Chapter 19
Jack
Sognai quelle lacrime e quelle grida di dolore materno ogni notte da quando Zach venne orribilmente maltrattato dal padre.
Ecco perché era così cupo sull'argomento, ed ecco perché sono voluto rimanere a casa Herron a consolare tutta la sua famiglia.
Eppure il silenzio rumoroso presente in quelle quattro mura di Dallas era straziante. Il vuoto pesante che Zach non colmava da giorni si fece sentire sempre di più, è doloroso perché sento come la madre di Zach piangere straziata la notte, quando nessuno non posse vederla. Pover donna, dover sopportare tutto d'improvviso: il marito che trattava male il figlio sin da quando era un giovane adolescente e poi appunto il più grande dei suoi figli in fin di vita ora in coma. Un'altra volta con quei tubi infilati tra le sue braccia cicatrizzate, un'altra volta con quella mascherina dell'ossigeno al volto, un'altra volta quegli occhi color nocciola da cucciolo chiusi ed apparentemente rilassati.
Sognai la semplice frase che Ryan, il fratello di Zach, disse alla madre in lacrime e singhiozzante
"Io credo in Zach, lui sopravvivrà"
Io ero in piedi con le nocche rosse e pitturate del rosso scarlatto di quell'essere spregevole che maltrattò Zach.
La sorella minore di Zach lo vide solo una volta in ospedale, la piccola seppe il giorno dopo dell'accaduto terribile e scoppiò in lacrime, poverina. Reese mi ricorda molto Isla, la mia biondina preferita, era così innocente e soffriva così tanto chiedendo ogni giorno quando poteva tornare il fratellone, lo ammetto anche io piansi per lui. Probabilmente dovrei andarmene prima che lui si svegli, sarei l'ultima persona che vorrebbe vedere dopo quelle che è successo, probabilmente lo farò, non farei altro che disturbarlo.
-Jack, caro, tutto a posto?- sentii quella domanda ovattata ma alzai ugualmente lo sguardo su di lei facendo uscire le poche lacrime che stavo trattenendo negli occhi, abbassai di nuovo lo sguardo non riuscendo a sostenere il suo sguardo, sono un deficiente in confronto al dolore che lei sta provando il mio è misero solletico
-non dovresti chiederlo te- dissi a voce roca cercando di non risultare troppo duro, la donna si sedette a fianco a me sul divano circondandomi con un braccio le spalle sospirando e prese guardare difronte a se, serena come sempre è stata
-già lo so... si sente tanto che piango ogni sera?- disse con un sorriso amaro sul viso, le madri sono le creature più forti del mondo quando vogliono, lei e mia madre ne sono la prova inconfutabile, annuii alla sua domanda stringendo la mandibola impotente di poter aiutarla in un qualche modo
-sai però è un bene in fondo, sfogarti piangendo è un bene, è una prova di forza riuscire a far uscire i propri sentimenti- mi zittii per un attimo per poter sprezzante le dolci carezze che Myta stava facendo sulla mia schiena, è il momento di dirle i miei piani sul ritornare a casa mia, sospirai leggermente per poi riaprire bocca e parlare
-Zach è un ragazzo forte e in gamba, sopravvivrà anche perché migliora ogni giorno sempre di più, dopo tutto quello che gli è successo non credo che vorrebbe vedermi qui, a casa sua, anche perché gli ho procurato molti dispiaceri anche io e quindi molto probabilmente io partirò per Los Angeles- mi aspettai che le carezze da parte di quella donna premurosa smettessero e che mi rivolse un espressione di disapprovazione... eppure quella femminile e delicata mano non si fermò lungo la mia schiena ed il suo viso era ancora rilassato e mi guardava con quegli occhi scuri e dolci che tanto mi ricordano il ragazzo sfortunato ora dormiente
-comprendo perfettamente la tua logica Jack ma non credo che lui ti odi a tal punto, dopo quello che mi hai detto sulla vostra piccola storia e credo che lui abbia bisogno anche di un amico vicino, in caso contrario possiamo sempre rimediare con Reese, lui la ama tantissimo sicuramente lei lo distrarrebbe subito- mi sorrise dolcemente come se tutto il dolore degli ultimi giorni non ci fosse mai stato, feci un'espressione leggermente stupita quando parlò con quella poca chalance quasi preoccupante
-ne sei sicura? Non vorrei essere solo un peso per te e soprattutto per Zach. In fondo questa è anche casa sua ed io mi ci sono infiltrato senza un qualche permesso-
