Capitolo 13

A quella notizia Stiles spalancò gli occhi e iniziò a piangere. Kira e Malia avevano un'espressione addolorata sul volto e guardavano il pavimento. Isaac sembrava smarrito e guardava Stiles con un misto di tristezza e compassione negli occhi. Allison invece aveva una mano sulla bocca e aveva gli occhi pieni di lacrime.
In quel momento mi spiegai l'urlo che avevo sentito. Era stata Lydia, ora ero sicuro, ma non era uno sfogo, bensì aveva predetto la morte di qualcuno: la sua. Sentivo un macigno sul cuore, perché lo sapevo che la colpa era mia. Ci avevo messo troppo per salvare Allison e quando ho sentito l'urlo non mi sono preoccupato. Il mio stato d'animo era cambiato da felice per aver riavuto la cosa più bella del mondo a triste per aver perso una persona altrettanto fantastica. Deaton vedendo le nostre reazioni disse: <<Mi dispiace tanto ragazzi... se volete vederla è qui>> e indicò la stanza accanto dove c'era un altro lettino. Quindi ci trasferimmo tutti nell'altra stanza. Entrammo e ci avvicinammo tutti al lettino dove Lydia giaceva. La testa era leggermente piegata di lato e i capelli biondi fragola erano sparsi per il guanciale. Stiles si avvicinò più di tutti e prese una mano di Lydia. La teneva stretta, la accarezzava con l'altra mano libera. Le lacrime continuavano a scortese sul suo viso. Si piegò su di lei e le lasciò un leggero bacio sulla fronte, non fece altro.

***

Poco dopo eravamo tutti in ospedale, nella sala d'attesa. Avevamo deciso di portarci Lydia, per accertarci che fosse morta davvero. Eravamo tutti seduti, tranne Stiles, che camminava avanti e indietro, più nervoso che mai. Nessuno fiatava, il che creava ancora più tensione di quanta non ce ne fosse già. Ad un tratto sentii la voce di Allison sussurrare: <<R-ragazzi... secondo voi Lydia è morta davvero?>>. A quelle parole Stiles andò verso un muro e tirò un pugno fortissimo, facendo sobbalzare tutti. Cominciò a gridare: <<No! No! Non può essere morta! Lydia Martin non può morire così per colpa nostra>> continuò a tirare pugni al muro. Andai da lui per fermarlo, le sue nocche iniziavano a perdere sangue. Lo afferrai per le spalle e i miei occhi si posarono sui suoi gonfi di lacrime. Dissi: <<Stiles, lo sai anche tu che sono sempre le stelle più belle ad andare via, noi non possiamo farci nulla...>>. Stiles abbassò lo sguardo e si abbandonò ad un pianto disperato. Mi faceva tristezza vedere il mio migliore amico in quello stato, così decisi di fare la cosa più sensata al momento: lo abbracciai. Lui continuò a piangere sulla mia spalla bagnandomi la felpa. Speravo di essere riuscito a calmarlo un po' e con mia grande gioia vidi che era così. Infatti Stiles si staccò dall'abbraccio, si asciugò le lacrime con la manica e mi sorrise lievemente. Gli misi una mano sulla spalla e andammo a sederci.

Poco dopo un dottore uscì dalla stanza in cui avevano portato Lydia. Tutti noi ci alzammo speranzosi e gli andammo incontro. L'uomo sulla quarantina di fronte a noi ci guardò uno per uno e poi abbassò lo sguardo: <<Ragazzi... la paziente è deceduta davvero... mi dispiace tanto>> disse.



SPAZIO AUTRICE:
I'm back bitches! 😏😂
Come va la veeta?
Non aggiorno da un po' lo so, ma sono successe un po' di cose in questi giorni, ma a voi cosa dovrebbe importare?
Oke la smetto.
Per quanto riguarda la storia credo che ci saranno due altri capitoli e poi finirà... 🌸
So, Lydia è morta... 😪
Sono una pershona cattiva... già
Ci sentiamoooo, bye
-Faby 🌸

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