I Segreti del Commercio

Ogni anno l'esercito romano organizzava un gala per introdurre le nuove reclute. Ogni soldato di alto livello portava l'uomo migliore da mostrare al Legatus e anche a molti senatori. Niall disse a Louis che anche lui ci andava ogni anno ed era frenetico. C'era molto vino e cibo, danzatori esotici e prostitute, e anche un po' di spettacoli con gladiatori. Il Dominus non l'aveva mai organizzato prima, ma di certo non lo avrebbe deluso.

Anche Zayn e Perrie erano stati invitati, e avevano portato alcuni dei loro schiavi per venderli all'asta. Appena arrivarono, Perrie andò dritta verso Louis per controllarlo. Quando era stato barattato nei loro Ludus, Perrie l'aveva preso in simpatia, anche se sapeva che non poteva tenerlo. Ma si assicurava che fosse a suo agio e fosse trattato bene, lasciava persino che le facesse delle trecce ai suoi lunghi capelli. Prima era abituato a farle con i capelli delle sorelle, quindi lo faceva con piacere.

All'inizio quando Louis era stato venduto a Harry, desiderava restare con Perrie ed essere uno dei suoi aiutanti. Tuttavia iniziava a piacergli la sua vita nella villa di Harry, ma lei era così premurosa. E il nuovo Dominus di Louis lo, beh... confondeva.

"Orsacchiotto!" Perrie urlò appena vide Louis nella fila. Indossava una toga acqua marina, ornata con smeraldi e perle, probabilmente un regalo di Zayn. "Caro orsacchiotto, come stai?"

Louis arrossì quando lei gli baciò le guance, e aveva una brutta sensazione dagli sguardi maleducati che stava ricevendo dagli altri. "M-molto bene, padrona."

"Fantastico!"

"Perrie, amore, lascialo stare. Harry probabilmente vuole che siano pronti per quando gli altri ospiti arriveranno." Zayn disse, portandola via gentilmente. Fece il broncio per un secondo prima che Zayn le sussurrò qualcosa di dolce all'orecchio, lei applaudì e lo baciò.

Ma prima che se ne andasse, Perrie corse indietro da Louis per un'ultima volta e gli sussurrò nell'orecchio. "Spero che Harry sia gentile con te."

Corse via, facendogli l'occhiolino e lasciò Louis fermo nella fila con gli occhi spalancati. Poteva sentire ancora le occhiatacce di tutti per il trattamento speciale. Presto la tensione calò poiché Harry entrò con Niall dietro di lui. Nelle mani di Niall c'era una scatola con della pittura dorata e delle maschere, ognuna rappresentava un Dio o una Dea differente. L'unico che non c'era, era Giove, Harry non voleva che nessuno dei suoi servi fosse l'onnipotente.

"Vi dipingerete i corpi nudi con la pittura e ognuno di voi avrà la sua maschera. Mi aspetto che la indossiate per tutta la notte." Harry disse con voce autoritaria. Fece un segno a Niall che iniziò a dare le maschere ai servi prescelti.

Louis guardò come ogni maschera fosse data via e sembrava che Harry ci avesse pensato a come assegnarle. Ad esempio, la maschera di Giunone, moglie di Giove e dea protettrice delle donne, del matrimonio, e della famiglia, era stata data a Siri, una vecchia schiava che Louis scoprì avesse cresciuto Harry quando era stata presa dai suoi genitori. La maschera di Bacco, Dio del vino, delle feste, e dell'estasi, era stata data a Niall, che aveva senso per Louis dopo la loro notte di bevute. Comunque, quando Niall arrivò a Louis, gli diede la maschera con un grande ghigno e quando ritornò a guardare Harry, vide che stava provando a non sorridere. Louis prese la maschera e gli mancò il fiato quando finalmente la vide.

Era una faccia femminile, oro come le altre, ma aveva anche delle conchiglie in cima come una corona e delle ali di colomba incise a lato. Venere. Inghiottì la saliva e attentamente legò la maschera attorno al viso. Era sorprendentemente facile vedere da essa, Louis scoprì, e guardò come due schiavi aiutarono Harry a entrare nella corazzatura. Era una tradizione per il Legatus della casa di indossare l'armatura durante il galà. Ma Louis era sorpreso dall'incisione di una testa di cinghiale sullo stomaco.

Il cinghiale era uno dei simboli di Marte, Dio della Guerra, e per tutti avrebbe avuto senso. Era uno dei Legatus più temuti dell'esercito, certamente il suo Dio protettore sarebbe stato Marte. Molte persone, ma non Louis, avrebbero sorpassato il fatto che ci fossero molte storie sulla relazione tra Marte e Venere.