-sono sicura, ok Jack? Conosco bene mio figlio e so che se si è innamorato di te l'odio che sembra che provi durerà per poco. Sai amare qualcuno per lui è sempre stato un problema, è sempre stato preso di mira in fondo per questo motivo. Il fatto che tu l'abbia ferito una volta e che abbia iniziato ad ignorarti ne è la prova ma non credo ti rifiuti come amico, almeno per ora cerca solo di dimenticare il dolore che gli procurasti-
-ma non è giusto... Zach merita qualcuno che lo possa far sentire veramente amato...- abbassai lo sguardo sapendo che io non farei altro ch fargli del male -rimanendo solo amici farebbe male a lui, l'ho visto quando abbiamo smesso di vederci... era così felice- dissi ripensando a tutti quei bellissimi sorrisi sul volto di Zach ed il vuoto che occupava il mio petto di espanse ancora una volta ed il dolore che provo da giorni riempì i mei pensieri
-Jack, farebbe male ad entrambi non vedervi più- disse lei accorgendosi della tristezza che si impossessò del mio corpo, mi coprii la fronte con la mano cercando di reprimere quella voglia di riavere Zach tra le mie braccia
-e fa male soprattutto a te, so come ti senti e non ti fa per niente bene. Già il fatto che sei qui a pensare per Zach prova il fatto che non riesci a pensare ad altre Se non a lui-
-non importa se fa male a me... a me importa che lui stia bene- lacrime salate rigarono le mia guance ripensando a come lo trattai male in quelle poche settimane -a anche se v vorrei sia felice con m me- mi si spezzò la voce ripensando al sangue sul lavandino di scuola nostra scorrere e ripensando a quell'espressione apparentemente apatica
-Jack...-
-non ti devi preoccupare per me, io sto bene se lui sta bene, potrete riferirmi le sue condizioni, Eben ha il mio numero di telefono- dissi asciugandomi le lacrime già quasi asciutte alzandomi dal divano guardando le mie snickers
-vado a preparare le mie cose- dissi per poi avviarmi finché la madre di Zach mi fermò dal polso destro girandomi verso di lei per poi abbracciarmi
-se questo è quello che pensi sia corretto va bene non ti fermo, però ho intenzione di riferire a mio figlio di quello che hai fatto per tutti noi, meriti i giusti riconoscimenti anche con lui, merita di sapere cosa ti prende Jack, non puoi semplicemente andartene così come se nulla fosse- annuii leggermente quando finì di parlare
-spero che un giorno vi chiarirete tu e Zach, la vostra storia non è stata mai felice però penso che possa migliorare- mi sorride infine lei lasciandomi andare a sistemare le mie cose per la mia imminente partenza...
...Che fu organizzata per il giorno dopo...
In LA
Sono tornato a Los Angeles il giorno dopo che parlai con Myta, lo stesso giorno salirai Reese a Ryan, erano entrambi estremamente scontenti della mia veloce partenza verso casa mia ma la presero bene quando gli dissi che potevano comunque venirmi a trovare a Los Angeles e conoscere la mia famiglia. Eben lo seppe per mezzo della madre di Zach e così partii la mattina del giorno dopo.
Ora sto a casa mia e risistemare la mia valigia nel completo silenzio della mia camera. Manca poco al ritorno a scuola e dovrò rivedere Gabriella.
È stato l'errore più grande mettermi con lei eppure sento che possa succedere qualcosa. Il mio cellulare vibrò facendo illuminare lo schermo
Da Eben: Zach si è svegliato, sta bene finalmente e i dottori dicono che può tornare a casa anche oggi
Non sorrisi leggendo quel messaggio, mi manca in un modo indescrivibile quel ragazzo, potergli parlare e poterlo semplicemente guardare
Da Eben: Myta ha appena parlato di te a Zach e lui è scoppiato in lacrime, gli manchi Jack. Sei sicuro che ora potete semplicemente frequentarvi senza che qualcuno vi disturbi?
Gli manco... cazzo come lo voglio abbracciare ora.
Jack è online
Jack: lo spero veramente con tutto me stesso, però ho solo il timore di fargli male
Eben sta scrivendo...
Eben: lui ha un qualcosa con cui distrarsi qui a Dallas, la sua famiglia. Tu cerca di non pensare troppo a lui, dovresti pensare a te per una volta
Pensare a me stesso, io lo faccio però non quando si tratta di Zach. Semplicemente non ci riesco e non comprendo il motivo è non troverei nemmeno il modo di farlo attualmente
. . .Knew I was falling. . .
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