Ricucire i legami

Il viaggio per Capua non era abbastanza veloce per nessuno di loro. Harry e Louis volevano solamente potersi rilassare riprendersi dall'intera odissea. Liam stava ancora scalpitando per le due promozioni. Non vedeva l'ora di dire a Niall dove sarebbero andati e di come il loro status sarebbe migliorato. Non vedeva l'ora di poter sistemare Venezia e di renderla la grande città che era in passato.

Quando la compagnia arrivò finalmente a casa, non ci furono delle celebrazioni come dopo la guerra. Gli abitanti erano felici, certo, ma fare un'altra parata sarebbe stato inappropriato. Alla villa, Zayn, Perrie e Niall stavano aspettando di nuovo che i loro amici facessero ritorno a casa; ma questa volta era presente anche la famiglia di Louis.

Boccheggiò quando li vide, era il primo suono che faceva dall'intero viaggio. Louis era stato silenzioso e tremava sempre, non lasciando che nessuno gli si avvicinasse, delle volte neanche Harry poteva toccarlo. Ogni notte Harry stringeva Louis tra le braccia mentre il più piccolo si girava e rigirava, piangendo perché non riusciva a dormire. Ogni volta che Louis chiudeva gli occhi, vedeva Ottavio e i suoi scagnozzi che lo picchiavano e lo chiamavano con i nomi più orribili. Harry faceva del suo meglio per confortarlo, ma nulla migliorava la situazione. La faccia che fece Louis quando vide la sua famiglia fu la più felice che Harry aveva visto da quando l'aveva salvato.

Sua madre stava piangendo mentre stringeva le mani delle gemelle, Marcus era appoggiato a un bastone e Fizz lo stava aiutando a reggersi dall'altra parte, e Lottie era ferma con le braccia incrociate e un'espressione arrabbiata. Harry aiutò Louis ad alzarsi dal suo posto sul carro e lo accompagnò mentre scendeva gli scalini. Louis strinse la mano di Harry e si appoggiò leggermente per supporto. Appena furono abbastanza vicini, le gemelle lasciarono le mani della madre e corsero verso di lui.

Le prese tra le braccia, annusandole e piangendo. Piangendo per la felicità di riaverle abbracciate. Tuttavia loro non piangevano, troppo piccole per capire davvero quello che era successo. Sapevano solamente che Louis stesse male ed erano felici di rivederlo.

"Mi siete mancate molto," disse Louis senza fiato. Le tenne per un altro po' e baciò le loro fronti prima di rialzarsi e correre da sua madre. "Tutti voi! Mi siete mancati tutti."

"Sono così felice che tu stia bene Lou," Johanna sussurrò. Alzò lo sguardo su Harry, che aveva preso in braccio le gemelle e le stava stringendo. "Grazie Harry, grazie per avercelo riportato."

"Non ringraziarmi, farei di tutto per lui," disse Harry.

"Harry?" Daisy squittì. "Ami mio fratello? Mami dice che lo ami."

Harry rise e le baciò la guancia. "Più di quello che pensavo fosse possibile."

"Oh," Le gemelle ridacchiarono insieme.

"Oh per favore." Lottie si lamentò. "Se l'avessi amato, non avresti lasciato che tutto questo succedesse!"

Tutta la famiglia boccheggiò e iniziò a scusarsi, ma Louis li fece smettere. "Lottie, per favore smetti di essere contro Harry! Guarda tutto quello che ha fatto per te, per questa famiglia, per me. Io sono uscito di nascosto quando non si poteva, e lui ha fatto il meglio che poteva."

"A prescindere!" Lottie urlò. Incominciò a incamminarsi per casa loro, ma Harry si mise davanti a lei.

"Lottie, capisco." Disse gentilmente. "So che le cose non sono sempre state facili per colpa mia, ma amo Louis. Sto iniziando ad amare la vostra famiglia, anche te. Quest'ultimo anno mi ha cambiato così tanto come persona. Dammi un'opportunità."

