Chapter 17





Zach


È tutto fin troppo tranquillo da quando sono tornato in questa casa, casa Herron.
I miei fratellini hanno iniziato a farmi risentire di nuovo la loro presenza che tanto mi è mancata nel corso di questi soli 4 lunghi mesi passati a Los Angeles, mia madre che continua a volermi il suo mondo di bene come ha fatto da quando mi ha dato alla luce in questo mondo merdoso e poi c'è mio padre che è molto quieto con me da quando arrivai in Dallas, fin troppo per i miei gusti, mi osserva come un predatore fa con la sua preda, che stia organizzando un piano per distruggermi lentamente?

....

Accidenti quanto sono stupido certe volte.
Ma che dico stupido io sono proprio un coglione.

Non comprendo perché io non mi stia seriamente godendo di tutto questo serenamente come ogni persona sana di mente farebbe, ah ora ricordo, perché ho il distruttore della mia intera infanzia a portata di mano e che appena visto mi ha donato del suo bellissimo sguardo+sorriso omicida che mi ha fatto salire sia la rabbia che la depressione.

Che idiota che sono certe volte. . . aka coglione.

Casa mia si silenziò all'improvviso, si vede che tutti sono occupati a farsi gli affari loro.
Mia sorella è andata a casa di una sua amica perché era il suo compleanno, mia madre ad accompagnarla per poi andare a fare la spesa, mio fratello a farsi gli affari suoi in camera sua probabilmente a giocare ancora una volta a Fortnite e poi mio padre se si può ancora definire tale, cosa dire di quell'uomo, si fa i cazzi suoi e non voglio nemmeno farmi film mentali ausiliari per farmi salire l'ansia e farmi girare i coglioni.

È tutto silenzioso, fin troppo, va be' nel mentre vi racconto di camera mia, proprio per sterzare il tempo.
Camera mia è una sorta di 'covo', prima di essere la mia camera da letto era praticamente la cantina di casa mia finché non ho voluto avere una camera mia e quindi ho deciso di trasformare quella vecchia, umida e triste cantina nel covo di un ragazzo adolescente con problemi esistenziali. Beh in effetti lo sono ma questi sono dettagli che ormai avrete compreso, giusto?
Non so se avete presente un certo Max Thunderman del cartone I Thunderman praticamente camera mia è come la sua ma senza ne coniglio e nemmeno lo stupendo scivolo che porta al letto.
E va be' tralasciando questo, continuo ad avere 'paura' di questo silenzio, sembro una ragazzina impaurita, minchia.

qualcuno bussa alla mia porta

Chi sa chi è, mi avvicino alla porta e nemmeno il tempo di realizzare qualcosa che vengo spinto dentro cadendo a terra di schiena e la mia porta è già chiusa. Guardo davanti a me nonostante abbia già capito di chi si trattasse anche solo dai gesti appena avvenuti.

-non ora per favore- dissi iniziando a tremare guardandolo ancora da terra, lui ghignò e prese a picchiarmi, a sangue, di nuovo...

...Merda...


-credevo te ne fossi andato e invece guarda cosa mi tocca sopportare di nuovo, non possiamo condividere lo stesso tetto, focietto, non l'hai ancora compreso?- disse prendendomi dal collo della mia maglietta guardandomi minaccioso

-sei te tornato io ero andato via solo per scuola, era prevedibile che tornassi prima o poi- digrignai i denti con disgusto ricambiando lo sguardo provocatorio

-osi anche contraddirmi?- disse continuando a picchiarmi ma mi difesi, non lo lascerò vincere di nuovo, almeno lui devo impedire di farmi ulteriori ferite, gli diedi un pugno sullo stomaco togliendomelo di dosso uscendo con necessità da camera mia, inutilmente, essendo casa mia praticamente vuota e per mia sfortuna lui mi raggiunse e mi spinse verso il muro picchiandomi ancora...


. . . cazzo . . .