Marte, a cui non importava nulla di nessun Dio, Umano, o nient'altro, ma solo dell'onore e della vittoria in guerra, s'innamorò di Venere, la Dea della bellezza e dell'amore. Anche lui non aveva avuto scampo al suo incantesimo, ma c'erano molti altri che lottavano per il suo affetto. Giunone doveva far finire la lotta, così forzò Venere a sposarsi con Vulcano, Dio dei Fabbri. Lei amava molte persone, ma non suo marito, e molte leggende dicevano che amasse Marte più degli altri.

Il galà doveva iniziare quella sera e tutti avrebbero visto l'armatura di Harry e la maschera di Louis, ma nessuno di loro avrebbe capito il vero significato che Harry aveva dato. Che fu esattamente come andò. Quella sera Louis e Niall erano stati assegnati per stare al fianco di Harry e molti ospiti venivano a salutarlo. Molti commentavano su come belle fossero le maschere, ma sembrava che nessuno capisse la connessione.

Harry sembrava incredibilmente annoiato. Camminava in giro e si assicurava che tutto andasse liscio e che i suoi ospiti si divertissero, alla fine erano lì per quello. S'illuminò un po' quando alla fine arrivò Liam.

"Tutto solo quindi?" Harry chiede, notando che Liam non aveva portato nessuno né un ospite né un servo.

"Praticamente vivo qui, non ne vedo il motivo," Liam rispose con un'alzata di spalle. "Ma forse dovresti prestarmene uno dei tuoi per la notte."

Ovviamente Harry pensò che Liam intendesse Louis, così mise un braccio davanti a sé. "Niall avrà cura di te stanotte."

Liam fece un sorriso soddisfatto e annuì. "Grazie Legatus. Niall, se vieni con me alle fontane, penso che farò la mia prima bevanda."

"Sì, signore," disse Niall, andando dietro Liam.

Louis dovette mordersi le labbra per non ridere del suo amico, perché probabilmente non avrebbero preso del vino. Poiché quando Harry non stava guardando al posto di andare alle fontane, girarono a sinistra. A sinistra c'erano le stanze degli ospiti, dove Liam di solito dormiva.

Quando entrarono, Liam prese fuori la sua chiave e chiuse la porta, spingendo Niall addosso ad essa. "Bacco Ni, davvero? Un po' presuntuoso, anche per te."

"Sta dicendo che sono ubriaco, signore?" Niall chiese, scherzando.

Liam canticchiò, le labbra allineate al collo di Niall, "Abbastanza sicuro che lo volevi dire con la maschera su."

Niall boccheggiò quando Liam morse il suo punto sensibile dietro l'orecchio. "Dei, mi toglierai questa fottuta cosa?"

Liam rise e raggiunse con una mano il capo di Niall per togliergli la maschera, l'appoggiò gentilmente sul tavolo vicino alla porta. Le sue mani scesero sulla vita ossuta di Niall, mentre il biondo avvolse il collo di Liam con le braccia. Si baciarono lentamente questa volta, Liam leccò l'interno della bocca di Niall e sentì un po' di vino che aveva bevuto di nascosto prima. Diventarono duri addosso alla coscia dell'altro e Niall cadde subito sulle sue ginocchia.

Tolse la toga di Liam mentre scendeva e Liam l'aiutò a togliersi tutto. Il problema di Liam era che ce l'aveva grosso, come grossissimo. Per questo Niall non era mai riuscito a prendendo tutto senza strozzarsi. Ma faceva del suo meglio e a Liam piaceva.

Niall si leccò le labbra e iniziò a baciare la cappella di Liam, insistendo per un po'. Una delle sue mani graffiava lo stomaco di Liam e la zona addominale mentre l'altro si masturbava lentamente il cazzo. A Niall piaceva saltare quella parte, per fare aspettare Liam e far accumulare l'eccitazione. Solo quando Liam si lamentò e portò una mano nei suoi capelli, Niall finalmente avvolse le labbra attorno al cazzo rosso di Liam. Affondava lentamente, succhiando e muovendo la lingua lungo la vena.

Liam gemette e tirò con forza i capelli di Niall, dicendogli silenziosamente di andare più veloce. Niall fece come detto e progressivamente iniziò a muovere la testa, una mano masturbava dove non poteva arrivare. Liam fece del suo meglio per non spingere verso il basso Niall o spingersi dentro di lui, non voleva strozzare il suo amante [A/T Amante nel senso di persona che ama], ma questo non era lontanamente abbastanza.

