Il Festival della Lupa

A/T L'autrice ha voluto evidenziare che il festival non esiste, la traduzione di "Mother of Wolves" in latino l'ha presa da google translate e si è anche inventata il nome dell'Imperatore.

Il Sacro Festival romano Mater Loporum, Madre dei Lupi, era, in tutto l'Impero, la festa più grande dell'anno. Harry aveva aspettato da molto di portarci Louis, e ora poteva finalmente farlo. Ancora meglio era che lui e Liam avrebbero ricevuto formalmente i premi per il loro ruolo nella guerra.

Avevano concordato di portare Jade come loro ancella, e Liam e Niall avevano scelto Leigh da Venezia. Zayn, Perrie, e anche il loro bambino, avevano scelto che Jesy li avrebbe aiutati. In generale era un grande gruppo felice di amici, Harry era più felice di quanto sia mai stato. Sarebbero rimasti tutti nella villa del padre di Perrie, così potevano stare sempre insieme.

Zayn aveva pensato che fosse meglio arrivare a Roma il secondo giorno delle celebrazioni, poiché era preoccupato che Perrie e Naevia si stancassero troppo. Il resto del gruppo concordò; quando arrivarono, la folla stava giù festeggiando in grande. Era come la parata, che l'esercito aveva ricevuto quando erano tornati a casa, ma più stravagante.

Petali di vari colori e dimensioni erano lanciati da bacinelle ai visitatori in attesa, insieme a delle tempere. Louis guardava stupito i colori e la vita che riempivano la capitale. Strinse la mano di Harry mentre la loro biga li portava alla villa degli Edwards. Harry gli sorrise, prendendosi una pausa dal salutare i romani in adorazione, e sollevò con il pollice il mento di Louis.

"Non c'è nulla migliore di questo, Filius Veneris." Harry disse.

Louis poteva dissentire. Per lui non c'era nulla migliore di stare da solo con Harry, ma sapeva che Harry voleva solamente dire che era una celebrazione divertente. Così Louis sorrise e baciò Harry, dolcemente e di fronte alla folla esultante. Le urla di gioia aumentarono.

Arrivarono alla villa e Louis guardò mentre Liam afferrò Niall dalla vita e lo portò fuori dalla biga, solo per fare ridacchiare Niall, poi si girò e diede una mano a Leigh. Era felice che Niall avesse trovato un'amica in lei.

Harry lasciò Louis scendere per primo dalla biga, e unì le loro mani mentre camminavano verso le porte aperte della villa. Perrie e Zayn erano di fronte a loro, e il Senatore corse subito da lui appena vide questi ultimi.

"Oh divinità!" Edwards disse, sorridendo in ammirazione alla sua nipotina. "Oh, è bellissima, proprio come la madre."

"Grazie padre." Perrie disse. Zayn e lei diedero a Naevia, che stava sorprendentemente dormendo, dei baci sulle guance.

Fece agitare spiacevolmente lo stomaco di Louis per la gelosia, così prese il braccio di Harry e se lo mise attorno alle spalle, e si attaccò al suo fianco. Una fila formata da schiavi della villa uscì e si presentò a ognuno di loro con una corona d'argento d'alloro. Abbassarono la testa mentre le corone erano poste con attenzione sui loro capelli. Harry abbassò lo sguardo su Louis e pensò che sembrasse ancora di più un Dio con quell'accessorio.

Edwards salutò Liam e Niall e si congratulò con entrambi, assicurandoli che Venezia sarebbe prosperata con loro. Quando arrivò da Harry e Louis, non poté che non baciare la mano di Louis.

"Questa deve essere la prima volta che ci incontriamo ufficialmente, Louis," Edwards disse, la voce calda e cordiale.

"Sì signore, s-sono onorato." Louis disse timidamente.

"Non devi essere nervoso Louis, qua sei insieme alla famiglia e amici." Edwards gli disse. Fece un passo indietro e portò il gruppo dentro. "Ragazze," indicò le ancelle, "Ci sarà una sala comune nel secondo piano, il resto di voi avrà la sua stanza sempre su quel piano."

Gli schiavi diedero a Harry, Liam, e Zayn una chiave per la loro stanza, poi li accompagnarono sulle scale. Niall e Liam avevano la prima stanza, Zayn e Perrie quella di mezzo, e Louis e Harry avevano l'ultima nel corridoio. Tutti ci andarono di pomeriggio per riposarsi dal viaggio e per prepararsi per le celebrazioni di quella notte.

La stanza di Harry e Louis non era grande quanto quella di casa, ma aveva una bella vista sulla città. Vino, acqua, e frutta erano su un tavolino per loro, Louis si avvicinò subito. Prese dell'uva, mettendo un acino in bocca e camminò verso il balcone.

