Chapter 10
Jack
Stavo tranquillamente parlando con dei conoscenti poco rilevanti sulle scale fin quando non vidi entrare alla porta principale Zach e sentii subito una strana sensazione accompagnata da un improvviso aumento del mio calore corporeo e l'aumento del mio battito cardiaco, lo osservai per tutto il tempo dal piano superiore mentre beveva i vari shot che si prendeva, tutto normale quando poi intravidi Jackson che gli si avvicina e gli parla ridacchiando di tanto in tanto con esplicito disprezzo fin quando non gli assestò un pugno sull'addome e lo portò al giardino, li seguii subito e appena me lo ritrovai di fronte, o per meglio dire quando io gli stessi dietro, lo vidi strangolare il castano che si stava dimenando come una coda staccata da una lucertola, mi fiondai su Williams e iniziai a picchiarlo a sangue facendo impaurire gli 'scagnozzi' del bulletto che se ne andarono con la coda di paglia tra le gambe e continuai finché non ne ebbi più abbastanza e presi il biondo per il collo della maglietta avvicinandolo verso il mio viso con un bagliore di omicidio negli occhi
-ti avevo avvertito biondo troglodita di merda, ora sognati tutto quello che avevamo programmato per i tuoi diciannovesimi e vaffanculo te e il tuo giro del cazzo- gli ringhiai a due centimetri di distanza, ridacchiò divertito
-il mio giro è come i buchi neri, quando ne entri a far parte non ne puoi più uscire, puoi tirarmi quanti pugni vuoi ma io mi rialzerò e diventerò la tua più grande paura- ridacchiò prima di svenire sanguinante su tutto il viso.
Lo lasciai e mi avvicinai a Zach che in tanto stava ansimando per la mancanza d'aria ad occhi leggermente schiusi
-tu dovrai spiegarmi il motivo della tua fottuta presenza qui, ragazzino- dissi prendendolo a mo' di sposa e portandolo poi della mia macchina avviandomi a casa mia che era attualmente vuota da miei parenti.
Arrivato a casa lo presi e lo portai in camera mia facendolo stendere sul mio letto del lato opposto a quello che uso io di solito e gli disinfettai i vari tagli, finito questo mi cambiai nel mio pigiama, che consiste in soli boxer e mi sdraiai a fianco a Zach, sospirai guardandolo.
"Mi ero ripromesso che non ti avrei più cercato ma ora siamo qui, fianco a fianco, tu svenuto, io ammirandoti. Non so cosa provo per te ma voglio vegliare su ti te, per sempre"
pensai prima di congedarmi nelle braccia di Morfeo.
Zach
Ho dolore da per tutto e mi sento soffocare, come se qualcuno mi stesse reprimendo i polmoni.
Sento che però non sono sdraiato su un letto, ma su un qualcosa di più duro e per la curiosità aprii gli occhi.
La prima cosa che notai, o meglio la prima cosa su cui i miei occhi mi si posano, è un capezzolo ed arrossii di colpo alzandomi di scatto guardando chi mi era affianco, Jack.
Era praticamente nudo sotto di me e sta ancora dormendo, aspetta... È COPERTO SOLO DA DEI BOXER!
Cacciai un urlo alzandomi di scatto dal letto cadendo subito dopo sul pavimento di sedere completamente rosso in viso svegliando il ricciolo che mi guardò subito con occhi assonnati e fronte corrucciata
-buon giorno- tirai un sorriso imbarazzato ancora rosso in viso cercando di non vagare lo sguardo in parti poco raccomandabili
-'giorno anche a te Herron- disse con la voce leggermente rauca e impastata dal sonno alzandosi dal letto dalla parte opposta alla mia facendomi ammirar- ehm... intendevo... vedere il suo bel- il suo cul- sedere!
Arrossii più di quando già non fossi posando
-siamo diventati dei pomodori ora?- disse indifferente del fatto CHE STA IN BOXER E CHE IO SONO FOTTUTAMENTE GAY
-potresti vestirti?- dissi un po' balbettante squadrandolo velocemente per non far cadere gli occhi sul suo pacco
-perché non ti piace il mio corpo?- disse abbassandosi alla mia altezza con fare provocatorio, diventai bordeaux
-ehm, uhhhh, uhm.... io in verità...- arrossii di più guardandolo negli occhi
-va bene mi vesto- sospirò sorridendo avvicinandosi all'armadio, aspetta... mi ha sorriso?! DA QUANDO JACK ROBERT AVERY SORRIDE... POI A ME, HA SORRISO A ME!!
-hai appena sorriso...- sussurrai incredulo guardando un punto non definito della stanza
-non so di cosa tu stia parlando- disse indifferente prendendo dei vestiti dall'armadio
-tu hai sorriso non mentire ti ho visto!- sbottai come i bambini mettendo un piccolo broncio, ridacchiò scuotendo la testa come si fa ai bambini esasperanti
-sei proprio un bambino Zach, ma ok, sì ho sorriso c'è qualcosa di male nel farlo?- chiese infilandosi gli jeans, ed io mi ammutolii all'instante guardando le sue curve posteriori
-ehi terra chiama Zach-
-mi hai chiamato con il mio nome...- sussurrai di nuovo continuando a guardarlo, ridacchiò ancora infilandosi anche la maglietta nera dei guns 'n' roses
-dai alzati che dobbiamo andare scuola-
-ma se oggi è sabato- dissi riscuotendomi dalla visione del culo del riccio guardandolo negli occhi, ridacchiò un'ennesima volta
-allora sei ancora vivo, credevo che mi dessi retta- disse uscendo dalla camera seguito da me un po' dolorante fino alla cucina
-vuoi qualcosa da mangiare?- mi chiese cordialmente, scossi la testa in negazione
-voglio sapere cosa è successo ieri sera- chiesi distrattamente mentre lo guardavo prepararsi la colazione di spalle
-da dove ti ricordi?-
-da quando mi hanno portato in giardino, poi zero totale- lo informai appena si girò verso di me
-beh ti hanno picchiato e poi strangolato finché non ti ho salvato il culo- ridacchiò bevendosi il suo cappuccino
-ah grazie- dissi abbassando lo sguardo pensieroso
-tutto a posto ragazzino?- chiese
-si tranquillo- dissi prendendo il cellulare guardando le varie notifiche sulla schermata di sblocco
Da Eben: 2 chiamate
Da Corbean: 3 chiamate, 2messaggi non letti
-avverti che stai a casa di un compagno di classe- disse Jack di spalle lavando le varie stoviglie che ha utilizzato e feci come mi suggerì mandando un messaggio e chi mi cercava ieri
-sei consapevole che non è veramente colpa tua vero?- introdussi l'argomento "coma Zach", sospirò asciugandosi le mani dall'acqua girandosi poi verso di me, mi guardò
-si ma sento che in parte lo è- disse sinceramente sedendosi davanti a me
-non devi pensarlo, davvero- dissi sinceramente anche io, sorrise leggermente
-ed ora perché sorridi?- chiesi chinando il collo di lato
-nulla di rilevante- disse indifferente ma ho notato un accenno di rossore sulle sue guance, mi si riscalda il cuore a vederlo, e forse un qualcosa sta scattando nei suoi confronti...
. . . I know I said to be your friend but it's too hard. . .
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