Lottie si girò e guardò Louis, la sua famiglia e tutti, sentendosi improvvisamente in colpa. Annuì a Harry e poi prese le gemelle da lui. "M-mi dispiace." Sussurrò. "Venite ragazze, d-dobbiamo tornare a casa."

Harry le prese leggermente il retro del collo, e le girò la testa per baciarle la fronte. "Mi prenderò cura di voi."

Stava piangendo mentre prendeva le gemelle che erano molto confuse. Marcus si scusò di nuovo con Harry, appena Louis andò via da sua madre per abbracciarlo. "Saremo sempre grati per tutto ciò che ha fatto, Governatore. È un brav'uomo."

"Come lei signore." Harry rispose. E aspettò che Louis salutò l'ultima sorella, poi prese di nuovo la sua mano. "P-penso che sia il giusto momento per dirvi... Ho um, beh Louis è di nuovo libero. Non è più uno schiavo della casa."

La famiglia applaudì e ringraziò di nuovo Harry. Johanna gli diede pure un bacio che fece ridacchiare Louis. "Questa è una notizia fantastica! Oh Louis, devi essere così felice!"

"L-lo sono madre, ma non tornerò a casa, spero che capirai." Louis le disse, sperando di non ferirla dalla notizia.

"No, certo che non tornerai!" Rise. "Non potremmo prenderti via da Harry."

Fecero gli ultimi saluti e Harry promise che li avrebbero visitati più spesso di prima. Marcus lo ringraziò di nuovo e Louis pianse un pochino mentre li vide andarsene. Non era esattamente la riunione che aveva in mente, ma andava bene per adesso. Quando se ne andarono, Perrie gli saltò praticamente addosso.

"Oh Orsacchiotto! Ci sei mancato così tanto." Disse mentre avvolse le braccia attorno al suo collo.

Chiuse gli occhi e ricambiò l'abbraccio, "Mi dispiace. Avrei dovuto dirvi che stavo andando via."

Zayn si avvicinò e leggermente mise la mano sulla guancia bagnata di Louis. "Importa solo che ora sei al sicuro. Voglio che tu ti fidi di noi."

"S-sì, mi fido di voi. Non so a cosa stessi pensando." Louis piagnucolò, avvicinandosi al tocco di Zayn. Si allontanò da Perrie e le accarezzò lo stomaco. "Ma guardati! Desidero essere stato qui a guardarti crescere."

"Mancano ancora un paio di mesi Lou." Disse. "So che sarai qui con me per il resto del viaggio."

"Dovrei scusarmi anch'io." Harry disse dietro di loro. "Siete due dei miei amici più fidati e sono... sono stato troppo duro. Louis è a casa, sano e salvo. Mi dispiace molto per come mi sono comportato."

"Ormai è passato, davvero." Zayn disse, scuotendo la mano di Harry. "Pezza, dovremmo tornare a casa ora. Sono sicuro che Louis si senta travolto e tu hai bisogno di riposare."

"Certo." Perrie disse. Dando un bacio a Louis, e anche a Harry, poi agganciò le braccia con quelle di Zayn. Louis si girò, dando le spalle alla porta, guardandoli andarsene, proprio come aveva fatto con la sua famiglia, finché Harry fu sullo scalino davanti a lui.

Anche sullo scalino più basso Harry era ancora più alto di Louis, così si abbassò per baciarlo. Finalmente Niall fu l'ultimo a dire qualcosa a Louis. Probabilmente pianse più forte, e fece fare la stessa cosa a Louis. Come gli altri Niall si scusò, ma Louis lo tenne stretto per più tempo.

"Sei il mio migliore amico Ni," Louis sussurrò mentre si divisero. "Voglio solo dimenticarmi di tutto questo."

"Giusto, giusto." Niall si asciugò gli occhi con il retro delle mani. "Comunque accadranno un mucchio di cose eccitanti."

"Non hai idea." Harry ghignò, scambiandosi uno sguardo con Liam. "Louis? Vai dentro. Dirò a Jade di riempire le vasche. Stanotte mi prenderò cura di te."

