Capitolo 12
Dopo aver fatto colazione a mezzogiorno, accompagnai Shay a casa (anche se era a pochi passi dalla mia).
Dopo avermi dato un bacio sull'uscio, entró in casa.
Io rimasi a guardarla... anche quando entró e chiuse la porta.
Guardavo la porta ma era come se fosse ancora lí.
Alla fine mi riavviai verso casa.
Quando arrivai sul punto per attraversare, una macchina mi bloccó.
Era Lucy.
Si fermó davanti a me e tiró giú il finestrino.
<< Ehi... avrei voluto darti un passaggio a casa, ma abiti quí di fronte! >>
Io mi limitai a sorridere.
Speravo che Shay non ci stesse guardando dalla finestra.
<< Vieni, entra in macchina... >>
Io la guardai con uno sguardo interrogativo.
Scese dalla macchina.
Ora era sul marciapiede davanti a me.
<<... oggi hai il tuo provino. Ho parlato con il mio capo, gli ho fatto vedere una tua foto e ha detto che ci servirebbe una modella come te >>
Il mio sguardo interrogativo si trasformó in un super sguardo di gioia.
<< Oddio, davvero?! Non ci credo! Graziee! >>
La abbracciai fortissimo.
Mi venne spontaneamente.
Poi quando realizzai che la stavo abbracciando, e mi staccai subito.
<< Ehm, wow! Sei contentissima! >>
<< Ehm, sí... >> risposi spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Continuava a fissarmi sorridendo... e io arrossii.
<< Vieni, entra in macchina. Andiamo prima a pranzare in un ristorante e andiamo al provino >>
Durante il viaggio parlammo del provino.
<< Lucy, cosa dovró fare? >>
<< È semplicissimo: devi metterti dei vestiti e dei costume e sedurre la macchina fotografica! >>
<< Ahah, okay! >>
<< Ti scatteranno delle foto, e se gli piacerai, sarai dei nostri >>
<< Non vedo l'ora! >> esclamai.
Poi le sentii mugolare un'altra cosa.
<< Già, anche io... >>
Il ristorante in cui mi portó fu un locale thailandese.
<< Fidati, non te ne pentirai! >>
mi disse prima di entrare.
Ora grazie a Lucy amo la cucina thailandese.
Non avevo mai mangiato thailandese, dovevo incominciare a farlo molto tempo fa... mi sono persa molti sapori nuovi.
A New York c'erano tutti i tipi di ristorante, ma sono sempre stata a fast food e ristoranti americani...
<< Ti è piaciuto? >>
<< Ho mangiato da Dio! >>
<< Dopo il provino ti porterò in un altro ristorante... vedrai, quello ti farà innamorare! >>
Annuii. Ero felice di stare con Lucy... stavo bene. Ma mi sentivo come se stessi tradendo Shay.
Era la mia ragazza, ma anche io devo farmi qualche amica, e quella con cui avevo stretto di piú era Lucy.
Alla radio c'era "Really don't Care" di Demi Lovato.
<< Dio, questa canzone è fantastica! >> esclamó Lucy.
<< Già... Demi Lovato non è niente male! Quando ci incontrammo al London Hotel mi fece morire dal ridere. È molto spiritosa... e seducente! >>
<< Wow! Hai avuto molta fortuna! Ehm... ci sei stata insieme? >> chiese.
<< Oh, no no... magari! Non è lesbica >>
<< Ti sarebbe piaciuto essere la sua ragazza? >>
A questa domanda mi fermai a riflettere...
<< Beh, mi sarebbe piaciuto... ma ho trovato una ragazza stupenda quí a Rosewood >>
Lei annuí. Poi fermó la macchina.
Eravamo arrivati ma non scendemmo.
Si giró verso di me.
<< Shay è davvero una brava ragazza... è bella, sportiva, sexy, dolce, generosa... è davvero una ragazza perfetta. E, secondo me, siete una bella coppia >>
Quest'ultima frase la disse come se non la volesse dire. Fece un grande sforzo per dirla.
<< Grazie Lucy, davvero. Sei l'unica amica che ho quí a Rosewood. Grazie... >>
Gli occhi di Lucy incominciarono a farsi lucidi, come se volesse piangere... si avvicinó a me, verso le mie labbra... ma si fermó.
Meno male, perchè non saprei cosa avrei fatto o detto dopo il bacio. Non volevo respingerla in modo crudele.
Lucy si tiró in dietro. Poi aprí lo sportello della macchina.
<< Vieni... è l'ora del provino! >>
Lo studio era enorme.
Mentre ammiravo l'ambiente che mi circondava, Lucy chiamó un uomo.
Aveva dei capelli corti, con la permanente. Aveva una maglia dell'abercrombie blu e dei jeans neri.
Sembrava un ragazzo di 20 anni... ma invece ne aveva 46.
"Wow!" pensai "Vorrei essere anche io cosí sexy quando saró vecchia"
<< Naya, questo è il mio capo, il signor Simon Stewart >>
<< Piacere di conoscerla signor Stewart >> disse stringendogli la mano.
<< Il piacere è tutto mio, bellissima! Chiamami pure Simon. Tutti i miei modelli (e futuri) mi chiamano cosí! >>
Ero molto eccitata. Non vedevo di prendere il posto e, da come ne parlava Simon, sarebbe stato mio.
Finalmente avrei guadagnato un po' di soldi. Ero quasi al verde.
<< Allora bellissima, mettiti questi vestiti e vai sul set per fatti scattare delle foto... dopo ti raggiungerà sul set anche Lucy, voglio un bel duetto >>
"Cosa?!"
