Epilogo
Tre anni dopo.
Harry si era addormentato la notte prima con la testa sul petto di Louis e le mani di quest'ultimo tra i suoi capelli. La mattina dopo Harry fu svegliato dalla voce forte di suo figlio che correva nella stanza.
"Papà!" Luca urlò mentre saltò sul letto addosso a Harry. "Papà! Papi Lou dice che ti devi svegliare."
Harry gemette quando suo figlio atterrò su un piccolo arto. "Luca, Papi Lou ti ha detto di saltare sopra Papà?"
"No." Luca disse confidentemente. Sorrise innocentemente a Harry mentre gli avvolse le braccia attorno al collo. "Ma volevo sorprenderti. È il tuo Onomastico."
"Lo so Luca, grazie." Harry disse, baciando una guancia di Luca. "È un fantastico modo di svegliarsi."
"Papi Lou ha detto che stai invecchiando." Luca disse, ridacchiando quando Harry s'imbronciò. "Ha detto che presto sarai troppo vecchio e lento per stare al passo con noi."
"Davvero?" Harry chiese. Rise quando Luca annuì. "Beh, una persona anziana potrebbe fare questo?"
Luca sembrò confuso solo per un secondo prima che Harry iniziasse a fargli il solletico. Scoppiò a ridere e scivolò via da Harry, nascondendosi sotto le coperte. Tuttavia non funzionò poiché Harry gli prese i piedi e gli fece solletico lì. Luca continuò a ridere e a calciare le gambe, contorcendosi alla presa di Harry.
"Papà!" Luca urlò, ridacchiando leggermente quando Harry finalmente smise.
Un colpo di tosse provenne dalla porta, Harry e Luca alzarono lo sguardo e videro Louis sogghignare a loro con affetto. "Stai torturando nostro figlio Harry? Posso sentirlo dal piano di sotto."
"Certo che no!" Harry sbuffò, ironico. "Gli stavo solamente provando che non sono una persona anziana."
"E chi ha detto che sei una persona anziana?" Louis chiese, camminando fino al letto e sedendosi nell'angolo.
"Apparentemente tu. E non è neanche la prima volta, Lou," disse Harry con un broncio. Lasciò andare i piedi di Luca e si sedette, la schiena contro la testiera. "Ma i miei due ragazzi preferiti continueranno ad amarmi quando sarò vecchio, giusto?"
"Certo Papà!" Disse Luca, baciando la guancia di Harry.
Louis rise e si alzò di nuovo per andare vicino a Harry. Si chinò, mettendo la mano sulla guancia di Harry e mormorò, "Non smetterò mai di amarti."
"Bene," sussurrò Harry, chiudendo la distanza tra loro per scambiarsi un dolce bacio. Non durò molto poiché Luca arricciò il naso e iniziò a fingere di star vomitando. Harry si girò a guardarlo con un sopracciglio alzato. "Mi dispiace, ti stiamo facendo sentire a disagio?"
"Dovete baciarvi quando sono qui?" Chiese Luca, sospirando drammaticamente e cadendo sul letto. "Papi Lou, Jade mi taglierà i capelli come quelli di Papà?"
"Sì Tesoro. Ti sta aspettando in camera tua," disse Louis. "Vai e preparati, grazie per aver svegliato Papà per me."
"Okay!" Luca fece un sorriso luminoso e saltò giù dal letto, correndo nella sua camera. Amava quando Jade gli tagliava i capelli come quelli di Harry, con i ricci lunghi spinti verso l'alto e la corona d'allora posta delicatamente sul capo.
"Allora, che cosa hai pianificato per me oggi?" Chiese Harry, mettendo Louis sulle sue ginocchia.
"Zayn e Perrie verranno tra poco con Naevia, Liam e Niall arriveranno un po' più tardi. Non faremo nulla di troppo grande, non come l'anno scorso, solo una festa tra amici," disse Louis, giocando con un riccio che era davanti al viso di Harry. "Niall porterà del buon vino da Venezia."
"Perfetto," disse Harry. "Dei, sembrano anni da quando abbiamo visto Liam e Niall dal vivo."
"Solo un po' più di un mese, Amore." Louis ridacchiò. Si alzò di nuovo e tolse le lenzuola dal corpo di Harry. "Vado ad assicurarmi che Mira abbia messo tutto a posto per questa sera. Devi vestirti."