"È bellissimo Harry," Louis sospirò mentre guardava la folla.

Harry andò dietro di lui, mettendo le mani giusto sopra le anche di Louis e il mento sopra la spalla del più piccolo. "Ci divertiremo molto qui, Lou. Nessuna preoccupazione."

Louis mormorò e si appoggiò contro la pancia piatta di Harry. Prese un acino particolarmente grande dal grappolo e lo portò verso le labbra di Harry. Con un ghigno, Harry prese l'acino in bocca, e succhiò le dita di Louis, dove c'era ancora l'acino. Una delle sue mani scivolò sul fianco di Louis e sollevò con un movimento veloce la toga corta blu. Continuò a succhiare le dita di Louis, godendo per i rantoli del suo amante, mentre l'altra mano premeva le dita sulla coscia di Louis, facendogli dei lividi.

Harry morse l'acino, il succo schizzò tra le dita di Louis, e mentre ingoiava, leccava attorno ad esse. La mano sulla coscia di Louis si mosse più su, posizionandosi sulla pancia morbida e la pizzicò. Louis si appoggiò con la mano libera alla ringhiera del balcone per colpa delle ginocchia che stavano cedendo. Quando Harry finalmente smise, sentì il respiro di Louis sul collo e guardò le pupille ingigantite.

Lo voleva così tanto. Voleva almeno mettergli dentro le dita. Ma Harry sapeva che non poteva chiedere questo a Louis, non ancora. Doveva aspettare fin quando Louis non fosse pronto, libero da ogni pressione. Così Harry fece un bel respiro e lasciò andare Louis, mettendo solo una mano sulla sua guancia.

Louis si accigliò. "Tu... perché ti sei fermato?"

"Stavo per chiederti troppo, Piccolo." Harry confessò. "Comunque, sei bellissimo, odierei fare un casino prima dell'evento di stanotte."

Louis ci pensò per un po'. Era da tanto che non facevano sesso. Era anche da tanto che Ottavio aveva preso Louis. Gli mancava Harry. Gli mancava essere vicino in quel modo a Harry. Gli mancava la sensazione di Harry dentro di lui. Ma forse quello non era il momento giusto. "Credo tu abbia ragione. Ora dobbiamo prepararci, mh?"

Harry pensò per un secondo che Louis fosse arrabbiato con lui, che non volesse dormire con lui. Ma sapeva anche che sarebbe stato fantastico quando Louis sarebbe stato completamente pronto. Si sarebbe preso così tanta cura di Louis, rendendola l'esperienza migliore di sempre. Ma avrebbe aspettato.

Dopo un po' di ore di riposo, Edwards portò il gruppo in Senato, dove un grande banchetto e una lotta tra  gladiatori avevano atto. Erano solo delle battaglie corpo a corpo, dove gli spettatori avrebbero votato se il perdente dovesse morire o vivere. Molti degli ospiti votavano per la loro morte. A Louis fece schifo.

Comunque Niall stava passando il momento più bello della sua vita, si era ubriacato completamente e mangiava ogni cosa che vedesse. Liam si sarebbe imbarazzato se non fosse così tanto innamorato di lui. Le mogli dei Senatori stavano elogiando Perrie, tutte le chiedevano del bambino e Zayn era con Edwards che faceva delle scommesse sulle battaglie.

Harry andava in giro, socializzava in qua e in là e Louis stava con lui. Provava a non guardare i combattimenti e il sangue. Si concentrava sul vino, sulla musica, e sul suono della voce "professionale" di Harry.

Amava il tono serio di Harry con i vari nobili. In qualche modo, Harry sembrò percepire il disagio di Louis e lo portò dove dei ballerini esotici stavano facendo uno spettacolo. Si sedette su una sedia libera e mise Louis sopra le sue ginocchia. La musica era alta e i ballerini si muovevano con così tanta grazia. Era spinto e sensuale e il fianco di Louis si scaldò dalla mano di Harry che lo accarezzava. Iniziò a pensare ai modi in cui potesse ballare così per Harry. Forse al suo prossimo Onomastico.

Passarono il resto della notte a bere e a mangiare, ridendo con gli amici su tutto e niente. Louis era più felice che mai, quella felicità che non provava da molto.

+

Le luci della mattina colpirono Niall, proprio come i postumi da sbornia. Gemette sul letto, girandosi così le lenzuola erano attorno a lui. Liam era sul balcone, completamente nudo con un bicchiere d'acqua nella mano. Rise un po' quando sentì i lamenti di Niall.

"Ti ho detto di darti una regalata." Liam sussurrò mentre strisciò verso Niall, abbassando le lenzuola così poteva vedergli la faccia.

"Fottiti." Niall gemette mentre provò a sollevare con uno strattone le lenzuola. Liam non avrebbe lasciato che lo facesse. "La mia testa fa male, i miei occhi fanno male, il mio culo fa male, che è colpa tua, intendiamoci."