Riuscii solo a pensarlo, perchè non ebbi il coraggio di dirlo.
Mi misi una per una le maglie e i pantaloni che mi davano.
Mi scattarono un racco di foto e io dovevo solo "atteggiarmi" e fare sguardi seducenti alla macchina fotografica.
Arrivó sul set anche Lucy.
Ci fecero quasi 130 scatti.
Il fotografo ci diceva in che posizioni metterci.
<< Abbracciatevi >>
<< Le mani, spostale piú in la >>
<< Piú a destra >>
<< Lucy, mettile le mani intorno al collo >>
<< Piú a sinistra >>
<< Bene cosí! Perfetto! >>
Alcune volte era imbarazzante...
credo che Lucy li avesse detto che ero lesbica perchè c'è stato uno scatto in cui disse: << Dai su, fate le innamorate >>
Dopo tutti gli scatti con i vestiti, incominciarono gli scatti con l'intimo e i costumi da bagno.
Alla fine mi rivestii.
<< Bellissima! Sei davvero bellissima. Sei perfetta. Sei assunta! >>
Ero al settimo cielo. Abbracciai Simon e abbracciai Lucy.
<< Siete davvero una bella coppia! >> disse Simon.
<< Oh, beh... io ho già una ragazza. Lucy è solo un'amica >>
<< Oddio, allora scusami per aver fatto fare quello scatto da "innamorate"... credevo che Lucy fosse la tua ragazza. Vi avevo visto nel parcheggio, in macchina... >>
<< Oh, non si preoccupi, capo. Forse non mi ero spiegata bene io >> rispose Lucy.
<< Okay, bellissime. Ci vediamo domani al negozio! >>
<< Ciao Simon, a domani >> concluse Lucy.
Salutó anche il fotografo, le assistenti e gli altri modelli.
<< Mi è piaciuto un sacco >> dissi io.
<< Già... ora siamo colleghe! >>
Ci battemmo il cinque. Poi mise in moto la macchina.
<< Ti porto a cenare in un ristorante magnifico. Ci lavora un mio amico, fa il cuoco >>
Non guidó a lungo.
Arrivammo dopo 5 minuti davanti a un'enorme ristorante: "Mario's"
<< È un ristorante italiano >> spiegó Lucy.
Entrammo e ci ritrovammo davanti a un'immensa sala, con un sacco di tavoli sparsi ovunque.
Un cameriere ci vide e venne subito ad accoglierci.
<< Benvenuti da Mario, tavolo per due? O avete prenotato? >> ci chiese
<< Ho una prenotazione. A nome "Hale" >> rispose Lucy.
<< Oh sí >> disse accompagnandoci al tavolo << Ecco quí >>
Sapeva di già che saremmo venute?
Ci sedemmo al tavolo, prendemmo il menú e scegliemmo tutte e due gli spaghetti.
Dopo qualche minuto arrivó un mega piatto di spaghetti.
Il cameriere tolse i nostri due piatti e mise al centro la maxi-spaghettata.
Incominciammo a mangiarla... sembrava una scena del film "Lilli e il vagabondo".
Riuscimmo a prendere per le estremità lo stesso spaghetto.
Ero imbarazzata, e lo morsi per dividerlo.
<< Oddio scusa... io... >> incominciai a dire. Ma Lucy mi fermó subito.
<< Tranquilla >> disse mettendomi una mano sopra la mia appoggiata sul tavolo.
Mi sentii arrossire.
Infine, dopo aver finito di mangiare gli spaghetti, ordinammo un dolce.
Io presi un tiramisú, mentre Lucy la panna cotta con frutti di bosco.
<< Mi sono divertita un sacco! >>
<< La prossima volta mangiamo della buona pizza da Shay! >>
Oddio, Shay... non avevo piú controllato il mio cellulare. Non sapevo se mi aveva chiamato o messaggiato.
Presi frettolosamente il mio cellulare e controllai.
Tre chiamate perse da Shay... cazzo.
Le ritelefonai per spiegarle tutto.
<< Ehi tesoro, mi dispiace moltissimo. Sono stata a un provino per fare la modella e ora sono a cena a un ristorante...>>
<<... sono con la ragazza che mi ha proposto al suo capo... Lucy... >>
<< ... Sí! Ho il lavoro!... >>
<< ... grazie amore! Ti amo anche io >>
Lucy era lí, e ascoltó tutta la conversazione.
<< Siete davvero dolci! >>
Io sorrisi e ringraziai.
<< Ehm, torniamo a casa? >> domandai.
<< Oh, io... ehm... sí vai! Andiamo a casa >>
Chissà cosa voleva fare. Ma io volevo tornare a casa... volevo la mia Shay.
Mi accompagnó fino all'uscio di casa.
<< Grazie per il lavoro, il pranzo e la cena >> dissi io.
<< Non mi devi ringraziare! Io devo ringraziare te, per questa serata. Mi sono divertita un sacco! >>
Io rimasi a guardarla... stranamente mi vennevda sorridere, spontaneamente.
Lei si avvicinó e mi diede un bacio sulla guancia.
Non dissi nulla. Rimasi quasi paralizzata.
Lei dopo il bacio si allontanó e tornó alla sua macchina.
Quando partí, entrai in casa.
Silenzio.
Era vuota...
Mi sentivo sola.
Incominciai a pensare... a me e a Shay, e a Lucy.
Pensai... al fatto che con Shay facevo la dolce, ci baciavamo, facevamo sesso...
ma con Lucy... uscivamo insieme, eravamo colleghe, mi faceva divertire, mi aveva fatto un'enorme favore...
Ero confusa. Ma dentro di me sapevo che amavo Shay...
... la storia continua...
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