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Chiudo gli occhi e sento la terra mancarmi setto ai piedi.
Sembra che tutto giri vorticosamente e che non abbia intenzione di fermarsi.
La testa è leggera e pesante allo stesso tempo.
Apro gli occhi.
Tutto va veloce tranne me, mi sento come bloccata in un livello diverso di tempo.
Mi accascio lentamente a terra e appoggio la schiena al muro di un palazzo.
Vedo un signore con lo sguardo preoccupato che si avvicina.
Mi alzo e scappo via con le lacrime agli occhi "Faccio schifo! L'ho fatto preoccupare".
Nonostante stia correndo continuo a sentirmi come se qualcuno avesse puntato il telecomando verso di me e avesse premuto il tasto per farmi andare a rallentatore.
È tutto così sbagliato!
Mi fermo e mi siedo ad una panchina un po' nascosta, in modo che nessuno mi possa vedere.
Non riesco più ad andare avanti.
Sono così stanca.
Stanca di tutto.
Respiro profondamente.
Chiudo dinuovo gli occhi.
Mi costringo a smettere di piangere.
Tutto torna normale.
Tranne la mia mente, quella resta un ammasso di pensieri confusi, tutta la mia vita è un ammasso di confusione.
Continuo a confondere le persone... e anche me stessa.
Fingo sempre, ho una maschera cucita sulla mia faccia, nessuno sa chi sono veramente, forse nemmeno io.
Mi considero solo un insieme di frasi non dette, di sorrisi falsi, di paura, di rabbia... soprattutto rabbia.
Apro gli occhi e fisso il vuoto.
Rivedo quegli occhi, quegli occhi blu oltremare che mi hanno incantata, rapita oserei dire.
Altri due occhi che mi hanno ingannata.
Quando l'ho conosciuto tutto sembrava essere migliorato.
Mi bastava un suo sorriso e il mondo, che mi era sempre apparso in bianco e nero, iniziava a brillare e a risplendere di milioni di colori.
Sono caduta vittima del suo incantesimo, mi ha ingannata con le sue parole dolci.
Ho fatto nuovamente lo stesso errore, ogni volta mi dico di non farlo e poi... mi sono fidata e tutto è andato a rotoli.
Era un ingannatore, un bugiardo.
Certo le sue bugie erano belle e dolci, come quelle che raccontano i prestigiatori per farti credere nella magia, ma in realtà è tutto un trucco.
Alla fine, mi ha ferita, come fanno tutti del resto.
E ora il mondo ha perso dinuovo i suoi colori, ma sembra tutto più scuro, più tetro, più vuoto.
Il mondo è grigio e resterà sempre grigio, i colori sono illusioni della mente che cerca di salvarsi dalla pazzia.
Scuoto la testa per scacciare il pensiero.
Mi accorgo di essermi rimessa a piangere.
Poi sento le braccia bruciarmi.
Scopro di essermi fatta qualche graffio e che un po'di sangue è uscito.
Mi asciugo le lacrime con le mani "Ho avuto un'altra crisi e non me ne  sono accorta".
Prendo dalla tasca un flaconcino con delle pillole dentro.
Ne prendo una, senza acqua, sto troppo male.
Servono a calmarmi, me le ha prescritte il medico.
Conto fino a tre ed ingoio.
La pillola mi raschia la gola, ma ignoro il dolore.
Resterò qui finché la pillola non farà effetto e forse anche un po'di più.
Mi fa sentire stanca.
Come se non fossi già abbastanza fottutamente stanca di tutto... ma almeno non mi fa pensare e mi da un senso di pace, che, se pur è illusorio, mi fa star bene.
Chiudo e riapro gli occhi.
È tutto nero.
Ha fatto effetto.
Ora sto bene.
Solo così sto bene.

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