dıcıassette
(T/n) aveva guardato l'orario dal telefono.
Era pigramente sdraiata sul letto. Nel corso della serata aveva telefonato più volte alle sue compagne di classe per chiedere consigli riguardo il cosa portare durante lo stage.
La valigia era pronta, lasciata in un angolo della stanza, e chiusa forzatamente.
Inserì la password nel telefono, era estremamente annoiata.
"Chissà se mi risponderà a quest'ora, non che sia così tardi..." esclamò sospirando.
Dopo qualche squillo, Shinsou rispose al telefono.
Lo aveva probabilmente svegliato, a giudicare dal 'pronto' seguito da uno sbadiglio.
"Ciao Shinsou! Non stavi dormendo, vero?"
'No, no, figurati, sono sveglio! Avevo chiuso gli occhi un secondo, ora però sono completamente sveglio... piuttosto non dovresti dormire?' Il suo tono di voce era assonnato, (T/n), giustamente, si pentì di averlo disturbato.
"Sì, probabilmente dovrei andare a dormire, però sono veramente emozionata per domani!"
Era distesa a pancia in giù, le gambe piegate dondolavano avanti e indietro. Teneva il telefono vicino all'orecchio mentre sorrideva stupidamente nel sentire la voce del suo amico. Pensò che se Uraraka l'avesse vista in quel momento, avrebbe sicuramente fatto dei commenti riguardo la sua cotta.
'Per lo stage...?'
(T/n) spalancò gli occhi rendendosi conto di quanto Shinsou desiderasse essere al posto suo.
"Sì..."
L'aspirante eroina era a disagio. Aveva completamente sbagliato a chiamare Hitoshi Shinsou.
Si morse il labbro.
"Forse è meglio che io vada a dormire... dovresti farlo anche tu, buonanotte!" Esclamò, sperando di chiudere il più velocemente possibile la telefonata.
'Aspetta, (T/c), so a cosa stai pensando... non c'è bisogno tu ti senta a disagio o colpevole. Mi ha fatto piacere sentirti.'
"Scusami Shinsou, avevo paura di offenderti, parlandoti dello stage..."
Lo sentì ridacchiare dall'altra parte del telefono e come reazione naturale, la ragazza sorrise.
'Non preoccuparti, davvero, spero tu ti diverta!' Esclamò lui. 'Ora vado a dormire, buonanotte (T/c).'
"Chiamami (T/n), sei mio amico, non c'è bisogno di essere formali!"
'In questo caso sentiti libera di chiamarmi Hitoshi!"
"Certo... buonanotte, Hitoshi!"
La conversazione non andò più avanti.
Entrambi guardavano il soffitto, tentando di prendere sonno.
(T/n) pensava allo stage, a ciò che avrebbe imparato lavorando a contatto don dei professionisti.
Hitoshi pensava a come poter diventare un eroe, ora che c'era qualcuno che aveva fiducia in lui.
"Domani sarà una bella giornata!"
Due persone diverse, in contesti diversi, una stessa frase pronunciata nello stesso momento. Il loro stato d'animo era il medesimo. Speranza verso il futuro che veniva.
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