"Beh, mi dispiace molto per il tuo culo." Liam sussurrò in modo affettuoso. "Ho sentito che i baci aiutano con il dolore."

"Davvero?" Niall chiese in modo provocante. Mosse il sedere sotto le lenzuola ed entrambi si misero a ridacchiare. "Dai Li, bacia."

"Oh certo, amore mio." Liam mise le lenzuola sopra la testa e iniziò a baciare il corpo di Niall. Mangiucchiò una delle guance di Niall, ma prima che potesse continuare qualcuno bussò alla porta. "Oh! Meglio andare!"

Niall gemette ancora più forte quando Liam se ne andò dal letto. "Stai scherzando?"

"Credimi Ni, ti piacerà," Liam disse quando aprì la porta.

Dall'altra parte c'era Leigh, spalancò gli occhi quando vide il corpo nudo di Liam. Arrossì e afferrò un cuscino per coprirsi.

"Uh, Dominus Liam, ho p-preso il pacchetto che hai chiesto." Leigh disse. Gli diede una scatolina, arrossendo, e Niall iniziò a ridere dietro di loro.

"Sì, molto bene Leigh." Liam prese la scatola. "Mi dispiace molto per—um—questo. Non sono normalmente—voglio dire—er, sarò più vestito quando saremo a Venezia."

Leigh fece una risatina mentre spostò i suoi occhi al soffitto, "Va bene, Dominus Liam. Dominus Niall è... um, un uomo molto fortunato."

Il commento fece ridere solamente di più Niall, Liam non aveva parole. Spinse di più in cuscino addosso al suo cazzo. "Giusto, grazie Leigh, questo è tutto."

Chiuse la porta velocemente e si appoggiò contro con un'espressione di panico, le sue orecchie erano rosa. Niall smise lentamente di ridere e si girò sulla schiena nel letto, le mani dietro la testa. "Lei mi piace, Li, lei mi piace molto."

"Probabilmente pensa che sono un bastardo pervertito."

"Forse non avresti dovuto andare alla porta nudo." Niall disse, sogghignando. "Cosa ci ha portato?"

Liam sorrise alla scatola e camminò verso il letto. "Questo è solo un regalino per te. L'ho vista quando sono entrato nella città e sapevo che tu ne avessi bisogno."

"Oh Liam, oggi è un giorno che riguarda te. Non dovrei ricevere regali." Niall disse, prendendo comunque la scatola. Era facile da aprire, e perse quasi il respiro quando vide cosa ci fosse dentro. Una Lira magistralmente creata e tempestata d'oro lo stava guardando. "Oh miei Dei, Li. È bella, così bella."

"Quindi ti piace?" Liam chiese, anche se sapeva che la riposta era scritta nel sorriso luminoso sulla faccia di Niall. Si avvicinò per baciare il suo amante, pizzicando un paio di corde.

"La amo, la amo." Niall sussurrò mentre rispose al bacio.

"Riempirai la nostra casa con tanta buona musica."

"Vuol dire che ci saranno altri regali come questo?" Niall chiese.

Liam ridacchiò, alzandosi dal letto con una scatola vuota. "Certo che ci saranno. Ora, appoggiala per un po' così posso finire quello che ho iniziato."

"Sì, signore." Niall rispose, mettendo gentilmente la Lira sul tavolo vicino a loro e spalancando le gambe. Liam l'afferrò dalla caviglia e mise le gambe sopra le sue spalle ampie, facendo ridere Niall, e poi gemette quando iniziò a baciargli la coscia.

+

La sera si stava avvicinando e Harry e Louis avevano passato la giornata girando Roma, visitando un po' di nobili che si preparavano per la cerimonia di quella notte. Tornarono alla villa con un'ora di riserva, così Louis decise di aiutare Harry con l'armatura.

Era stata pulita, e le parti pulite erano state sostituite, così sembrava completamente nuova. Louis stava regolando le stringhe di pelle, era dietro di Harry quando guardò lo specchio. Harry era così regale nell'armatura, e Louis non l'aveva mai notato fin da qual momento. Non aveva mai avuto il tempo da ammirare Harry così, sembrava così forte.

Louis picchiettò sulla spalla di Harry quando finì, e avvolse le braccia attorno alla vita dell'uomo. "Stai così bene così."

Harry sorrise al riflesso prima di togliere le braccia di Louis e voltarsi verso di lui. "Tu sei sempre bello."

Louis arrossì solamente mentre Harry gli baciò il retro delle mani. "Stanotte sarà fantastica, Harry. Tutti sapranno quanto siete stati coraggiosi tu e Liam."

