Capitolo XXVII.

Non ho neanche riletto il capitolo quindi mi dispiace ma ve lo dovete sorbire con i possibili errori
E ancora buon Natale

Buona lettura~~~
-Moony

Narratore

"Κακία κακίαν τικτει pt.2

Non sapeva come ma si era ritrovato a dormire con Sirius e Remus nella casa di quest'ultimi.
Per lui era stata una strana settimana: a iniziare dal lunedì quando si era ritrovato Remus davanti casa per accompagnarlo, sino a quella domenica sera in cui i due lo avevano ingannato per rimanere a dormire da loro.
Sospirò mentre si cambiava e metteva la sua vestaglia per tornare nella stanza dei due ragazzi.
Un tuono squarciò il cielo e illuminò la finestra del bagno. Saltò in aria per l'improvvisa luce e quasi non urlò.
-Jamie? Va tutto bene?- bussò alla porta Sirius.
Prese un bel respiro profondo e uscì fuori dal bagno, gettandosi tra le braccia di Sirius.  Era profondamente spaventato dai temporali.
Sirius lo strinse al petto e rimasero così finché James non si staccò da lui per dargli un bacio sulla guancia e sorridergli. 
Sirius non sembrò gradire solamente quel bacio sulla guancia, così afferrò James per il mento e lo baciò con passione. D'allora James odiò con tutto se stesso i temporali."

Luna

Il mio risveglio fu terribile. Harry stava litigando con suo padre, il signor Lupin e mio padre per non so quale motivo e, sinceramente, non mi interessava affatto visto il gran mal di testa che tutte quelle grida e battibecchi mi avevano procurato. 

Mi alzai da quello sembrava essere lo stesso divano che Harry aveva nell'appartamento a Varsavia, e solo dopo mi accorsi che effettivamente eravamo a Varsavia e che io avevo dormito molto più di qualche semplice ora. 

Mio padre, con viso preoccupato, mi venne subito incontro poggiandomi una mano sulla fronte. Oltre che avere quell'atroce mal di testa, sentivo brividi percorrere la mia schiena e un terribile mal di gola.

-Lu- mi chiamò Harry, avvicinandosi a me, e rimasi a fissarlo mentre sentivo improvvisamente la testa leggera. -Piccoletta, devi stare a letto, su- mi disse, scostando mio padre da me e prendendomi in braccio.

Mi portò nella sua camera da letto e mi fece sdraiare su esso, dandomi un bacio sulla fronte.
Si allontanò per chiudere la porta a chiave e poi si avvicinò a me con il sorriso più dolce che avesse mai fatto in mia presenza.
-Come ti senti, piccina?- mi chiese piano sedendosi accanto a me. Non risposi e lo guardai un attimo.

-Non sei arrabbiato con me?- chiesi e lui rise levandomi i capelli dalla fronte; -Sono arrabbiato con tuo padre, Lu, non con te. È stato lui a dirti di fuggire con lui- mi rispose.
Portò una mano ad accarezzarmi la guancia e io mi appoggiai contro di essa, constatando che il suo più minimo tocco mi fosse mancato.

-Devi riposare, va bene? Hai un po' di febbre e Lupin dice che passerà dopo un paio di giorni, ma devi stare al caldo chiaro?- mi disse, aiutandomi a mettermi sotto le coperte del letto.
Annuii e lui mi sorrise dolcemente mentre io cadevo subito dopo nel mondo dei sogni.

Harry

Sospirai.
Mi alzai dal letto, dando un piccolo bacio sulla fronte della mora.
Sentivo gli schiamazzi di quei tre dalla mia camera e speravo che questi non sarebbero riusciti a svegliare Luna e che non avrebbero combinato altri casini nell'appartamento.

Andai verso la porta e rimasi ad ascoltare ciò che dicevano. 

-Non ti abbiamo aiutato a scappare per farti andare via da noi, Sirius, soprattutto dopo che abbiamo visto nostra figlia chiaro? È anche nostra figlia quindi dovresti avvertirci quando fai queste cavolate, soprattutto se ne vale l'incolumità di Luna, hai capito?- lo rimproverò quello che sembrava Remus e sentii uno sbuffo, probabilmente da parte di Sirius, prima che quest'ultimo parlasse: -Era tutto sotto controllo, so badare a me stesso e anche a mia figlia, Remus, non ho bisogno di questi rimproveri. Se Harry non fosse arrivato io e Luna saremmo già a Londra-.

-Sirius, vuoi capire che non puoi fare tutto da solo? Ne vale anche la vita di Luna e poi avevi promesso che non saresti mai più scappato, eppure alla prima occasione lo fai. E non dire che tutto era sotto controllo, perché mi fai solamente perdere di più le staffe! Niente era sotto controllo e devi ringraziare che Harry ami Luna, altrimenti sareste morti per mano dei nazisti!- si agitò mio padre.

Decisi di uscire perché quella situazione stava degenerando troppo in fretta e per colpa delle loro voci Luna di sarebbe svegliata e doveva riposare. 

-Adesso basta, chiaro? Non mi importa delle vostre inutili chiacchiere sull'essere tutti e tre i genitori di Luna e che Sirius è stato un incosciente nello scappare via, perché voi lo sapete perfettamente. In questo momento mi importa solamente della saluta di Luna e non voglio più sentire le vostre urla, se proprio avete bisogno di farlo, fatelo il più lontano da qui, siamo d'accordo?- dissi mentre con una mano dietro la schiena chiudevo la porta della mia camera da letto e guardavo i tre uomini di fronte a me.

I tre si zittirono e si guardarono tra loro prima che mio padre facesse un passo in avanti; -Hai perfettamente ragione Harry, siamo adulti e dobbiamo comportarci come tali quindi credo che io, Sirius e Remus continueremo la nostra discussione da Remus, non è vero?- disse mio padre e prima che il biondo in questione potesse protestare, mio padre gli assestò una gomitata all'altezza dei reni.

Mi trattenni dal ridere mentre Sirius e Remus annuivano vigorosamente, spaventati da un altro possibile attacco ai loro fianchi. -Bene, andiamo e occupati di mia figlia Potter- disse Sirius e io annuii mentre il riccio e il biondo venivano trascinati via da mio padre. 

Luna

Rimasi a fissare le pagine del mio libro per cinque minuti buoni mentre pensavo a cosa avrebbe fatto Harry appena mi sarei ripresa del tutto. Le lacrime mi offuscarono la vista ma io fui più veloce e le ricacciai dentro mentre il generale tedesco era seduto di fronte a me a leggere dei documenti. 

Rimasi a fissarlo per qualche secondo per poi ritornare sul mio libro e sforzarmi nel leggerlo.

-Lu?- mi chiamò Harry qualche minuto dopo, mentre ero immersa nella lettura. Alzai il viso verso verso il moro e rimasi ad aspettare che continuasse a parlare. 

-Stavo pensando...- iniziò grattandosi la nuca con una mano e lo invitai a continuare con lo sguardo; emise un sospiro prima di continuare -Potremmo andare da qualche, solo noi due, se ti va e appena ti sarei ripresa da questa maledetta febbre- disse e io sorrisi, arrossendo, -Uhm, va bene- risposi mentre lui ricambiava il mio sorriso.

NOTA AUTRICE:
Yo bella gente e di nuovo buon Natale<3
Love uu<<33

Stellina se ti piace il capitolo!
-Moony 

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