"Ni, cazzo, Niall dai amore. Lasciami entrare dentro di te." Strattonò Niall, prendendolo per i capelli e lo spinse sul letto.

La pintura oro sul corpo nudo di Niall sporcò le dita di Liam. Stava iniziando a cadere anche sulle lenzuola di seta e Niall si fece un appunto mentale di pulire tutto appena avessero finito. Ma per adesso voleva essere in disordine e scopato e non fottersene del galà che continuava senza di loro. Harry aveva dato Niall a Liam per una notte e doveva compiacerlo.

"Pensi di essere aperto da ieri?" Liam chiese. Lui e Niall erano riusciti a scappare di nascosto, mentre Harry si stava prendendo cura di affari militari. Liam non aveva dato a Niall l'opportunità di rispondere che era già strisciato sopra di lui con dell'olio in mano. Se lo versò sulle dita e ne portò due dentro l'apertura di Niall.

Entrarono facilmente così ne aggiunse una terza vicino alle altre. Niall gemette quando Liam portò le tre dita dentro e sfiorarono quel punto dentro di lui che lo lasciò senza fiato. "Cazzo, Liam proprio lì."

"Così perfetto Niall," Liam sussurrò mentre toglieva le dita e iniziò a versare l'olio sul suo cazzo. Lo masturbò poche volte mentre alzava le gambe di Niall sulle sue spalle.

Liam entrò dentro la stretta entrata lentamente, lasciando uscire un bel respiro quando le sue cosce toccarono Niall. Si sedette sui talloni e rimase fermo finché Niall non si aggiustò, baciandogli la caviglia sinistra. Le braccia di Niall si alzarono fino la testa e spiumacciò il cuscino, si girò per mordergli il bicipite, dicendo a Liam di muoversi.

I movimenti, come sempre, iniziarono lenti e intimi, Liam spingeva e alzava le anche, cercando di trovare il punto di Niall. Solo quando Niall urlò e si morse il pugno, Liam capì di averla trovata. Iniziò a muovere i fianchi velocemente, spingendo dentro e fuori.

Liam lasciò cadere la gamba di Niall al suo fianco mentre si chinava e posizionava le mani a lato della sua testa. Baciò duramente Niall, inghiottendo i suoi gemiti di piacere a ogni spinta. Niall spostò le mani sulle spalle di Liam. Spinse le unghie nella carne e lo graffiò, tagliando la pelle e lasciando delle linee.

Entrambi ansimavano, Niall piagnucolò e Liam grugnì, mentre inseguivano il loro orgasmo. I loro corpi si muovevano insieme alla perfezione. "Cazzo Niall, sono vicino amore."

"Anch'io Li, toccami." Niall sussultò quando la mano forte di Liam avvolse la sua lunghezza e lo masturbò a ritmo con le sue spinte. Dopo pochi secondi Niall venne tra di loro, singhiozzando il nome di Liam. Liam arrivò al culmine dopo tre spinte nell'apertura rigida di Niall prima di uscire e venire sulle cosce dipinte in oro di Niall.

Respiravano pesantemente mentre si riprendevano, Niall strattonò Liam per poterlo baciare per tutta la faccia. "Hai la pittura dappertutto." Niall disse, ridendo al casino.

Liam alzò gli occhi al cielo e si sedette di nuovo. "Beh, tu hai sperma dappertutto."

"Tutta colpa tua amore."

Liam alzò gli occhi al cielo e si alzò. "Andiamoci a pulire e ritorniamo al galà prima che Harry noti per quanto tempo, siamo stati via."

+

Tuttavia Harry non notava l'assenza di quei due poiché era troppo impegnato a essere furente per l'arrivo del Legatus Ottavio. Era il rivale di Harry, se si poteva veramente chiamarlo in quel modo, aveva dieci anni più di lui. Ovviamente Harry sapeva che sarebbe stato lì, ma non per forza doveva piacergli.

Forse se non avesse fatto un tale spettacolo arrivando tardi e fregandosene di interrompere la conversazione che Harry stava avendo con uno dei senatori... Arrivò solamente con il suo gruppo di guardie e servi, ed anche soldati sotto la media del regime. Erano sotto la media, se lo chiedevi a Harry. Non aiutò che fosse vestito con una toga arancione sgargiante e con un ramoscello d'ulivo oro incrostato sulla testa.

"Governatore!" Ottavio urlò. La sua voce profonda sbraitò sopra la musica e Harry alzò semplicemente gli occhi al cielo. Era abituato a essere chiamato governatore dal suo popolo e membri del senato, ma come un segno di rispetto, gli ufficiali militari si dovevano riferire a lui come Legatus. Sembrava che Ottavio non lo cogliesse. "Che serata animata ha creato per noi."

