Capitolo 20
Il giorno del giudizio era arrivato.
Quella sera ci sarebbe stata quella cena.
QUELLA maledetta cena...
Ero sotto pressione.
Non sapevo quello che sarebbe successo, non sapevo cosa sarebbe accaduto, non sapevo cosa dovevo dire...
Scelsi i vestiti piú bellini che avevo nell'armadio: una maglia dell'hollister, jeans neri attillati e un paio di converse.
Non mi piaceva essere molto elegante per una piccola cena, e lo dissi anche a Shay.
Erano le 20.
Naya uscí di casa e andó dalla sua ragazza.
Lucy non era ancora arrivata.
Arrivó dopo qualche minuto.
<< Scusate per il ritardo, avevo molto da fare... >> si giustificó Lucy.
<< Non fa niente >> disse Shay, poi si rivolse a me << Naya, vieni qui in sala. Parliamo un po' >>
Arrivai.
Lucy era lí, che mi sorrideva.
Stranamente, ricambiai il sorriso.
Ci sedemmo sul divano.
<< Allora Lucy, ho sentito che la tua collezione va a ruba! >> incominció Shay.
<< Sí, sono molto contenta... vedo che Naya ne sta indossando una! >>
Mi guardai addosso.
Quella maglietta l'aveva disegnata e fatta lei?
<< Wow. È davvero molto bella! >> esclamai.
<< Sono felice di avere un tuo parere >> disse Lucy.
Ci fu un silenzio imbarazzante.
<< Io volevo chiedere scusa per quello che ho fatto... e vorrei parlare un'attimo da sola con Naya... posso, Shay? >> chiese Lucy.
Shay voleva proprio quello: che io e Lucy ci parlassimo e chiarissimo.
Shay fece un sorrisetto strafottente e acconsentí.
Cazzo, doveva proprio?
Shay salí in camera sua, e lasció me e Lucy in sala.
Io la fissai.
Fissai Lucy come dire: "che cazzo hai in mente di fare?"
Lucy incominció.
<< Naya, io non sono lesbica, ma con te sembra tutto diverso. Tiri fuori il mio io gay... succede solo con te. Io non voglio farti soffrire con Shay... quindi pensavo a una cosa... >>
Quelle parole non mi piacevano.
Lucy prese fiato, e anche un po' di coraggio: << Voglio averti, solo per una notte, solo per pochi minuti, quanto tu vorrai... e dopo basta. Non mi metteró mai piú tra te e Shay >>
"Cazzo" pensai.
Fu l'unica cosa che mi venne in mente dopo quelle parole.
Poi scesi dalle nuvole e vidi che Lucy voleva una risposta.
Mi guardava, negli occhi, con qualche lacrima agli occhi.
<< Ti prego... >> le sentii sussurrare.
Dio, quelle parole mi fecero sciogliere.
Alla fine presi la mia decisione.
<< Vieni a casa mia... >> dissi << Amore, si è fatto tardi... io e Lucy andiamo >> urlai.
<< Avete parlato? >> sentii da dietro una porta.
<< Sí. Ora vado. Ciao tesoro >> le dissi.
<< Ciao >> concluse Lucy.
Uscimmo di casa e ci trasferimmo a casa mia.
Appena entrai vidi che Lucy era un po' in imbarazzo.
Sinceramente, lo ero anche io...
Cazzo, stavo per farlo con una ragazza che non era la mia fidanzata... con una che stava per mandare a puttane la mia storia con Shay...
Non volevo farlo, eppure ero lí.
La presi per mano e la portai in camera mia.
Eravamo davanti al letto.
Le tolsi la giacchetta e la buttai per terra. Feci lo stesso con la mia maglia e la mia canottiera.
Rimasi in reggiseno e pantaloni.
Tolsi la maglietta a Lucy.
Per farla sentire piú a suo agio, incominciai ad accarezzarla sul braccio e sui fianchi.
Doveva sembrare il piú vera possibile: doveva sembrare che io la amassi, cosí avrei fatto felice Lucy, che mi avrebbe lasciata in pace.
Incominciai a baciarle il collo.
Sentivo che Lucy si stava eccitando.
Le tolsi i pantaloni e la feci stendere sul mio letto.
Mi tolsi i miei jeans.
Ero sopra di lei.
Incominciai a baciarla, sulle labbra.
Mentre eravamo cosí, sentii dei rumorini al piano di sotto... non ci feci caso, e continuai a baciarla.
Mi misi a sedere, con la schiena appoggiata al muro, e feci sedere su di me Lucy.
Continuammo a baciarci.
Mi tolsi il reggiseno, poi tolsi anche il suo.
Oddio, mi stavo eccitando anche io.
Lucy aveva un piccolo corpo "bomba".
Shay era piú grande, con un bel fisico, Lucy era la versione piú piccola, con lo stesso fisico, quindi un concentrato di sensualità.
La baciai piú forte e le tolsi le mutande.
La rimisi stesa, e io sopra di lei.
Sembró di fare l'amore per tutta la notte...
Dopo averlo fatto mi ricordai di un'altro rumore... ma ero troppo stanca per alzarmi e vedere cos'era.
La stanchezza ebbe la meglio su di me.
Avrei dovuto andare a vedere chi era: era Shay.
... la storia continua...
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