+

Liam camminò mano a mano con Niall alle stanze degli ospiti. Non poteva aspettare di dire al suo amante tutte le buone notizie, ma voleva farlo privatamente. Niall era molto confuso, Liam normalmente non aveva mai dei segreti con lui, e dallo sguardo concentrato sulla sua faccia, Niall aveva capito cosa stesse accadendo.

Quando arrivarono alla stanza, Liam chiuse la porta e prese Niall dal bacino e lo mise sul letto. Ci fu solo un momento per Niall di mettersi sulle ginocchia di Liam prima di baciarlo. Le mani grandi strinsero la vita di Niall e Liam lo stese, così Niall si tenne a lui con le braccia. Non interruppero il bacio finché Niall non poteva respirare.

"Okay, cosa sta succedendo? Ti stai comportando... in modo strano," Niall disse sospettoso.

Liam accarezzò la guancia di Niall con un sorriso luminoso. "Ho delle notizie fantastiche, Ni. Le nostre vite cambieranno così tanto."

Niall rotolò via da Liam e si aggiustarono per essere faccia a faccia. "Che cosa sta succedendo?"

"Harry ha... Dei Niall, non so neanche come iniziare!" Liam sospirò felicemente, collegando i pensieri. "Okay, quando eravamo a Venezia, era stata lasciato in una pessima condizione da ciò che faceva Ottavio, ma con il giusto Governatore sarà messa a posto. E sembra che quel Governatore... sarò io."

Niall sbatté le ciglia un po' di volte non credendoci. "S-sei il nuovo Governatore di Venezia?"

"Sì!"

"Oh miei—Li non posso crederci!" Niall esclamò. Afferrò Liam dal collo per un altro bacio. "Quindi ci stiamo per trasferire a Venezia?"

"Sì, non sono sicuro quando, ma io e te andremo a vivere a Venezia." Liam gli disse. "E c'è di più. Harry e il concilio hanno pensato a come ho combattuto coraggiosamente in guerra, e mi hanno dato una promozione. Sono un Legatus ora, avrò il mio esercito da condurre."

"Oh Liam, sono meravigliose, meravigliose notizie!" Niall disse. "Tutto questo sta accadendo così velocemente! M-mi sento come se stessi sognando."

"So come ti senti." Liam disse, mettendosi sulla schiena e fissando il soffitto. "Avremo una bella vita, Ni. Aiuterò così tante persone con te al mio fianco. E ora sei libero di fare quello che vuoi."

Niall si fece uscire un sospiro felice e spalancò le gambe attorno alla vita di Liam, la testa che riposava sul suo petto. "In realtà ho pensato molto a quello. E penso che mi piacerebbe suonare. Imparare più strumenti che posso."

"È fantastico Ni, la nostra casa sarà piena della tua musica." Liam disse felice, baciando i capelli di Niall.

Una delle mani scivolò sotto la tunica di Liam e iniziò a tracciargli il petto. "Allora la nostra nuova villa... è molto grande?"

"Oh divinità," Liam ridacchiò. "Sì è molto grande. Non grande quanto questa qui, ma possiamo sempre espanderla se vogliamo."

"E gli schiavi? Ne sono rimasti?" Niall chiese.

"Un po', molti schiavi della casa odiavano i loro padroni, quindi avremo loro. Il capo della casa, Leigh, ci ha aiutato a riavere Louis." Liam gli disse.

"Li tratteremo giustamente vero?"

"Certo Ni, mi conosci." Liam disse. "Sai che sarò gentile con loro."

+

L'acqua era calda e calma sulla pelle maltrattata di Louis mentre Harry lo abbassò sulla vasca fatta di pietra. Era quasi pallido come il marmo attorno a loro, era da così tanto che non vedeva il sole. Harry si sedette contro il muro della vasca dietro di lui, mettendo la schiena di Louis contro il suo petto, e iniziò a immergerlo.

Lo sporco dei mesi passati fu lavato via dalla pelle di Louis e messo nell'acqua piena di sapone. Louis sospirò, riposandosi e rilassandosi addosso a Harry. Si sentiva completamente senz'ossa, completamente spensierato. Era bello.