"Legatus Ottavio, che gentile da parte sua percorrere tutta questa strada per arrivare a Capua. Ed io che pensavo che il viaggio sarebbe stato troppo lungo per qualcuno con così tanti anni come lei," Harry disse malignamente. Louis si ritrovò a voler ridere ancora, ma rimase zitto.

Ottavio arricciò le labbra e alzò un sopracciglio. "No, no non avrei mai voluto perdermi uno... spettacolo come questo."

"Beh, lei e i suoi uomini fate come se foste a casa vostra, credo che Zayn terrà un'asta vicino alle fontane del vino tra poco. Forse vuole prendere nuovi schiavi per casa sua, se ha lo spazio e le monete certamente." Harry suggerì, sebbene sapesse che sarebbe suonato più come un insulto. Che era proprio quello che doveva sembrare. Ugualmente, Ottavio accettò e spostò i suoi compagni alla stanza della fontana.

Harry lasciò uscire un respiro e tornò alla sua conversazione con il senatore e sua moglie. Louis non stava ascoltando poiché era troppo distratto da tutto. Dopo pochi minuti sentì Harry schioccare le dita e seguì lui e la moglie del senatore a uno dei tavoli. Harry prese posto e la moglie, il suo nome era Sura, si sedette vicino a lui. Lei non poteva vedere la mano di Harry che accarezzava la coscia di Louis, proprio sopra al ginocchio. Louis sussultò, Harry stava continuando ad accarezzare lo stesso punto mentre conversava.

Erano quelle volte, quando Harry era così dolce e affettuoso, che rendevano Louis così confuso. Gli facevano agitare lo stomaco e si chiedeva se anche Harry lo sentisse. Se Harry pensasse a Louis come una delle sue proprietà o un dono dato dagli dei. Un essere umano.

"Governatore Harry, ha davvero una bellissima casa. Che vergogna che non abbia una moglie con cui condividere questa grande Villa, neanche dei bambini," disse Sura. In quel momento Louis drizzò le orecchie. Harry era un uomo attraente, ricco e aveva successo, perché non era ancora sposato?

Harry tossì nervosamente, la sua mano stava ancora temporeggiando sulla gamba di Louis. "Uhm, non ho ancora trovato la persona giusta, penso. E il lavoro mi porta via da quel tipo di vita. Ho una città da mandare avanti, una parte dell'esercito da condurre, gli uomini come me non potranno mai amare. È poco realistico e non ne vedo il motivo."

Sura scosse la testa con una risatina. "Un tale spreco di buona discendenza. Pensa che si sposerai mai?"

"Probabilmente no." Harry tolse la mano dalla coscia di Louis e la mise sul tavolo. "Penso che non ci sia nessuno là fuori per me."

A Louis sembrò di ricevere un calcio nella pancia. Non aveva mai pensato che ci fosse qualcosa tra lui e Harry, ma sperava che almeno ci tenesse a lui. Pensava che i tocchi, le attenzioni particolari e la protezione significasse qualcosa per Harry, ma era solo un altro dei possedimenti di Harry. Un gioco carino e vergine che Harry probabilmente teneva per il momento giusto. Perché poi doveva essere speciale? Era uno schiavo.

Prima che Louis potesse iniziare a piangere sotto la maschera, Harry schioccò le dita per la sua attenzione. "Louis va' a prenderci un po' di vino dalla stanza della fontana e fa' veloce."

"Sì Dominus," Louis disse in un sussurro, andando nell'altra stanza.

+

Il governatore diventò sospettoso quando passarono 15 minuti e Louis non era ancora arrivato con il vino. Louis era ben educato e quando gli si dava un ordine, lo faceva sempre in tempo. Harry era molto fiero di come bene andasse, considerato quanto fosse impaurito quando era stato comprato.

Harry si scusò con gli ufficiali con cui stava parlando e andò nella stanza della fontana. Quando passò la soglia, notò che c'era trambusto nell'asta e Louis non era da nessuna parte per essere visto. Finché Harry non si avvicinò.

"Non vedo perché non posso comprare questo! È molto meglio del resto delle tue scelte." Ottavio urlava a un Zayn poco entusiasta mentre il suo gruppo stava sghignazzando. Nelle sue mani c'era una maschera bianca e oro e nell'altra c'era un Louis davvero impaurito. Era stato spinto nel pavimento e Ottavio gli stava tirando ferocemente i capelli.

"Posso assicurarle che le mie scelte sono meglio di quelle che potrà mai trovare in qualche squallido mercato. E Louis non è più in vendita, Harry è il suo Dominus e dubito che sia interessato a venderlo." Zayn sottolineò.

