Capitolo XXIV

Narratore

La mattina dopo, Malfoy si svegliò nella sua camera con uno strano peso sul petto, all'altezza del cuore.
Aprì un occhio per controllare cosa fosse e sorrise quando vide il volto addormentato di Hermione.

Per la prima volta dopo tanto tempo, si sentì estremamente felice e soprattutto si sentì vivo come non mai.

La sua infanzia era stata una continua negazione da parte dei suoi genitori, o almeno da parte di suo padre.
L'infanzia l'aveva passata intrappolato in quelle quattro mura che avevano costruito la sua prigione per diversi anni, finché non vide la luce. Aveva un nome e un cognome quella luce. Astoria Greengrass.
Luce che si era spenta diversi anni fa, per una grave malattia, ed aveva portato un periodo più buio della sua infanzia.
Si mise nei guai, iniziò ad aiutare delle brutte persone a passare il paese con la loro merce rubata. Suo padre lo scoprì e, per non far cadere la reputazione dei Malfoy, decise di mandare Draco al servizio militare.
Gli anni nel militare furono inferno per lui, con il suo fare timido e arrogante allo stesso tempo si mise spesso nei guai con i suoi superiori, finché Harry Potter non divenne il nuovo generale del suo distretto e divenne il suo braccio destro.

Hermione era stata la luce che gli era mancata in tutti quegli anni e che l'aveva salvato.
Il suo amore per lei era così forte che credeva avrebbe anche potuto divenire un ricercato solo per il suo volere.

-Buongiorno- mormorò la mora su di lui e Malfoy le sorrise, rubandole un bacio.
-Buongiorno, Granger- rispose a voce bassa.

Luna

Uno strano rumore proveniente dalla finestra, mi fece girare di scatto.
Afferrai immediatemente una delle camice che avevo rubato a Harry e me la infilai il più velocemente possibile.

Stavo per avvicinarmi alla finestra quando questa si aprì di scatto e ne fece capolino la testa riccia di mio padre.

-Papà!- corsi tra le sue braccia, fregandomene di essere in camicia da notte e di avere addosso la camicia di Harry.
Lui mi strinse a sé, con fare protettivo. -Luna, bambina! Stai bene?- mi chiese staccandosi per squadrarmi dalla testa ai piedi.

-Sto bene e tu? Dove sei stato? E come hai fatto a scappare?- chiesi per poi osservarlo.
Portava un vecchio cappotto nero e sotto di esso aveva solo una maglia di cotone bianca, molto leggera e sporca di fango qua e là.

-Non preoccuparti. Adesso ho bisogno che tu faccia come ti dica, chiaro?- mi disse guardandomi negli occhi.
-Quando tornerai da Potter, non svuotare i bagagli. Scapperemo, piccola. Thalia e Regulus ci aiuteranno- disse mio padre e io spalancai la bocca stupita.

Avevo paura però. Che sarebbe successo se Harry mi avesse scoperto?

Espressi la mia paura. -E se Harry mi dovesse scoprire? Devo restare almeno per il compleanno della signora Malfoy, Draco ed Hermione tengono particolarmente a questo- dissi e mio padre strinse i denti.
-D'accordo, Luna, ma dopo il compleanno di Narcissa, ce ne andremo che ti piaccia o meno- grugnì mio padre.

Harry

Quando mio padre tornò senza Luna, mi arrabbiai. Dove l'aveva portata?

Mi alzai dal comodo divano di villa Malfoy, infuriato e andai contro mio padre. -Dove l'hai portata?- ringhiai e mio padre mi fece cenno di stare calmo.
-Mi ha severamente proibito di dirteo Harry e dunque non lo farò, ma posso dirti un'altra cosa. Sei stato un completo idiota, presentare Luna a tua madre? Lily odia Sirius! Cosa ti passava per la testa figliuolo?!- mi rimproverò mio padre furioso.

Lo ignorai. -Dove l'hai portata?- ringhiai un'altra volta e mio padre scosse la testa portando le mani a coprirsi il viso.

-Le ho promesso che non te lo avrei detto Harry, va a casa. Lei starà bene, non ti preoccupare, è al sicuro- disse mio padre prima di salire andare via.

Rimasi lì a fissare il camino finché non capii che Luna non sarebbe tornata per la notte e mi ritirai nella mia stanza, furioso.

Piccola mocciosa, appena ti trovo ti faccio pentire di quello che hai fatto

Sospirai e mi infilai sotto le coperte con uno strano vuoto nel petto che non mi lasciò dormire fino alla mattina seguente.

-Harry?- mi sentii chiamare da una voce soffice, un'oretta dopo essere riusciuto ad addormentarmi.

Socchiusi gli occhi e vidi gli occhi grigi di Luna guardarmi preoccupata.

Immediatamente l'afferrai per la nuca e mi spinsi contro le sue labbra, per poi farla cadere su di me.

Mi spinse lontana da lei e io la guardai stranito, ma lei arrossì e indicò la porta.
Sulla soglia di essa, a ridacchiare sotto i baffi c'erano Draco ed Hermione.

Quasi mi strozzai con la mia stessa saliva ma ricomposi subito, maledicendo mentalmente quei due.

-Che ci fate voi due qui?- dissi e Hermione sorrise a Luna -Beh, era appena tornata così le volevo far vedere il giardino e poi Draco ci ha mandato a svegliarti ed è venuto anche lui- mi rispose la riccia mentre il biondo accanto a lei scrollava le spalle e se ne andava.

-Bene, credo che voi dobbiate parlare, quindi io vado ad aiutare la signora Malfoy- si congedò Hermione, sorridendo prima di andarsene chiudendo dietro di sé la porta.

Guardai Luna che intanto si era alzata dal letto e si stava sistemando la gonna.

-Dove sei stata?- chiesi e lei arrossì -Pensavo che tuo padre te lo avesse detto- mi rispose quasi sorridendo soddisfatta.
Avrei tanto voluto dirle che era nostro padre e che no, non me lo avrebbe mai detto se ci fosse stato di mezzo la sua salute.

-E invece no- risposi invece, alzandomi e avvicinandomi a lei. -Allora dove sei stata, Lu?- le chiesi prendendo la sua mano e giocando con le sue dita, facendola arrossire ancora di più.
-A casa dei Black- rispose dopo un po' fissando tutto tranne che me. -Dai Black?- domandai tra lo stupito e l'arrabbiato.
Lei annuì un po' spaventata ma mi abbracciò, stringendomi a lei, cosa così insolita che per un attimo non ricambiai.

-Sono ciò che rimane della mia famiglia-

NOTA AUTRICE:
Non so quando aggiornerò, ma possso dirvi che forse la prossima settimana dovrei riuscire ad aggiornare.
Love u<<33

Stellina se ti piace il capitolo!⭐
-Moony

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