Harry prese una spugna e iniziò a pulire tutto il corpo di Louis, baciandogli gentilmente il collo mentre lo faceva. Si potevano contare le costole di Louis e questo spaventò molto Harry, specialmente quando Louis si lasciò uscire un respiro profondo e la colonna vertebrale colpì il petto di Harry. Era come se metà di lui se ne fosse andata. Poi Louis sibilò con dolore quando Harry accarezzò troppo forte un livido sul fianco.

"Mi dispiace amore mio." Harry sussurrò, lenendo il punto con le dita.

"Fa n-niente." Louis disse. "Sono così contento che sia finito. Sono contento di essere con te di nuovo. Ogni ricordo di dolore è nulla."

"Così forte, così coraggioso Piccolo." Harry disse, quasi a se stesso.

Louis mise le sue piccole mani sopra quelle grandi di Harry e unì le loro dita. "Ho fame, mangeremo presto?"

"Sì Filius Veneris," Harry disse con una risata. "Posso dire a Jade di portarti della frutta per adesso se vuoi."

"Sì, m-mi piacerebbe." Louis disse. Abbassò lo sguardo sull'acqua increspata, e sul suo corpo tra le gambe di Harry. Si univano così bene. "Ho perso il tuo onomastico, vero? Ora sei un trentenne, e me lo sono perso."

Harry iniziò a ridere addosso al collo caldo di Louis. "La guerra mi ha fatto saltare pure il tuo. Venti. Ora sei un uomo."

"Sono vecchio." Louis si lamentò, inclinando la testa per vedere Harry. "Anche tu sei vecchio. Siamo una coppia di vecchi."

"Ah, Louis non sei vecchio." Harry disse. "Se tu sei vecchio allora io sono anziano."

"Okay, okay! Non siamo vecchi!" Louis borbottò, portando una delle mani di Harry alla bocca per baciarla. "Non ne voglio perdere più."

"Neanche io Piccolo." Harry sospirò, poi lasciò andare le mani di Louis per finire di lavarlo. "Le cose saranno così diverse ora." Il Legatus prese un bacino di acqua e lo versò sulla testa di Louis. Mise il sapone tra i capelli di Louis e gli massaggiò le scapole, facendolo gemere.

Jade arrivò dopo poco per riscaldare l'acqua di nuovo e Harry la rimandò dentro per portare della frutta. Louis ringraziò entrambi. Harry lo sciacquo e lo giro sulle ginocchia così si potevano vedere. Lasciò dei baci sulla faccia di Louis e sul collo mentre lavava pure quelli, intanto si sussurravano quanto si amassero.

Quando ebbero la frutta, Harry iniziò a nutrire Louis, lasciandolo mordicchiare le fragole e le fette della mela dalle sue dita. Quando Louis sorrise, sembrò come se il sole fosse finalmente fatto uscire da Apollo.

"Lo amo," Harry disse, l'indice sotto il mento di Louis e il pollice che accarezzava le labbra.

"Ti amo." Louis rispose, con più confidenza. Fece scivolare una mano sul collo di Harry e la mise tra i ricci, arrotolandoli tra le sue dita. L'altra mano di Harry faceva dei cerchi attorno al pettorale sinistro di Harry, premendo leggermente sul suo cuore. Unì le fronti insieme, il battito che aumentava, e diede un piccolo bacio a Harry.

Era dolce, così morbido, solo quello di cui entrambi avevano bisogno. Dovevano solo sentire il loro amore di nuovo. Harry era molto consapevole di dove andassero le sue mani, facendo attenzione di non toccare dove Louis aveva i lividi. Non c'era molto spazio alle sue mani di girare, così le posizionò sulle cosce di Louis. Harry si perse un po' nel bacio, muovendo le labbra con un obbiettivo e facendo scivolare la lingua nella bocca di Louis anche quando il più piccolo s'irrigidì. Louis aveva un sapore così buono.

