Famiglia e Perdono Seconda Parte

"Non dovrete mai pagare le tasse o preoccuparvi dei soldi o della fame da adesso."

La famiglia lo fissò sbalordita e sorpresa, Johanna iniziò anche a piangere. Marcus ansimò un milione di grazie e le bambine corsero ad abbracciarlo. Le gemelle baciarono le guance di Harry mentre lui le abbracciava. Louis era troppo scioccato e confuso per mostrare la sua gratitudine.

Idearono un piano per trasferire la famiglia nella nuova casa entro il fine settimana e fino ad allora, il curatore di Harry sarebbe stato con loro. Mandò una guardia a portare una lettera a Niall, informandolo della famiglia, per assicurarsi che tutti fossero pronti. Harry e Louis rimasero lì fino pomeriggio, quando Harry regalò loro un grande pasto. Non aveva mai visto nessuno divorare il cibo in quel modo come le bambine e Harry non poté che guardare con affetto Louis che lentamente dava da mangiare a suo padre. Non si poteva negare che quella famiglia si volesse bene.

Quando il sole si dileguò, fu il momento per Harry e Louis di andarsene. Le bambine stavano piangendo e avevano problemi a lasciare Louis; avevano anche stretto Harry e lui baciò le loro teste. Anche Lottie aveva abbracciato Louis che iniziò a piangere quando lui la salutò. Harry baciò la mano di Johanna e s'inchinò davanti a lei prima di salire sulla carrozza. Si sedette e aspettò che Louis la salutasse.

Lei baciò la fronte del figlio e gli strinse la vita. "C'è qualcosa di più tra te e il Governatore?" sussurrò.

Louis boccheggiò. "M-madre, n-no."

Lei ridacchiò. "Oh, Louis va bene se è così. Ha quasi la mia età, ma è un brav'uomo."

Louis guardò Harry per un momento, stava sussurrando qualcosa alla guardia. "Non sono sicuro di quello che stia succedendo tra di noi."

Johanna gli sorrise dolcemente, accarezzandogli la guancia. "Fai quello che ti dice il cuore, ma fai attenzione."

"Certo, ti voglio bene mamma, dillo anche a papa," disse Louis, lasciandola andare e unendosi a Harry sulla carrozza.

Si sedettero nei posti di quella mattina e Louis guardò le ragazze che lo salutavano finché non le vide più. "Grazie per oggi Dominus."

"Certo," disse Harry. Guardò Louis per un momento prima di spostare la sua attenzione sulla strada. "Hai una bella famiglia, Louis. Sei troppo giovane per non vederli."

Il resto del viaggio fu silenzioso, ma i pensieri di Louis erano rumorosi. Realizzò di non sapere nulla sulla famiglia di Harry. Erano morti, ma com'erano? Erano vicini e amorevoli come quelli di Louis? Avevano un cuore freddo come la maggior parte delle volte ce l'aveva Harry? Aveva dei fratelli? Harry non aveva mai condiviso quel tipo di cose con lui, in realtà non aveva mai condiviso niente con Louis.

Qualcosa in Harry sembrava dire che non gli fosse mai piaciuta la sua famiglia, o nessun altro, finché Louis non l'aveva visto con le gemelle. Poteva dire che Harry le adorasse. Ma il ricordo del gala e la conversazione di Harry con Sura ritornò alla mente di Louis. Harry non credeva nell'amore o nel matrimonio o nel mettere su famiglia. Tuttavia dopo quel giorno forse Louis si era sbagliato.

+

Più tardi quella sera, Harry stava cenando privatamente con Liam, tuttavia Louis non era nella camera di Niall. No, Louis stava camminando avanti e indietro sul pavimento delle camere di Harry. Stava probabilmente diventando pazzo ad aspettare il ritorno del Dominus, ma la sua mente era presa. Non sentiva più pizzicare dove Harry l'aveva colpito. Non vedeva più il corpo di Harry coperto dal sangue quando aveva sacrificato il toro. Infatti, quando Louis guardò Harry il resto della notte, vide l'uomo che aveva baciato la mano di sua madre e stretto le sue sorelle.

