Capitolo 11

Quindi dissi ad Allison: <<Allontanati, proverò a rompere la lastra>>. Allison si allontanò come le avevo detto, era spaventata. Tremava come una foglia ed era scossa da singhiozzi in continuazione. Pensai a lei e a quanto mi mancasse, a quanto la amavo e a quanto mi sarebbe piaciuto riaverla indietro con me. Vidi il suo sorriso nella mia testa. Vidi alle sue mani che stringevano le mie. Vidi le sue labbra sulle mie. I miei occhi divennero rossi e feci uscire gli artigli. La mia faccia mutò e presi un grande respiro. Cominciai a graffiare il vetro con gli artigli e a colpirlo con i piedi. Sentivo la mia disperazione, quella di Lydia, quella di Allison e degli altri. Continuavo a colpire il vetro con tutta la forza che avevo. Non importava quanto le schegge di vetro mi facessero male, entrando nelle mie mani. Mi importava solo di Allison. Ad un tratto sentii tutte le emozioni arrivare a culmine, credevo di poter scoppiare da un momento all'altro. Presi un respiro e ruggii. Nel ruggito concentrai tutte le emozioni che sentivo, ci misi tutto me stesso. Appena il mio ruggito cessò, vidi che la lastra di vetro si era crepata. Allora tirai un calcio decisivo che la fece crollare completamente. Proprio in quel momento un urlo agghiacciante squarciò l'aria. Un urlo disperato, un urlo pieno di troppo. E potevo sentire che fosse stato, perché ero in comunicazione con questa persona da quando ero entrato nella vasca. Ed è proprio per questo mi allarmai tanto, troppo. Era stata Lydia a gridare e pensai subito che potesse esserle successo qualcosa. Ma poi pensai che stava gridando semplicemente per sfogarsi, perché noi tutti eravamo lì da un po'. Così la mia preoccupazione svanì, anche se non del tutto. Proprio allora realizzai che avevo rotto la lastra e che Allison era libera. Le rivolsi uno sguardo, nei suoi occhi scuri c'era un misto tra stupore, felicità e paura. Poi incontrò i miei occhi e non potemmo fare a meno di sorridere entrambi. La ragazza di fronte a me allora prese una rincorsa e superò i pezzi di vetro che ci separavano per fiondarsi tra le mie braccia. Sentii le sue lacrime calde bagnarmi la maglietta. Respirai a pieni polmoni il suo profumo... quanto mi era mancato. Ecco, finalmente ero riuscito a risalire dall'acqua e respirare, avere di nuovo il mio ossigeno. Allison era la cosa più bella che mi fosse capitata e finalmente l'avevo di nuovo tra le mie braccia, potevo sentirla respirare e singhiozzare. Avrei voluto continuare a stringerla, ma mi ricordai di Lydia. Stranamente non sentivo più nulla da parte sua, ma decisi di non preoccuparmene. La richiamai: <<Allison, dobbiamo andare>>. Lei alzò lo sguardo e mi guardò con quei suoi occhi profondi e in quel momento un po' arrossati per poi annuire. La presi per mano e raggiunsi gli altri. La accompagnai al centro del cerchio e poi presi di nuovo per mano Stiles e Malia e chiusi gli occhi pensando ad Allison. Pensai a come eravamo riusciti a salvarla. Pensai che era fatta. Pensai: "Da oggi sarò di nuovo felice con lei". Mi sentii subito più leggero: stavamo per ritornare nello studio di Deaton. La mia felicità salì alle stelle. Ma in quel momento non potevo sapere che sarebbe durata ancora per poco.



SPAZIO AUTRICE:
Hey!
Hanno salvato Allison finalmente yeeee 😂😃
Adesso però succederà una cosa che stroncherà la felicità di questi poveri pimpi... mi sento un mostro 😂☹️
Secondo voi cosa succederà?
Fatemi sapere nei commenti cosa pensate del capitolo e cosa succederà secondo voi 🌸
Se non vi provoca troppo sforzo, una stellina sarebbe gradita 😂😌
Alla prossima 💕
-Faby 🌸

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