Ma poi Harry iniziò a muovere le mani sui fianchi di Louis, spingendolo un po' in là. Louis sentì quanto duro fosse Harry, e squittì quando il cazzo grosso colpì la sua pancia. Troppo, troppo presto, ma Harry non lo notò. Louis non era neanche mezzo duro e Harry non lo notò. Continuò sul collo di Louis, mordendo un po' con le labbra, facendo attenzione ai denti appuntiti.

Harry non sentì Louis che lo spinse dal petto, né di quando cercò di spingere la sua testa indietro, afferrandolo per i capelli. Infatti Harry gemette quando lo fece. Non sentì le suppliche di Louis a bassa voce, fermati, fermati, per favore fermati.

Louis non era stato così terrificato da Harry da molto tempo. Si ricordò della sua prima notte nella villa, quando Harry si fermò dal fare male a Louis. Solo la sua mente impaurita e torturata mostrava a Harry che non doveva fermarsi. Louis s'immaginò Harry che lo buttava nel letto e che lo facevano nella maniera dolorosa con lui. Era troppo schifoso. Iniziò a piangere, sfuggì dalla presa forte di Harry.

Finalmente Harry notò cosa stesse facendo. Vide quando era impaurito Louis e lo lasciò andare immediatamente, boccheggiando. Come poteva fare questo?

"Louis, oh Louis," Harry piagnucolò, mettendosi una mano davanti alla bocca. "Mio Louis, n-non volevo!"

Louis si asciugò le lacrime, si alzò dalle ginocchia di Harry mentre le sue spalle continuavano a tremare. "L-lo so, lo so. Ti perdono, ma n-non possiamo, non ancora."

"Lo so, Dei, avrei dovuto saperlo." Harry si lamentò mentre mise i gomiti sulle ginocchia. Prese con attenzione la mano di Louis, portando il palmo verso la bocca per baciarlo. "Non succederà di nuovo, non prima che sarai pronto, Filius Veneris."

"Lo so." Louis sussurrò, "So che non mi farai male del male, è solo troppo adesso."

"Posso ancora baciarti vero? Lentamente?" Harry chiese, alzando lo sguardo su Louis con un sorriso ottimista.

Louis fece una risatina, colpendo affettuosamente la testa di Harry. "Sì, piccoli baci vanno bene."

"Bene, potrei morire se non posso baciarti." Harry disse. Si alzò anche lui, facendo cadere l'acqua attorno a loro. "Immagino che il tuo banchetto sia quasi finito, dovremmo prepararci."

"Fantastico," Louis cinguettò, e si lasciò sollevare e portare nella loro camera.

+

I giorni e le settimane passavano, Harry iniziò a notare davvero gli effetti della tortura su di Louis. Era più silenzioso, più lento, meno chiacchierone. Sussultava a ogni tipo di movimento veloce, si poteva immaginare com'era attorno a Niall. A volte Harry lo toccava, sui fianchi o sulle costole o sulla schiena, e Louis gli schiaffeggiava la mano.

Era migliore con Perrie, più amichevole e felice. Louis era diventato ossessionato dalla sua gravidanza, Harry aveva notato. Sembrava sempre che s'illuminare quand'era attorno a lei, chiedeva sempre come stava andando o se aveva bisogno di qualcosa. All'inizio Harry pensava che fosse perché Louis si stesse dimenticando che non era più uno schiavo, ma capì velocemente che l'istinto paterno di Louis stava uscendo. Ma avere un loro figlio impauriva Harry. Lo voleva con Louis, ma era troppo vicino alla fine della guerra.

Le cose diventarono specialmente spaventose per Harry quando ebbe Zayn e Perrie a cenna. Louis era di buon'umore l'intero giorno, camminando in giro con Harry mentre insegnava a Liam il lavoro di Governatore. Quando furono a cena, Zayn aveva la mano sul pancione di Perrie e Louis era ipnotizzato dai cerchi che tracciava sopra.