Quando Harry si trascinò verso la porta, era sempre stanco negli ultimi tempi, Louis rimase fermo al centro della stanza. Si guardarono per un lungo minuto, poi Harry fece correre le sue mani tra i capelli. "Sono perdonato?"

"Porca puttana, certo!" Louis si fece uscire. "Harry quello che hai fatto per la mia famiglia... nessuno... Dei, ti perdono!"

Louis corse verso Harry, avvolgendo le sue braccia attorno alla sua ampia vita. Harry si bloccò per un momento, ma le sue braccia si rilassarono e strinse il viso di Louis tra le mani. Si guardarono per un po', poi Louis tirò la parte posteriore della toga di Harry. Louis fece cadere il tessuto giù dalla schiena di Harry, rimase fermo sulle anche. Gli occhi di Harry si allargarono quando Louis iniziò a baciargli il centro del petto. Forse stava sognando. Sicuramente Somnus gli aveva mandato questo meraviglioso sogno perché il vero Louis non lo avrebbe fatto, giusto?

Harry fu provato del contrario quando Louis fece dei passi indietro e disse, "Ti perdono e ti ringrazio per tutto quello che stai facendo per me e per la mia famiglia. Non più promesse vuote o guai. Sono qui per servirti, Harry. Ma in qualche modo ho iniziato ad... affezionarmi... e mi si è spezzato il cuore quando mi hai colpito."

"Lo so, ma devi vedere le cose come le vedo io," Harry disse. Strinse le mani di Louis e le portò alle labbra, baciandogli ogni nocca. "Tutta la mia vita è stata circondata da violenza e guerra. La mia famiglia è stata portata via da me quando ero più giovane di te. N-Non so come prendermi cura di qualcuno."

"Lo sai fare, te lo posso assicurare." Louis sussurrò. "Dal modo in cui valorizzi Liam. Posso dirlo dal modo in cui sei fedele a Zayn e gentile con Perrie. Posso dirlo dal modo in cui ti occupi di Niall e gli hai donato una nuova libertà. Posso dirlo dal modo in cui mi avresti protetto, baciami."

Per un momento Harry pensò che l'ultima parte fosse il continuo della lista, ma quando abbassò lo sguardo sulle labbra imbronciate di Louis, la disperazione negli occhi, capì che era una richiesta. Così Harry lo baciò, le labbra morbide si modellavano insieme. Tolse le mani di Louis per afferrargli la vita magra, ma le mani di Louis tornarono nel loro posto sul petto forte di Harry, le unghie scavavano a malapena.

Questo era quello di cui avevano bisogno. Toccarsi di nuovo, sentire il loro battito veloce mentre si baciavano, mentre si prendevano cura dell'altro. Louis sospirò e Harry la prese come un'opportunità per infilargli la lingua in bocca, massaggiandogli e succhiandogli il labbro superiore.

Le unghie di Louis graffiavano il petto e il collo di Harry, per poi tirargli i capelli. Era sulle punte per poter essere allo stesso livello del viso di Harry. Le mani di quest'ultimo si spostarono dalle cosce di Louis alla schiena, rinchiudendolo e stringendolo per poi sollevarlo dal pavimento.

Un piccolo squittio uscì dalla bocca di Louis e i suoi occhi si spalancarono. Harry fermò il bacio e iniziò a mordere il collo di Louis, le labbra rosicchiavano su e già, facendo solletico. Louis sentì il cuore aumentare i battiti e il corpo rabbrividire ai piccoli tocchi. Non si rese neanche conto di quanto fosse duro finché non avvolse le gambe attorno alla vita di Harry. Entrambi boccheggiarono alla frizione e Harry cadde addosso alla porta chiusa.

Si guardarono, i respiri veloci si unirono a quelli dell'altro. Erano così vicini, più vicini di quanto lo fossero stati da molto tempo. "Filius Veneris, ci possiamo fermare. Non dobbiamo continuare o-"

"Harry smettila, smettila, smettila di parlare." Louis zittì Harry velocemente. "Continua, voglio che tu lo faccia."

