Emma's World 11.

Possibile che Jenny sia così sclerata di brutto?!
Appena arrivate a casa con i borsoni pieni di regali, lei si era precipitata a rompere le scatole alla povera anziana signora Puth.
Già non mi piaceva il fatto che fosse andata al ospedale per colpa nostra, ed ora in più Jennifer sembrava innamorata di quella signora.
-Idiota! - sbraitò Jennifer appena Tom la prese in braccio è la trascino in casa.
-Senti donna pazza, non puoi andare a casa della gente a gridare come una squilibrata! Ringrazia dio che la Puth non abbia chiamato la polizia! - ringhiò Tom.
Jennifer, con le braccia conserte osservava il punto oltre Tom, come se quello che lui le stava dicendo non gli fregasse minimamente.
-Senti biondo platino io posso eccome! JENNIFER LAWRENCE PUÒ! IO POSSO! - gridò lei.
Tom sbuffò indignato, e si buttò di peso addosso alla ragazza, facendola cadere sul divano.
Risi.
Quei due, litigavano ogni due per tre, ma si volevano bene, e si notava.
-Emma, che dici, per la cena di Natale cosa facciamo? - domandò Rupert, posando i regali incartati sotto l'albero vicino al camino.
Mi avvicinai a lui, perché le urla di Jenny, e tutti i suoi tentativi di liberarsi da Tom, stavano infastidendo il mio udito.
-Non so Rup, dovresti chiedere anche a Dan...approposito dov'è? - domandai guardandomi intorno.
-A fare la pipì, sai si pisciava addosso mentre tu e la pazza stavate a fare scambio di autografi con la Lopez. - rispose il ragazzo alzandosi da terra.
Rup e sempre stato il più bravo di tutti noi a mettere in ordine.
-AHI! IDIOTA QUELLA È LA MIA CHIAPPA! - gridò Jennifer a pieni polmoni.
Sia io che Rup ci voltammo di scattò e quasi non ci spaccammo in due dal ridere.
Jennifer si stava proteggendo il viso con un cuscino, e con le sue gambe spingeva Tom lontano.
Il quel momento il ragazzo si alzò in piedi e si massaggio la guancia, rossa.
-Così impari a mordere la bellezza della natura! - sbuffò lei alzandosi dal divano ed indicando la sua chiappa destra.
Con un passo dolce e felpato, Jennifer corse al piano di sopra, ed andò nella mia stanza.
-Ma sei scemo o cosa? Perché morderle una chiappa!? - dissi tra le risate.
-Bhe... Mi sono trovato il suo bel sedere in faccia, e per levarlo ho dato un morso leggero... Solo che la finezza di quel bisonte, mi ha schiaffeggiato.- protestò lui, andando in cucina.
Aprì il rubinetto e si sciacquò la faccia, imprecando.
Feci un sorriso a Rup, e corsi al piano di sopra.
Avevo un urgente bisogno di andare al bagno.
Bussai, ma quando sentì la voce di Jennifer dire.
-Il bagno è occupato dalla somma maestà di New York, meglio del tutto il mondo.! -
Mi morsi il labbro.
-Chiappa morsa, fuori ho un urgente bisogno di andare al bagno.! - pregai.
Sapevo perfettamente che Jenny ci metteva anni e anni a farsi una doccia, o semplicemente lavarsi le mani o i denti.
-No! Mi hai offesa! Sparisci Watson! Ho buttato a calci Dan fuori posso farlo anche con te! - ringhiò lei.
Capí che si era avvicinata alla porta, perché la sua voce era più vicina.
Sbuffai, e mi diressi nella stanza dei ragazzi.
-Dani ho bisogno di un favore- dissi entrando, senza preoccuparmi di ciò che stava combinando.
-Emma, io ho paura di quel essere! E tu lo sai perfettamente! - sbuffò lui alzandosi dal letto.
-Okay okay. - risposi.
Sapevo perfettamente che Daniel aveva paura di Jennifer quando dava di matto, e la stessa cosa vale per Rup.
Mi sporsi sulle scale e gridai.
-TOM FELTON! -.
Come desideravo il biondo si presentò sotto.
Stava mangiando un biscotto al cioccolato.
-Che vuoi? - domandò masticando.
-Svestiti e corri per casa nudo- dissi, senza pensare a come quelle parole suonassero malissimo.
Lui sputò il biscotto e fece una faccia offesa.
-Cosa?! - sbraitò.
Okay, era assurdo.
-Va bene, salì e stai al gioco! - esclamai.
Dovevo assolutamente andare in bagno, me lo sentivo.
Ci avvicinammo alla porta del bagno.
(dopo aver spiegato a Tom il mio bellissimo piano) gridai.
-Porca Valera! TOM FELTON CORRE NUDO! -.
Come speravo Jennifer corse immediatamente fuori dal bagno, e si sporse dalle scale a guardare sotto con aria divertita.
Appena la ragazza capì che era uno scherzo, si girò, ma Tom la abbracciò bloccandola, e lasciando che io entrassi in bagno.

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