Capitolo XII.
ATTENZIONE:
Nel capitolo sono presenti accenni smut gay, se non vi piace passate direttamente all'ultimo pov di Harry!
Buona lettura~~~
-Moony
Narratore
흑심 ~~~~~~> ᵈ ᵃ ʳ ᵏ ⁿ ᵉ ˢ ˢ
Sirius sorrise mentre baciava le labbra dolci e delicate di James, pensando a come fossero perfette per stare sulle sue e quelle di Remus.
Afferrò i fianchi del minore, stringendoli possessivamente mentre continuava ad esplorare la bocca di James.
-Sei davvero diventato ebreo?- gli chiese James, quando si staccarono. Sirius gli scompigliò i capelli. -Si, quando ho sposato Cassandra mi sono dovuto convertire, ma non sono mai stato un praticante- gli rispose Sirius.
-E tu e Cassie...? Avete mai...?-.
-Fatto sesso? No, Jamie. Lei sapeva che non lo avrei mai fatto con una donna, soprattutto se quella donna è la mia migliore amica. Abbiamo finto per tutto il tempo- disse Sirius mentre entrambi si sedevano nel salotto della casa di Black.
-Perché lo hai fatto? Potevamo scappare, tutti e tre, saremmo riusciti a vivere una vita normale- disse James -Perché?! Perché non avrei mai lasciato che Harry, un bambino così dolce, rimanesse solo, con una sotto specie di suora- si infuriò Sirius alzandosi di scatto.
Teneva molto a Harry, il suo figlioccio, non avrebbe mai potuto lasciarlo da solo con quella stupida della Evans.
-Sirius? Ma che stai...- iniziò Cassandra Black, che stava scendendo dalle scale, per poi fermarsi e fissare James.
La donna gli sorrise. -James! Oh, tesoro da quanto non ci vediamo! Speravo che questo stolto mi stesse tradendo con te- rise e James sorrise prima di correre ad abbracciarla.
Luna
-Andiamo a fare colazione al caffè muoviti- disse Harry mentre si sistemava i capelli.
Mi guardò attraverso lo specchio e io alzai gli occhi dal mio libro. -Smettila di leggere quel libro e vieni- disse e io alzai gli occhi al cielo prima di alzarmi e posare il libro.
-
-Parla Luna- mi ordinò Harry mentre andavamo a fare colazione. Io lo guardai. -Di cosa dovrei parlare?- chiesi.
-Di quel ragazzo, Jason- mi rispose mentre si sistemava il capello verde militare sulla testa. Io mi fermai.
-Jason? Che... Che ti importa?- dissi prendendo il suo braccio. -Perché non è venuto qui con te?- chiese senza guardarmi in faccia.
Mollai il suo braccio e strinsi la mia gonna tra le dita. -Che ti importa? Lo conoscevi? L'hai ucciso tu?- chiesi fissando il suo profilo.
Finalmente si voltò a guardarmi, il viso adesso rosso di rabbia. -Cosa? Solo perché era ebreo non significa che l'avessi ammazzato- disse. -Allora che ti importa? Era il mio futuro marito, ecco tutto e se non fosse stato per questa stupida guerra, saremmo sposati e non tu non dovresti occuparti di una stupida puttana--.
Il mio volto si voltò alla velocità della luce, sentivo tutto il sangue andare nella mia guancia che in quel momento era sicuramente rossa. La sua mano era ancora in aria e tutti in strada ci guardavano.
-Io... Dio mi dispiace così tanto- ritirò subito la mano e cercò di avvicinarsi ma io indietreggiai.
Andai a sbattere contro James che mi abbracciò come se fossi sua figlia. Piansi sulla spalla, stringendo il tessuto della sua camicia bianca.
-Sta lontano da lei Harry- chiarì la voce del dottor Remus Lupin.
-Non dirmi cosa posso fare e non, Remus. Lei ora viene con me- sentii. Tenni gli occhi chiusi, facendomi stringere da James.
Quell'abbraccio mi ricordava qualcosa...
"-Guardala Sirius! È così carina!-.
Quella voce era così simile a quella di James e per niente familiare a quella di mia madre.
-Si, è proprio nostra figlia Jamie- rispose l'incofondibile voce di mio padre"
-Shh, va tutto bene, bambina mia- mi disse la voce rassicurante di James e mi sentii a casa tra le sue braccia.
Era un abbraccio materno, di quelli che raramente ricevevo da mia madre.
