Le due ragazze sono sedute a un tavolino esterno del bar.

Nonostante prevedessero di comprare dei gelati, hanno optato per dei frappè al cioccolato.

Sebbene fosse in compagnia, (T/n) sembra essere più occupata dalle notizie dal mondo degli eroi che dalla sua amica.

Qualche minuto dopo, sentendo addosso lo sguardo della castana, abbandona i suoi pensieri riguardo il bel ragazzo che è l'eroe terzo in classifica.

(T/n) si lascia scappare un sospiro.

"Ho capito." borbotta estraendo dal suo zaino un quaderno dalla copertina sgualcita.

Il quaderno che Uraraka è tanto curiosa di vedere.

Gli occhi della castana si illuminano nel momento in cui le sue mani entrano in contatto con l'oggetto rettangolare, senza rendersene conto, attiva il suo quirk.

Zero Gravity, annulla la gravita di ciò che tocca.

Prima che il quaderno possa prendere il volo, (T/n) lo afferra prontamente.

"Scusami!"

Riprendendo tra le mani il quaderno, la ragazza ne fa tornare la gravità.

"Fai più attenzione..." esclama (T/n) esasperata passandosi una mano tra i capelli.

Svolta le pagine una dopo l'altra.

"(T/n), chi è questo ragazzo?" domanda Ochaco.

Il disegno che sta indicando rappresenta un adolescente, un ragazzo, dai capelli viola e spettinati, gli occhi del medesimo colore e delle pesanti occhiaie.

L'altra ridacchia imbarazzata.

"Non lo so... è un ragazzo che ho incontrato il primo giorno di scuola, visto che lo trovavo carino ho deciso di provare a disegnarlo..." 

"Sei proprio brava a disegnare! E' venuto molto bene!"

"Peccato che io non abbia idea di chi sia questo ragazzo, l'unica cosa che so è che va nella nostra stessa scuola..."

La ragazza appoggia la testa sul tavolino, fingendosi esasperata.

"Non abbiamo proprio nulla..." commenta l'amica.

"Che ne dici se ti aiutassi a scoprire chi è questo misterioso ragazzo?" continua sempre la castana.

(T/n) si alza di scatto, il viso leggermente rosso.

Scuote la testa in segno di disappunto.

"No, no e no! Non ho intenzione né di seguirlo né di chiedere a tutti gli studenti di lui! Sarebbe troppo imbarazzante e mi prenderebbe per una maniaca!"

Ochaco ride dell'improvvisa espressione assunta dalla compagna di classe.

"Tra poco si terrà il festival sportivo, credo sia una buona occasione per ricavare delle informazioni!" 

"Ochaco-chan, sei un genio!" esclama (T/n) alzandosi in piedi.

"Sono convinta ci saresti arrivata da sola! Adesso però siediti, ti stanno guardando tutti..."

Guardandosi attorno, (T/n) nota con dispiacere che parte dei clienti del bar hanno la loro attenzione rivolta il loro tavolino.

Torna immediatamente seduta.

"Forse è il caso di andare..." consiglia Uraraka.

La (c/c) annuisce.

Le aspiranti eroine decidono che sia arrivato il momento di concludere la loro uscita.

Facendo parte della strada assieme, continuano a parlare del ragazzo dai capelli viola, come farebbe ogni ragazzina nei confronti della propria cotta.

"Hai detto che l'hai incontrato il primo giorno di scuola, esattamente come?" domanda Ochaco.

"Ecco, mi ha aiutata dopo che sono caduta e mi ha raccolto la sciarpa..."

"Tutto qui?" 

"Tutto qui."

"E' come un colpo di fulmine?"

La (c/c) si ferma.

"Non mi piace e non si tratta di amore a prima vista." esclama improvvisamente a disagio.

"Da come ne parli sembra ti piaccia proprio, inoltre hai fatto un suo disegno..."

"Ti do davvero l'idea di essermi innamorata?"

"L'impressione che mi dai è questa, poi non so che significato di amore tu abbia..."

"Io non ne ho idea, non credo di essere mai stata innamorata..." spiega (T/n), " e nonostante ci siamo rivolti poche parole, lo trovo così... interessante?"

"(T/n) sei così imbarazzata! Sei carinissima..." 

Uraraka le rivolge un sorriso sincero.

"Io non so cosa dovrei fare..."

"Al festival sportivo cercherai di fare amicizia, potrebbe essere un inizio!" consiglia Ochaco.

"E se non mi dovesse piacere?"

"Nel caso non siate fatti l'uno per l'altra, lascia perdere!"

La strada è finita, si trovano davanti alla casa di Uraraka.

Prima che si separino, (T/n) le rivolge un'ultima frase.

"Ochaco-chan, grazie!"

In risposta, la ragazza le sorride.