Quando di notte si stesero per dormire, Harry era sbalordito dal vedere Louis fare lo stesso con la sua pancia piatta. Ma sapeva che fosse impossibile. Sapevano entrambi che Louis non poteva fare un bambino.

Forse era parte del motivo per cui non si stesse riprendendo molto velocemente. In ogni caso, Harry sapeva che aveva bisogno di distrarre Louis.

Così portò Louis a vedere la sua famiglia più spesso, aveva anche lasciato le ragazze dormire alla villa per un paio di notti. Un giorno Harry portò Louis e le sue sorelle nel mercato dei vestiti. Vestiti nuovi e costosi e gioielli. Lottie finalmente si affezionò a lui quando la sorprese con una bella collana di perle.

Uscirono con due vestiti per ogni sorelle e molte toghe e tuniche per Louis. La sua preferita era una bianca con ricami oro. Le gemelle gli dissero che lo facevano sembrare Venere per quanto fosse bello. A Harry sembrava quella che indossava Louis nel suo sogno durante la guerra.

Passarono tre mesi per far tornare quasi alla normalità Louis. Stava accogliendo a braccia aperte il suo ruolo di essere il consorte di Harry, e partecipava alle funzioni Romane come tale. Aiutava che anche Niall ci fosse sempre. Alcuni dei membri più tradizionalisti si accigliavano a vedere i due, ma nessuno provava an andare contro gli Eroi di Roma, Harry e Liam.

Louis aveva anche iniziato ad aprirsi di più a letto. Dopo un bel giorno rilassante nel giardino, fece a Harry un pompino, ma continuava a farsi indietro quando Harry voleva restituire il favore.
Harry poteva toccare Louis quando voleva, i lividi erano scomparsi, e Louis mangiava di più e stava riprendendo peso ma Louis non aveva ancora lasciato Harry entrare dentro di lui.

Non che Harry ne avesse bisogno. Era così felice di essere intimo con Louis. Specialmente quando facevano il bagno insieme. Louis chiese se potessero farli più spesso assieme dopo il primo. Gli piaceva quando Harry lo lavava, gli piaceva come le dita callose di Harry fossero dolci sulla pelle. Aveva anche l'abitudine di pulire Harry. La sua parte preferita era lavare i capelli di Harry, perché erano così lunghi quando erano bagnati.

In quel momento erano seduti uno di fronte all'altro nella vasca, il vapore scorreva attorno a loro. Louis aveva i piedi sopra le gambe di Harry e faceva piccole onde con le mani nell'acqua.

"Filius Veneris?"

"Hmm?"

"Vieni qua." Harry fece un cenno a Louis con un leggero sorriso.

Louis sogghignò e andò da Harry, stando a cavalcioni con le mani sul petto del più grande. "Sì?"

"Come ti senti?" Harry chiese, spostando la grangia bagnata di Louis dagli occhi.

"Molto meglio." Louis sospirò. "Molto, molto felice."

"Sono così contento." Harry rispose. Mosse le mani nel torso nudo di Louis, stringendo e pizzicando i posti ora più grassi e tondi. "Stai diventando di nuovo grande, tutte le tue curve stanno tornando."

"Lo so," Louis ridacchio. "È meraviglioso. Mi stai nutrendo così tanto."

"Solo non voglio che diventi ancora pelle e ossa." Harry borbottò, le mani si fermarono sulle carnose maniglie dell'amore di Louis.

"Lo so, lo so, ma è finito. Andiamo avanti, sì?" Louis insistette. Si morse il labbro inferiore e toccò le clavicole di Harry. "Io—um, io mi stavo chiedendo, sai, non mi hai mai parlato della tua famiglia. Com'era? Cosa li è successo?"

Harry sospirò. Non aveva pensato alla sua famiglia da così tanto. "Oh Louis, lo-loro erano meravigliosi, ma ormai lontani..."

"Per favore," Louis lo implorò. "Voglio sapere tutto su di te. Si parla sempre di me."

"L'universo dovrebbe ruotare attorno a te," Harry ridacchiò.

