Emma's World 8

Mi svegliai la mattina in macchina. Jenny era al mio fianco.
Di sicuro noi ci siamo addormentate e i ragazzi ci hanno lasciate in macchina.
«Jenny!» esclamai scuotendola.
Lei alzò la testa e si guardò in giro, con aria assonnata.
«Dove siamo?» chiese stropicciandosi gli occhi.
«A Miami!» sbuffai, cercando di aprire la macchina.
«Davvero!» chiese lei facendo un salto, ma sbatte contro il sedile anteriore.
«E ci credi pure!?» risposi.
Lei fece una faccia strana ma poi cercó di aprire la portiera.
«Chiusa» esclamò, facendo avanti e indietro con la maniglietta.
«Guarda che più fai così, non si apre mica!» risposi mettendomi le mani fra i capelli.
«Emma, so che è il momento sbagliato ma io....» inizió lei.
«Ma tu?» la incitai, guardandola male.
Si avvicinò piano a me e mi sussurrò all'orecchio «Devo andare in bagno!».
«Jenny, trattieniti!» dissi, ritentando ad aprire la portiera.
Dopo ben ventiminuti, il mio telefono suonò. Era Tom.
«Dove siete!?» gridò lui.
«Nella macchina! Ci avete chiuse qui!» risposi.
Jenny si avvicinò a me ed iniziò a gridare. «Aprite sta cavolo di macchina! C'è gente che deve pisciare!».
Sentii un rumore meccanico, ed aprii la portiera con facilità. Jennifer, corse a più non posso in casa. Io mi limitai a guardare sul balcone, dove c'era Tom che mi salutava e mi faceva cenno di salire.
Intascaii il telefono e camminai dentro.
Arrivata al mio piano, entraii in casa, perchè Jenny la lasciò aperta, la porta.
«É caduta per le scale» mi disse Tom, appena mi tolsi, giubbotto,cappello e guanti.
«Non cambierà mai!» risi.
Mi diressi nella mia stanza a prendere un maglione bello spesso, per poter stare comoda in casa.
Scesi al piano di sotto e trovai i miei amici intenti nel preparare la tavola.
O meglio Tom e Jennifer, litigavano su chi dei due aveva ragione.
-I tovaglioli vanno a destra razza di imbecille!- gridó Jennifer spostandosi a destra.
-No! Vanno a sinistra! - ringhió lui spostandoli a sinistra.
-Imbecilli tutti e due! I tovaglioli vanno a destra.. come dice Jenny. E tu prima che ti scateni... e tu...Ogni tanto accontenta il bel Tom- risposi io.
Lei mi guardò con aria omicida come se gli avessi tolto di bocca una cosa che le gustava da matti. -Lo so che ti piace provocarlo ma dobbiamo cercare di non bisticciare... insomma fra meno di due giorni è Natale!!- risi. Presi al volo un piatto che Dan mi passó.
Pasta al sugo con polpette.
-Cucina Italiana Dandan?- chiese Jenny annusando il piatto.
-Sì Jenny.- rispose lui fiero del suo lavoro.
Ci sedemmo a tavola.
-Accendi la radio Tommy!- rise Jenny.
Lui sbuffó.
-Okay ma smetti di chiamarmi in quel modo!- rispose accendendo la radio.
-Okay TommyTommy- sorrise la donna.
Lui cercó di ignorala come suo solito.
-Emma! Mi sono dimenticata di dirti una cosettina...- inizió Jennifer pulendosi la bocca.
-Cosa Jenny- chiesi temendo il peggio.
-Bhe... un mio amichetto mi ha scritto un messaggino... e mi ha chiesto se potevamo vederci domani mattina. E io gli ho detto che andava bene. Ma lui poco fa mi ha scritto se poteva rimanere a dormire.... eh..-la interruppi.
-Va dritta al punto!- dissi.
- Posso far dormire qui il mio amico?!- chiese lei con un sorriso speranzoso.
-Bhe... non c'è spazio eh...- lei mi interruppe.
-Tranquilla dormi sul divano e lui dorme con me!- rise lei.
-Certo... chi è sta persona?- chiesi ignorando la sua risposta di prima.
-Sam... Sam Claflin. Il ragazzo che ha recitato con me...- rispose lei.
-Sam Claflin!? Oh! Bhe si fallo venire pure!- dissi diventando leggermente rossiccia.
-Perfetto!- trilló lei dirigendosi verso il telefono.
Sam Claflin era un attore molto carino, e per me era un onore averlo a casa mia, e soprattutto farlo dormire nel mio letto!.
-Emma, sparecchiamo?- chiese Dan prendendo il mio piatto.
-Oh si!- risposi prendendo dei bicchieri.
Mettemmo tutto in lavastoviglie e la fecimo andare, nel frattempo ci mettemmo tutti sul divano.
(Tutti un modo si dire. Io e Rup ci sedemmo a terra, perché Jenny si sdraió in braccio a Tom e Dan che continuavano a maledirla. Per essere chiari, Tom la malediceva molto di più perché a lui era toccata la parte inferiore di Jenny, ovvero i piedi. E ogni volta che lui si lamentava la ragazza gli tirava un piede in faccia.)

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