Capitolo 15

Dopo quella fottuta notte, non mi vidi piú con Shay, nè con Lucy... e nemmeno con Ashley e Troian.

Non ci telefonavamo.

Non ci parlavamo.

Non ci salutavamo.

Non ci messaggiavamo...

Cazzo, proprio nel primo giorno di ferie doveva fare quella cazzata, Lucy?

I giorni di ferie li passai sul divano e in palestra.

Mi sfogavo guardando la TV e picchiando a sangue il sacco.

Che tortura.

Avrei voluto passare del tempo con Shay... ma era tutto saltato.

La mattina non andavo piú al locale di sua nonna per prendere cappuccino e cupcake... ormai mi ero decisa a fare la spesa.

La colazione era diventata di cereali kelloggs e latte freddo.

Che tristezza.

Quando avevo il telefono in mano, avevo una voglia matta di scrivergli, chiarire le cose con Shay, ma non ci riuscivo.

Forse la paura, la mancanza di coraggio... chi lo sa?

Neanche con Lucy parlai.

Arrivó l'ultimo giorno di ferie.

Decisi di provare a riavvicinarmi, piano piano.

Incominciando a farmi vedere, sempre piú stesso, messaggiarla e alla fine parlarci faccia a faccia.

Ricominció il lavoro.

Mi svegliai prestissimo, piú del solito, perchè dovevo fare tutta la strada a piedi.

Sicuramente Lucy non mi sarebbe venuta a prendere il macchina.

Andai a farmi la doccia.

Mi sentii stanca, e mi sedetti.

Stavo male... ma non era un dolore fisico, un dolore emotivo.

Mi mancava da morire Shay e avevo paura di averla persa.

Mi ranicchiai, misi la testa sui ginocchi e incominciai a piangere.

Non mi ricordo per quanto stetti in quella posizione, ma quando finii ero in ritardo.

Non cel'avrei mai fatta a piedi.

Feci colazione di fretta e furia e uscii di casa.

Appena uscii dal mio vialetto, una macchina si fermó davanti a me.

Era Lucy.

Aveva degli occhiali da sole.

Non mi guardava (almeno credo).

Aprì lo sportello e mi chiese se ero pronta a ricominciare.

Io entrai.

Per tutto il viaggio nessuno parló.

Neanche per tutta la giornata al negozio.

Non ci incrociammo con gli sguardi, non ci aiutammo, non ci incontrammo nel magazzino...

Neanche sul set fotografico.

Pensavo di aver perso tutto.

Alla fine della giornata non ce la facevo piú.

Quel silenzio mi stancava da morire. Non vedevo Lucy.

Forse era già andata via.

Allora mi riscaldai le gambe, uscii dal negozio e incominciai a camminare.

Stavo per imboccare una strada molto trafficata, quando lo sportello di una nacchina si aprí: sempre Lucy.

<< Ti stavo cercando, non eri al negozio >>

<< Beh, comunque mi hai trovata... >>

Lucy annuí e mise in moto la macchina.

Partimmo.

La musica era a medio volume.

"Come and Get it" di Selena Gomez.

A metà viaggio la macchina si fermó.

Lucy si giró verso di me, con le lacrime agli occhi.

<< Mi dispiace >> sussurró singhiozzando.

Io rimasi in silenzio a guardarla.

Non sapevo proprio cosa dire.

<< Devi parlarne con Shay... non ci devi rimettere te per una cosa che ho deciso di fare io... giuro che non ti bacieró mai piú, solo quando tu lo vorrai >>

Era stata convincente.

<< Okay >> risposi.

Dopo l'"okay", la macchina ripartí e Lucy mi accompagnó fino a casa.

Scesi dalla macchina.

Il suono del clackson mi fermó.

<< Naya, devo darti una cosa >> disse Lucy.

Prese un pacchettino regalo che era nascosto sotto il sedile e me lo porse.

<< Un piccolo regalino per farmi perdonare... >>

dopo aver detto questo, Lucy andó via.

Scartai il regalo.

<< Oh mio dio... >>

Stupendo: l'album "DEMI" di Demi Lovato, con una dedica a me.

"Alla mia dolce amica Naya, con affetto Demi"

Fantastico...

Doveva spiegarmi come aveva fatto!

Comunque Lucy aveva ragione: DOVEVO PARLARE IL PRIMA PISSIBILE CON SHAY.

... la storia continua...

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