedere ancora, doveva capire cosa voleva davvero e io gli avrei lasciato il tempo necessario.

POV Lukas

Le parole di Philip mi arrivarono come una pugnalata al cuore. Pensava che lo stesso usando come un oggetto ma non era così, solo non sapevo come dirglielo perché nemmeno io alla fine sapevo cosa provo davvero. Sapevo solo una cosa.
-Ti prego aspetta un attimo- lo vidi tentennare avevo paura non mi volesse ascoltare.
-Ti ascolto- mi sentii leggermente meglio a quelle parole.
Presi tutto il coraggio che avevo non potevo sprecare questo momento.
-Non ti so dire perché l'ho fatto ma stare vicino a te mi rende strano. Già da prima di ieri sentivo che c'era qualcosa di diverso dalla semplice amicizia tra me e te, quando ti vedevo provavo cose che non ho mai provato ma il mio cervello continua a dirmi che è qualcosa di sbagliato che nessuno accetterebbe mai soprattutto mio padre e non voglio perdere anche lui. Stamattina quando ho baciato Rose ho pensato subito a te, a come quel bacio con te mi abbia sconvolto e non volevo altro che baciarti ancora e ancora. Ti prego non lasciarmi solo, ho bisogno di te-, ero sconvolto dalle mie stesse parole e vidi che lo era parecchio anche lui. Mi concentrai sui suoi occhi poi scesi a osservare la sua bocca leggermente aperta. Dio quanto avrei voluto baciarlo di nuovo ma era meglio aspettare, la prossima volta avrebbe fatto lui il primo passo non volevo forzarlo troppo.

POV Philip

Lukas provava davvero qualcosa per me! Stavo ancora riascoltando nella mia mente tutto quello che mi aveva appena detto. Erano le parole più belle che qualcuno mi avesse mai detto ma al tempo stesso mi ferivano. Lui voleva me ma aveva paura degli altri. Non saremmo mai potuti stare davvero insieme in questo modo e a me non andava bene.

Mi avvicinai a lui e lo baciai. Un bacio più dolce degli altri, gli stavo trasmettendo tutto il mio amore per lui. Una piccola e silenziosa lacrima mi bagnò la guancia perché sapevo che sarebbe stato l'ultimo bacio, almeno fino a quando non capirà cosa vuole davvero. Rischiare tutto per essere felice o rinunciare alla felicità per non perdere tutto?
Mi staccai da lui e lo guardai dritto nei suoi bellissimi occhi azzurri che in questo momento stavano esprimendo soltanto gioia. Una gioia che gli stavo per portare via.
-Questo era il nostro ultimo bacio. Finché non avrai fatto chiarezza non ci potrà mai essere nulla tra noi. Scusami ma non c'è altra soluzione, non posso essere l'unico a soffrire. Mi dispiace- mentre parlavo le lacrime iniziarono a scendere sempre più copiose ma non potevo tornare sui miei passi.

Tornai dentro e me uscii da scuola, non ce la facevo a restare ancora li. Volevo allontanarmi da tutto e tutti, tranne che da lei, avevo bisogno di parlare con mia madre. Presi il primo autobus ed andai in città. Fanculo il giudice e le sue decisioni di merda, nessuno mi avrebbe tenuto lontano da lei.

POV Lukas

Ero rimasto sul tetto per il resto della mattinata, non volevo andarmene da li. Avevo pianto molto, l'unica altra volta in cui mi era successo era stato al funerale di mia madre, e non volevo che qualcuno mi vedesse in queste condizioni. Avrebbero inziato a farmi domande a cui non potevo e non volevo rispondere quindi rimasi qui a fissare il cielo e a pensare a lui.
"Questo era il nostro ultimo bacio." Le sue parole mi rimbombavano ancora in testa. Faceva male ma dentro di me sapevo che aveva ragione, dovevo prima capire cosa fare e poi avremmo potuto avere una possibilità.

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