"Louis," Harry si lamentò, gli occhi aperti per lo stupore e la lussuria. "Io... io... non possiamo, gli Dei-"

"Non m'importa degli Dei!" Louis urlò. "Gli Dei mi hanno portato da te e nonostante il dolore stai salvando la mia famiglia. Loro vogliono questo. Io voglio questo."

Senza dire nient'altro, Harry si tolse dalla porta, una mano era scivolata sotto il sedere di Louis per tenerlo in alto e l'altra gli afferrava coscia. Baciò Louis di nuovo mentre faceva cadere entrambi sul letto, portando Louis sopra senza cerimonie. Harry disfò la corda attorno alla vita e lasciò cadere il resto della toga sul pavimento.

La vista del cazzo duro di Harry che s'incurvava sopra il suo stomaco era un momento già vissuto. Ma questa volta, Louis non era spaventato, non si sarebbe messo a piangere, non avrebbe fatto marcia indietro e non avrebbe implorato di fermarsi. No, Louis stava togliendo il piccolo tessuto che non era altro che la sua veste e si stese sul letto, gambe aperte mentre aspettava Harry. Il suo cazzo era duro per metà, era ancora un po' nervoso ma Harry se ne prese subito cura. Harry afferrò le caviglie di Louis e lo portò alla fine del letto, inginocchiandosi e portando le gambe di Louis sopra le spalle.

Guardò avidamente l'apertura di Louis, leccandosi le labbra prima di immergersi. Louis rabbrividì al primo contatto con la bocca di Harry sull'apertura sensibile, che certamente spinse Harry a fare più veloce. Leccò tutt'attorno, rendendola più bagnata possibile ed entrò con la lingua quando Louis finalmente iniziò a rilassarsi.

Una delle mani di Harry scivolò sullo stomaco di Louis, pizzicando la piccola pancetta e accarezzando con il pollice la cappella di Louis. Con un ghigno Harry si spostò dal corpo di Louis e si alzò per prendere un piccolo bicchiere d'olio dal tavolo. Mentre Louis tornò sul letto, mettendosi di nuovo nella posizione di prima.

Harry saltò sopra di lui sul letto e mise l'olio su tre dita, baciando la guancia di Louis nel mentre. C'era un calore che irradiava il corpo di Louis, era così caldo e bravo, Harry riusciva a malapena ad aspettare di essere dentro di lui.

Prese facilmente la piccola bottiglia di olio dal comodino e fece cadere il liquido sopra le tre dita. Harry aveva pensato di usare quattro dita ma, a essere onesti, pensava che Louis non sarebbe durato con quelle. Louis stava già iniziando a non farcela, le sue mani cercavano di raggiungere alla cieca Harry per farlo tornare indietro e toccarlo di più. Harry non poteva negargli nient'altro a questo punto.

Harry spinse lentamente il primo dito nella stretta apertura di Louis, senza fermarsi finché non fu tutto all'interno, tuttavia rabbrividì quando Louis smise di respirare. Louis era congelato con gli occhi azzurri spalancati che fissavano Harry, le labbra aperte e aspettava che facesse qualcos'altro.

Così, Harry iniziò a muovere lentamente il dito avanti e indietro, lavorando Louis per far entrare l'altro. Uno squittio uscì dalla bocca di Louis quando le dita erano dentro e si spinse contro le spalle di Harry, dicendogli di rimanere ancora.

"Stai bene piccolo?" Harry chiese. Louis lasciò uscire un respiro alto mentre Harry muoveva le dita per allargarlo. Era una bella vista per Harry, avere Louis così vulnerabile e docile nelle sue mani. Non avrebbe mai pensato di arrivare così lontano con lui dopo la loro discussione.

Le dita smisero di allargare, ma iniziarono a entrare e a uscire da Louis, angolando a ogni spinta un punto differente così Harry potesse sentirlo tutto. Louis annuì, scuotendo le cosce un po' per far muovere Harry dove voleva. "H-Harry, l'ultima, per favore."