"Lo so, e ci sarà ancora più attenzione su di te. Questo è perché..." Harry fece un passo indietro e tirò fuori una piccola borsa che non aveva notato. "Perché ti ho preso questo. Il Figlio di Venere dovrebbe avere questo per farsi invidiare da tutti."

Prese la mano destra di Louis e svuotò lì il contenuto della borsa. Nella mano di Louis c'era una fila di stupende perle bianche, una collana. "Oh Harry. N-non so che dire."

"Dì solamente grazie, e girati così posso mettertela." Harry disse gentilmente.

Louis fece come gli era stato detto, girandosi per vedersi allo specchio e Harry con attenzione fissò la collana attorno al suo collo. Erano stese perfettamente tra le clavicole di Louis, illuminandosi ancora di più per la sua pelle abbronzata. Harry si abbassò e baciò la spalla di Louis. "Grazie."

"Prego, Piccolo."

Quando tutti furono pronti, delle bighe li vennero a prendere per portarli alla casa dell'Imperatore. C'erano già centinaia di persone riunite, con musica e cibo che giravano. C'erano dei grandi falò sopra le scale, dove l'Imperatore di tutta Roma sedeva.

Il suo nome era Tiberius Cesare Nerone, e anche Harry era nervoso di vederlo. A lui era sempre piaciuto Harry, ma come l'uomo più potente di Roma, era abbastanza intimidatorio.

Harry e Louis si tennero le mani mentre scendevano gli scalini, con Liam e Niall dietro. Perrie e Zayn avevano un posto speciale davanti a guardare i loro amici. Sorrisero ai loro amici mentre camminavano in avanti, muovendo le braccia di Naevia per salutarli. Louis ridacchiò e le fece l'occhiolino.

Quando arrivarono in alto sugli scalini, le mani caddero e i quattro s'inchinarono a Nerone. Li guardava seri, solo una leggera occhiata di orgoglio negli occhi scuri. Alzò una mano e fece un cenno con la testa, lasciando sapere che potevano rilassarsi, poi si alzò con loro. La folla era silenziosa mentre guardavano e iniziò il suo discorso.

"Cittadini del Nobile Impero, sono contento di vedervi celebrare i fondatori della nostra gloriosa città! Stanotte, tuttavia, desidero onorare due soldati che hanno rischiato le loro vite e hanno tolto il nostro Impero dalle grinfie dei nemici." La sua voce era profonda e ferma, così autoritaria che Louis si aggrappava a ogni parola. Nerone si girò per un momento, leccandosi le labbra alla vista di Louis. "I vostri Consorti vorranno riposarsi i piedi accanto a me."

Louis e Niall si sedettero sulle sedie più vicine con la schiena dritta per essere più formali. Harry sorrise. "La ringrazio signore, sono sicuro che questa esperienza sia estenuante per loro. È tutto così nuovo."

"Allora, dico che non dovremmo perdere altro tempo." Nerone schioccò le dita e una fila di schiavi fece un passo avanti. Tre di loro erano vicini a Liam e Harry.

Quelli più lontani tenevano una grande bacinella piena di petali colorati, gli altri due tenevano dei cuscini viola, insieme a delle Corone d'Alloro d'Oro e spade di bronzo. Nerone ritornò al suo posto.

"Per primo onoriamo Legatus, Governatore Eletto di Capua, Harry, per il suo eroismo in guerra, e per le eccellenti doti di commando. Come uno dei migliori ufficiali militari, è stato quello che si è unito alle nostre forze e ha preso posto sui nemici, ha anche giustiziato una spia all'interno del nostro onorato titolo." Nerone schioccò di nuovo le dita, e la folla di mille Romani applaudì mentre una delle Corone d'Alloro d'Oro fu posta sulla sua testa, e la spada di bronzo nella mano.

"E certamente, desidero promuovere formalmente il nostro ospite speciale, Legatus, Governatore Nominato di Venezia, Liam, per le sue azioni in battaglia. Quando Harry era stato ferito, si è fatto avanti e si è dimostrato un comandante di valore. Sarà ora portato al nuovo esercito di Venezia, e ricostruirà la grande città." Un clamore ancora più forte dalla folla suonò mentre la Corona d'Alloro d'Oro e la spada erano donate a Liam, che stava sorridendo fiero a tutti. Harry sentì un pizzico d'orgoglio, sapendo che i suoi allenamenti avevano aiutato Liam a essere in quella posizione, in quel rango.

Riemerse dai suoi pensieri mentre l'Imperatore annunciò il banchetto e i romani iniziarono a divertirsi e a ballare, la musica si sentiva da ogni angolo della città. Le bacinelle di fiori furono fatte cadere su Harry e Liam, che immediatamente iniziarono a ridere e abbracciarsi, ringraziando l'altro per tutto. Nerone scosse le loro mani e li portò sulle sedie vicino a Louis e Niall. Un lungo tavolo fu portato a loro, e fu sistemato un banchetto.

