Capitolo XXVI.

Buon Natale e buona lettura~~
-Moony

Narratore

"Ινιυρασ νοστραs τολεραμυs
Sopportiamo le vostre offese
Eppure a Sirius non dispiaceva la compagnia di quel ragazzo e, a quanto pareva, neanche al suo ragazzo Remus sembrava dispiacere.
James era un ragazzino pacato ed educato in fin dei conti: come si faceva ad destarlo? Inoltre i suoi grandi occhi color nocciola gli davano una espressione infantile che a Sirius piaceva.
Pur essendo pacato, a James piaceva fare scherzi ed anche Sirius andava pazzo per questi. Eppure quando il più piccolo gli raccontò del suo ultimo scherzo, si preoccupò.
Il viso di James, infatti, era ricoperto di graffi e lividi. Non gli si addicevano per niente e soprattutto non li doveva avere.
Lui e Remus si guardarono negli occhi ed entrambi fecero un cenno della testa all'altro senza farsi intercettare dal più piccolo: il suo amante fece la prima mossa.
Prese James per il braccio e lo schiacciò tra lui e il muro mentre dava inizio a un appassionato bacio; contemporaneamente Sirius si voltò a chiudere la camera del ragazzo più piccolo a chiave.
Con passo veloce raggiunse i due e fece spostare James dalla parete per accogliere la sua schiena contro il suo petto. Prese a baciargli la base del collo, mentre lo sentiva ansimare nel bacio con Remus.
James e Remus si staccarono, ansimanti e rossi, così Sirius ne approfittò per voltare il viso del più piccolo e baciarlo.
Ah, si, quelle labbra e quelle di Remus sarebbero stata la sua rovina.
Portò una mano alla vecchia giacca di Remus e lo tirò contro un James affannato. Si staccò dal ragazzino per spostarsi alle labbra del biondo.
Si, decisamente si, le labbra dei due giovani sarebbero state la sua rovina.
Sirius sorrise nel bacio quando sentì le labbra delicate di James posarsi sul suo corpo.
-Sopporterò le offese che mi lanceranno piuttosto che lasciarvi andare-, così dicendo finì per perdersi negli occhi dei due ragazzi."

Sirius si risvegliò affannato a causa di uno strano rumore che proveniva dalle camere al piano superiore.
Scese dal divano solo poi sentirsi puntate alla tempia una pistola.
Davanti a lui c'era il figlio di Narcissa, sua cugina, e di Lucius Malfoy.
-Sei stato beccato, Black-, il giovane biondo platino ghignò mentre al piano di sopra sentiva un urlo.
Luna!

Una settimana prima

Harry

Regulus Black deglutì rumorosamente mentre io puntavo la mia pistola sulla sua futura sposa.
-Che volete sapere?-.

-Vogliamo sapere dove sono andati tuo fratello e Luna, zio. Ti conviene dircelo- disse Malfoy, con voce fin troppo stabile da sembrare falsa e incrinata dalla paura.

Thalia rise mentre il stringevo la presa sulla mia pistola. Cosa ci trovasse di così divertente doveva dirmelo.

Thalia rimase per qualche altro secondo a ridere finché non parlò. -Ah, Draco, sei così falso. E metti giù quella pistola, Potter, lo sa anche un bambino che quell'aggieggio è scarico- disse sorridendo la rossa e io mi stupii, lo aveva capito subito.

-Posso dirvi che Regulus non c'entra niente con questa storia, sono stata io ad aiutare Sirius e Luna a scappare. Non pensavo che lo facessero davvero- disse Thalia, mentre stringeva amorevolmente il braccio del suo amato.
-Sono andati in una vecchia casa abbandonata, non lontanissima da qui verso est. O almeno, se non hanno già preso il treno per Varsavia- continuò la donna per poi fissarmi dritta negli occhi. -So che sei perdutamente innamorato di lei Potter, quindi trattala bene e non farla soffrire chiaro?-, il tono di Thalia non ammettava contraddizioni così annuii, sconcertato da quello che ci aveva appena detto.

Era davvero stato così facile?

-Andiamo Malfoy- dissi, voltandomi verso l'entrata, al mio vice che annuendo mi seguì.

-

L'indomani ci preparammo per iniziare le ricerche, ad aiutarci c'era anche Ron adesso.