Tutto quello che poté fare Harry fu annuire, ruotando le dita un'ultima volta per poi farle uscire, prima di accarezzare il perineo di Louis con le tre dita viscide. "Sicuro? Non è troppo presto? Eri così stretto Filius Veneris, p-potrei farti male, di nuovo."

Ma Louis annuì solamente ed alzò le cosce, facendosi vedere. "Sì, credo in te."

Credo. Louis si fidava di Harry per questo. Credeva nel fatto che non gli avrebbe fatto del male e che avrebbe preso la sua purezza. Louis credeva che Harry si sarebbe preso cura di lui, della sua famiglia e del popolo. Credeva che Harry l'avrebbe protetto quando aveva bisogno. Ma in quel momento Louis credeva che Harry potesse farlo sentire bene.

"Harry?" Louis si appoggiò sui gomiti e guardò preoccupato il suo amante. "Sei... va tutto bene? Sto facendo qualcosa che non va?"

"Dei, no Louis! S-Sono solo molto felice, ecco tutto." Harry disse, abbassandosi e baciando la guancia di Louis. Quest'ultimo ridacchiò mentre il Legatus gli baciava tutta la faccia, spingendo l'ultimo dito insieme agli altri due. Fece entrare le dita lentamente e le chiuse allo stesso tempo, toccando la prostata di Louis. Louis gemette distrutto e afferrò il bicipite di Harry.

Harry sibilò quando le unghie di Louis gli graffiarono la pelle e fece uscire le dita. Mise l'olio sul suo cazzo, masturbandosi per un po' di volte mentre Louis mugolò impaziente. "Harry, per favore."

"Ti prendo Louis, lentamente sì?" Harry aspettò finché Louis non annuì e iniziò a entrare. L'entrata di Louis si aprì attorno alla cappella di Harry, bruciava in un modo dolce, il calore riscaldò entrambi. "Merda, sei stretto."

Louis gemette senza fiato all'intrusione, mordendosi il labbro inferiore con i denti appuntiti. "H-Harry aspetta."

Harry rimase fermo con la cappella non totalmente dentro. Voleva così tanto far entrare il resto del suo membro, ma non poteva far del male a Louis. Per fortuna, Harry non dovette aspettare molto, perché Louis si girò e annuì, dicendo silenziosamente a Harry che poteva continuare. Così, più lentamente possibile, Harry spinse il resto dentro.

Louis lasciò uscire un respiro profondo, Harry non poteva muoversi troppo. Iniziò con andare avanti e indietro gentilmente con le anche. Per Louis era troppo e troppo poco allo stesso tempo. Le dita aggrappate alle spalle di Harry si rilassavano a ogni leggero movimento del corpo di Harry dentro di lui.

Harry era dentro di lui. Quell'uomo, quel guerriero, che Louis conosceva da molti mesi lo stava toccando e si prendeva cura di lui ed era così travolgente che ad un certo punto Louis non poteva crederci. Poteva star dormendo.

Poi il caldo respiro dalla bocca di Harry lo portò indietro. Guardava Louis così lussuriosamente, come se potesse vivere solo con l'energia che proveniva dal corpo di Louis, in quel momento e per sempre. Le anche del ragazzo iniziarono a muoversi con Harry, finché non accelerò.

Harry spingeva dentro Louis, facendo squittire il ragazzo a ogni spinta. L'angolo cambiava sempre più in alto e Louis stava vedendo le stelle. "H-Harry! , lì di nuovo. Per favore!"

Con un grugnito basso Harry mantenne le anche verso quell'angolo e spinse più forte, più veloce, facendo gemere Louis. "Sei perfetto Louis, dei sei così stretto."

Harry rialzò una gamba di Louis sulle spalle, per colpire la sua prostata in un colpo secco. Quel piacere era una sensazione nuova per Louis e una parte di lui temeva che sarebbe finito tutto.

Una delle mani di Louis andò verso i capelli di Harry, tirandoli come ricordava piacesse al riccio. La reazione fu istantanea, un rantolo e poi un lungo gemito dalla gola di Harry. Spinse più forte, fregandosene se era un ritmo non costante, era solo che Louis era fottutamente bravo.

