Chapter 14






Jack


-non dirmi cazzate Jack- mi disse serio e rigido come una statua di marmo.
Non dirmi cazzate...
io ormai dico solo quello. Dico un mucchio disordinato di cazzate, una dopo l'altra, quello che ho io è talento. Odio ammetterlo ma è fottutamente vero

-dico solo cazzate è vero- dissi guardandolo nei suoi occhi , non lo riconosco più a Zach, è cambiato, da quando gli ho presentato Gabriella, è più cupo e non si fida più di me
-ma voglio solo sapere cosa ti prende...-

-mi prende che tu ti sia messo con lei nonostante tu stesso mi abbia detto che non volevi nulla di serio, te l'ho detto, io ti amo, ma si vede che tu ne comprenda e ne ricambi i miei sentimenti, allora perché t'importa così tanto di me, Avery- persi un battito, mi ha chiamato per cognome come le prime volte, mi odia, mi odia per quello che ho fatto, lo comprendo ma io non ho mai amato seriamente Gabriella.
D'impulso lo baciai ma si staccò subito dopo guardandomi come sbigottito

-torna da lei, lasciami da solo- disse apatico riprendendosi la lametta dalle mie mani e andandosene dal bagno lasciandomi solo nei bagni maschili del primo piano dove il lavandino è dipinto di un rosso scarlatto ipnotico, il sangue di Zach versato come le sue lacrime salate, per me.

Sono un fottuto idiota...



After a few days





Zach




È tutto in loop, odio quando è così.
Non succede mai nulla di particolare oltre al soffrire emotivamente ogni giorno sempre di più, è frustrante vedere tutti felici.
Come se io fossi in un quadro ma che tutto intorno a me fosse colorato ed io sono in bianco e nero, sono neutro ma dentro di me trenta milioni di colori necessitano di uscire da me, ma non possono, non possono come io non posso esprimermi liberamente, perché se facessi uscire quei colori loro stessi andranno a danneggiarmi in tutti i sensi.
Jack continua a stare con la sua ragazza, sembrano felici insieme, ma a lui continua ad interessargli la mia situazione emotiva, non capisco perché, lui ama lei e lei ama lui è visibile a miglia, perché gli importa di me, sono solo una delle sue tante troie da scopare della lista.

Ora sto da solo, come sempre ormai, seduto da solo su una panchina della mensa esterna a mangiare da solo

-ciao Zachary- mi salutò una voce femminile davanti a me, alzai lo sguardo per vedere Gabriella, carina e dolce come sempre lo è stata

-ciao-

-posso sedermi?- no troietta, certo che non puoi sederti, devi andare a fARTI FOTTERE UN PO' PIÙ IN LÀ!

-si fa pure- poi si sedette davanti a me
-come mai non sei accompagnata da Jack?-

-senti non parlare di lui- corrucciai la fronte, qualcuno qui è lunatico a quanto pare -non hai capito vero? Beh devi stargli lontano, sai vi ho visto l'altro giorno, lo stavi baciando, sei una troietta del cazzo Herron, sta' lontano da Jack o te ne pentirai, amaramente- scoppiai a ridere guardando la sua espressione da cagnolina incazzata, mi fa pena
-che cazzo ti ridi brutto stronzo-

-le tue parole non mi sfiorano nemmeno ragazzetta- mi ripresi guardandola ridacchiando, lei d'incassi ancora di più

-non ti conviene sottovalutarmi così tanto, Dean- disse andandosene subito dopo.

Non la capisco quella ragazza, ha visto solo parte dell'episodio e ne trae la trama praticamente dal nulla. È così stupida, più di quanto non possa sembrare e Jack, mi manca come mi manca la felicità che mi dava quando stavamo insieme, mi manca l'aria gioiosa che avevamo in quei piccoli momenti tutti nostri, ed eccole, altre lacrime salate che cadono dagli occhi, mi metto gli occhiali da sole e me ne vado dalla mensa non curante di tutto e di tutti.

At the ring of the bells


Esco da scuola ancora con gli occhiali da sole sul naso, guardo per terra continuando a camminare verso la fermata dell'autobus, ma un qualcuno mi impedisce di raggiungerla perché mi spinge malamente sul marciapiede iniziando a picchiarmi, ed io subisco come ho sempre fatto in tutta la mia vita, subisco iniziando a sanguinare e a prendere un colore rossastro quasi violaceo sulla pelle ma non spiccico alcuna parola, mi fa male ma non posso farci nulla, poi sento come una lama entrare nella mia pelle lacerandola entrando nella carne facendomi gemere ma la mia bocca venne tappata subito dopo, mi divincolai cercando di far smettere al mio aggressore di ferirmi ancora ma lui fece affondare ancor di più la lama facendo uscire più sangue di quanto non immaginai, mi tolse gli occhiali e mi bloccò la testa per fargli vedere chi fosse,
Williams accompagnato da Gabriella

-te l'ho detto, Herron, stagli lontano o il coltello non andrà di nuovo a finire sulla tua spalla, ma su un punto più sensibile per la tua flebile ed inutile vita da frocietto merdoso- disse pestandomi con il piede la spalla ferita facendomi gemere dal dolore
-mi hai capito finocchio?- annuii trattenendo le urla e le lacrime
-possiamo andare- disse la ragazza a William che mi lasciò dopo avermi guardato un'ultima volta andando poi via con la ragazza, riposi per poco lì e tornai a casa sanguinante, più del solito, caddi a terra appena entrato a casa, l'ho già detto che non mangio da giorni?
Beh ora lo sapete e sanguinare non mi è tanto conveniente al momento.
Aspettai Eben, a terra estremamente esausto, e dopo tanto non arrivò nessuno ad aiutarmi, lui non c'era, ero solo a casa, mi alzai da terra e dovetti fare tutto da solo, mi disinfettai le ferite sanguinanti e me le fasciai da solo, andai in camera e mi stesi sul letto a pancia in giù scoppiando subito dopo in lacrime ripensando a tutta la felicità che avevo appena tutto si era chiarito tra me e Jack, a come mi sono innamorato di lui, alle risate che ci siamo fatti vedendo film drammatici e ai nostri baci che ci siamo scambiati a casa sua, mi mancano le sue labbra, il suo sorriso, il suo umorismo terribile ma esilarante, i suoi capelli soffici, la sua disponibilità, mi manca come mi era vicino, a come era empatico con me, mi manca il modo in cui mi proteggeva da ogni infelicità, a come mi abbracciava quando uno di noi due era triste, mi manca lui, fisicamente ed emotivamente, lo rivoglio con me, voglio abbracciarlo come solo due fratelli farebbero, lo voglio stringente come se ne dipendesse tutta la mia vita, lo voglio baciare, come feci le prime volte, come solo chi è davvero innamorato farebbe, voglio dimostrargli ancora che lo amo.
Piansi, piansi e ancora piansi sul mio cuscino ,urlando e singhiozzando a volte, voglio stare con lui, di nuovo...









...per favore aiutatemi...







. . . I've been missin'
I've been crushin' on ya all night. . .

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