Una vecchia casa abbandonata a est? Forse si riferiva alla casa abbandonata dai Weasley diversi anni fa...

-Potter, non capisco perché stiamo facendo di tutto per riportare quella ragazzina qui. Insomma, potresti anche lasciarla andare, no?- mi chiese Malfoy e io mi avvicinai a lui, arrabbiato; -Preoccupati della tua donna, Malfoy, e di quella degli altri- risposi arrabbiato.

Cosa c'era da capire? Amavo Luna e la rivolevo indietro, non volevo che se ne andasse, punto.
Quei due là fuori si metterebbero nei guai se io non li ritrovassi e io non voglio vedere Luna portata a Birkenau.

Ora...

Harry

Avevo ragione, in effetti nessuno andrebbe a controllare la vecchia casa lasciata dai Weasley e sapevo anche che Sirius non sarebbe mai stato pronto ad andarsene se prima non avesse rivisto Lupin e mio padre.

Presi un respiro profondo, afferrando la maniglia dell'ultima porta del piano superiore della casa.
Sirius era di sotto che dormiva sul divano e Malfoy era lì che lo teneva d'occhio mentre Ron era davanti all'entrata controllando che non ci fosse nessuno.

Aprii lentamente la porta, facendo attenzione a non fare rumore. E come sospettavo Luna stava dormendo, coperta da una vecchia coperta.
Sorrisi vedendo il suo viso, in una espressione rilassata e tranquilla.
Mi sei mancata...

Mi avvicinai piano a lei, facendo attenzione che non ci fosse nemmeno il minimo rumore. Peccato che il mio intento fu spezzato da uno stupido vaso che, spinto dal vento che entrava dalla finestra, cadde a terra frantumandosi in mille pezzi.

Alzai subito gli occhi verso il viso di Luna che si stava svegliando, arricciando il naso. Appena aprì gli occhi e li posò su di me, urlò così forte da farsi sentire anche a chilometri da qui. 

Subito mi avvicinai velocemente  a lei e, prontamente, le tappai la bocca con la mano mentre il mio braccio sinistro andava a circondarle il busto e le braccia. La sentii tremare tra le mie braccia mentre le intimavo il silenzio all'orecchio. 

Levai la mano dalle sue labbra e scoppiò a piangere, singhiozzando e tremando dalla testa ai piedi, mormorando parole incomprensibili. La feci voltare verso di me e me la strinsi al petto sperando che si calmasse.

-Mi spiace- iniziò a parlare mentre un altro singhiozzo la scuoteva, -Mi spiace tanto, Harry, io... prometto che non cercherò mai più di scappare, ma per favore non fare del male a mio padre, Harry... Ti prego- supplicò, tenendo stretti tra i pugni alcuni lembi del mio cappotto. Annuii, non dando molta importanza alle sue parole e più preoccupato che stesse bene e felice che stesse nuovamente tra le mie braccia. 

-Andrà tutto bene, Lu, ma tu calmati, d'accordo piccina?-, lei annuii mettendo la testa sul mio petto e lasciandosi stringere da me. Da come si stava comportando dedussi che non aveva avuto lei l'idea di scappare, ma aveva solamente ascoltato il padre e seguito. 

La presi in braccio, portando un braccio a circondarle le gambe e l'altro il busto. Scesi al piano inferiore mentre lei si riaddormentava tra le mie braccia a causa del pianto. 

-Malfoy, l'ho trovata. Prendi Black e portiamoli di nuovo a Varsavia- dissi mentre stavo attento a scendere le scale e non accorgendomi che Sirius era sveglio e aveva la P38 di Malfoy puntata alla tempia.

-Credevo che fossi un bravo ragazzo, Harry, non così. Che ti costa lasciarci scappare?- chiese Sirius e io sorrisi mentre tenevo Luna stretta a me. -Perché tu me l'hai venduta Sirius e perché credo che mio padre muoia dalla voglia di rivederti. Non pensavo che saresti in grado di mentirmi per tutto questo tempo Sirius- dissi mentre uscivo dalla casa.

NOTA AUTRICE:
Buon Natale a tutti! Rimanete pronti per un futuro aggiornamento eh ;)
Love uu<<33

Stellina se ti piace il capitolo!✨
-Moony

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