"Va bene, va bene," disse Harry, prendendo un panno e avvolgendoselo attorno. Diede un altro bacio a Louis prima che il più piccolo andasse.
+
La festa era vivace come sempre, anche con poche persone. Louis si assicurò che i servi avessero preparato un maiale affumicato intero, insieme a della frutta e verdure arrosto. Il pasto era completo con il vino di Niall dal loro nuovo vigneto a Venezia e varie torte di Zayn e Perrie.
Avevano messo un tavolo rotondo nella sala da pranzo centrale e Liam aveva chiamato dei musicisti per suonare per loro. Dovette impedire a Niall di unirsi a loro, negli ultimi due anni Niall aveva imparato a suonare molti strumenti, eccellendo in ognuno. Perrie era rimasta seduta con Naevia sulle ginocchia per tutta la sera e Luca era nel posto vicino a loro.
Luca era un po' affascinato da Naevia. Gli piaceva giocare con i suoi capelli, non tirandoglieli, ma spostandoli tra le dita e pettinandoli. Gli piaceva farle delle facce buffe e guardarla mentre ridacchiava finché le sue guance non diventavano rosa. Louis guardò con affetto suo figlio che giocava con la bambina di tre anni, le aveva dato anche della frutta che aveva tagliato da solo.
Zayn rise guardando i due bambini interagire. "Il tuo ragazzo è già un seduttore."
"È un cavaliere," disse Louis, accarezzando i capelli biondi di Luca. "E lei sta diventando una signorina. Carina come sua madre."
"Comunque dovremmo fare un accordo?" Zayn suggerì. "In un futuro si sposeranno."
"Così farai parte della famiglia," disse Louis eccitato, concordando con Zayn.
"Finitela voi due," disse Harry, prendendo del maiale. "È un po' presto per questo tipo di conversazione. Lasciateli crescere e trovare il loro amore."
"Sì," disse Perrie. "Prima Naevia spezzerà un mucchio di cuori."
Luca iniziò a ridere e si fece piccolo piccolo sulla sedia, con i denti da latte si morse il labbro per nascondere un sorriso. Louis rise e si abbassò per baciargli la testa.
"Non ci credo ancora che non sia figlio del vostro sangue," disse Liam. "Voglio dire, le sorelle di Louis sono bionde e con quegli occhi azzurri, i ricci e le fossette... sembra davvero voi."
"I Fati sono favorevoli," rispose Louis.
"Dov'è la tua famiglia, Louis? Avevo pensato che si sarebbe unita a noi," chiese Niall.
"Harry e io li abbiamo mandati in viaggio a Roma e mio padre sta facendo degli accordi commerciali mentre è lì," gli disse Louis. Quando suo padre aveva iniziato a stare bene, iniziò a lavorare con dei mercanti, diventando molto importante.
"Ah!" Zayn tossì, finendo il vino. "Ora mi ricordo, abbiamo espanso i Ludus, abbiamo un po' di nuovi gladiatori d'allenare. E sono stato invitato ai Giochi al Colosseo."
"È fantastico Zayn!" Harry disse. Guardò Liam, "Devi iniziare ad allenare le nuove reclute presto, vero? Che cosa ne dite di allenare qui? Se mi ricordo bene, i miei giardini sono più grandi di quelli di Venezia."
Liam annuì. "È una buona idea, tuttavia ho fatto dei miglioramenti ai miei. La città sta andando molto meglio in questi giorni."
"Tutto grazie a te Li," Niall disse, baciandogli la guancia. "Possiamo dirlo?" Niall sussurrò con le dita che si muovevano nervosamente sulla manica di Liam. Liam li guardò nervoso, e annuì a Niall, che gli prese il viso e lo baciò profondamente prima di guardare il gruppo eccitato. "Liam ed io... beh, abbiamo pensato a questo da molto, e guardando voi ci ha fatto pensare a questa cosa... um, saremo genitori."
Tutti fecero un casino di congratulazioni e domande, erano molto eccitati per i loro amici, i bambini si guardarono attorno freneticamente e un po' confusi. Luca incrociò le braccia al petto e si accigliò. "Che cosa sta succedendo?"
Liam rise e mise un braccio attorno alle spalle di Niall, "Niall e io abbiamo dei surrogati, così entrambi saremo padri. Luca, Naevia, avrete due nuovi amici con cui giocare tra un paio di mesi."