Come il resto del cibo che avevano mangiato a Roma, il pasto era assolutamente delizioso. Zayn e Perrie si unirono al loro tavolo, insieme a molti Senatori, ufficiali militari, e le loro mogli e consorti. Tutte le attenzioni che stava ricevendo Louis, erano un po' schiaccianti, si sentiva fuori posto. Poi guardò Niall, che era un talento nel parlare con tutti. Liam poteva a malapena dire una parola, indossando un sorriso appassionato mentre guardava il suo amante socializzare.

Le mogli diedero un mucchio di attenzioni a Louis, complimentandosi per i vestiti e ammirando la sua collana. Si congratularono con lui e gli ricordavano di quanto fortunati erano lui e Harry ad avere l'altro. Tutto era molto più piacevole di quello che si aspettava. Certamente l'attenzione andò via quando Perrie si sedette con la sua bellissima bambina. Mentre le mogli le parlavano con affetto, Louis pensò di nuovo alla famiglia che voleva. Era così pronto.

Guardò Harry, che era in una conversazione entusiasmante con Nerone e pensò; sono pronto per un mucchio di cose, sembra.

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Il giorno successivo andarono da artigiani, dove gli uomini comprarono dei regali per Perrie e Naevia. Presero giocattoli, vestiti e anche un po' di gioielli per la madre. Niall aveva la più grande sorpresa quando si presentò a Perrie con un gattino bianco. Lei e Zayn l'amavano assolutamente.

Louis, invece, era stato attaccato a Harry per tutto il giorno. Quando compravano i regali, non poteva che desiderare li stesse prendendo per il loro figlio. Fantasticava su guardare Harry essere padre. Sarebbe stato un bravo padre, Louis non era neanche sicuro lo sapesse. Harry sembrava non notare il suo bisogno.

Quel pomeriggio erano stati tutti invitati a partecipare a una speciale esibizione teatrale a casa dell'Imperatore. C'erano tre spettacoli; il primo sulla Lupa, Romolo, e Remo e i fondatori di Roma, quello successivo sulla vittoria dell'Imperatore Nerone in una battaglia di molti anni prima, che aveva fatto estendere il territorio Romano, e l'ultimo sulla ribellione e la vittoria di Harry su Ottavio.

Louis rise quando descrivevano Ottavio come un codardo maldestro con un grosso pesce come elmo. Ma poteva a malapena guardare la persona che lo recitava, perché la sua mente continuava a fargli rivivere quell'esperienza. Harry lo notò e tenne la sua mano per calmarlo. Funzionò.

Niall, d'altra parte, parlando dell'attore che recitava Liam. Era meravigliato di come fosse bello e muscoloso, affermava che fosse un casting perfetto. Quando lo spettacolo fu finito, era sera, e Liam e Niall si stavano sussurrando eccitati qualcosa. Niall era tutto rosso, non restava fermo sul suo posto, mentre Liam sogghignava solamente. Si scusarono e non si fecero più vedere per il resto della notte.

Non importò molto a Louis. Aveva i suoi piani per quella notte, e non c'era bisogno di nessuno se non di Harry. Nella mattina sarebbero andati a visitare un mercato del cibo e poi se ne sarebbero andati quel giorno al tramonto. Aveva bisogno di farlo quella notte.

Quando arrivarono alla loro stanza nella villa, Louis sbatté la porta dietro di sé e spinse con ferocia Harry sul letto, guardandolo saltare un po' quando iniziò ad aprirsi toga viola.

"Filius Veneris, non c'è motivo di correre," Harry disse, ridendo all'urgenza del suo amante.

"Sì c'è!" Louis gemette, buttando l'indumento sul pavimento e stando fermo e nudo davanti a Harry. Era così duro, era passato un po' di tempo, e la vista fece drizzare il cazzo di Harry. "Mi hai detto di aspettare finché non fossi stato pronto e lo sono. Sono pronto."

"Dei, Lou—"

"Shh, lasciami solo," Louis saltò sul grembo di Harry, le ginocchia sui fianchi, e iniziò ad aprire la toga di Harry. Le unghie gli graffiarono il petto nudo, sfregandogli i capezzoli, ciò fece sibilare Harry. "Mi sei mancato così tanto. Mi manca averti dentro. Voglio sentirti così tanto Hazza."

Harry gemette e si spostò per aiutarlo a togliergli i vestiti, Louis lo baciò, disordinato e disperato. "Mi manchi anche tu, non volevo farti del male."

"Lo so, Dei lo so. E ti amo, ma è passato abbastanza tempo." Louis spinse Harry così la schiena aderiva al letto e iniziò a sfregare i loro fianchi, massaggiando lentamente i loro cazzi insieme. "Prendi quel cazzo d'olio."