Il commento fece imbronciare Louis. "Beh per questa volta, lasciamolo ruotare attorno a te."

Con un altro sospiro, Harry serrò gli occhi e si massaggiò le tempie con una mano. "Bene. Sono stato cresciuto principalmente da mia madre e Siri. Mio padre era un Legatus, e Governatore di Capua, ma questo era quando a Roma le guerre erano più frequenti. Quando era a casa, era una persona fredda. Sempre affari e combattimenti. Non volevo essere come lui, ma penso di esserlo stato prima di conoscerti.

Morì in battaglia quando avevo tredici anni e per un po' di anni c'era un nuovo Governatore nella città. Mia madre morì per una malattia due anni dopo mio padre e feci parte dell'esercito a diciassette anni. Ho avuto una promozione presto, sono diventato un governatore ed eccoci."

"Nessun fratello?" Louis chiese.

"Nessuno," Harry disse, alzando le spalle.

"Devi esserti sentito solo."

"Ho avuto un po' di amici in giro, ho incontrato Liam, Zayn e Pez. Mi sono abituato." Harry disse, una punta di tristezza nella voce.

Louis si abbassò e gli baciò le guance, "Beh, hai anche me ora... e forse possiamo avere dei bambini... mmh?"

Harry gemette e attaccò la schiena contro la vasca. "Avevo paura che mi avresti chiesto questo." Disse, il suo sorriso scomparì.

"N-non vuoi dei bambini?" Louis chiese nervoso.

"Certo che voglio!" Harry spiegò. "Louis, amerei avere una piccola famiglia con te, ma... ti sei appena ripreso da un'esperienza molto traumatica. Ho paura che sia troppo presto."

Louis sospirò, le spalle ricurve, tuttavia annuì. "C-credo che tu abbia ragione. Ma non posso aspettare finché siamo pronti."

"Neanche io, Piccolo."

Quella notte quando andarono a dormire, Louis sognò la loro famiglia. C'era un bellissimo ragazzino, che era dolce come Louis e forte come Harry. Louis voleva incontrarlo così tanto.

+

Louis, Harry, Liam, e Niall si stavano divertendo al pasto pomeridiano nel giardino con vari fiori attorno. Niall faceva molte domande su Venezia, come se fosse stato l'unico a non esserci mai andato. Tra un mese e mezzo ci sarebbe stato un festival nella città di Roma per la nascita dei fondatori, Romolo e Remo, e la loro madre adottiva, Lupa. Il gruppo aveva pianificato di partecipare, lì Liam sarebbe stato promosso formalmente.

All'improvviso, Jade corse nel giardino, andando dritta verso Harry. "Dominus, ho appena ricevuto una lettera da Jesy! Padrona Perrie ha avuto una bambina, lei e Padrone Zayn vogliono che li visitiate subito."

Louis s'illuminò come il sole e saltò giù dalla sedia. "Oh Harry! Dobbiamo andare al Ludus adesso!"

"Certo, certo," Harry disse, alzandosi anche lui. "Jade, tieni tutto in ordine, torneremo per cena."

"Sì Dominus."

"Ti dirò tutto quando torno!" Louis disse a Jade, baciandole la guancia, prima di correre fuori dal giardino.

+

"Posso stringerla?" Louis chiese a una Perrie molto stanca, stesa sul letto.

Era completamente esausta, e Zayn era seduto vicino a lei, era così fiero e innamorato. "Certo."

Il suo nome era Naevia ed era la bambina più dolce che Louis avesse mai visto. I suoi capelli erano di un biondo chiaro, proprio come sua madre, e mentre Louis teneva tra le braccia il piccolo corpo, lei lo guardò con i suoi occhi marrone scuro, proprio come Zayn. La sua pelle era un po' più scura di quella di Perrie, che voleva dire avesse preso anche quella da Zayn. Louis sapeva che sarebbe diventata bellissima quando sarebbe cresciuta.

"Congratulazioni a entrambi." Harry disse, ammirando Louis. Stava certamente bene con un bambino tra le braccia.

Forse non era troppo presto.

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