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La ragazza cammina in cerca della sua classe.

"Dove si trova la prima A?!" Esclama nello stesso momento in cui viene urtata dell'ennesimo studente.

"Anche tu nella prima A?" Chiede una voce amichevole.

"Esatto, per caso sai dove si trova?" (T/n) si volta, scoprendo così l'identità del suo interlocutore.

Un ragazzo, capelli rossi dal taglio discutibile, occhi del medesimo colore e denti simili a quelli di uno squalo, forse un po' meno aguzzi.

"Hai chiesto alla persona giusta! Comunque io sono Eijiro Kirishima!" Il ragazzo sorride.

"E io sono la persona che non te lo ha chiesto..." la (c/c) ridacchia vedendo il sorriso del rosso scomparire "... guarda che scherzavo, sono (T/n)!"

Un'espressione allegra torna ad adornare il viso di Kirishima.

"Bene, allora andiamo!"

Dopo qualche minuto di svoltare a destra e sinistra per i corridoi, i due aspiranti eroi raggiungono la loro classe.

"Suppongo sia questa!"

Esclama Eijiro aprendo la porta.

La maggior parte dei banchi è già stata occupata, ma pochi sono effettivamente al loro posto.

"Quindi questa è la nostra classe..." (T/n) si lascia sfuggire un sospiro.

La ragazza si prende un momento per guardare i suoi compagni.

Un ragazzo alquanto nervoso insulta pesantemente un altro compagno dai capelli paragonabili a un broccolo, a cercare di fermare l'isterico sono Kirishima, una ragazza dall'aria gentile e un quattr'occhi che sembra il tipico primo della classe.

Una ragazza invisibile di cui si vede solo l'uniforme parla con uno munito di coda.

Appoggiato a un banco, uno studente con la testa di corvo si guarda annoiato attorno.

Due ragazze una con curve pronunciate e l'altra con fattezze che ricordano una rana parlano indisturbate, mentre un piccoletto con dell'uva in testa cerca di sbirciare sotto le loro gonne.

Una studentessa con delle orecchie "strane" ride alle battute del biondo accanto a lei.

Il suo sguardo si posa sul ragazzo seduto in fondo all'aula.

Capelli rossi e bianchi, divisi perfettamente a metà, l'attenzione rivolta al libro tra le mani.

Decide di prendere posto accanto a lui.

"Ciao!" Lo saluta lei.

Il ragazzo ci mette qualche secondo a rispondere.

"Ciao." Dal suo tono non si capisce se sia infastidito o no dall'interruzione.

"Che libro leggi?" Domanda lei incuriosita.

"Romeo e Giulietta." Risponde il ragazzo.

"Eppure non mi sembri un tipo romantico..." commenta lei.

"Infatti non lo sono, è interessante il fatto che si amino nonostante le loro famiglie." Spiega il ragazzo.

"È interessante, credo  tu abbia ragione... comunque non mi sono presentata, sono (T/n) (T/c)." Gli porge la mano.

"Sono Shouto Todoroki."

Prima che la ragazza possa domandargli del padre, torna a immergersi tra le parole della tragedia.

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