Le braccia di Harry si allungarono verso la bottiglia sul comodino e se ne mise molto sulle dita. "Stenditi tesoro."

"No, non bisogna. Mi sono già allargato, sono così pronto amore." Louis si lamentò mentre afferrò la bottiglia e la versò sul cazzo di Harry, masturbandolo regolarmente per diffonderlo.

"Lasciami solo controllare, Piccolo. Non voglio farti del male." Harry non lasciò che Louis potesse dire di no, così raggiunse la sua schiena e mise un dito. Era così caldo, le pareti vellutate e morbide che affondavano. Harry ne fece scivolare altre due, Louis si era preparato. "Okay, okay Louis continua."

"Cazzo, sì." Louis si posizionò sopra il cazzo di Harry, e si morse forte il labbro mentre affondò. Era più grande di quello che si ricordava, e dovette tenere i fianchi a metà. Dopo un paio di respiri, Louis finì, sedendosi fino in fondo sul grembo di Harry.

Entrambi boccheggiarono, gli occhi scuri e concentrati sull'altro. Le mani di Harry andarono sui fianchi di Louis, i pollici che facevano dei tondi su di lui. "Abbassati e baciami Louis."

Louis annuì, le mani poste a fianco della testa di Harry. Unì le loro labbra, ma era un bacio debole, le loro menti erano rimaste al punto dov'erano connessi. Le labbra si muovevano pigramente, specialmente quando i fianchi di Louis iniziarono a girarsi formando un otto. Era così bello, tutto era così bello.

Harry mise la mano sinistra sulla guancia di Louis, passando il pollice sul labbro inferiore. Respirarono insieme un po' di volte prima che Louis chiudesse gli occhi e iniziò ad alzare e abbassare i fianchi. Andava lentamente apposta, non prendendo la prostata così poteva durare di più. Aveva funzionato fino a quel momento. Così, Louis prese più confidenza, facendosi spronare dai gemiti profondi di Harry, e si sedette di più. Louis prese un bel respiro e alzò il sedere, poi affondò un po' più velocemente.

Il cazzo di Harry strisciò addosso alla prostata di Louis, e gli occhi del più piccolo si spalancarono, pure la sua bocca in un gemito. Fece cadere le mani sul petto di Harry e iniziò a cavalcarlo con fermezza. La stanza fu presto riempita dai gemiti, i grugniti e i rantoli disperati di entrambi. E poi Louis spostò i fianchi e il cazzo di Harry sbatté direttamente contro la sua prostata.

Urlò "Cazzo," e continuò a muoversi a un nuovo ritmo.

La bocca di Harry era rilassata e i suoi occhi spalancati, facendosi scappare dei gemiti di piacere. Era così bello sentire Louis attorno a lui. Harry sentiva tutto intenso ed era quasi opprimente. Gocce di sudore cadevano da entrambi, raggruppandosi nei contorni del corpo di Harry. Non si era mai sentito così vicino a Louis, così innamorato.

Ma il caldo piacere che partiva dalla sua pancia stava venendo troppo velocemente, più guardava Louis, più vicino Harry stava per venire. Afferrò saldamente i fianchi di Louis e immobilizzò i movimenti.

"Aspetta, aspetta un momento Filius Veneris." Harry sussurrò.

"Cosa c'è che non va?" Louis chiese, i battiti si stavano stabilizzando. "Ho—"

"Sei perfetto Louis, così perfetto. Troppo perfetto." Harry ridacchiò, mettendosi a posto. "Voglio durare, ma non potrò se continuiamo così."

Louis fece una risatina, "Oh, non mi ero accorto cosa poteva fare essere privato dal sesso per solo un po' di mesi alla tua stamina."

Harry iniziò a ridere con lui, mettendosi un braccio sugli occhi. "Oh tesoro, non è l'aspettare, è come ti stai comportando. Sei così responsabile, così esigente. Non sapevo che io potessi trovare questo sexy. Ma Dei, sei fantastico."

"Volevo solo che fosse bello, abbiamo aspettato tanto, ed ero così agitato oggi..." La voce di Louis si affievolì.

Harry lo guardò con uno sguardo carico d'amore, con tanto stupore. Iniziò a togliere lentamente Louis da sopra di sé, "Ti dispiace se cambiamo posizioni? Voglio tenerti."

"Certo Harry." Louis andò giù e si stese sulla schiena, le gambe spalancate, ma Harry scivolò al suo fianco. Capovolse Louis così anche lui era sul fianco, poi si attaccò alla schiena di Louis. "Oh, que-questo è nuovo."

"Mmm," Harry mormorò solamente, alzando la gamba di Louis sopra la sua e facendo scivolare di nuovo il suo cazzo nella calda apertura. Poi avvolse il braccio attorno allo stomaco di Louis. "Molto meglio."

