"tu sei Ben Drowned" dissi, incrociando i suoi occhi, rossi. "a quanto pare mi conosci" rispose lui, tenendo stretto il coltello enorme nella mano. "so anche perché sei qui" dissi con un ghigno. "la ragazza è informata" rispose lui, mantenendo il suo ghigno. "se vuoi uccidermi fallo in fretta" dissi
Stava per uccidermi, ma si bloccò. "non riesco a ucciderti" disse sorridendo. "so cosa fare" aggiunse. Rimasi confusa. Mi guardò negli occhi. "torna a casa, piccola. Prepara le valigie e cerca di non svegliare i tuoi. Alle tre tornerò a prenderti lì" disse, per poi sparire dalla mia vista. Decisi di fare come disse lui.
Tornai a casa e, come previsto, mia madre stava dormendo. Andai silenziosamente nella mia stanza, presi alcuni vestiti e li misi in una valigia, presi i miei trucchi e un po' di cibo.

Per le tre, sentii bussare alla mia finestra. Aprii e trovai ben sul davanzale. "entra Ben" sussurrai.
Lui entrò e si mise ad ammirare la mia stanza, piena di poster, foto e ritagli su di lui. "adoro questa stanza" disse il ragazzo. Staccai i poster e i ritagli per metterli nella valigia. "questi li porto con me, anche se il vero Ben è meglio" dissi. Lui sorrise. Cazzo quanto è bello pensai. Rimasi incantata a guardarlo. Lui prese la mia valigia, mentre io presi lo zaino con il cibo. Andai a prendere anche il telefono. Il caricatore già stava nella valigia.

Uscii dalla porta di casa, mentre Ben dalla finestra. Chiusi la porta a chiave, prima di andare con il mio killer preferito, ma chiedendomi perché avevo deciso di andare con lui, anche se non lo conoscevo abbastanza.