"Oh Niall, è meraviglioso!" Louis esultò, applaudendo. "Perrie ed io possiamo aiutarvi ragazzi! E sono sicuro che le mie sorelle amino venire e aiutare! Oh, sarà così bello!"
Il resto della festa fu riempito da musica ancora più forte e conversazioni. Perrie stava dando a Liam e a Niall dei consigli per essere genitori al meglio, mentre Louis giocava con Luca e Naevia, e Harry e Zayn continuavano a parlare dei Giochi al Colosseo. Però la mano di Harry non lasciò la coscia di Louis per tutto il tempo.
+
Quella sera c'era un cielo davvero scuro, Louis era solo sul balcone fuori dalla loro stanza. I loro ospiti erano tornati a casa e Harry stava mettendo Luca a letto, così Louis guardava le stelle. Sospirò tranquillamente quando sentì le mani di Harry scivolare attorno alla sua pancia, e le labbra sul collo.
Louis mormorò e si appoggiò al corpo di Harry. "Sei stato via molto, amore mio."
"Mi dispiace molto Filius Veneris," Harry sussurrò dolcemente. A Louis venivano i brividi quando Harry lo chiamava ancora con quel nome. "Luca mi ha chiesto di raccontargli una storia."
"Quale?"
"La sua preferita, certamente." Harry sospirò felicemente.
A Louis gli strappò un sorriso. "Certo. Potresti raccontarmela?"
Harry rise senza fiato nel collo di Louis. "Certo, Piccolo, iniziò mille anni fa, con gli Dei. Venere, la dea più bella di tutti, stava causando un subbuglio tra gli Dei. Vedi, molti si erano innamorati di lei ed erano costantemente in guerra. Finché anche Giove cadde nel suo incantesimo, così sua moglie, Giunone, decise che bisognava fare qualcosa.
Giunone era gelosa, perché Venere era molto più bella di lei, così come rivincita per avere sedotto suo marito, organizzò a Venere un matrimonio con Vulcano. Aveva un buon cuore ed era l'artigiano più esperto, ma aveva il viso e il corpo deturpato. Venere era innamorata di Marte, il figlio preferito di Giunone, e anche lui l'amava.
S'incontravano in segreto di tanto in tanto, impauriti dall'ira di Giunone. Venere rimase incinta con il figlio di Marte, Cupido. Presto, i due amanti furono umiliati dal marito e costretti a essere ancora più divisi. Ma Marte non rinunciò facilmente. Insegnò al loro figlio come usare un arco, e il ragazzo intelligente creò presto delle frecce per fare innamorare le persone. Cupido diventò molto dispettoso, lanciava le frecce a tutti per farli innamorare.
Un giorno, Venere chiese a suo figlio di tirare una freccia a Vulcano, e quando lo fece, lei spinse la sua ancella, Aglaea, di fronte agli occhi di Vulcano. Cupido lanciò un'altra freccia ad Agalea e i due s'innamorarono. Contro le proteste di Giunone, Vulcano divorziò da Venere e sposò Aglaea. In cambio, Venere e Marte potevano finalmente stare insieme, e con il loro figlio, come una famiglia quasi perfetta."
"Quasi perfetta perché hanno delle relazioni con molti umani." Louis disse argutamente. Si lamentò quando sentì Harry che gli pizzicò il fianco. Louis si girò nella presa di Harry e lo baciò, le dita passavano sul petto di Harry. Harry ricambiò il baciò e strinse i fianchi di Louis, premendolo contro il muro del balcone. Louis gemette e spezzò il bacio per respirare. "Luca è uguale a Cupido, vero?"
"L'ho sempre pensato." Harry concordò. Facendo strisciare una mano sul fianco di Louis e una sul collo, accarezzando con il pollice la pelle. "Gli Dei devano avermi benedetto per quasi cinque anni."
Louis sorrise a Harry. Pensava di essere lui quello benedetto. Nonostante tutto il dolore che gli avevano fatto provare, lui era lì. Aveva un amore che era come una leggenda, una famiglia degna degli Dei, e un'intera città ai suoi piedi. Mise il viso nel collo di Harry e cadde tra le sue braccia forti.
"Filius Veneris, è stato un giorno meraviglioso." Harry sussurrò, baciando i capelli di Louis. "Ti amo."
"Ti amo anch'io." Louis sussurrò. Sorrisero all'altro, ringraziando silenziosamente gli Dei per la vita che stavano vivendo, pregando poi di continuare il loro amore dopo la vita terrena.
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