Ryan

-YOSHAAAAAAA!- urlai al microfono delle mie cuffie guardando la mia Win Royale sentendo i miei amici esultare con me attraverso le mie cuffie da gaming.

Bello essere un nerd di prima categoria.

Oggi sono più felice del solito, mio fratello è finalmente tornato da LA, mi è mancato più di quanto mi fossi aspettato prima che iniziasse scuola.

Spensi finalmente il mio computer alzando le serrande di camera mia e aprendo anche le finestre per far cambiare l'aria che è andata a mancare, sistemai la mia stanza ed una volta finito uscii da essa, che sta al piano superiore di casa mia, per prendermi un bicchiere di acqua quando però sentii dei rumori verso la porta che porta alla cantina aka camera di mio fratello, mi affacciai dal barboncino superiore e vidi quello che sia io che mio fratello tememmo da quando lui tornò da scuola, mio fratello viene picchiato ancora una volta da nostro padre e quest'ultimo non si sta dando limiti nelle sue azioni.

Corsi immediatamente in camera mia prendendo il telefono chiamando Eben incredibilmente nervoso

In the phone call with: Eben

-ehi nanetto che succede?-
Mi rispose, giustamente, rilassato il biondo

-Eben ti prego vieni a casa mia-
dissi agitato come mai sono stato in tutta la mia vita

-ehi calma, cosa sta succedendo a casa tua per essere così pericoloso-

-m mio padre sta picchiando di nuovo Zach!-
balbettai un po' facendomi ancora più agitato

-tu chiama il 911 io arrivo tra poco-


Mi disse per poi attaccarmi in faccia, cacchio!
Presa la tastiera del mio telefono chiamai immediatamente il 911

In the phone call with: 911

-911 quel'è la vostra emergenza?-

-mio padre sta picchiando di nuovo mio fratello!-
Quasi urlai al telefono per l'agitazione

-non comprendo per questo può chiamare il telefono azzurro-

-no non ha capito mio padre non si fa scrupoli al fare del male la mio fratello, potrebbe usare un arma molto facilmente su di lui, la prego!-

-mi dica il suo indirizzo di casa e si faccia vedere fuori dall'abitazione-

-o ok-



Dissi alla donna l'indirizzo di casa nostra per poi attaccare al telefono.



'Ok Ryan pensa, devi uscire di casa senza farti scoprire da nessuno... ehm... ca- come faccio!
Allora... abbiamo due entrate noi, una principale e poi quella secondaria... SI QUELLA SECONDARIA CRISTO DIO!'

Mi precipitai il più silenziosamente che potevo verso l'ingresso posteriore di casa mia uscendo in giardino per poi andare all'ingresso di casa dove trovai Eben con un altro ragazzo riccio.

-Eben! Meno male che ci sei già. Ho chiamato il 911 mi hanno detto di aspettare qui- lo informai con il fiatone

-si prevedibile, come se la cava tuo fratello lì dentro?- mi disse cercando di vedere qualcosa dalla finestra dentro casa

-ho paura per lui Eben... non voglio che si faccia ancora male...- dissi con malinconia ricordando quanto mio fratello soffriva ricavando uno sguardo dal ragazzo riccio

-lo so Ryan ma non possiamo fare molto ora...-

-Ryan, Eben che ci fate qui fuori?- chiese la voce di mia madre... oh me- rcoledì mia madre! Me ne ero scordata che stava per tornare a casa!

-m m m mamma, e ehm...- balbettai andando in puro panico

-Ryan cosa succede?- mi chiede esplicitamente mia madre guardandomi minacciosa

-è difficile da spiegare ehm...-


Sentimmo dei gemiti di dolore da parte di mio fratello da dentro casa nostra


-cazzo Zach!- imprecai urlando letteralmente il nome di mio fratello per poi vedere il ragazzo riccio che stava vicino Eben entrare violentemente in casa e mia madre seguirlo subito dopo quasi in lacrime




. . . Fratellone resisti, ti prego . . .






. . . you should be smiling with me . . .

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