Una sinfonia di HarryHarryHarry e CazzoCazzo e CosìFottutamenteBello volavano liberamente dalla voce alta e distrutta di Louis. Ogni momento era più piacevole dell'ultimo e Louis sapeva che non poteva continuare così. Era probabilmente imbarazzante quanto presto Louis stesse per venire, ma non poteva fare altro. Harry lo faceva sentire così bene e sapere che avrebbero fatto questo di nuovo, lo faceva sentire meglio.

"Harry, s-sento, sento d-di essere... vicino," Louis mugolò. Smisero di guardarsi, entrambi troppo concentrati sui battiti e i respiri accelerati dell'altro. Louis prese il viso di Harry così poté vedere i suoi occhi rossi e scuri di piacere per farsi lasciar andare da Harry.

Come se stesse leggendo la mente di Louis, Harry iniziò ad annuire, il ritmo delle sue anche iniziò a rallentare e a perdere l'equilibrio. "Vai Louis, dai piccolo."

Solo dopo alcune spinte, Louis venne e trascinò dolcemente tutto il suo corpo. Per un momento pensò di essere svenuto per via del calore che usciva da lui, la voce rotta urlò il nome del suo amante. Con un basso gemito Harry lo seguì, fermandosi dentro di Louis mentre venne dentro all'apertura irrigidita.

Harry non si aspettava che Louis tremasse quando venne dentro di lui. Poi capì, Louis stava piangendo. Forti singhiozzi strozzati provenivano dal corpo di Louis mentre copriva i suoi occhi bagnati con le mani.

"Louis? Filius Veneris ti ho fatto male?" Harry chiese preoccupato. Era ancora dentro Louis.

Ma il ragazzo scosse la testa, "No! No i-io solo... non sapevo... non sapevo che sarebbe stato così..."

Harry passò una delle sue mani tra i capelli di Louis, "Che cosa vuoi dire piccolo?"

"Non sapevo che sarebbe stato così bello." Louis disse velocemente con gli occhi chiusi.

"Oh Louis," Harry disse, baciandogli la fronte. "Non sarebbe stato così. Se ti avessi fatto continuare quella notte, contro la tua volontà, non sarebbe stato così. Ma quando lo si fa con qualcuno a cui importa di te quanto lo faccio io... è il migliore sentimento nel mondo. Scommetto che il tuo corpo è una visuale migliore di quella che hanno gli Dei di Roma."

Notando che era diventato completamente flaccido, Harry uscì gentilmente, rabbrividì al sibilo leggero di Louis. Baciò un'ultima volta Louis, poi si alzò per prendere qualcosa per pulirli. Louis guardava mentre Harry immergeva un panno nel suo lavabo personale e iniziò a lavare lo sperma dal suo petto. Dopo che fu tutto pulito, Harry si stese sul letto vicino a Louis e iniziò a pulirlo.

Louis tossì a disagio, "L-L'hai fatto con molte persone? Anche con persone di cui non t'importava?"

Harry annuì, muovendo il panno per prendere lo sperma che usciva dall'apertura di Louis. "Certo che sì. Tuttavia, avrai il piacere di sapere che non ho mai dormito con nessuno da quando sei arrivato. Ci sono state offerte ma, da quando ti ho visto, non volevo nessun altro."

"Oh," fu tutto quello che Louis disse. Dopo un po' afferrò la mano di Harry, quella che lo stava pulendo, e buttò l'asciugamano a terra. Harry rise ed entrò tra le coperte per poi stendersi sulla sua schiena, prendendo Louis tra le braccia e mettendolo sul suo petto. "Pensi che possiamo farlo di nuovo?"

"Adesso?"

"N-No... intendevo sempre." Louis disse con uno sbadiglio.

Harry ridacchiò senza fiato. "Filius Veneris ora che ti ho avuto una volta, non credo che non ti vorrò."

Capitolo riletto e corretto da 

{A/T Volevo ringraziarvi di tutte le visualizzazioni, dei commenti e dei voti. Siete fantastiche/fantastici!!}


Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top