-Non penso proprio, Harry. Ti vogliamo ricordare perché sei un soldato adesso?- disse Remus.
Harry
Vedere Luna stretta da mio padre, mi faceva salire i nervi. E Remus! Neanche fosse suo padre.
Avevo sbagliato a dare uno schiaffo a Luna ma loro non avevano alcun diritto per intromettersi.
Avanzai verso Luna, ma Remus si mise in mezzo tra me e lei. -Spostati- ordinai e lui non si mosse di un centimetro.
Sbuffai e lo spinsi, non proprio delicatamente, da parte.
Sentii mio padre parlare in polacco.
Sgranai gli occhi, lui non era polacco e non sapeva neanche parlare la loro lingua.
Scossi la testa e mi concentrai sul mio vero obbiettivo.
-Luna- la chiamai. Lei si staccò da mio padre e si voltò verso di me, gli occhi rossi e le labbra gonfie, per il pianto.
-Mi dispiace- scandii per bene le parole. Lei annuì senza guardarmi.
Le presi la mano e la spinsi più vicina a me. -Andiamo- dissi.
Narratore
사랑을 하다 ~~~~~> ꌗ ꅏ ꍟ ꍟ ꓄ ꃅ ꍟ ꍏ ꋪ ꓄
James sentiva le lacrime di gioia minacciare di gioia. Aveva stretto tra le braccia ciò che gli era stato tolto, diciassettenne anni fa.
Era stato così... così bello poterla abbracciare, poter riavere per un momento sua figlia tra le braccia e poter cercare di darle il conforto che solo "una madre" poteva darle.
James sorrise.
-Jamie- lo chiamò Remus, -Ho sentito il cuore della mia bambina battere contro il mio, Remus. Ho abbracciato nostra figlia per la mia prima volta- mormorò James, cercando di frenare la voglia di abbracciarlo, lì davanti a tutti.
월광 ~~~~> ᴍ ᴏ ᴏ ɴ ʟ ɪ ɢ ʜ ᴛ
Remus sorrise e afferrò il polso di James, per poi correre via, verso il suo appartamento.
Si sentiva un ragazzino da quando James era lì, con lui.
Subito appena furono dentro, Remus iniziò a baciare con passione e forza James, che non si oppose anzi ricambiò il bacio mettendo una mano tra i suoi capelli biondi.
-Ti amo ancora Jamie- disse Remus mentre scendeva con il viso tra l'incavo del suo collo.
-Ti amo anch'io, Remmie- mormorò James estasiato quando il biondo gli strappò letteralmente la camicia di dossso.
Remus andò subito a stuzzicare il capezzolo destro, mentre James cercava disperatamente di togliere il camice bianco di Remus.
In pochi attimi, entrambi erano nudi e eccitati e Remus penetrò James con una sola stoccata. -Rem- gemette il più piccolo stringendo le spalle del suo amante.
Harry
-Guardami- dissi a Luna che intanto stava scrivendo qualcosa su un figlio di carta.
Non alzò né lo sguardo né la testa, ma anzi si limitò a scrivere più velocemente. -Ho detto che devi guardarmi- le ordinai sbattendo la mano sul tavolo di legno.
Lei alzò la testa e mi guardò. -Cosa posso fare per farmi perdonare?- chiesi, stanco di quella patetica situazione, lei rimase in silenzio per qualche secondo prima di parlare. -Voglio incontrare mio padre- disse.
-Cosa?- esclamai e la fissai stupita. -Voglio vedere i miei genitori Harry. Sono giorni che non li vedo e mi mancano- disse Luna quasi pregandomi con gli occhi, -Se ti porto là, la gente inizierà a sospettare- dissi afferrandole il braccio preoccupato.
-Io non ti ho mai detto che mi avresti dovuto accompagnare da loro- disse guardandomi con una strana luce negli occhi. Poi capii.
-No- risposi e lei mise una mano sulla mia spalla, facendola poi scivolare lungo il mio braccio in modo lento e maledettamente sensuale. -Oh si invece- disse prima di baciarmi.
Dio, mi sono fatto fregare da una ragazzina
NOTA AUTRICE
Scusatemi se sto aggiornando solo ora ma non avevo più capitoli pronti.
Spero vi sia piaciuto la piccola parte di smut e i separatori tra Sirius, James e Remus <3
Stellina se ti piace il capitolo!⭐
-Moony
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