Ottavio lo derise e spinse la faccia di Louis contro il pavimento per poi camminare verso Zayn. "Non me ne fotte di quello che pensi. Questo è quello che voglio e pagherò ogni prezzo per averlo."

"E posso assicurarle che ogni prezzo non sarà lontanamente adeguato." Harry ringhiò. La folla che si era raccolta boccheggiò e si allontanò in modo che potesse camminare. "Sono davvero stanco, troppe volte non sono stato rispettato nella mia dimora."

Zayn iniziò a ridacchiare e fece un passo indietro. Da qualche parte della folla Perrie corse ad alzare Louis dal pavimento. Quando fu in piedi, Harry gli fece cenno di venire da lui, Louis andò dietro a Harry, non sicuro di quello che sarebbe successo.

"Governatore -"

"Ed ecco di nuovo. Non conosce l'onore, signore?" Harry perse il controllo. "Qualcuno con la sua esperienza dovrebbe sapere che quando mi vede nella mia uniforme, nella mia casa, mi deve chiamare con il mio titolo adeguato. Che le piaccia o no, io e lei siamo dello stesso rango."

"Oh per favore. Lei è un bambino ai miei occhi. Un moccioso petulante e immaturo a cui non piace quando qualcuno tocca i suoi giocattoli." Ottavio urlò, i suoi occhi guizzavano tra Harry e Louis.

Tutti si azzittirono nella stanza, aspettando di vedere cosa avrebbe fatto Harry. Fece un passo in avanti, calmo, e strappò la maschera di Venere dalle mani di Ottavio. "Louis. Prendi questa e vai nelle tue nuove stanze."

La folla si divise e Louis prese la maschera prima di correre via. Corse proprio quando Niall e Liam stavano tornando al galà, ma non pensò neanche di fermarli e avvisarli di quello che stava succedendo là.

Entrarono dentro e Harry prese Ottavio dal collo e lo spinse contro una delle fontane di vino. "Mi mostrerà del rispetto nella mia casa o se ne andrà! I miei ospiti non vogliono preoccuparsi della sua insolenza in questa celebrazione e sinceramente io non voglio preoccuparmene."

Ottavio sputò sulla faccia di Harry e schioccò le dita, uno dei suoi schiavi corse con un panno e lo ripulì dal vino. "Ti pentirai di questa umiliazione Harry. Lo garantisco."

"Vattene da casa mia."

Harry si girò arrabbiato con gli occhi scuri dalla rabbia per poi uscire infuriato dalla stanza e andò su un balcone per calmarsi. Ottavio e il suo gruppo se ne andarono, facendo cadere molte cose nella via d'uscita.

"Che cazzo mi sono perso?" Liam chiese a Perrie e Zayn quando si avvicinarono.

"Quell'idiota di Ottavio ha provato a prendere Louis e ferirlo, ma Harry è venuto a salvarlo. Sinceramente è adorabile." Perrie disse eccitata.

"Pez, non è adorabile. Harry non voleva che Ottavio toccasse Louis perché è di sua proprietà, poi odia Ottavio. L'unica ragione per cui era qui era perché è un raduno militare." Zayn disse, un po' annoiato. "Ha questa fantasia nella sua testa che Harry si è innamorato di uno schiavo. Te lo puoi immaginare? Completamente ridicolo."

Liam rise nervosamente e fece del suo meglio per non guardare Niall, che senza dubbio stava trattenendo un sorriso soddisfatto. "Giusto, ridicolo. Poi Harry non potrebbe amare nessuno."

"Oh voi ragazzi non avete nessun senso del romanticismo!" Perrie disse esasperata, alzando le mani in aria. "Vieni Zayn, mi devi un ballo."

+

Harry entrò infuriato in camera sua solo pochi minuti dopo che Louis era entrato e si era calmato. Era steso sul letto, ma si sedette appena Harry entrò.

"Filius Veneris io -" Harry s'interruppe e gemette frustrato. In quel momento di silenzio mille pensieri gli vennero in mente su Louis e Ottavio. Louis stava aspettando pazientemente che Harry facesse qualcosa, al posto di rimanere fermo a fissarlo.

Harry fece un passo avanti e si sedette sul letto vicino a Louis e gli accarezzò le guance. Con solo un piccolo, ma lento e persistente bacio sulla fronte di Louis, Harry si alzò di nuovo.

"Ho smesso di deluderti Filius Veneris. Le cose miglioreranno da adesso, prometto. E intendo mantenere questa promessa."

27/10/2015 beta: @LuBaroni99
30.12.2017 Ribetato da me

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