"M-muoviti, Hazza." Louis gemette.

Ritornò alle spinte veloci in poco tempo, ma Louis era stato lasciato a boccheggiare e a piagnucolare questa volta, graffiava il letto con mugolii sfrenati. Harry provò molte angolazioni per trovare quella giusta, e Louis gridò quando la trovò.

"Louis, bellissimo, mi sento così bene." Harry gemette contro il collo sudato di Louis.

Si contorcevano insieme, i corpi uniti che formavano un caldo essere che si amava. Non si erano mai sentiti così bene. Non l'avevano mai fatto così bene. E questa volta quando stavano per avvicinarsi all'orgasmo, nessuno voleva fermarsi. La mano di Harry andò sul cazzo di Louis e lo masturbò a tempo con sue spinte.

"Cazzo, Harry!" Harry grugnì, premendo la faccia nel cuscino, delle lacrime si stavano formando nei suoi occhi. "S-sono vicino, S-sto—oh! Sto per venire! Sto v—ahh!"

Louis venne forte, sporcando la mano di Harry e la seta che copriva il letto. Lo stringersi dell'apertura fece perdere un respiro a Harry. Non aveva più un ritmo ed era così concentrato a finire, a essere al settimo cielo con Louis. "Ti amo Lou—Ti amo—oh cazzo!"

Harry grugnì e morse il collo di Louis mentre venne, getto dopo getto dentro Louis. Probabilmente entrambi avevano perso i sensi, boccheggiando per l'aria. Passarono un po' di minuti fin quando entrambi ripresero i sensi, e Louis si girò per scambiarsi un bacio appassionato. Harry aveva la mano coperta di sperma, ma spinse lo stesso Louis dalla fine della colonna vertebrale.

Alla fine Harry si girò e prese un panno dal bacino dell'acqua per pulire entrambi. Erano così stanchi, oltre ogni immaginazione. Louis si addormentò prima che Harry avesse finito di pulirlo. Harry prese sonno dopo soli pochi minuti, avvolgendosi attorno al corpo dormiente di Louis.

+

"Cosa? Due?" Louis boccheggiò mentre Niall gli raccontò le attività della serata precedente.

Il biondo rise forte, ma stava arrossendo allo stesso tempo. "Sì! Era fantastico Lou. Dei, Liam è così forte e Nasir era così gentile ed entrambi così grandi."

Louis prese una mela verde, guardandola velocemente, poi la rimise al suo posto. Erano al mercato, Niall e Louis stavano facendo un giro mentre gli altri erano a un incontro con dei politici. Apparentemente Niall e Liam avevano passato la notte con Nasir, l'attore che aveva recitato Liam a teatro.

"Ma... non capisco una cosa, come facevano entrambi a... starci?" Louis chiese timidamente.

Niall fece spallucce, "Mi hanno allargato molto. Comunque era così bello, non mi ero mai sentito così pieno."

Louis masticò il labbro inferiore. "Non mi suona molto bene. E non posso credere che Liam abbia accettato a questo!"

"Sì, non è per tutti, ma in realtà è stata un'idea di Liam." Niall disse, ghignando. "Anche lui pensava che Nasir fosse figo, così mi ha offerto di provare. Proverei tutto per Liam."

"Allora cosa c'è adesso?" Louis chiese. "Cosa significa questo per te e Liam?"

"Lou, Liam è l'amore della mia vita. È la mia anima gemella. La cosa della scorsa notte era per divertirci, ma una cosa di una volta. Liam è più che abbastanza." Niall spiegò, prendendo un po' di fragole. "Che mi dici di te e Harry? Potevamo sentirvi gemere dall'entrata del corridoio."

Louis arrossì, "Oh, scusa." Si distrasse a prendere delle carambole e metterle nel suo cestino. "È stato—è stato molto bello. Diverso da prima."

"È sempre migliore quando sei innamorato." Niall disse dolcemente.

Si spostarono a una bancarella di banana, e Louis iniziò a prenderne un po' per Harry, quando Louis sentì all'improvviso un piccolo corpo che si scontrava addosso alle sue gambe. Abbassò lo sguardo per vedere un ragazzino, gli occhi grandi e spauriti, che lo fissavano. Era sul punto di piangere.

"Mi d-d-d-dispiace, signore," la piccola voce del bambino disse. "Io—"

Louis non capì cosa stesse succedendo finché non sentì molte urla di guardie romane, che stavano correndo verso di loro tra la folla.

"Ecco dov'è il moccioso!"

"Dai piccolo! Vieni con noi!"

Il ragazzo squittì e saltò dietro Louis, che incrociò le braccia e gli fece scudo dalle guardie. "Posso aiutarvi?"

