Capitolo 4
Dopo mezz'ora avevo finito solo la bistecca e Shay non era ancora arrivata. Dopo altri cinque minuti stavo terminando anche l'insalata, quindi mi arresi, al pensiero che non l'avrei rivista per quel giorno.
Pagata la cena presi il mio giubbotto e uscii dal locale. Quando uscii arrivó contemporaneamente una macchina nera, che mi accecó con la luce dei suoi fari.
La macchina si spense e finalmente anche i fari. Non riuscivo a vedere bene, perchè quella fottutissima luce mi aveva accecata temporaneamente. Sentii lo sportello della macchina aprirsi e chiudersi. Io ero a massaggiarmi gli occhi, quando sentii una voce soave chiedermi << Ehi, tutto apposto? >>
Riconobbi quella voce all'istante.
<< Ehm, sí, tutto okay >> feci finta di non averla riconosciuta << Oh, sei tu Shay! >>
<< Eh sí, stó andando a trovare delle mie amiche... sei venuta a mangiare quí al Quinki ? Come ti sembra?>>
<< Fanno un'ottima bistecca, e il servizio è ottimo >>
Lei sorrise << Oh bene, allora le mie amiche cameriere fanno il loro dovere! >>
Ad un tratto la porta del ristorante si aprí.
<< Shay, ti stiamo aspettando da quasi un'ora! Muoviti, entra >>
Ma porca puttana, proprio quando stavamo finalmente conversando doveva intromettersi la sua amichetta?
<< Sí Ashley arrivo, scusa ma devo andare >> andó verso la porta, poi si giró un attimo verso di me << Ciao, Naya >> mi sorrise ed entró. Ero estasiata da quel sorriso. Gli risposi quando era già entrata: << Ciao, Shay>>
Mi incamminai verso casa. Il vento gelido soffiava lievemente e si scontrava con le mie guance, solleticandole.
Rimasi sugli scalini di casa mia, a fissare la casa del mio amore.
Restai lí, fino a mezzanotte, quando Shay entró in casa. Come al solito, non mi vide. "Buonanotte amore mio" pensai.
Entrai in casa, salii le scale fino in camera mia e mi buttai sul letto, fissando fuori dalla finestra.
Vedevo solo la casa di Shay. Che bella visuale. Non mi ricordo quando mi addormentai ma mi ricordo cosa sognai, per qualche secondo.
Shay era davanti a me, mi guardava attentamente. Io ero davanti a lei, in camera mia, poco piú indietro c'era il letto. Lei si avvicina a me, sempre di piú, fino a che riusciamo a guardarci ardentemente negli occhi. Io non distolgo lo sguardo, lei continua a guardarmi dritto negli occhi. Una mano mi tocca il fianco, poi anche un'altra. Si avvicina pericolosamente alle mie labbra. Sposta lo sguardo e si concentra sulle labbra, poi mi riguarda negli occhi. Tutte e due siamo serie, con le labbra schiuse, vogliose di fare la prima mossa. Una delle sue mani si spostano sulla guancia. Si avvicina sempre di piú, mi attira a sè fino a far combaciare i nostri corpi. Avvicina le sue labbra morbidissime alle mie, fino a sfiorarci. Stà per avvicinarsi di piú, fino a baciarmi...
Ma mi sveglio. Aprii gli occhi proprio quando volevo che restassero chiusi. Mi arrabbiai cone una iena. Cazzo stavo sognando di farmela. Mi sono svegliata proprio quando le nostre labbra si stavano per combaciare. Merda.
Mi alzai dal letto triste e incazzata con me stessa. Mi vestii e uscii a fare colazione. Sapevo già dove a dare.
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