"Signore, si faccia da parte. Il ragazzo è stato trovato a rubare da uno dei fornitori e deve essere punito."

"È solo un bambino! Che cosa potresti fargli?" Louis chiese.

"La punizione per il furto è togliere una mano." La guardia lo derise.

"No!" Louis urlò, sbalordito che qualcuno potesse fare male a un bambino. "Pagherò per qualunque cosa abbia preso e voi la lascerete solo."

"Chi ti dà il diritto di ordinarci? Hm? Chi sei tu?" La guardia chiese, sputando sui piedi di Louis.

Louis alzò un sopracciglio, arricciando le labbra. "Sono il Consorte di Legatus Harry. Ora prendete questi soldi e lasciate il bambino da solo."

Il colore sparì dalle facce delle guardie e il comandante del gruppo prese i soldi. Tutti mormorarono delle scuse e fissarono il ragazzo finché non se ne andarono. Louis si girò e si accovacciò vicino al bambino, che aveva iniziato a piangere appena se n'erano andati.

"Gr-grazie m-m-mille." Il bambino sussurrò e mise il viso nelle mani.

"Shh, va tutto bene tesoro." Louis disse, prendendo lentamente le mani del bambino nella sua. "Tuttavia non dovresti rubare alle persone. Dov'è la tua famiglia?"

"N-non ho una famiglia." Il bambino sussurrò.

"Oh mi dispiace tesoro." Louis sussurrò. Alzò lo sguardo su Niall, che stava fissando il bambino con compassione. "Quanti anni hai?"

Il bambino alzò tre dita e Louis boccheggiò. Era così giovane, ed era tutto su di lui. Louis non poteva lasciare che si cibasse da sé. Specialmente quando c'erano delle guardie che ce l'avevano già con lui. Così, Louis abbracciò il bambino e l'alzo, appoggiandolo sul fianco. Si masticò il labbro e guardò un Niall molto confuso, poi pensò, Forse potremo essere la sua famiglia. Harry vuole dei bambini e questo ragazzo ha bisogno di noi.

"Che ne dici di venire con me e Niall, eh? C'è qualcuno che dovresti conoscere." Louis disse. Il ragazzo sorrise, aveva solo un paio di denti, e annuì. "Comunque sono Louis."

"Sei molto bello, Louis." Il bambino disse calmo.

Louis ridacchiò, insieme a Niall. "Grazie mille tesoro."

+

"Louis eccoti!" Harry esclamò mentre vide Louis e Niall avvicinarsi a loro. "Amore mio non scappare più così, avevo paura di averti perso di nuovo—chi è?"

Louis si fermò a pochi centimetri da Harry e mise il bambino vicino a Niall. Cammino vicino a Harry e gli baciò la guancia, "Mi dispiace di non averti detto dove stessimo andando, ma ho bisogno di dirti qualcosa."

"Louis, perché hai un bambino con te?" Harry chiese, guardando il ragazzino che stava stringendo la gamba di Niall. Era un bel bambino, con dei ricci biondi per tutta le testa e gli occhi più grandi, più tondi e più blu che Harry avesse mai visto. Le sue guance erano paffute e rosee, e gli ricordò le sculture e i dipinti che raffiguravano Cupido.

Louis fece un passo indietro e sorrise a Harry. "Questo è quello che ti volevo dire. Vedi, Niall ed io stavamo prendendo della frutta e delle guardie lo stavano inseguendo, e li ho fermati. Ma ha vissuto nelle strade, non ha una famiglia e ha solo tre anni! Così ho pensato che forse potremmo accoglierlo?"

"Um," Harry sbatté le ciglia un po' di volte, assorbendo le parole di Louis. Il bambino era bellissimo, e sembrava così timido, non pericoloso, specialmente per quanto piccolo fosse. "Portalo qua, Lou."

"Okay," Louis accettò, sorridendo a Harry ancora di più. "Luca? Vieni qua tesoro."

Luca? Harry conosceva quel nome...

Harry, questo è Luca.

Se ti svegli e torni a casa da me, lo scoprirai.

Gli occhi di Harry si spalancarono quando realizzò di conoscere quel nome, e quel bambino. Era quello del suo sogno. Era il bambino che doveva trovare. Era il bambino che Louis e lui avrebbero cresciuto come loro figlio. Boccheggiò un po' e s'inginocchiò vicino a lui, sorrise con occhi languidi.

"Luca? Non hai una famiglia?" Harry chiese. Luca scosse la testa. "Cosa ne pensi di venire a Capua con me e Louis? Puoi far parte della nostra famiglia."

Luca guardò entrambi con un sorriso luminoso e felice che cresceva su tutto il suo viso. Aveva le fossette come Harry. "M-m-mi piacerebbe d-d-davvero molto."

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